Olanda: un nuovo hobby

Riek van Eijk

Olanda: un nuovo hobby molto trendy.

Tempo fa vi abbiamo parlato di una signora olandese che colleziona manichini.

Oggi dal nostro Cofanetto Magico abbiamo tirato fuori un’altra storia su come stimolare la propria creatività e passare il tempo libero.

Ce ne parla la signora Riek van Eijk, che vive a Soest, un delizioso paesino in Olanda. E’ infermiera presso una casa di riposo per malati affetti da demenza ed Alzheimer. Suo marito Hans è pompiere e la figlia Nienke, sposata con Paul, si è laureata da poco in architettura.

“Mi è sempre piaciuto lavorare con le mani”. Ci ha raccontato Riek.
“Un oggetto che hai foggiato tu stesso rimane sempre qualcosa di unico, speciale, irripetibile. Veramente tuo, perchè frutto della tua creatività. Infatti il mio primo hobby è stato di imparare a confezionare i vestiti. Ultimamente ho scoperto un nuovo hobby che mi appassiona molto. Si tratta di dar vita ad oggetti e bambole di stoffa, che poi, con un procedimento a base di un prodotto liquido che si chiama Paverpol diventano rigidi assumendo le sembianze di statue. Uso vari tipi di materiale: cotone, pelle di camoscio, pizzo, tricot.

Una volta ideato il tipo di figura che voglio plasmare, preparo lo scheletro, la struttura, su cui poi modello i vestiti con cui desidero abbellirla. Ogni pezzo di stoffa viene trattato con il Paverpol. Questa sostanza irrigidente è l’ideale perchè si asciuga rapidamente, in un solo giorno; ci sono 26 colori disponibili, che si possono anche combinare fra di loro per creare vari tipi di sfumature. E’ stata una mia amica, che tra l’altro ama molto l’Italia, ad iniziarmi a questo hobby, insegnandomi gli elementi base per cominciare. In seguito si deve lavorare con la propria fantasia. Esistono anche corsi per imparare questa tecnica e alcuni libri. Non so se in Italia si conosce; oltre che in Olanda è conosciuta in Belgio, Austria, Svizzera, Irlanda, Danimarca, USA, Australia.

– “Quando trova il tempo per occuparsi del suo nuovo hobby?”

“Alla sera. Le fugure si costruiscono passo per passo, perchè ci vuole un giorno per far essicare la stoffa del primo strato. Dopo si procede con il secondo, poi con il terzo e così via. Faccio anche sculture per il giardino, su cui alla fine passo uno strato di vernice resistente alle temperature esterne. La base può essere di pietra, marmo o legno.”

– “Mi ha colpito il fatto che le sue statuette sono senza viso. Perchè?”

“Il motivo è che io stessa voglio stimolare la fantasia di chi le osserva o le vuole acquistare. Ognuno può immaginare il viso che vuole. Per me l’arte non è qualcosa di statico ma qualcosa in continuo movimento; come la nostra anima, i nostri pensieri e sentimenti.”

– “Le sue donne sono alte, belle, magre (ma con i fianchi prominenti); molto femminili.”

“Esatto. E sa perchè? Perchè rappresentano quello che io vorrei essere; magra, bella, elegante, con i capelli lunghi, ondulati…”

Intervista di Maria Cristina Giongo

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Tags: , , ,

8 Responses to “Olanda: un nuovo hobby”

  1. Vilma scrive:

    L’aspetto più bello della creatività è che si può esercitarla senza avere studi specifici, senza preparazioni particolari, senza disporre di materiali speciali: basta avere fantasia, manualità e tempo (magari rubato al sonno o al riposo) e la magia può compiersi.
    E’ quello che ci dimostra Riek van Eijk con le sue graziose ‘creature’, per sua ammissione altrettanti alter ego che, in qualche modo, le permettono una seconda vita in un mondo che non c’è, ma che sarebbe tanto bello ci fosse.

  2. cristina scrive:

    E’vero, anche a me ha colpito questa storia e le due figure che vedi fotografate sono mie: la mamma con la sua bambina.
    Mi piaceva la figura maestosa della mamma, i capelli lunghi, i fianchi larghi, il vestito con il pizzo; la bimba con gli stessi capelli, il vestitino scamiciato. Insomma, mi ero innamorata di loro e poi mi sono incuriosita su come si possono fare queste statuette.

    Mi piacerebbe imparare questa tecnica; invece di starmene tutto il giorno incollata al computer…o alla sedia ( dando lezioni d’italiano) potrei usare le mie mani per “creare”qualcosa. Credo che sia molto rilassante, a quanto mi ha raccontato la signora Van Eijk.

    • Vilma scrive:

      sì, è molto rilassante, io ‘pasticcio’ molto con le mani, anzi più invecchio e più pasticcio, sono passata da matita e pennello al collage (sia nei quadri che nelle sculture): è una sorta di regressione all’infanzia in virtù della quale il corpo a corpo con la materia, sporcarsi e faticare fisicamente risulta divertente e gratificante.

  3. cristina scrive:

    Allora, Vilma, sei in fase creativa…..buon lavoro!

  4. Marni scrive:

    Molto interessante davvero questa tecnica , ne sono affascinata :-) Vilma consolati ..mi succede lo stesso anche io amo pasticciare con le mani..le ultime cosa che ho fatto mi piaceva più preparare il fondo dei quadri e stenderlo che tutto il resto…ho sempre pensato che doveri avere il coraggio di lavorare solo con quello 😉

    Quanto al collage il prossimo anno vi invito al collage dei desideri ..bellissimo modo per programmare l’inconscio e che anche a livello estetico dà grandi soddisfazioni …
    belle le due figurine Cris :-)

  5. cristina scrive:

    COLLAGE DEI DESIDERI?????? Caspita, non vedo l’ora di sapere tutto su questa “tecnica”.

    Quando ci doni un bell’articolo su questo tema? Mi incuriosisce molto…

  6. Marni scrive:

    E’ veramente un bel lavoro… certo che potrei farci un articolo..ma preferirei farlo in vista del prossimo seminario anceh pre farmi pubblicità….solo che si tratterebbe di aspettare la fine dell’anno….

  7. Donatella scrive:

    Bellissimo questo modo di modellare, non conoscevo questa tecnica.

Leave a Reply for Donatella