Renzo Rubino: da Sanremo in volo con una valigia piena di magie.

Enzo Rubino

Il cantautore Renzo Rubino

Renzo Rubino è il personaggio più interessante di Sanremo giovani 2013. Si è aggiudicato il premio della critica “Mia Martini”. La sua canzone “Il postino (amami uomo)”, arrivata al terzo posto (ma prima al televoto), ha fatto discutere: perchè in Italia c’ è ancora qualcuno che discrimina l’amore. Come alcuni benpensanti che non l’hanno votata per il testo, considerato troppo “spinto”. Spinto nel senso che andava oltre…Oltre le regole del loro benpensare. Altrimenti avrebbe vinto.

Renzo Rubino è nato 25 anni fa a Martina Franca, in provincia di Taranto. Come sapete Il Cofanetto Magico ama la Puglia ed i pugliesi; infatti è stato inagurato proprio da un famoso artista di questa regione, Al Bano, che ci ha dato la sua prima intervista, a cui ne sono seguite altre.
Quando si è trasferito a Milano Renzo ha conosciuto Andrea Rodini, vocal coach della squadra di Morgan nella prima e seconda edizione di “X Factor”, con cui ha inciso il suo primo disco “Farfavole”, contenente una canzone, “Bignè”, che è stata subito la prima votata dal pubblico di RAI UNO. Tra il 2011 e il 2013 ha collaborato con Francesco Migliacci, manager di Simone Cristicchi e Marcello Faneschi, arrangiatore, direttore d’orchestra, grande amico di Domenico Modugno.

Il suo firmamento musicale è caleidoscopico, magico, talentuoso. Un talento in cui crede lui e ha creduto chi in lui ha avuto fiducia. Inoltre è un ragazzo simpatico, intelligente, sincero, positivo ed educato, che vuole molto bene ai suoi nonni. Ora tocca al pubblico e alla fortuna di premiarlo per le sue doti musicali ed umane.

Ecco l’intervista.

Renzo, come e quando è entrata la musica nella tua vita?
Ci è entrata in maniera subdola. Quasi senza che me ne accorgessi. Piacevolmente.
Avevo in casa un pianoforte scordato che ho usato come il mio primo giocattolo. Funzionavano solo 4 tasti con cui ho composto la mia prima canzone. Ero piccolissimo. Non avrei mai pensato di fare il musicista. All’inizio suonavo solo per il mio piacere personale. Poi ho incontrato una compagnia teatrale che mi ha aperto un mondo artistico culturale bellissimo. A questo punto ho pensato di diventare attore. Dopo anni di provini per entrare professionalmente nel modo del teatro ho cominciato a vendere io stesso i miei spettacoli per guadagnare qualcosa e magari in seguito per partire e andare da un’altra parte. Insomma, sono diventato manager e produttore di me stesso. Così da mettere da parte del denaro per il futuro. Ho anche cantato in un Night club dove si esibivano delle spogliarelliste. Inoltre mi piace dipingere; mi sono diplomato al liceo artistico.

Quindi tutto ciò che è arte fa parte del tuo essere…Durante un’intervista hai detto che la musica è “necessità, gioco, divertimento e che Sanremo è stata una bella vacanza”. Anche nella vita sei sempre così positivo? Usi spesso termini quali “piacere e piacevolmente”, come nella tua precedente risposta?
Sì. Perchè mi piace molto la vita e sono un amante della bellezza. Anche le cose non belle fanno parte della vita. Tuttavia io cerco di vivere del bello. Sono vitale e combattivo. Però credo che si debba anche imparare ad incassare: senza lamentarsi.

Katia Ricciarelli ha detto, durante una trasmissione della Vita in diretta (su Rai Uno),che la tua canzone Il postino è stata subito la sua preferita. L’unione del sacro e del profano è il tuo punto forte?
Espresso da lei, un giudizio del genere assume un valore molto importante! In effetti Il postino è anche un’aria da opera. Ed io sono un amante dell’opera, della musica classica, dell’eleganza degli archi. Mi piace Puccini. Mentre scrivevo Il postino mi si è accesa una luce nella mente; in un lampo ho capito che era necessaria una voce d’opera. Ecco perchè mi sono avvalso del tenore David Righeschi come ornamento della mia melodia.

Parliamo allora del “profano”, in contrapposizione alla “sacralità” della musica classica. Nella tua divertentissima “Canzone pop” (questo è il titolo) ti chiedi ” Ma che c**** è questo pop?” Intendevi dire che solo perchè sei giovane devi per forza fare musica pop?
Ti racconto come è nata “Canzone pop”. Una volta un discografico ascoltando le mie canzoni mi disse che erano belle ma che non erano…abbastanza pop. Tornato a casa cercai su Wikipedia che cosa cavolo fosse questo POP, ma non trovai nessuna definizione consona. Dopo di che mi convinsi che il pop non esiste. O meglio, possiamo dire che tutto è pop, da Jeff Buckley a Tom Waits. Tutto è popolare: anche “Nessun dorma”, per esempio. Per me pop è la bellezza. Mi sono divertito molto a scriverla.

Le persone importanti della tua vita sono…..
Andrea Rodini. Lui è il mio angelo custode. Quello che ha creduto in me.

E nell’ambito familiare?
Penso subito a mia nonna Mimma. Anche lei ha sempre creduto in me e nelle mie capacità. Mi ha sostenuto anche economicamente. E poi le mie sorelle.

Il titolo del tuo ultimo album è Poppins. Trovo molto bella la foto di copertina in cui appari in cielo, con un ombrello in mano ed una valigia. Visto che adesso ti intervisto per Il Cofanetto magico, vorrei conoscere quali magie tiri fuori dal tuo bagaglio. Della serie…lo dovremmo comprare perchè…
…perchè è un disco sorprendente. Credo che tutti dovrebbero amare le sorprese. Poppins contiene tanti sentimenti: come l’ amore. E per amore intendo anche l’amore in generale. Ad esempio quello che si riferisce ai ricordi d’infanzia.
Mary Poppins mi riporta proprio ai tempi della mia infanzia in cui la padrona era la serenità. Mi fa ritornare alla mente le immagini di me seduto intorno ad un tavolo insieme alle mie sorelle, con il the ed i biscotti davanti a noi. Dolci ricordi colmi di tranquillità, quieta, distensione.

La copertina dell’ ultimo album di Renzo Rubino, in versione…Mary Poppins.
Infatti si chiama proprio POPPINS.

Allora hai avuto un’ infanzia felice?
Posso dire di sì. Ma non sempre facile.

Torniamo a Sanremo. Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Il gatto e la volpe…
Secondo te, chi è il gatto e chi la volpe?

La volpe è Fabio. Il gatto la Littizzetto. Sono rimasto molto colpito quando l’altro giorno durante un programma radiofonico (Radio Dj) ha parlato del mio disco spontaneamente e con molto entusiasmo.

A proposito, Renzo, noi due abbiamo un mito in comune: Renato Zero. O mi sbaglio?
Più magico di lui non c’è nessuno.
E’ vero! E’stata la colonna sonora della mia gioventù. Mi piace molto. E’ veramente magico.

E Albano Carrisi? Che cosa pensi di lui?
Una volta aprii un suo concerto con la mia band. Ma non ci incontrammo. Al Bano è un combattente, un amante della sua terra, una persona di grande vitalità. Ha sicuramente fatto cose belle in passato, anche se non ho ascoltato molto la sua musica. Dal punto di vista vocale ha comunque una grande potenza: incredibile, impressionante!

E di Marco Mengoni che cosa mi dici?
Anche lui ha una forza impressionante: vocale e scenica. E’ un mio amico.

Scusa, Renzo, non ti offendere (in quanto è un tuo amico…) ma a me non piace. Magari dipende dal fatto che le sue canzoni non mi dicono nulla e neanche come le canta. Dovrebbero proporgli altri testi e musica migliore.
Non ti preoccupare, non mi offendo! Ognuno ha i suoi gusti in campo musicale…

Per finire, visto che ami la vita amerai anche il colore. I colori sono energia. Come la musica. Allora…di quale colore è la tua musica? Rosso passione, rosa tenerezza, grigio malinconia, azzurro come il cielo in cui voli nella copertina del tuo album Poppins?
A pensarci bene…potrei risponderti che nella mia musica metto dentro tutti i colori.
Tutti i colori dell’arcobaleno. Quindi la definirei una musica multicolor!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Per informazioni: www.warnermusic.it

Le fotografie di Renzo Rubino sono di Diego Di Guardo, per gentile concessione della Warnermusic.

Proibita la diffusione del testo e delle foto, se non citando autore e fonte di informazione.

Alcuni dei brani che si trovano nell’album “POPPINS” con il commento di Renzo Rubino

BALLETTO TELEFONICO
“Il cuore è telefonico
A volte prende male va a scatti e poi è scarico
Balletto telefonico
Continua a farmi danzare che poi mi prende il panico”

Due amanti che si incontrano per merito della comune passione per il ballo e si rincorrono telefonicamente, perché hanno occasioni sporadiche per vedersi. Per scrivere questi testo mi sono ispirato a mia nonna materna, che nell’arco di un anno compie tre viaggi, essenzialmente per andare a ballare. Ha conosciuto una persona che l’ha affascinata per come ballava e fra loro è nato un rapporto con rari incontri e molte telefonate divertenti da ascoltare. L’arrangiamento musicale parte pianoforte-voce poi si aggiungono una strumentazione essenziale con la mia storica band Gli Altri e un quartetto d’archi.

LULÙ
“Questa sporca notte poi passerà da me
Saccheggiando e svuotando le mie verità
Le mie sciocche emozioni
Le mie passate destinazioni
E non vorrei cancellasse anche te”

Un’altra storia reale legata alla mia famiglia. L’ispiratore è mio nonno paterno, che soffre del morbo di Alzheimer. Non ricorda nulla, ma in lui resta viva l’immagine del suo amore per mia nonna Laura. Non riconosce nessuno, ma ricorda la donna amata. “Lulù” è un grande amore raccontato con leggerezza e una melodia stile anni Trenta.

PAGHI AL KG
“Io sono quel che sono
Schiavo della mia libertà
Un equilibrista puro che se ne fotte
Se poi cadrà”

Un brano pop dall’impronta più elettrica su un gigolò che vive come tale perché è l’unica cosa che sa fare. E che gli piace fare. Ho scritto il testo in un periodo in cui ero ansioso e preoccupato, perché la musica è allo stesso tempo bellezza e piacevole “condanna” del mio essere. L’arrangiamento richiama il mondo di Renato Zero, uno dei miei artisti preferiti.

L’APE IL TORO E LA VECCHIA
“Sul suo divano volevo tornare tra i suoi occhi naufragare
Per dirle una volta per tutte
Io ti amo e non sono pazzo”

Inizia pianoforte e voce, per poi evolversi fra archi e percussioni, un sogno che ho fatto realmente. Un’esperienza onirica nella quale ho fatto la conoscenza di strani personaggi. Scrivevo senza avere chiaro in mente quel che stavo facendo, cercando la soluzione finale mentre componevo parole e musica. La canzone è una sorta di autoanalisi: in questo caso aiuta a esprimere alla mia donna i sentimenti che provo per lei.

ERI BELLISSIMA
“Eri bellissima quando t’amavo
Si tu eri bellissima quando ti baciavo
Eri bellissima quando eri bellissima
Eri bellissima e invece adesso no”

Una storia d’amore ormai finita: disperazione, confusione e rabbia col tempo lasciano posto alla consapevolezza che quella storia non aveva valore. Una composizione con arrangiamento dal sapore retrò che richiama la poetica di Pier Paolo Pasolini: in particolare il capolavoro “Che cosa sono le nuvole”, l’ultima pellicola cinematografica con Totò, in cui l’Otello di Shakespeare viene rivisitato in chiave pasoliniana e interpretato da marionette.

L’ALTALENA BLU
“Su quell’altalena blu tornerò da te
Tornerò con te
Non ti lascerò mai più
Nei miei sogni vivrai
Riderai e correrai
Un frutto amaro assaggerai
Piangerai”

Nelle precedenti undici canzoni ho giocato, riso, pianto e ricordato. Chiudo con un brano universale che mi commuove ogni volta che lo interpreto. Pianoforte, arpa, vibrafono e un quartetto d’archi per una ballad classica sulla gioia di tornare con la mente al passato per rammentare gesti, fantasie e soprattutto persone. Ogni volta un volto differente. Un inno alla nostalgia: un sentimento che mi piace rappresentare in musica, perché nostalgia significa ricordare emozioni importanti e belle.

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12 Responses to “Renzo Rubino: da Sanremo in volo con una valigia piena di magie.”

  1. Valentino scrive:

    Renzo Rubini, una ventata di freschezza nello stagnante scenario musicale italiano. Un artista a tutto tondo, capace di affrontare sentimenti contrastanti con coraggio. Sa entrare nel cuore della gente con disarmante semplicità….. per restarci. Grande Renzo, la storia non poteva fare a meno di te.
    Con stima.
    Valentino Di Persio

  2. Luisana scrive:

    Renzo! Una brava persona, un amico…merita di proseguire per questa strada, di avere un grande successo…ti auguro tanta fortuna! Ciao.

  3. Anna scrive:

    Grande Renzo!!! eclettico artista dalle mille sfaccettature ma soprattutto “magico” cantastorie contemporaneo…sicuramente in futuro continueremo a sentir parlare di lui 😉 un caro saluto.

  4. Marica scrive:

    Non posso commentare questo articolo con un atteggiamento disinteressato. Ne ho letti vari sulla novità sanremese “Renzo Rubino” ed ogni volta la mia curiosità si è spenta quando, affacciandomi al suo mondo, le parole dei giornalisti riflettevano una persona diversa da quella che conosco: non attenendosi alle verità e non curanti della sensibilità di questo giovane artista.
    Qui, non solo ho ritrovato la delicatezza, la spontaneità e l’intelligenza di una giornalista o meglio, di una donna che ammiro, ma ho riconosciuto una realtà fatta di dubbi, di ripensamenti, di indecisioni avvolte nella malinconia e nella tristezza del non voler deludere.
    La realtà di Renzo ci insegna il significato profondo del perseverare senza arrendersi, del coltivare le passioni, del mettersi in gioco aprendo al mondo la nostra valigia di Mary “Poppins”, dimostrando con coraggio quel che realmente valiamo.
    Le opportunità bisogna coglierle ma a volte è più divertente crearsele…
    Marica.

  5. admin scrive:

    Grazie, Marica, per il tuo bel commento! Hai ragione, non bisogna mai arrendersi; siamo noi che creiamo la nostra Fortuna se ci crediamo e se sappiamo portare avanti i nostri ideali con coraggio ed onestà. Come è accaduto per te, Renzo, per me, Al Bano, Valentino….
    Un abbraccio,
    Cristina

  6. Claudia Tagliabue scrive:

    Forse non dovrei commentare, considerando il fatto che non guardo Sanremo, non mi interessa e non mi piace, ma dopo aver letto l’articolo di Maria Cristina (bellissimo, come solo lei sa scrivere…), vorrei complimentarmi con Renzo Rubini, quel che ho letto mi ha presentato una bellissima persona come poche ne sono rimaste. Un talento artistico, a quanto pare, da non sottovalutare. Finalmente un Cantante degno….. A questo punto sono curiosa, credo che farò in modo di ascoltare questo bel ragazzo….

  7. Claudia Tagliabue scrive:

    Chiedo scusa, involontariamente ho scritto Rubini, anzichè RUBINO…..

  8. Maria Cristina Giongo scrive:

    Cara Claudia, non ti preoccupare, io sbaglio spesso, anche i nomi, perchè scrivo velocemente. Stasera lo guardero’ di sicuro. Grazie per i graditi complimenti! Buona serata!

  9. Claudia Tagliabue scrive:

    Grazie Cristina, sei deliziosa !!! Buona serata a voi !!!

  10. Maria Cristina Giongo scrive:

    E bravo, Renzo! Quest’ anno arrivato a Sanremo…. fra i primi tre nella categoria BIG, con la tua musica “color arcobaleno!!!!” Complimenti! Il prossimo anno PRIMO!!!!

  11. Claudia Tagliabue scrive:

    Complimenti RENZO RUBINO, un terzo posto meritatissimo !!! In realtà la vittoria avrebbe dovuto essere sua, ma purtroppo, viviamo in un Paese meschino, dove ancora si deve nascondere ciò che “non è normale”… Ma chi stabilisce la “normalità” ?? Chi può ergersi a giudice supremo, del giusto o sbagliato ?? I cosiddetti BENPENSANTI risultano poi essere, quelli che hanno più scheletri nell’armadio, ma nonostante ciò, GIUDICANO… !!! A volte penso che, nonostante siamo andati sulla luna, usiamo la tecnologia più sofisticata, parliamo le lingue straniere, giriamo il mondo in lungo e in largo, siamo rimasti mentalmente retrogradi sotto certi aspetti. Chiudiamo occhi, diventiamo sordi, ci rifiutiamo di accettare una c osa semplice come la NORMALITA’…….!!! E dopo questa polemica, ahimè sterile (nulla cambierà, quel che abbiamo ottenuto è già molto…..), concludo con: COMPLIMENTI RENZO, VAI AVANTI COSI’, VOLA VERSO LA LIBERTA’…!!!

  12. Sna scrive:

    Prima di tutto complimenti per la bella intervista e anche a Renzo per il terzo
    posto anche se secondo me meritava il primo.Peccato che i bravi artisti giovani di talento che veramente sanno cantare non si apprezzano di piu,credo che loro meritano opportunita,basta con i raccomandati appena usciti da qualche talent show.La stessa cosa vale anche per i Big della musica italiana come Al Bano a cui invece “scartano” dagli festival di Fazio dove doveva presentare due nuovi canzoni,per non parlare delle critiche gratuite.
    Ma comunque speriamo bene,auguro tanto successo a Renzo nel suo lavoro
    musicale,vai cosi che sei bravo.Complimenti ancora.Sna

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