L’eutanasia dei nostri animali

Eutanasia...scelta difficilissima da prendere,anche se il significato della parola è molto appagante: “morte dolce, libera da sofferenza“.
Ovviamente è facile a dirsi ma sfido chiunque a sedersi a tavolino e decidere se addormentare o meno il proprio animale, “compagno di vita”.

stella, meticcia di circa 14 anni trovata mentre vagava in autostrada

In questi anni di libera professione ho conosciuto diverse tipologie di proprietari :quelli che avrebbero fatto l’impossibile pur di far vivere per ancora un pò di tempo il proprio amico, magari accanendosi terapeuticamente, e quelli che, egoisticamente, scelgono di addormentarlo semplicemente perchè “scomodo” e magari, a detta loro, stressante.

La decisione di addormentarlo per sempre è veramente logorante…ho avuto modo di testarlo su me stessa anni fa quando, pur di sfuggire alla decisione, ho prolungato la vita del mio povero cagnone di 13 anni, Zeus,quasi paralizzato ed incontinente, per altri tre lunghi mesi, prolungandogli la sofferenza.
Posso consigliare di farsi aiutare dalla propria famiglia o, meglio ancora, dal proprio veterinario che più di “noi” proprietari riesce a fare la scelta migliore…paradossalmente per il bene dell’animale.

matisse

In qualità di medico veterinario cerco innanzitutto di capire se la scelta è stata ben ponderata…sembra un concetto assurdo ma è legato ad una mia infelice esperienza.
Ricordo che all’inizio della mia carriera, quando ad ogni eutanasia mi travolgevano le lacrime e la sofferenza dei miei clienti , arrivò in ambulatorio una signora di bella presenza con un cagnolino anzianissimo di piccola taglia, chiedendomi di addormentarlo.

La signora, scrupolosa, per giustificare la sua scelta, mi aveva presentato tutte le indagini che aveva fatto eseguire e la diagnosi non lasciava molto spazio alla speranza: tumore al fegato.
Serenamente e senza indugio iniziai la mia procedura finalizzata a ridurre al minimo lo stress dell’animale ed a far in modo che potesse addormentarsi tranquillamente nel sonno.

Fatta l’ultima iniezione, quando ancora restavo ad ascoltare gli ultimi battiti del cuore, la signora iniziò ad urlare e a piangere disperata chiedendomi di riportarlo in vita! Il mio sangue letteralmente si congelò nelle vene…
Non sapevo più che cosa fare, nè che cosa dire! Mortificata e assalita da un senso di colpa cercai di calmare la signora che però era stravolta. Esperienza a dir poco allucinante!! Fortunatamente non si è più ripetuta.

bella.

L’eutanasia, solitamente, è eseguita in maniera assolutamente indolore, se ovviamente fatta da veterinari esperti e soprattutto coscienziosi.
Si somministrano tranquillanti prima, al fine di ridurre al minimo lo stress dell’animale, induttori dell’anestesia dopo, per raggiungere uno stato di anestesia identico a quello chirurgico. Per finire si inietta il farmaco letale, che in pochi secondi ne determina la morte senza che l’animale ne sia cosciente.

Io cerco sempre di compiere queste azioni nel silenzio più assoluto, con le luci soffuse e senza altre persone che possano creare disagio o sentirsi loro stessi a disagio.
E’ importante che il nostro amico ascolti la nostra voce e venga accarezzato fino a che è ancora lucido; in questo modo non si sente “abbandonato”.

Subito dopo c’è un’altra scelta da fare altrettanto difficile: dove portarlo.
Ci sono più possibilità da valutare: lasciarlo al veterinario che lo invia ad un inceneritore autorizzato, portarlo ad un cimitero per animali oppure seppellirlo in un terreno privato dove magari segnare il posto con una bella piantina.
Questa è per me la scelta più bella, quando è possibile.

Qualche giorno fa sono andata a fare un controllo di routine al cane di un’amica-cliente che, ancora con le lacrime agli occhi, mi ha indicato un alberello alle cui radici è sotterrato il suo precedente cagnolino; per lei guardare quell’albero è una consolazione perchè le fa ricordare quanto il suo ben amato piccolo era felice di correre in quel giardino.

lupen

Sicuramente non ci sono parole che possano colmare il vuoto che il proprio pet lascia e soprattutto è la cosa più naturale del mondo continuare a sentirlo o vederlo ovunque; e persino singhiozzare al solo ricordo.
Per chi è più forte riprendere subito un altro amico pet rende la sofferenza meno atroce; per altri invece è necessario vivere un momento di solitudine prima di sceglierne un altro…e non sempre ciò avviene per evitare di penare ancora!

Personalmente, dopo il mio primo grande amore, Zeus, ho aspettato ben quattro anni prima di innamorarmi ed esser adottata dalla mia Valentina…Sì, perchè in fondo è lei che ha scelto me!!

Imma Paone
CHI SONO

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55 Responses to “L’eutanasia dei nostri animali”

  1. martina scrive:

    imma ma e proprio stella

  2. silvia scrive:

    Cara Imma, anch’io sono stata costretta a prendere questo tipo di decisione!!! Avevo una bella cagnolotta di nome Full, che purtroppo aveva un grosso tumore alle mammelle. Mi sono opposta con tutte le forze alla possibilità di una eutanasia. Abbiamo così iniziato le trasferte dal veterinario due volte al giorno per delle flebo, poi quando Full non ce l’ha più fatta, era il veterinario che veniva in casa da noi. Full si sdraiava sul tappeto, e noi affianco a lei, stavamo lì, così, per molto tempo abbracciati tutti e tre. Quando Full ci ha lasciati, mio marito ed io abbiamo pianto tutte le lacrime che potevamo, e in quel momento mi sono resa conto dello sbaglio che avevo fatto nel prolungarle anche se solo di pochi mesi, una vita di sofferenze.
    Il nostro cane successivo, Charly, un enorme pastore tedesco, buono come il pane, dopo 12 anni si ammalò irrimediabilmente. Le zampe posteriori non lo reggevano più, erano come paralizzate, e i dolori dovevano essere davvero lancinanti nonostante gli antidolorifici che gli somministravamo. La decisione è stata presa di concerto con la famiglia e il veterinario. E’ stato mio marito ad accompagnare Charly nel suo ultimo viaggio.
    Dopo un lungo abbraccio e mille baci al nostro Charly, io ed il mio bimbo di 5 anni siamo rimasti a casa un po’ piangendo, un po’ ricordando tutti i bei momenti trascorsi in compagnia del cane.
    Il mio bambino fece un bellissimo disegno di Charly sorridente in cielo su di una nuvola, che ci salutava con la zampa, e noi tre che lo salutavamo a nostra volta da casa.
    Al suo ritorno a casa, mio marito mi ha raccontato di essere sempre stato vicino al cane, e di averlo accarezzato in continuazione, fino a quando il veterinario non ha constatato il decesso.
    A malincuore lo abbiamo dovuto lasciare là per l’incenerimento perchè la buca per sotterrarlo sarebbe dovuta essere assai profonda, considerate le dimensioni del cane.
    Nel nostro giardino riposano invece Full e il nostro micio Camillo: uno splendido persiano bianco dolcissimo.
    Mi ricordo ancora con dolore, quando l’ho portato dalla veterinaria, che mi ha guardata negli ochhi e abbracciandomi mi ha detto: “facciamolo smettere di soffrire”. Lei ha pianto con me, comprendendo il mio dolore.
    Vi assicuro che pur essendo una decisione difficile e dolorosa, è la meno gravosa per l’animale, che termina serenamente le sue sofferenze tra le tanto amate braccia del suo padrone.
    Non ti nascondo, cara Imma, che nello scrivere queste righe, anche dopo tanti anni, qualche lacrima ancora ha fatto capolino nei miei occhi.

    Dopo qualche anno in stand-by, senza animali, abbiamo deciso di condividere la nostra vita con Gaia, gatta europea, e Giotto, cagnolino meticcio. Gli animali ci danno davvero tanto. Sono veri compagni di vita. Un abbraccio. Silvia.

    • Imma scrive:

      Cara Silvia,
      le tue parole sono bellissime come bellissimo è il rapporto che immagino tu abbia con questi tuoi amici pet..
      Leggendo il mio stesso articolo anche a me sale un nodo in gola per il ricordo del mio cane e della mia gatta che ho accompagnato anni fa nell’aldilà e di quelli dei miei clienti che purtroppo mi capita di addormentare…
      sei stata brava a superare il tuo dolore e ad adottare altri animali…non c’è gioia più grande che vedere il loro sguardo felice quando si sentono veramente amati.
      Un affettuoso saluto.
      Imma

  3. Angela scrive:

    Il legame che esiste tra una persona e il proprio animale è qualcosa di molto speciale, a volte inenarrabile. Quindi parlare di eutanasia diventa difficile, separare la procedura tecnica dalla componente emotiva, impossibile.
    “Il trambusto in una casa
    è l’attività più solenne che si svolga sulla terra
    il mattino che segue la morte.
    Si spazzano i cocci del cuore
    con cura si ripone l’amore
    che non vorremmo più usare
    fino all’eternità.”

    (E.Dickinson)

    • Imma scrive:

      Cara Angela, sono d’accordo con te xchè non solo è difficile parlare di eutanasia ma è difficilissimo arrendersi a questa scelta che spesso però è la più giusta per il nostro pet.
      Io sono la prima a titubare di fronte ad un animale che necessita di esser addormentato per alleviare le sue pene…
      Non è semplice affrontare questa scelta e purtroppo a volte mi capita di dover decidere io per i proprietari perchè emotivamente troppo coinvolti…Ti assicuro che in quel momento vorrei scappare!
      Un abbraccio
      Imma

  4. marni scrive:

    Capisco il dolore di lasciare un animale con cui si è vissuto tanto tempo… è straziante quanto lasciare un esser umano. E capisco tutti i tuoi dubbi e la necessità di fare una scelta… il modo rispettoso con cui lo fai e la mancata assuefazione a certi gesti estremi sono indice di grande sensibilità e bontà d’animo….

  5. imma scrive:

    grazie Marni…ultimamente, prima di addormentare un mio paziente, ripenso alle tue parole e mi faccio forza…sei sempre molto gentile con me..
    un bacione
    Imma

  6. monica scrive:

    sono passati 16 mesi da quel terribile 27 marzo, giorno in cui decidemmo di porre fine alle sofferenze di Edgardo, e fu solo perchè tu, Imma, dicesti che sarebbe stato il caso di programmarlo…al momento mi rifiutai…l’idea di farlo “a freddo” mi sconvolgeva…poi…nemmeno 2 ore dopo la tua visita…una terribile crisi respiratoria…e Roberto corse a prenderti…non ci volli pensare nemmeno più di due minuti…il mio piccolo stava soffrendo…ed il mio egoismo fu battuto. Non ti ho mai ringraziato abbastanza per tutta la cura e l’amore che ci hai messo…per lui e per noi…prima, durante, e tu sai quanto è durato, e dopo…quando mi hai aiutato a “ricomporlo” nella sua cuccia, quando sei riuscita a chiudergli gli occhi, a sfilargli il catetere venoso affinchè non rimanesse traccia della pietà umana su di lui. E ricordo anche i tuoi occhi lucidi che chiedevano conferma per l’ultimo medicinale…per il punto di non ritorno…grazie…per averlo accarezzato in quei momenti…mentre iniettavi il medicinale…grazie per aver pianto con noi. Grazie
    Monica

  7. imma scrive:

    Grazie a te, Monica.
    Le tue parole ed il ricordo di quel giorno mi hanno fatto commuovere ancora…
    In fondo Edgardo era anche il mio HIGHLANDER :-)
    Un bacio a tutti dal CANADA :-)

  8. elen scrive:

    nonostante non ho mai provato un dolore simile, e spero di non provarlo mai, perchè secondo me è qualcosa di indescrivibile, leggendo questo articolo mi escono le lacrime… non lo auguro a nessuno!!!

  9. Eleonora scrive:

    anche io pultroppo mi sono ritrovata nella scomoda posizione di scegliere e lascar vivere il mio animaletto oppure continuarlo a farlo vivere nelle sue condizioni. Si chiamava Pepe ed era un bellissimo porcellino d’india, quando dopo un normale controllo la veterinaria mi disse che il suo corpicino era pieno di linfonodi che potevano essere benigni o maligni. pultroppo alcuni erano maligni e questo produceva del liquido nei polmoni che non lo faceva più respirare. si è dovuto sottoporre ad un intervento per levare il liquido dai polmoni e dopo qualche giorno si è ripreso benissimo, come se nn fosse successo nulla, ma dopo un mese è peggiorato improvvisamente non riuscendo più a respirare, abbiamo rifatto l’operazione avendo visto che la prima volta era ben riuscita e infatti fu così migliorò, ma nel giro di poche ore eravamo al punto di partenza. L’nica cosa da fare era toglierlo da quelle sofferenze, anche se con molto dolore da parte mia ho dovuto prendere questa decisione per il suo bene, ho sofferto molto ed ora che è passato solo un mese dalla sua morte, non riesco a pensare di avere altri animali, anche se ho dovuto affrontare la morte dei miei due cani avvenuta più di 5 anni fa.

  10. Maria Cristina Giongo scrive:

    Poverino! I porcellini d’ India sono animali dolcissimi ed affettuosi. Ti capisco.

    Gli animali fanno parte del mondo, della natura, l’ abbelliscono ulteriormente, sono i nostri amici; per cui è ovvio che il distacco sia difficile.

  11. maria scrive:

    salve mi chiamo maria sono mammina di una bellissima cagnetta di nome chanel (carlino) il 10 novembre del 2012 mi ha dato l emozione piu bella finora della mia vita ha dato alla luce 6 meravigliosi e splendidi cuccioli 4 femmine e due maschi a primo impatto presa dall emozione dato che a partorito in casa senza un parto assistito da un veterinaio non avevo fatto caso che una delle femmine era con una zampina storta ma si…….. il 15 novembre mi reco dal veterinaio per visitare i cucciolotto stanno tutti bene sono pieni di vitalita questa femminuccia a solo bisogno di un intervento a una zampina per poi applicare una placca …… tutti i cuccioli crescono in maniera soddisfacente ma zampina (il nome che gli avevo dato )no oggi 27/12/2012 zampina non cè piu’ oggi ho praticato l eutanasia mi sento troppo male il veterinaio mi ha detto che non era solo una questione di malformazione fetale ma era perche il cane era piena di cisti ,ernia ombellicare ,fontanella completamente aperta, di un occhio nell’arco di quattro giorni era diventato cieco e gli mancava l ormone della crescita e che aveva poca vita pero la mia rabbia e che lei mangiava croccantini tranquillamente ciucciava latte dalla mamma faceva pipi cacchina regolarmente mi mordicchiava pure pero era esclusa e maltratata dai cuccioli la sovrastavano in tutto io invece insistevo prestando attenzioni specialmente su di lei ora mi chiedo e vi chiedo sopratutto delle risposte e stato giusto in questo caso praticare l eutanasia ?

  12. Giovanna scrive:

    Il mio bel micio Pepe non c’è più, sabato 3 agosto 2013 alle ore 20,00 ho dovuto prendere una delle decisioni più dolorose della mia vita… Pepe ha cominciato a sentirsi male 10 gg fa, la veterinaria non ha capito i sintomi e l’ha curato per un’infezione in bocca… poi ha cominciato a non mangiare più, è dimagrito in pochi giorni di 3 chili, a volte beveva ecessivamente, poi vomitava, era letargico, non si reggeva più in piedi…la veterinaria insisteva con antibiotici, solo l’ultima volta gli ha fatto un’iniezione di vitamine e di acqua fisiologica, poi la cosa che mi ha fatto più specie gli ha fatto un microclisma… è stato un dramma… alla mattina era dentro la vasca più morto che vivo, io e mio marito l’abbiamo preso e portato con urgenza in clinica, dove gli hanno fatto una serie di accertamenti. Prima di farli ci hanno detto che era in prognosi riservata… e che non sapevano se ce l’avrebbe fatta… alla sera siamo andati e un veterinario ci ha comunicato che in un gatto di quasi 13 anni con un insufficienza renale come la sua ( creatinina a 10…) sarebbe stato difficile recuperarlo, ma che se glielo lasciavamo per alcuni giorni con flebo di acqua fisiologica, forse si sarebbe ripreso quel minimo per riportarlo a casa… ma non era detto che sarebbe morto anche il giorno dopo… il mio cuore era pieno di dolore, un gatto così forte con un carattere così determinato, che a parte il primo anno di vita dove ho dovuto curarlo intensamente… era un micio del gattile, trovato sulla riva di un canale dentro un sacco nero con tutti i suoi fratellini… era sempre stato in salute, così all’improvviso era come morto ( temperatura a 34° )… portarlo a casa con la flebo? Sarei stata in grado di accudirlo? Vederlo soffrire… per cosa per qualche giorno di vita in più… così tra i singhiozzi e le lacrime mi sono trovata a firmare per l’eutanasia… non ho voluto vederlo, perchè se ci fossimo guardati negli occhi, l’avrei portato a casa anche se moribondo… e mentre parlavo col medico il mio caro micio mi ha sentito, io ero la sua mamma adottiva… e ha raccolto quel poco di fiato che aveva e ha fatto un ” maaaao” così straziante che non lo dimenticherò per tutta la mia vita… ancora piango tutte le mie lagrime per quell’esserino indifeso… perdonami Pepe ma non ce l’averi fatta a vederti morire tra mille sofferenze…. spero che ci ritroveremo in un posto dove il dolore non esiste, e staremo insieme per sempre…

    • mariateresa scrive:

      ciao io ho perso due animali tramite eutanasia un yorki e una micia il cagnolino per un tumore ai polmoni mentre la gatta avendo 19 anni era messa malissimo lei e morta a luglio 2012 mentre billi nel 2007 li piango spesso erano parte di me e lo saranno per sempre

  13. Pandora Ginevrino scrive:

    Tre giorni fa’ ho dovuto prendere questa decisione dopo un mese che il mio adoratoGinevrino un gatto bellissimo e amorevole soffriva per una pancreatite acuta non riconosciuta che aveva intaccato reni fegato con valori elevati dimagrito di 4 kg.una decisione presa nel panico totale da sola ,io credo di aver fatto un atto d’amore nei confronti del mio micio evitandoli ulteriori sofferenze .
    Malgrado tutto adesso vivo una serie di sentimenti che vanno a peggiorare il mio dolore per la sua mancanza,mi vengono sensi di colpa mi chiedo se ho fatto abbastanza se mi sono attivata subito,ho sbagliato senza sapere a rivolgermi ad unveterinario che non ha saputo curarlo aggravando la situazione.
    Posso solo dire che mi manca tanto che tutto parla di lui e lo ringrazio per tutto l’amore che mi ha dato in questi otto anni passati assieme io e lui, Ti Vorro’ sempre bene la tua mamma umana…

    • Cara Pandora,

      mi spiace molto per la scomparsa del tuo adorato Ginevrino; ma non devi sentirti in colpa. Tu e sicuramente anche il veterinario avete fatto il possibile per lui. Ma ci sono delle malattie che sono inguaribili, per cui è solo più doloroso prolungare la sofferenza. Il tuo gatto ti è ancora vicino, come dici tu, nelle cose della tua casa, nei ricordi lasciati. Con tanta riconoscenza verso di te per avergli fatto da “mamma umana”, come scrivi.
      Vivi quindi con serenità la sua scomparsa, anche se è difficile.

      Ti lascio con questo video della mia gatta con il mio criceto, per dimostrarti che anche gli animali sono “umani” . A volte persino migliori degli uomini. Perchè, se non è necessario per sopravvivere, sanno anche accogliere chi “è di un altra razza e natura della loro”, dividendo persino il cibo. Magari con un po’ di diffidenza; ma comunque con dignità ed accettazione dell’ altro!

      Cari saluti,
      Maria Cristina Giongo

      http://www.youtube.com/watch?v=fKALeIc-d8I&feature=youtu.be

    • barbara scrive:

      Pandora….Ho i tuoi stessi sentimenti e paure rimorsi…Ho perso Lulu 3 giorni fa…Un mese e mezzo fa ha avuto una crisi respiratoria e da lì con gli esami ne è uscito un quadro piuttosto preoccupante…Anche i reni non andavano bene…dopo 20 gg di cure è uscito un ascesso e tutto è andato giù in picchiata…Era irriconoscibile ..dimagrita non mangiava non beveva più…si alzava solo per fare la pipì…E anche io oggi penso…avrei dovuto consultarmi con un altro veterinario magari c’era un’altra cura….Ma cerco di convincermi che anche se ci fosse stato un errore…noi abbiamo fatto tutto con amore…i nostri gesti erano sani e di amore….Teniamoli in vita nei nostri cuori…Barbara

  14. patrizia scrive:

    Il 15 luglio ho fatto sopprimere il mio adorato gatto di 9 anni malato di tumore al cervello.Ho assistito ed è stato allucinante. Il vet non gli ha fatto l’anestesia, ha iniettato il tanax appena ha tolto l’ago il gatto ha cacciato un urlo tremendo e si buttato giù dal tavolo morto.Mi sento malissimo per la sofferenza che gli ho inferto in quello che doveva essere un gesto liberatorio .

  15. Imma scrive:

    Cara Patrizia,
    mi dispiace tantissimo per il tuo gatto ed ancora di più per l’esistenza di colleghi senza un briciolo di cuore.
    Non si può e non si deve fare il tanax direttamente proprio perchè si sa che possono verificarsi questi problemi.
    Se può consolarti quello che tu hai visto potrebbe essere solo uno spasmo muscolare non volontario così come il vocalizzo che hai sentito.
    Ti abbraccio affettuosamente per la triste perdita.
    Imma

  16. Kion Kashefi scrive:

    Kion Kashefi…

    L’eutanasia dei nostri animali | Il Cofanetto Magico…

  17. elisa scrive:

    Sono due giorni che la mia dolcissima miu non c’è più..adorabile gattina che a 10 anni si è portata via un tumore da un maledetto vaccino.ho provato a salvarla ma ha vinto lui..ho scelto l’eutanasia per non farla soffrire come ultimo gesto d’amore ma veramente abbiamo noi diritto di scegliere?? Me l’ha sono baciata e abbracciata tutta fino alla fine ma se potessi tornare indietro non so se lo rifarei.ora la vedo ovunque e mi sento anche di chiamarla si creano con questi cuccioli dei rapporti cosi forti e personali sanno darti un amore totale. Sicuramente col tempo questo dolore passerà e un altro pet entrerà nella mia casa e nel mio cuore ma lei..lei è speciale

    • admin scrive:

      Mi spiace tanto tanto, Elisa, per la tua cara gattina. I rapporti che si creano con i nostri amici animali sono gli stessi che si instaurano con gli amici più cari, veri, fedeli, fatti di altruismo e amore, disinteresse e unicità. Capisco quindi la tua tristezza. Anche la tua scelta per l’eutanasia è stata dettata da amore e rispetto per la sofferenza; dal capire che è inutile farla andare avanti ancora un giorno o due solo per il nostro egoismo. Hai fatto bene. Resterà sempre il suo ricordo in te e nella tua casa, anche quando sceglierai un altro compagno animale per continuare a rallegrare la tua vita. Ciao, dolce Miu! Un abbraccio a te, Elisa! Cristina

    • barbara scrive:

      Elisa ti capisco..ho perso Lulu la mia piccola gattina di solo 4 anni tre giorni fa…e ho dovuto fare la stessa scelta. Anche io presa da mille dubbi e paura sulla scelta….ma alla fine per quanto doloroso possa essere dobbiamo ricordarci che è un atto di amore. Il veterinario prima di iniziare la procedura mi ha chiesto se avevo piacere di portarla avanti ancora di qualche giorno per abituarmi all’idea di….E con quella frase mi sono convinta….Come potevo farla soffrire ancora per il mio egoismo…la sua non era più vita…non mangiava non beveva più…fissava la ciottola dell’acqua e non ce la faceva… e non si reggeva più sulle zampe noonostante le flebo…Però è dura..hai ragione. Improvvisamente la casa è vuota…mi manca persino vedere tutti quei peli sul pavimento…quelli che mi facevano dannare…ora lo vorrei ricoperto di peli quel pavimento…mi manca aprire le imposte e vedere che lei è lì e mi aspetta con i suoi occhioni sul suo muretto…e il suo miao come “buongiorno..mi apri che ho fame?..” Penso che l’unica medicina per questo nostro malessere sia il tempo….diamoci tempo. Portiamoli nel cuore e loro non moriranno mai veramente…

  18. Francesca scrive:

    Mi chiamo Francesca, leggere questi commenti e queste storie mi ha fatto capire l’importanza della condivisione, e quindi anche io scriverò del mio gattino Lucky.
    Lucky era un gatto soriano tigrato con dei splendidi occhi grandi color verde smeraldo, pigro e ingordo, ma tanto dolce quando si trattava di farsi fare le coccole e di accorglierti a casa.
    Lunedì noto che non si trovava da nessuna parte e che non aveva richiesto la pappa mattutina; strano, ho pensato, lui la mattina svegliava tutti quando doveva mangiare; controllo la lettiera, e stranamente era pulita; dopo un pò lo trovo sotto al mio letto. Aveva lo sguardo spento, non era il solito. Lì per lì ho creduto che portargli il cibo e accarezzarlo avrebbe funzionato.
    Niente, stessa storia anche Martedì.
    Mercoledì pomeriggio lo trovo sotto il letto dei miei genitori, ma in condizioni peggiori perchè cominciava ad avere un respiro irregolare e anormale; vado dalla veterinaria senza pensarci due volte.
    Il giorno dopo, il 15/10/2015, lo stesso giorno della diagnosi, abbiamo dovuto prendere l’unica decisione possibile: l’eutanasia.
    Sto male, lo vedo ovunque, ma poi penso, sta meglio. E’ difficile, ma è stato giusto fare quello che si è fatto e farlo anche nello stesso giorno. Se prolungargli la vita significava fargli passare le giornate attaccato alla flebo e a renderlo più rincoglionito di come era, a renderlo un vegetale e prolungargli le sofferenze, dico no grazie. Se tornassi indietro lo farei ancora, perchè anche se non parlava, con quei grandi occhioni verdi mi diceva aiutami, mi diceva guarda non sono più io.
    Sono stata vicino a lui fino all’ultimo. E adesso l’unica cosa che posso fare è ricordare. Ma avrà sempre un posto nel mio cuore.
    Ciao Lucky
    Ringrazio chi ha condiviso i propri pensieri in questa pagina, è stato importante per me. un abbraccio a tutti

    • admin scrive:

      Grazie a te, cara Francesca per il tuo bel commento, commovente. E per aver condiviso anche tu con noi la storia tua e di Lucky, così piena di amore. Ciao, Lucky, riposa in pace! Un abbraccio, Cristina

  19. Giusy scrive:

    Buonasera. Mi Chiamo Giusy. Qualche sera fa ho preso la decisione di fare addormentare un cagnolino. Era un trovatello che avevo con me da tre mesi in stallo e di cui ero affidataria. E’ stato investito da una macchina, che gli ha spezzato la colonna vertebrale. I veterinari presso cui l’ho ricoverato mi hanno detto che, anche laddove l’avessi fatto operare presso un centro specializzato, la sua sopravvivenza non era certa e, se anche fosse sopravvissuto, sarebbe rimasto paralizzato per sempre. Ora sono angosciata dal senso di colpa. Mi é detto che il pronto soccorso veterinario in cui l’ho portato non é sufficientemente qualificato, che potrebbero aver sbagliato la diagnosi, che avrei potuto salvargli la vita. Mi sento morire.

    • admin scrive:

      Cara Giusy, concordo con la nostra bravissima veterinaria Imma Paone; non sentirti in colpa, per un atto pietoso attuato per non farlo ulteriormente soffrire visto che era destinata alla paralisi. Coraggio! Hai già fatto tanto per lui e gli hai fatto passare dei mesi felici perchè colmi di affetto. Pensa a questo. Un abbraccio, Cristina

  20. Imma scrive:

    Cara Giusy non fartene una colpa , il trauma alla colonna non lascia grandi speranze.

    Un abbraccio

    Imma

  21. barbara scrive:

    Ciao sono Barbara….ho deciso di lasciare andare Lulu la mia gattina tre giorni fa..Non era vecchia aveva circa 5 anni e questo rende tutto ancora più difficile da mandare giù….ma ora non riesco a darmi pace…ed ho il terrore che il venterinario si sia arreso troppo in fretta…. un mese e mezzo fa entro il casa e trovo la mia gattina Lulu immobile con difficoltà a respirare…lo faceva a bocca aperta..Ovviamente volo dal veterinario immediatamente che dopo averle fatto lastre esami sangue ed eco mi diagnostica una cardiopatia ed una insofferenza renale cronica. Le fa una iniezione un po’ di ossigeno e mi prescrive fortekor 2,5 mg e Diuren…Facciamo la cura per 15 gg e torniamo per controllo. ….Durante queste due settimane ha mangiato poco ma ha mangiato e bevuto molto. Da esami sangue la creatinina risulta sempre border line ma leggermente migliorata. Per cui rimaniamo che segue controllo..Una settimana dopo invece purtroppo spunta un ascesso su mandibola inferiore…senza ben capire motivo. Torno da veterinario che le incide l’ascesso ed inizia antibiotico . Le fa subito somministrazione e mi da ripetere seconda puntura a casa ( 12 mg ogni 36 h). Quindi rimaniamo che ci saremmo visti per ultima somministrazione dopo tre giorni. Quando vado per terza inizione antibiotico, il veterinario mi chiede se Lulu mangia…in effetti no…sempre meno..solo imboccata e proprio una punta. A quel punto rifà esami del sangue e si accorge che creatinina è alle stelle…oltre 13..la macchina non misura neanche il valore…Il veterinario scuote la testa e mi dice che a questo punto qualsiasi azione diventa accanimento terapeutico..Non fa 3a puntura antiniotico e anche se mi propone di eutanasia mi rifiuto… e le da una flebo da fare sottopelle…ripeto operazione per 3 o 4 gg susccessivi a casa. Ma Lulu continua a non mangiare e smette anche di bere…e per non farsi mancare nulla l’ascesso si riforma….Continuo con flebo ma demoralizzata rivado dal veterinario che mi fa intendere che non c’è altra soluzione….e alla fine accetto….ma ora sono piena di dubbi…inutili lo so….ma vorrei capire se il veterinario ha fatto cosa corretta…se non si è arreso troppo in fretta….La certezza del momento nel vederla sfinita dai dolori dell’ascesso dalla sua apatia totale si è strasformata in dubbio atroce…..forse dovevo invece insistere ritentare con antibiotico?

  22. barbara scrive:

    Preciso che non sto incolpando il vet della decisione di averla addormentata…mi sto chiedendo se sapere che non mangiava e la creatinina alle stelle sia bastato per decidere di interrompere ogni cura se non qualche flebo e il solito Fortekor e diuren…perché interrompere antibiotico dopo solo due somministrazioni? Poteva sulle basi dei due dati precedenti stabilire di non voler insistere….Quando sono tornata chiedendo io di porre fine alle sue sofferenze sono conscia che lì si la situazione non lasciava nessuna speranza..

  23. Imma scrive:

    Perdonami barbara ma non ho capito a cosa tu stessi riferendo. ..
    Ci sono altre indagini che ti permettono di capire se bisogna insistere nella terapia o lasciar andare il povero animale…evidentemente per decidere di addormentare il veterinario aveva le sue buone ragioni…a nessuno di noi piace fare questa procedura senza coscienza.
    Un saluto
    Imma

  24. barbara scrive:

    Buonasera Imma…è proprio questo che intendo. Lo studio veterinario dove mi sono appoggiata è associato. E ho notato diversi modi di rapportarsi…il veterinario che ha visto per prima la gattina mi è sembrato scrupoloso…il secondo quello che ha deciso di interrompere l’antibiotico sulla base della creatinina alta e del mio riferire che non mangia mi è sembrato precipitoso…è proprio quello il momento che mi lascia più in dubbio. Se a lei si presenta gattina con esame creatinina altissima, ascesso e inappetenza decide di mollare e interrompere antibiotico? la mia paura che l’interruzione di antibiotico abbia causato un danno irreparabile…A questo mi riferivo…

  25. Giulia Di Nucci scrive:

    La mia pallina dopo quasi 20 anni mi ha lasciato era una bella gatta siamese ho dovuto decidere di farla morire non si reggeva più in piedi si faceva la pipi addosso non riusciva più a bere l’ultimo giorno sono stata vicino a lei e mi ha fatto ancora le fusa ma se la spostavo piangeva quando il veterinario la sedata stava in braccio a me vicino al mio cuore ma il mio cuore non si dà pace come faccio . Pallina era nata il 20 giugno 1996 ed andata via il 31 marzo 2016

    • Maria Cristina Giongo scrive:

      Mi spiace, povera pallina; immagino il tuo dispiacere, il dolore, dopo 20 anni che eravate insieme. Pensa che almeno per 20 anni te la sei goduta, e che è morta circondata da tanto affetto. Gli animali sono splendidi e quello che ci danno rimane sempre nei nostri cuori. Un abbraccio.

  26. PAOLA scrive:

    Anch’io ho vissuto questa terribile esperienza…
    Due anni fa ho scoperto che il mio Lucky, un jack russel meraviglioso aveva due tumori. Uno ai testicoli e uno alla ghiandola surrenale. Quest’ultimo aveva intaccato la vena cava. Dopo aver sentito vari veterinari, decido che l’intervento è molto rischioso e quindi non lo faccio operare.
    Per fortuna non c’è stata una grande evoluzione dei tumori che non sono peggiorati.
    Un anno fa i primi problemi neurologici, attacchi di panico e relativo ricovero. Da quel momento è iniziato il declino. Insufficienza renale, artrosi alle zampe posteriori con relativi dolori e demenza senile.
    Nell’ultimo periodo era sempre più assente, spesso durante la passeggiata cadeva, sbattendo anche violentemente la testa. Mangiava poco e a fatica.
    Negli ultimi giorni non mangiava nulla, nemmeno il pollo allo spiedo che era in assoluto il suo boccone preferito. Se, per farmi contenta, mangiava qualcosa, dopo qualche ora arrivava vomito e diarrea.
    La sera prima di portarlo dal veterinario, avevo preso la decisione. Era arrivato il momento tanto temuto.
    Con tanta sicurezza il giorno dopo sono andata dal veterinario che mi propone di fargli flebo per nutrirlo, flebo per diarrea e flebo per il vomito, Integratori per i disturbi neurologici, ma io la blocco. Non volevo accanirmi con cure che ritenevo solo dei palliativi. Lei mi dice che ho preso la scelta migliore… una scelta d’amore.
    Sono stata con lui fino alla fine, accarezzandolo, baciandolo e parlandogli dolcemente. Se n’è andato tra le mie braccia mentre piangevo tutte le lacrime che avevo. Però ero convinta di quello che avevo fatto.
    Adesso, a distanza di due settimane, sto male. I sensi di colpa mi soffocano e non mi fanno vivere. Perchè non ho fatto come mi aveva detto il veterinario? perchè non gli ho fatto fare le flebo per tirarlo su? A quest’ora sarebbe ancora qui con me… L’ho fatto perchè non volevo che soffrisse più o perchè inconsciamente non volevo occuparmi della sua sofferenza?
    Il veterinario mi ha abbracciato e mi ha detto che Lucky non era più lui ed è stato meglio così…
    Ma io adesso non sono più convinta di quello che ho fatto…ed è troppo tardi…
    Per quasi 16 anni l’ho amato tanto, è sempre stato con me. Lo portavo in ufficio, in vacanza… mai lasciato… ma mi sembra di averlo tradito…

    • admin scrive:

      Cara Paola,

      non sentirti in colpa, il tuo adorato cagnolomn era anziano ed era mnlto malato; il tuo veterinario ha fatto di tutto ma la domanda è sempre la stessa che vale per gli umani: fino a che punto una sofferenza terminale va prolungata? UNA SETTIMANA, DUE? E PERCHE’ SE NON C’E’ SPERANZA DI GUARIGIONE? E’ difficile rispondere, se non per chi è cattolico e contro l’eutanasia. Come vedi tratto la vita degli animali allo stesso modo di quella degli umani. Non rimproverarti nulla, pensa solo ai tanti momenti felici vissuti insieme, anni ed anni…..Piano piano al dolore si sostituirà la bellezza di questi ricordi che te lo faranno sentire sempre vicino. Un abbraccio da me, Cristina

  27. Tina scrive:

    Ciao care amiche
    Sono Tina e lunedì 12 settembre ho fovuto prendere la terribile decisione di sottoporre ad eutanasia la mia bellissima amata gattina Fiorellin di 1 anno e mezzo. Arrivò da me l’estate scorsa, aveva 6 mesi e mi seguiva ovunque. Mi innamorai subito di lei , la sua dolcezza, la sua vivacità e curiosità, il suo spirito avventuriero e amante della vita e della natura.. L’accolsi in casa e fu subito amata anche dagli altri due miei gatti. Lei era straordinaria, quando al mattino la vedevo mi riempiva il cuore di gioia. Anche in giardino formiva dsul mio ulivo, giocava con le foglie secche, si rotolava al sole, mi seguiva fino dai vicini e mi aspettava fuori la porta. Poi ritornavamo a casa insieme e appena eravamo nel nostro vialetto facevamo la corsa a chi arrivava prima alla porta. Questo fine luglio notavo un cambiamento: Fiore non usciva più, sembrava spaventata dall’esterno, pensavo che avesse subito un trauma ..ma stava bene, mangiava, si puliva, feci normali, mi stava sempre accanto. Poi domenica 8 agosto 2016 notai che respirava male, con maggiore frequenza. La porto dalla veterinaria, le fanno una lastra e vedono liquido nel torace, ne aspirano 20 cc poi le analisi del sangue con lieve anemia e albumine basse e globuline altissime. Ma non ha febbre. Il liquido compatibile a Fip. Mi crolla il mondo addosso. Iniziamo con antibiotico ma Fiore sembra peggiorare, si va nascondendo e mangia meno. Io disperata contatto altri veterinari di fiducia che dagli esami mi confermano la Fip effusiva..mortale. Io disperata cerco un medico che fa cure omeopatiche omotossicologiche. Inizia la mia speranza di salvarla.. Nonostante non lavorassi non mi arrendevo di fronte alle grosse spese..la volevo salvare. Lei incomincia a precerire di dormire nella lettiera in un luogo appartato. Io ogni 2/3ore le davo una compressa diversa. Alcuni giorni preceriva uscire, rimanendo tutto il giorno sotto la siepe, altri appartara nella lettiera o nella cuccia.aveva comunque il respiro corto e veloce. Dopo 2 settimane un altro drenaggio, 60 cc. Poi sembrava che il liquido fosse ridotto per una settimana le lastre mostravano poca formazione. Aspettiamo altre 2 settimane e poi altri 100 cc di liquido purtroppo. Ma niente febbre. 3 settimane diflebo e cure non fermavano il liquido. Un giorno improvvisamente, con grande gioia la vidi salire nella mia stanza sul letto, aveva ricominciato a voler stare con noi e io pensavo che stesse migliorando. Però fa pipì sul letto e sui divani, li utilizza come lettiere. Io la pettino, la coccolo. Dopo 3 settimane di lavaggi in clinica decido di fare le cute a casa per non stressarla. Dopo 2 settimane a cass Fiore respira male, sento un fischio dal naso e anche se beve sembra fare fatica ad ingoiare anche se l’appetito è buono. Decidiamo di riportarla per farle un altrodrenaggio ( premesso che per farla stare tranquilla le facevano un poco di butorfanolo, a cui non ha mai reagito male, quasi come se non lo facesse). Le aspirano 70cc di liquido ma con difficoltà perché pieno di frustoli e aderenze. Ritorniamo a casa e dopo molte ore noto che Fiore bava.. Ed è molto abbattuta..corro dal vetrrinario che la mettono sotto ossigeno tutta la notte. Al mattino le tolgono altre 50 cc di liquido e le fanno areosol ma Fiore non migliora. Di notte le fecero il butorfanolo per calmare il respiro e farle sentire meno disagio. Io non ho accettato questa cosa. Quando andai a prenderla era sofferente, piangeva e respirava affannosa con la bocca aperta. Appena a casa nel giardino esce dalla cuccia ma non si revge in piedi. Cerca un posticino nascosto ma poi si stende sotto la sua pianta preferita, non vuole mangiare, prova a bere ma non riesce.. Dopo 3 ore riprovo a riproporle cibo e lei lecca un cucchiaio di omogeneizzato ma subito dopo fa un mobimento come se stesse affogando, e subito si distende di nuovo. Ha gli occhi gissi nel vuoto e ansima, non scaccia neanche le formiche che le salgono sugli occhi, per cui mi siedo accanto a lei e l’aiuto con le formiche. Sente la mia voce e mi miagola ma non mi guarda. Allora presa dal panico e dalla sofferenza nel vederla così chiedo l’eutanasia a casa. Un mio amico veterinario biene il più presto possibile e le facciamo l”eutanasia..mentre io la coccolo e le sussirro parole dolci. Lei sente l’anestetico in vena, io lì avrei voluto fermare tutto. Mi dissocio e non ricordo più niente..lei si è subito addormentata per poi proseguire con il medicinale mortale. Io non mi perdono di averle indotto la morte. La vita è un dono e io non avrei dovuto. Mi torturo pensando che lei avrebbe potuto riprendersi . le avrei divuto dare più tempo e non farmi prendere dalpanico nel vederla soffrire tanto. I dottori mi rassucurano che sarebbe comunque morta soffocata e sarebbe stato peggio vederla patire..ma io mi idio per ciò che ho fatto al mio amore, che mi amava e si fidava di me. Come posso superare questa sofferenza? Aiutatemi..vorrei morire anche io.

  28. carlastella scrive:

    Pure io oggi,17 settembre 2016,ho dovuto far sopprimere la mia cara gatta luna,amica fedele di 16 anni,ci volevamo bene eravamo solo io e lei,adesso Lei non c’è più,e io son qui che piango mi manca,anche se son consapevole che x non farla più soffrire è stata una scelta giusta,ciao Luna riposa nei prati verdi dell’infinito,e grazie di tutto ciò che mi hai dato.

    • Tina scrive:

      Ciao Carlastella
      Ti sono vicina.
      Come puoi leggere prima il mio racconto..io non riesco a darmi pace. Mi sento in colpa per avere scelto eutanasia..anche se Fiore era tanto provata. Non dormo..sto vivendo un incubo.

      • admin scrive:

        Cara Tina,

        coraggio anche a te! Non sentirti in colpa, devi capire che per Fiore non c’era altra soluzione se non quella di una morte con tanta sofferenza. Per il suo bene hai scelto la strada meno dolorosa. Dovresti essere fiera di questa decisione, proprio perchè l’hai fatto per Fiore, altrimenti, egoisticamente, l’avresti tenuta accanto a te sino all’ultimo. Patendo tu e lei il doppio. La vita purtropo è questa, con un inizio e una fine. Non possiamo farci nulla; e i nostri adorati animali che ci hanno preceduti ci stanno ora aspettando in un bellissimo paradiso dove riprenderemo a stare insieme. Per sempre.

        • Tina scrive:

          Grazie admin. Lo spero con tutto il cuore che lei possa entrare nel mio cuore e sentire quanto la amo ancora infinitamente e possa comprendere e perdonare il mio gesto estremo. Mi manca da morire.
          Grazie per il conforto, in questo periodo buio per me ❤

    • admin scrive:

      Mi spiace, coraggio!

      • Tina scrive:

        Ieri notte ho sognato che avevo rischiato di morire in un incidente stradale, pioveva e sul marciapiede vedo due file di impronte di acqua di piedino di gattino .. Poi alcune mi vengono incontro e con dolcezza formano un cerchio intorno ai miei piedi..allora mi inginocchio e accarezzo quelle impronte bagnate e in una piccola pozzanghera di acqua sento il miagolio di Fiore e appena intravedo specchiato il suo musetto..io le dico che la amo e mi alzo e le impronte proseguono dritto avanti a me come a volermi indicare la strada. Questo sogno mi ha fatto sentire Fiore tanto vicina a me..

  29. Imma scrive:

    Decidere di addormentare per sempre un nostro amico è la scelta più difficile e dolorosa che si possa affrontare sia come “padrone” che come medico.
    Ogni volta, prima di farlo, mi faccio mille domande e mi chiedo quanto sia giusto ma, in tutti i casi che ho dovuto affrontare, è sempre stata la decisione più giusta per porre fine alla terribile sofferenza.
    Cara Tina, la FIP non lascia tanto tempo per decidere, è una terribile

    • Tina scrive:

      Ciao Imma
      Probabilmente non ho mai voluto accettare che lei sarebbe comunque volata via. In quel momento mi sentivo in dovere di far smettere le sue agonie, ma il ricordo del suo cuore spento dalle mie volontà mi ha destabilizzata, mi ha lasciato in segno nell’anima che non riesco a sanare. Lei , il mio grande tesoro.
      ?

    • Tina scrive:

      Mi domando se avessi potuto fare di più.. Magari se avessi aspettato la crisi respiratoria sarebbe passata e lei starebbe ancora con me e potrebbe assaporare la buona pappa che le preparavo..ora non ho voglia di cucinare. Non ho voglia di fare niente..piango solo e sono disperata perché non mi manca e non posso tornare indietro.

  30. rosanna scrive:

    Buongiorno a tutti , comprendo bene cio’ che si prova quando ti mettono difronte ad un bivio, della serie o l’intervento costosissimo o l’eutanasia.
    Vi racconto la storia della mia Cheryuna pincherina . Chery quando aveva 6 mesi e’ caduta dall’altezza di 20 metri era in calore ed un maschietto che sostava giu’ gli faceva il filo. Praticamente mi giunge una telefonata in ufficio dicendomi dell’accaduto e che si trovava da un veterinaio grazie ai soccorsi che aveva ricevuto. Di corsa vado a trovarla e per fortuna era viva e il veterinaio mi dice che non aveva subito alcun danno. Tornata a casa chery stava benissimo sempre giocherellona e affettuosissima. All’eta’ di tre anni abbiamo fatto accoppiare chery che e’ stata cosi’ brava ha dato alla luce 5 cucciolotti e tutto procedeva bene. Dopo 3 mesi ha incominciato a stare male vomitava non mangiava la porto dal veterinaio che subito le fa analisi. Risultati perfetti ma la piccina non si riprendeva a quel punto il veterinaio fa le analisi per la lesmaniosi. Esito positivo vi lascio immaginare la mia disperazione. chery ha tutte le cure ma nel frattempo noto che non riesce a camminare bene dolori alle zampe anteriori . Corro dal veterinaio che mi da degli infiammatori per 10 giorni. Passati i dieci giorni chery riprende a saltare e ad essere come sempre. Insomma in due anni chery aveva episodi che si alternavano tra zampe anteriori e posteriori con cure di cortisone e antinfiammatorio. Chery 10 giorni fa ha iniziato a non mangiare e ne bere e a non reggersi sulle zampe posteriori
    l’ho portata dal veterinaio che le ha aggiunto alla solita terapia la morfina ma il mio cuore niente insomma per 5 giorni non ha mangiato e le zampe non avevano sensibilita’. Vado dal veterinaio che mi dice o l’intervento che mi sarebbe costato una valanga di soldi o l’eutanasia. sono stata costretta per l’eutanasia. Sono passati 9 giorni ma in me non ho pace. se avessi avuto soldi avrei fatto fare l’intervento.

  31. Imma scrive:

    Cara Rosanna, mi dispiace per quanto ti è accaduto ma dal tuo racconto non capisco quale intervento chirurgico tanto costoso ti è stato suggerito in alternativa all’eutanasia ( visto anche che la leishmaniosi è una malattia infettiva e nn prevede una terapia chirurgica ma medica ).
    In ogni caso volevo solo spiegare una cosa: qualsiasi tipo di intervento chirurgico, dal semplice curettage di una ferita ad un intervento specialistico di ortopedia o altro, ha un costo dettato da mille variabili tra cui: materie prime ( guanti, fili, teli sterili, lama di bisturi ) farmaci anestetici, usura dei ferri chirurgici.
    Se a tutto ciò aggiungi il costo delle attrezzature ( dal carrello anestesia al monitor multiparametro ) e tutti gli investimenti fatti dal chirurgo in corsi,congressi,libri, stage, capirai da sola che il prezzo di un intervento è ben calcolato.
    Ti assicuro che la maggior parte dei medici veterinari non si arricchiscono con questo lavoro nonostante ci perseguita una nomea di “ricchi e ingordi”alle spalle delle povere creature .
    Voglio solo aggiungere una piccola riflessione: come mai nessuno si lamenta dei costi esagerati degli specialisti umani in particolare di oncologi e chirurghi estetici?
    Cara Rosanna capisco il tuo stato d’animo e mi dispiace per la tua perdita di serenità, cerca però di essere forte e magari indirizzare il tuo amore ad un’altra bellissima cagnolina.
    Ti abbraccio
    Imma Paone

    • rosanna scrive:

      Ciao Imma grazie per il tuo conforto, praticamente chery doveva fare un’intervento di ernia al disco e il veterinaio (amico di mio figlio) mi aveva detto che costo di tac 600 euro intervento 2000 a 2500 dato che doveva venire un altro veterinaio da Roma piu’ 1 settimana di degenza in ospedale a dimenticavo e analisi prima della tac. Poi non sappiamo se tutto sarebbe andato bene. Comprendi ora. Francamente non ho questa disponibilita’ economica.

      • Sonia scrive:

        Rosanna sono nella tua stessa situazione con la mia pincherina……problemi neurologici sulle zampe davanti e artrosi su quelle dietro…..intervento di ernia al disco piu’ risonanza magnetica circa 2300 euro piu’ extra. Sono disperata io non lavoro e non ho tutti questi soldi….il cane zampe a parte sta bene…mangia e sporca da sola…..ma certi giorni non si regge in piedi e io sono combattuta sul da farsi

  32. rosanna scrive:

    grazie per ulteriore risposta

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