L’arrivo delle feste natalizie, per me medico veterinario, è causa di qualche piccolo pensiero in più.
Con un pò di leggerezza vorrei affrontare qualche tema “scottante“.
La dolcissima Valentina
1) Primo fra tutti il diffuso pensiero di regalare, al proprio figlio o al proprio partner, un cuccioletto, magari addobbato come un vero pacco natalizio.
Potrei raccontare diverse storie sull’argomento, ma ne cito come esempio solo una.
Un caro amico pensava di fare cosa gradita regalando alla propria moglie un cucciolo di labrador di pochissimi mesi.
Un bellissimo e morbidoso cucciolo color miele, proprio come quello che tempo fa “bucava” lo schermo televisivo con la pubblicità della carta igienica, che correva, mordicchiava tutto e faceva i bisogni ovunque.
Bene..finale della storia?
Il mio amico è stato lasciato dalla moglie perchè esaurita dalla presenza del cane.
Ovvio, non finiscono sempre così le storie di “cuccioli regalati“, ma questo potrebbe esserci di esempio per imparare che il prendersi cura di un cucciolo è una scelta meditata e responsabile.
Non lo si può assolutamente regalare ad un bimbo perchè lo richiede per moda o per gioco e, magari, dopo pochi mesi, rendersi conto che risulta così impegnativo da decidere di darlo via.
La maggior parte delle persone risolvono in maniera civile il “piccolo” problema regalandolo a loro volta a qualche parente o chiedendo aiuto al veterinario, a volontari di associazioni oppure a rifugi; ma altri, tristemente, li abbandonano, incuranti del pericolo che questo comportamento può causare.
Dafne, la coccolona
2) Altro solito problema che le feste provoca è l’alterazione della flora microbica intestinale nei nostri piccoli amici causando spiacevolissimi disturbi gastro enterici.
“Precisi come un orologio svizzero” qualche giorno dopo la natività, arrivano i miei clienti avviliti per gli episodi di vomito e diarrea osservati nei loro pet.
Nella maggior parte dei casi la diagnosi è presto fatta: nel corso di pranzi e cene luculliane i nostri amici iniziano ad elemosinare qualsiasi cosa vedono sul tavolo.
Lilly bellissima cavalier king di un amico collega
Quasi tutti i proprietari, inteneriti dagli occhioni supplichevoli dei loro cagnetti, iniziano ad elargire: dolci, panettoni, pezzi di carne, frittelle ed altre pietanze tipiche natalizie, scombussolando tutto l’equilibrio fino a quel momento raggiunto dal loro intestino.
Ed è a questo punto che “si scatena l’inferno”!
Fermenti lattici, alimentazione controllata, regolatori della motilità e spesso anche antibiotici sono una parte dell’intervento medico eseguito allo scopo di riportare la normalità.
Clooney
3) Capodanno…fuochi di artificio…spettacolari giochi di luce e colori che incantano moltissime persone.
I nostri animali non sono però dello stesso avviso.
Migliaia di cani e gatti vivono nel terrore di questa lunga notte.
Piangono, abbaiano, si nascondono ovunque, sotto i letti dietro i divani, sotto i tavolini. Per i meno fortunati sotto le auto od in qualsiasi altro anfratto.
Posso raccontarvi due storie che mi hanno particolarmente toccata.
Bimba, cagnolona anziana, nel pieno dei fuochi d’artificio riesce a scappare e si perde.
Bimba
Vani sono i tentativi di Anna, la sua padrona, di ritrovarla. Fortunatamente viene raccolta da un passante che l’ha tranquillizzata e tenuta con sè per i tre giorni successivi, fino a quando, leggendo i manifesti per strada, l’ha restituita alla sua padrona.
Più triste è invece la storia di Macchia.
Macchia, il nostro bellissimo gattone
Un bellissimo gattone nero, a quel tempo di 6 anni, che fu ritrovato, il primo gennaio, accovacciato sul suo materassino, come se stesse dormendo. Macchia non ha superato la paura dei fuochi ed è morto presumibilmente per un infarto cardiaco legato all’ estrema paura.
Ogni anno campagne di animalisti cercano di sensibilizzare la popolazione, per ridurre ai minimi termini l’utilizzo dei fuochi di artificio, pericolosi per chi, in maniera incauta li adopera, per persone e case accidentalmente colpite e per i nostri poveri quadrupedi.
Skizzo
4) Ultimo nella mia lista ma non meno importante è : il freddo.
A dicembre inizia il primo, vero, freddo.
Le persone si riparano con maglioni più pesanti, cappotti e scarpe adatte alla temperatura.
Ma i nostri animali?
E’ vero che il folto mantello è adatto a ripararli dalle basse temperature, ma anche loro ormai vivono in casa, acciambellati su morbidi plaid e sonnecchianti vicino a fonti di calore.
Subiscono l’escursione termica ogni qual volta vengono portati a passeggio per i loro bisogni e, per chi è più “delicato” questo è causa di raffreddamento.
Tosse, starnuti e febbre sono sintomi tipici dei nostri amorevoli coinquilini che si apprestano ad affrontare l’inverno.
Come per i bambini, io suggerisco di migliorare il loro sistema immunitario con prodotti omeopatici a base di Echinacea ed Engystol e, soprattutto, acquistare cappottini od impermeabili da indossare prima della passeggiata quotidiana e,magari,delle “scarpette” da far calzare esclusivamente quando piove.
Bene, non ho altro da suggerire.
Auguro a tutti voi ed ai vostri “amici speciali” un BUON NATALE ed un FELICE ANNO NUOVO.
Io, Rebecca (mia nipote ) e Valentina
Imma Paone
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Tags: cuccioli, diarrea, flora microbica, imma paone, natale, tosse, vomito
Grazie Imma , sei bravissima , ci hai dato dei giusti consigli ! spero che tutti li seguano , i cani e i gatti e qualsiasi altro animale che teniamo in casa va rispettato , amato e accudito esattamente come un membro di famiglia !!!!! io sono del parere che se una persona non rispetta gli animali è una povera persona infelice e sola… grazie ancora Imma per tutti i sani consigli e accortezze , auguro e te e a quella dolce bimba che c’è nella foto con te un sereno Natale e un meraviglioso anno nuovo !!!!!!!!!!!!!!!!! cucciolo compreso ! ciao !!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie mille Lorella..
Sono contenta che ti sia piaciuto l’articolo.. Speriamo che questi miei consigli siano presi ben in considerazione.
Buon natale anche a te e tutta la tua famiglia.
Imma