Esclusivo: sviluppato un IQ-test per i batteri.

Paenibacillus-vortex

Il Paenibacillus vortex scoperto dal Professor Eshel Ben-Jacob e considerato il genio dei batteri.

I batteri possono avere un’ intelligenza sociale? E, se è così, come si può sfruttare al meglio perchè diventino amici dell’uomo invece che suoi nemici?
Una ricerca condotta in Israele ha sviluppato un test d’intelligenza sul gene di un batterio chiamato Paenibacillus vortex.

Alcuni ricercatori dell’Università di Tel Aviv, guidati dal Professor Eshel Ben-Jacop, hanno esaminato i geni che permettono ai batteri di comunicare e di elaborare le informazioni sul loro ambiente, prendere decisioni e sintetizzare agenti per scopi difensivi ed offensivi. Una ricerca atta a dimostrare che i batteri non sono semplici organismi solitari e di basso livello ma “entità”decisamente evolute.

“I batteri sono i nostri più grandi nemici”, ha dichiarato il professor Ben-Jacob alla rivista BMC Genomics, “ma possono anche trasformarsi nei nostri migliori amici. Per questo sarebbe importante di valutare il loro quoziente intellettivo. Questo è stato lo scopo di una ricerca condotta dalla nostra università di Tel Aviv (di cui ne parla anche il sito Psysorg.com).

Abbiamo infatti iniziato a studiare il genoma del batterio Paenibacillus vortex. I suoi geni sono stati selezionati e catalogati in uno schema che richiama il test IQ, atto valutare come i geni usano gli organismi per prendere decisioni e produrre gli enzimi.

La struttura di un genoma. La genetica classica definisce genoma, o patrimonio genetico, il corredo di cromosomi contenuti in ogni cellula di un organismo. In biologia molecolare il genoma è definito come l’informazione ereditabile di un organismo (contenuto nel DNA).

Sulla base di questo test siamo arrivati alla conclusione che certi batteri, come il Paenibacillus, un vero genio a livello di intelligenza sociale, sono dotati di un’intelligenza superiore alla media. Comparato a quello di un IQ-test sull’uomo hanno infatti raggiunto un risultato di 160. I batteri comuni che incontriamo giornalmente nel corso della nostra vita, in grado di risvegliare le malattie, hanno invece un quoziente intellettivo nella media.

In conclusione si potrebbero usare i batteri più intelligenti per combattere quelli che hanno ottenuto un risultato minore nel test d’intelligenza. Lo stesso discorso vale anche per gli insetti. Il nostro lavoro vuole evidenziare alcune importanti e significative applicazioni non solo nel campo medico ma pure in natura e in agricoltura per incrementare la produttività delle piante; e renderle più forti contro i parassiti, le malattie, i funghi.”

Insomma, invece di combattere i batteri, dovremmo farceli amici!

Maria Cristina Giongo
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2 Responses to “Esclusivo: sviluppato un IQ-test per i batteri.”

  1. Maria Cristina Giongo scrive:

    AUGURI di cuore al nostro direttore tecnico Francesco Addante, senza il cui apporto e sostegno non ci saremmo…..

    Buon compleanno da tutta la redazione dei Cofanetti! Ti siamo molto vicini in questa bella giornata!!!!

    Cristina e famiglia

  2. Grazie di cuore Cristina.. un saluto a tutti i lettori del Cofanetto e grazie per avervi vicino..

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