Siamo veramente soli nell’Universo?

Davvero la scienza non crede agli extraterrestri? Quattro illustri scienziati, intervistati dal noto giornalista Roberto Allegri, danno il loro parere sull’ipotetica esistenza della vita su altri pianeti. Ecco la prima parte dell’avvincente servizio che pubblicheremo in tre puntate, con l’intervista all’ astrofisico Dottor Massimo Teodorani, che dice: “stiamo studiando sulla base di rigorosi criteri scientifici se c’è vita oltre la terra”.

Roswell-Daily-Record

Il numero del quotidiano americano Roswell Daily Record del 1947, che parla del ritrovamento di un UFO nelle vicinanze di Roswell, New Mexico, USA.

Prima puntata

Esiste una speranza che viaggia con l’immaginazione, oltre le distanze siderali. Una speranza che alberga nel cuore della gran parte di noi “abitanti della terra” e che alimenta di continuo romanzi e film a non finire: quella di non essere soli nell’universo.

Il tema degli extraterrestri è molto delicato. Una delle prime cose che vengono alla mente sono ovviamente i numerosi avvistamenti dei dischi volanti, le foto sgranate, che si trovano in internet o sui giornali, di strani oggetti nel cielo e di bizzarre luci. Sembra però che tutto questo sia come immerso in una credibilità un po’fumosa, come nebbia, senza punti fermi.

D’altra parte, è doveroso dire che esiste anche un esercito di testimoni pronti a giurare sulla realtà di ciò che hanno visto. Il fatto è che gli avvistamenti di “strani oggetti non identificati” non rappresentano una prova scientifica e quindi i sostenitori della cosiddetta “ufologia” si scontrano spesso aspramente con il mondo scientifico che invece pretende dati e prove concrete.

Anche la Chiesa si è interessata seriamente all’argomento. L’anno scorso infatti, la Pontificia Accademia delle Scienze ha organizzato un congresso di Astrobiologia durante il quale i più grandi esperti di vita nello spazio hanno esposto le loro teorie e discusso sulla reale possibilità che l’uomo non sia solo nell’Universo.

Ma davvero la scienza non vuol sentir parlare di extraterrestri? Davvero il mondo scientifico considera la possibilità di incontrare forme di vita aliene solamente una semplice fantasia? Non è proprio così e se lo pensiamo, siamo fuori strada.

Ho voluto incontrare alcuni scienziati ad alto livello, persone che hanno dedicato la vita, con successo, allo studio rigoroso dei fatti concreti e che quindi non danno molto credito ai vari avvistamenti UFO. Però la loro mentalità aperta mi ha fatto capire come la scienza non sia rigidamente convinta che l’uomo sia l’unico essere nell’universo. Anzi.

Il dottor Massimo Teodorani, uno dei maggiori astrofisici italiani. Laureato in astronomia e con un dottorato in fisica stellare e della galassia. (foto di Nicola Allegri)

Il dottor Massimo Teodorani è uno dei più brillanti astrofisici del nostro Paese, laureato in astronomia e con un dottorato in fisica stellare e della galassia. Ha lavorato per diversi anni col CNR occupandosi anche del progetto S.E.T.I., una ricerca sulla presenza di intelligenze extraterrestri nello spazio ed è autore di numerosi volumi di divulgazione scientifica che stanno riscuotendo, in Italia e all’estero, un buon successo editoriale.

L’ho incontrato nel suo appartamento di Cesena, una casa semplice e piuttosto spoglia, stipata però di libri, per la maggior parte in inglese, le cui copertine mostrano fotografie di pianeti, galassie, complicati diagrammi e formule matematiche.

Massimo Teodorani (foto di Nicola Allegri)

Massimo Teodorani è un tipo schivo e timido e si vede subito che non lo appassiona incontrare i giornalisti. Ma una volta superate le sue difese ecco che si scopre un appassionato oratore che si infervora, gesticola e sgrana gli occhi nel parlare degli argomenti che più ama.

“E’ in sé del tutto irrazionale pensare che siamo soli nell’universo”, dice scuotendo la testa. “E ritengo sia veramente importante studiare con rigorosi criteri scientifici la possibilità che esistano altri esseri intelligenti. Non solo per farci sentire meno soli in un cosmo sconfinato. Anche per avere lo stimolo necessario ad indagare alcuni aspetti dell’universo fino ad ora ignorati e che si fondano su leggi fisiche ancora da capire. Cercare forme di vita extraterrestri è una logica aspirazione che nasce dal nostro desiderio di capire l’universo che ci circonda.

Io credo che l’universo sia stato costruito per la vita e non che la vita sia un evento casuale. Se un Dio esiste ed è intelligente e sa far buon uso dell’immenso spazio che ci ha riservato, probabilmente desidera che l’universo acquisisca coscienza di sé attraverso lo sviluppo dell’intelligenza di tutte le parti che lo compongono.”

“Oggi la Scienza non è contraria alla possibilità della vita oltre la terra. Se per “vita extraterrestre” si intende qualunque forma di vita, anche quella più primitiva come ad esempio i batteri, la scienza attuale non ha alcun dubbio. Ma se invece si intende una vita intelligente che cerca di mettersi in contatto con i terrestri, allora la scienza tiene un atteggiamento più cauto.

Anche se non nega che nella nostra galassia, così come in altre, potrebbero essersi sviluppate civiltà con un livello tecnologico così avanzato da poter trasmettere dei segnali a grandi distanze. La scienza segue queste ricerche ed è per questo che sono nate nuove discipline come l’astrobiologia, che si interessa dei processi biochimici che portano alla vita nello spazio interstellare, e la bioastronomia, che si dedica alla ricerca di pianeti con caratteristiche simili alla terra. Cerca anche segnali che possono essere stati inviati da eventuali civiltà extraterrestri con una tecnologia avanzata.”

Se la scienza sta cercando di captare segnali nello spazio forse lanciati dagli alieni, significa che non si tratta proprio di un argomento ‘tabù’. Mi chiedo però di quali segnali potrà mai trattarsi.
“Se fossero segnali radio noi potremmo registrarli con dei radiotelescopi attrezzati in maniera tale da analizzare simultaneamente fino ad un miliardo di canali radio”, continua Teodorani. “Se invece fossero dei segnali laser, potremmo rilevarli con telescopi ottici equipaggiati con particolari sensori.

Il progetto S.E.T.I. (Search for ExtraTerrestrial Intelligence), che è in corso da anni anche nel nostro Paese e al quale anch’io ho partecipato, ha tra i suoi scopi quello di cercare segnali intelligenti provenienti da pianeti al di fuori del nostro sistema solare. E’ importante sottolineare un fatto: se con le nostre tecnologie non riusciremo a captare nulla ciò non significherà che gli extraterrestri non esistono. Potrà voler dire che non usano le onde radio e il laser per comunicare ma altri sistemi che ancora non conosciamo.”

Queste parole mi colpiscono. Denotano quella speranza di cui ho detto sopra, il voler credere all’esistenza di ‘qualcun altro’ al di fuori della terra. E Teodorani mi spiega con chiarezza disarmante cosa sta alla base di un simile pensiero. “Al momento siamo in grado di stimare l’esistenza di centinaia di miliardi di galassie nell’universo conosciuto. E un numero 1 seguito da venti zeri per quello che riguarda la quantità di possibili pianeti nell’intero universo.

Alla luce di queste cifre, è un po’ irrazionale pensare che il nostro sia il solo pianeta abitato. Sono stati eseguiti dei calcoli matematici in base ai quali risulta che è molto probabile che le civiltà extraterrestri esistano. Per esempio, il radioastronomo americano Frank Drake propose nel 1961 una formula matematica che permette un calcolo approssimativo del numero di civiltà intelligenti che potrebbero esistere nella nostra galassia.

Con questo calcolo, che tiene presente il numero di stelle esistenti e tutta una complessa serie di fattori, si arriva a stime ottimistiche dell’ordine di un milione, e a stime pessimistiche dell’ordine di una sola civiltà esistente. Per quanto riguarda le civiltà extraterrestri che potrebbero avere la tecnologia necessaria per inviare messaggi nello spazio, la stima al momento più realistica prevede che il loro numero oscilli tra 100 e 1000.

Alcune di queste civiltà extraterrestri potrebbero essere molto più avanzate della nostra, magari anche di un milione di anni. Esse potrebbero aver anche esplorato tutta la galassia e, valutazioni statistiche derivate dalle cosiddette ‘equazioni di diffusione’ ci portano a ritenere che possano aver visitato anche il nostro pianeta svariate volte. Tuttavia non esistono ancora prove scientifiche concrete che ciò sia realmente avvenuto. La scienza le sta appunto cercando.”

Roberto Allegri
robi.allegri@gmail.com

Roberto Allegri, giornalista e scrittore, è nato nel 1969. Collabora sin dal primo numero con il settimanale CHI. Ha pubblicato una trentina di libri alcuni dei quali tradotti in inglese, giapponese e portoghese. Vive in campagna con la famiglia, un boxer e un cavallo argentino di nome Rodin.
Foto di Nicola Allegri

(fine prima puntata – La prossima puntata il 3 luglio)

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8 Responses to “Siamo veramente soli nell’Universo?”

  1. Emanuela scrive:

    anch’io sono convinta che oltre alla Terra ci siano altri pianeti dove esiste la vita. logico immaginarli come simili a noi, o come la televisione coi suoi film ce li ha descritti…
    però a dire il vero spero di non scoprirlo veramente perchè un po’ di paura ce l’ho… e se questi extraterrestri vorrebbero distruggerci? oppure sono degli essere malvagi?
    per non rischiare meglio non conoscerli :-)
    invece a volte queglu UFO che alcuni credono di vedere, sono solo immaginazioni, perchè la nostra mente è mooooooolto fantasiosa sotto certi punti di vista 😉

  2. Marni scrive:

    Ero piccolissima quando ho iniziato a leggere libri di fantascienza e la fantascienza è stata ed è ancora un grande amore…molti di quei racconti li ricordo ancora e credo abbiano contribuito a soddisfare in parte il mio senso del mistero e la mia naturale curiosità.
    Non mi pronuncio su UFO o non UFO…. il problema è più vasto, e riguarda proprio la vastità dell’universo…. Sarebbe un po’ arrogante da parte nostra pensare di esser soli in tanta sterminata immensità, pensare che non esistano altre condizioni in cui la vita possa fiorire come è accaduto sulla terra.
    Gran bell’articolo interessante e appassionante

  3. Siamo parte di un’infinito.. e in tanto spazio.. qualcuno oltre noi ci sarà :)

  4. Roberto scrive:

    Sono fermamente convinto dell’esistenza di forme di vita intelligenti oltre la nostra, e spero davvero che nel corso della mia generazione si possano manifestare in maniera inconfutabile.

    Complimenti per l’articolo, interessante ed equilibrato.

    Roberto

  5. Sapo 55 scrive:

    sono sicuro che ci sono…. Bravissimo Roberto Allegri…

  6. cosa scrive:

    Teodorani uno dei maggiori astrofisici italiani? Va cosa vi siete fumati?

  7. admin scrive:

    Caro “Cosa”,

    ho pubblicato un articolo del giornalista Roberto Allegri, in cui ho la massima fiducia. Quindi se lui giudica Tedorani uno dei maggiori astrofisici italiani ci credo….salvo prova contraria. Giro la tua email a lui e…potete discuterne…

    Ciao,

    Cristina

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