Ma sei sicuro di volere una tartaruga?

Il mio racconto di oggi vuole essere solo uno spunto per conoscere un po’ di più un piccolo e “preistorico” animale: la tartaruga.

Tartaruga terrestre.


Qualche giorno fa è giunta in ambulatorio una mamma con un bambino di circa 12 anni che stringeva tra le mani una scatola di scarpe… 
Subito ho immaginato un altro microscopico gattino, magari recuperato dal motore di un’auto o peggio ancora dalla spazzatura, da mettere in sesto per farlo poi adottare. Invece no!! 

Il bimbo, eccitatissimo, ha aperto la scatola mostrandomi due tartarughe terrestri e chiedendomi di riconoscerne il sesso.
“Poverette”, penso… ” chissà come vivranno!”
Le prendo in mano e le scruto un po’ per cercar di capire il loro stato di salute. Ma per il bimbo la sola cosa fondamentale era sapere che fossero una coppia per poter poi avere tante tartarughine da allevare nella sua stanzetta.

tartaruga e piccoli

Poverino! Immaginate il suo dispiacere quando gli ho detto che si trattavano di due femmine!

Inizio le mie solite domande ma resto inorridita dalle loro risposte.
Quello che mi lascia più interdetta è il sentir dire che il negoziante aveva detto loro che le tartarughe non bevono e perciò la signora, ignorante in materia e fiduciosa del consiglio del “mostro”, non aveva mai offerto loro acqua…. da quasi un mese! Assurdo!!!

A questo punto carta e penna alla mano inizio a segnarle le nozioni basilari di gestione per questa ” preistorica ma sfortunata“categoria di animali..
Premesso che credo non sia giusto segregare in appartamento questa bellissima creatura vorrei spiegare anche a voi lettori, amanti degli animali, come “allevare in casa” le tartarughe.

Al contrario dei luoghi comuni, le tartarughe camminano molto e sarebbe giusto offrire loro quasi un’intera camera. Ovviamente non possono camminare sul pavimento liscio e freddo ma questo dovrebbe esser ricoperto da un substrato naturale. Magari proprio terreno con erba, come troverebbero in natura!

terrario

” Altra verità “: le tartarughe bevono… ed anche molto!!

Io consiglio due ciotole ampie ma col bordo basso perché questi animali adorano sostare nell’acqua per bere, fare un bagnetto ed espletare i propri bisogni. Infatti bisogna cambiarla spesso e non deve mai essere troppo fredda.

Una grande attenzione spetta all’alimentazione.
Per luogo comune si è sempre detto che le tartarughe mangiano lattughe e pomodori. Niente di più scorretto! L’alimentazione deve essere molto varia prediligendo le verdure a foglia verde e poca frutta. Chi si sente un piccolo chimico dovrebbe abbinare alimenti che hanno un rapporto calcio-fosforo a favore del primo, importante per la consistenza del loro “guscio”.

Da qualche anno, per fortuna, hanno messo in commercio delle crocchette vegetali. Sono dei piccoli bastoncini di verdure compattate che le tartarughe ” sgranocchiano” volentieri.
Ovviamente anche questi piccoli animali dormono e perciò devono avere un posto in cui ripararsi e dormire.

Consiglio anche del semplice fieno per conigli perché viene ” modellato” dalle tartarughe a loro piacimento. Ultime due informazioni che potremmo evitare se le tartarughe avessero vita all’aperto, sono ” il sole” ed il ” calore”.
Bisogna acquistare una lampadina speciale che emette raggi ultravioletti per aiutare la tartaruga a sintetizzare il calcio che rende forte il carapace ed una lampada di ceramica che riscalda l’ambiente. Le tartarughe sono animali a sangue freddo ed il loro metabolismo è notevolmente influenzato dalla temperatura ambientale.

Non dimentichiamo la NECESSITA’ DEL LETARGO per questi esseri.Si tratta di un periodo di tempo lungo qualche mese, in cui la piccola tartaruga dorme sfruttando solo le sue riserve organiche per sopravvivere; necessario per rigenerarsi.
Utile per la loro gestione è anche un termostato ed un termometro per conoscere sempre la temperatura dell’ambiente ed un timer che accende e spegne la luce simulando il ciclo del giorno.

tartaruga

Con questi accorgimenti la vita della tartaruga potrebbe essere un po’ più serena… Ma mi chiedo: non sarebbe più bello immaginarle libere in una vasta campagna?
Sono sicura che con questo articolo non farò cambiare idea a chi voglia acquistare una tartaruga ( munita del suo documento CITES) ma almeno avrò dato lo spunto per documentarsi e migliorare la gestione della “piccolina!”

Imma Paone
CHI SONO

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5 Responses to “Ma sei sicuro di volere una tartaruga?”

  1. maria de falco scrive:

    complimenti per la chiarezza delle informazioni……brava:-)

  2. imma scrive:

    grazie mille…
    bacio

  3. Emanuela scrive:

    sembra una cosa facile e banale accudirsi degli animali, con la solo scusa di poterli amare, ma così non è.
    anche questo piccolo esserino che sembrerebbe tanto facile tenerlo in casa, dopo questo articolo, ho capito che invece richiede più attenzioni di un gatto o di un cane.
    spero tanto che chi ha una tartarughina a casa legga questo articolo e ne tragga le conclusioni più appropriate…
    brava Cris

  4. imma scrive:

    Grazie..
    io lo dico sempre ai miei clienti che è molto più semplice gestire un GATTO che non qualsiasi altro animale…
    Tutti hanno bisogno di molte attenzioni e, i dettagli, in queste specie “esotiche” sono più difficili da curare.

  5. fedez scrive:

    dove hai preso quella tartaruga!!!!!!!!!!!!

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