Intervista a Diego Dalla Palma. La bellezza interiore e lo stile.

Intervista a Diego Dalla Palma,  esperto d’immagine e scrittore della bellezza interiore, che con stile tramuta in bellezza esteriore. ” Per il sesso preferisco gli uomini”, dichiara. Il resto è soltanto una questione di amore. I suoi consigli per il trucco di Natale e di fine Anno.

Diego Dalla Palma

Diego Dalla Palma (foto Marco Marré Brunenghi- tutti i diritti riservati)

Diego Dalla Palma non ha bisogno di presentazioni. E’ un personaggio famoso in Italia e nel mondo per il suo lavoro di esperto d’immagine e scrittore che gli vale dal New York Time l’ appellativo di “profeta del make up made in Italy”.

Diego ha un carattere che appare naturalmente portato verso i rapporti umani, sincero, accogliente, empatico riscuote grande simpatia ed è molto amato ed apprezzato oltre che per la sua grande professionalità per il calore umano che sa trasmettere.

Intelligente e curioso ha saputo approfondire ogni aspetto del suo lavoro diventando un vero e proprio punto di riferimento, un opinion leader di grande successo e grande seguito che, nelle rubriche da lui curate e nelle trasmissioni televisive, ha cercato di diffondere un concetto di bellezza specchio del benessere interiore e frutto della consapevolezza ed accettazione di sé.

Diego Dalla Palma è anche un collaudato scrittore: ha pubblicato diversi libri cimentandosi con manuali per il make up e la cura di sé, che gradualmente si sono trasformati in veri e propri saggi di auto-conoscenza, e sono sfociati nella sua ultima opera “Accarezzami madre”. Un libro autobiografico che ripercorre il filo del suo rapporto con la madre. Una visione intima, sofferta ed intensa che si sviluppa come una sorta di catarsi e di rivelazione.

Un personaggio di questo calibro e di questo spessore umano non poteva mancare nel nostro Cofanetto magico, e così, influenzata dall’atmosfera intima, dolce e festosa del mese di dicembre, decido di fare un regalo a me ed ai nostri lettori facendo una chiacchierata con lui.

Diego, che cosa ti ha spinto, giovanissimo, ad intraprendere questo tuo lavoro al servizio della bellezza?

Direi che è stato casuale. Dopo l’Istituto d’Arte, infatti, ho iniziato a lavorare in teatro come scenografo e costumista. E’ stato solo successivamente che mi sono interessato al make up. Un completamento, se vogliamo, del cammino iniziato.

Che cosa provi allorché hai davanti a te un viso da truccare o una persona a cui dare consigli? E’ puro e semplice lavoro, o c’è un’emozione che ti muove? E cosa senti quando hai finito l”opera”?

Non trucco più da molti anni. Mi occupavo di total look, ma non ho più tempo neanche per le consulenze d’immagine. Semplicemente, il mio intervento ho sempre ritenuto fosse mirato a tirar fuori la personalità e a esprimerla attraverso qualche accorgimento ad hoc.

Ti sei trasferito giovanissimo a Venezia e ci sei rimasto per diversi anni; senti che la bellezza e l’incanto di Venezia abbiano contribuito alla tua attrazione per la bellezza?

No, non particolarmente. Amo Venezia, tanto che per alcuni anni ho anche preso una casa lì, affacciata sul Canal Grande; ma non potrei addurre a quella città il desiderio di ricerca di stile che ha sempre contrassegnato il mio percorso professionale. Sono io così: curioso, attento e amante dell’arte in generale.

Il tuo cuore è a Venezia, o ti senti cittadino del mondo?

Come ho detto sopra, ho molto amato Venezia ma il mio cuore non è lì.

Mi ritengo assolutamente cittadino del mondo anche perché sono sempre in giro e ho casa a Barcellona.

Diego, tu hai fatto studi artistici frequentando l’Istituto d’arte, quanto ti ha influenzato questa formazione artistica?

Beh, era esattamente ciò che mi piaceva e che ho sempre desiderato. Il tutto è partito da un suggerimento che è stato dato a mia madre da parte di uno dei miei insegnanti: le aveva consigliato di farmi fare una scuola artistica, per via del mio talento nel disegno.

Spesso quando penso a te mi viene in mente Stendhal ed il suo concetto di ” bellezza come promessa di felicità”. E’ un’idea che condividi?

Sì, sono d’accordo in quanto, in questa accezione, alla bellezza si attribuisce un valore utopico, irraggiungibile. Personalmente, ritengo notevole e interessante proprio “l’imperfezione”, qualcosa che faccia vibrare, emozionare, in cui ci si possa riconoscere. E sicuramente non ci si può riconoscere in qualcosa di artificiale, di costruito, di perfetto.


Uno dei tuoi libri si intitola “La bellezza interiore”. Una frase un po’ abusata e che appare a volte svuotata di significato. Che cos’è per te la bellezza interiore? Secondo te, si riflette veramente su quella esteriore?

La bellezza interiore è l’intelligenza, la bellezza dell’animo umano, la sua spiritualità. Va coltivata, arricchita, “sentita”. Certo che si riflette esteriormente e si legge sul viso.

Che cosa pensi invece dei modelli di bellezza proposti dai media fatti di perfezione formale e di standard quasi irraggiungibili?

Come ho detto prima, i modelli di bellezza proposti dai media non fanno parte dei miei canoni, nei miei schemi. Amo i visi imperfetti, quelli vissuti, quelli segnati, che sanno raccontare, quelli dai quali traspare l’anima.

Cosa pensi del ricorso alla chirurgia estetica sempre più frequente ed in sempre più giovane età?

Secondo te? Credo che il mio parere in merito sia noto a molti. Personalmente, non ne farei ricorso e trovo sconveniente che la maggior parte dei personaggi del mondo dello spettacolo sia una serie di cloni e di volti gonfiati e irriconoscibili. Dopo di che, penso che ci siano dei casi in cui la chirurgia estetica sia irrinunciabile e mi riferisco a quelle circostanze in cui serve per rimettere in sesto, sistemare o intervenire in caso di seri problemi estetico-psicologici.

Hai scritto ben sei libri. La scrittura è una passione di sempre o l’hai scoperta nel tempo?

Veramente ne ho scritti di più… Molti anni fa avevano come tema il make up professionale o meno, poi, come già detto, ho virato verso una riqualificazione della bellezza. Il desiderio di scrivere mi ha sempre accompagnato; ho sempre scritto anche solo per me, come esercizio introspettivo. Ora sono felice che le mie idee, i miei pensieri, il mio cammino siano apprezzati anche da altri.


Immagino che tu abbia una vita molto piena fra lavoro e viaggi, quando trovi il tempo per scrivere?

Appunto quando viaggio, durante gli spostamenti, intendo

Hai nuovi progetti? Nuovi libri in incubazione?

Sì, certo. Progetti molti. E anche un nuovo libro in incubazione.


Mi descrivi una “giornata tipo” di Diego Dalla Palma?

Mi alzo e faccio un’abbondante colazione, dopodiché dò uno sguardo al giornale. Di solito inizia subito a squillare il telefono, quindi inizio lì…

Se sono a Milano, vado in ufficio. Ci resto per tutta la mattina. Sono sempre al telefono.

Pranzo. Al telefono. Mi rimetto a leggere il giornale o altro tipo di lettura. Stacco il telefono. Torno in ufficio. Al telefono. E nel tardo pomeriggio rientro a casa e faccio ginnastica con il personal trainer o da solo. Infine, in genere o per cena o dopo cena esco. Amo molto andare a teatro, al cinema e ai concerti. A questo punto, senza telefono.


Diego, tu sei omosessuale dichiarato, hai avuto problemi per questo? Hai sofferto per l’ostilità o il pregiudizio?

Mai. Anche perché non amo le definizioni né, tantomeno, i recinti e gli steccati. Io sono un curioso del sesso e vivo la mia pansessualità a 360 gradi con entrambi i sessi anche se, sinceramente, preferisco (per il sesso, ma non per l’interiorità) quello maschile.

Di cosa ha paura Diego Dalla Palma?

Della malattia nel corso della vecchiaia e dell’invalidità. Non della morte.

E per finire…Diego, un consiglio di bellezza per le nostre lettrici in vista delle prossime festività di Natale e fine Anno…

Un trucco incisivo per le feste è perfettamente in linea con la tendenza make-up della stagione: l’effetto “smokey eyes”. Una tecnica di trucco che rende gli occhi profondi, intensi. Si ottiene usando un ombretto scuro, opaco da applicare sulla palpebra sia superiore sia inferiore. Il tutto va sfumato alla perfezione verso l’alto e l’esterno utilizzando un pennello, indispensabile per congiungere i contorni.

I colori di ombretto per intensificare gli occhi: grigio scuro, canna di fucile, blu metallico, blu notte, vinaccia, melanzana e nero. Perfetto l’abbinamento a toni di rossetto rosa antico, rosa pallido, naturale.

Grazie a Diego dalla Palma per il tempo concesso e la disponibilità, un augurio speciale per i suoi progetti e per un futuro ricco di successo quanto il presente.

Ed un Buon Natale di armonia, amore e “bellezza” da tutta la redazione del Cofanetto Magico.


Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione totale o parziale del testo

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27 Responses to “Intervista a Diego Dalla Palma. La bellezza interiore e lo stile.”

  1. cristina scrive:

    Bella intervista, Marni!

    Hai scelto un personaggio di gran classe che ama e rispetta le donne, che per lui, se non si trascurano e si occupano un po’ di se stesse, sono sempre belle.

    Quando ero giovane…… conducevo un programma, in diretta, per una televisione privata ( che poi ha preso il nome di Canale 5 ) e lui fu uno dei miei primi ospiti. Lo intervistai insieme a mio padre, medico specialista.

    Mi lasciò il ricordo di un uomo gentile, molto riservato, essenziale. Parlava poco ma quel poco che diceva era di sostanza; anche se trattammo argomenti che potrebbero essere giudicati futili, come il trucco.

    Personalmente trovo che ogni donna dovrebbe truccarsi un po'; un rossetto (e un po’di fard )su un viso slavato ….possono fare miracoli! Anche al proprio animo!
    Io mi sento a disagio appena si nota la ricrescita dei capelli; per cui devo subito farmi la tinta!

    Inoltre mi piace molto di vedere i negozi che vendono articoli di cosmetica; mi piacciono i colori degli ombretti, gli abbinamenti con i vestiti, e, appunto, i rossetti.

    Come dice Diego Dalla Palma, nella tua interessante intervista, è anche una questione di benessere interiore! Non solo esteriore!

    A lui i miei più cari saluti, se si ricorda ancora di me,

    Maria Cristina Giongo

  2. Bianca scrive:

    Bella intervista Marni, complimenti!
    Sempre precisa, puntuale e brava, oltre che molto professionale.
    Ma mi è molto simpatico anche Diego Dalla Palma: per la cronaca io mi trucco sempre, meno che… a casa.

    Buona giornata a voi,
    Bianca

    • Bianca,
      grazie per il complimento!! Non ritengo sia indispensabile truccarsi, ma se ci si vede più belle e ci si sente meglio, ecco, il trucco, o anche solo un leggero tocco di rossetto, è perfetto!!
      Un caro saluto.
      Diego

      • Bianca scrive:

        Caro Diego, che piacere ricevere un saluto da lei!
        A Cagliari ho nella mia libreria un suo libro sui segreti del trucco.
        Di lei apprezzo molto l’unire alla cura della bellezza esteriore i valori di quella interiore e, se posso permettermi, una bella carica spirituale.

        Un cordiale saluto da Amsterdam,
        Bianca

  3. marni scrive:

    Grazie Bianca grazie Cristina :-) gentili come sempre e troppo buone e grazie Diego soprattutto che ho avvertito e che spero venga a leggerci. Sì Bianca Diego è veramente una persona squisita.

    Quanto al maquillage , io non sono una fanatica e col passare degli anni uso tutto sempre meno, sarà che non mi piacciono le facce dipinte. Mentre ho cura di altri particolari ed accostamenti e come tutti ho le mie fisse..non posso fare a meno degli orecchini, ad esempio, e posso cambiarli anche a due volte al giorno a seconda dell’umore..ed anche se non esco e nessuno mi vede mi devo trovare “bella” o meglio, voglio piacermi. Mi faccio bella per me :-) ciao a tutti

  4. Bianca scrive:

    Sei bella in ogni caso, cara Marni. Io tra vedere e non vedere mi… dipingo 😀

    Buonanotte!

  5. Bianca scrive:

    Ah sì: anche io non uso gioielli: mi piace, qualche volta, la bigiotteria (ce n’è di bellissima) e sempre gli orecchini, un ornamento del viso che oltretutto lo illumina.
    B.

  6. cristina scrive:

    E’vero, Marni è bella comunque e anche Bianca, che ho conosciuto in Olanda.

    Ma concordo sul fatto che( per voi gli orecchini e per me il rossetto) trovo che sia importante che una donna ami anche ” ornarsi”, rimanere femminile, piacere non solo agli altri ma anche a se stessa, come dice Marni.

    Io mi diverto un sacco a truccarmi e soprattutto a immergermi nei colori del trucco…una gioia per i miei occhi….

  7. Bianca scrive:

    Una gioia anche per i nostri, Cri!!
    Grazie per l’apprezzamento, io sto procedendo con la mia dietina e già si vedono risultati molto buoni.

    Buona giornata a voi cofanette/i,

  8. marni scrive:

    Che bello il rossetto!!!! Cris come ti capisco! Mi piace un sacco ..purtroppo io non riesco a “vedermi” con il rossetto, mi trovo” brutta e volgare , mentre lo trovo bello sulle altre donne …e mi limito ad invidiarle :-(
    vero Bianca anche la bigiotteria è bellissima oggi.. io quasi la preferisco ..più varietà e meno costo 😉 anche se ce n’è di costosissima…
    Bah! care ragazze io adesso sto col problema dei capelli ( Lunghi lunghi) e certo avrei bisogno di Diego che mi “obbligasse” a tagliarli che ormai a questa età non van più bene… ma sono pure feticista… :-/
    baci a saluti marni

  9. cristina scrive:

    Cara Marni,
    non so che cosa ne pensi Diego ma il rossetto non è volgare; basta scegliere il colore giusto per il proprio tipo di donna e personalità.

    In quanto ai capelli, se sono ben curati, lunghi stanno bene a qualsiasi età; o, almeno, di lunghezza media. Certo che se il taglio non è perfetto e si vede la ricrescita, allora ci trasformiamo in streghine.

  10. Bianca scrive:

    Care belle, davvero complimenti per come gestite il magico cofanetto ora che il Francesco non c’è (tutto bene? è in vacanza?) e vi auguro, con o senza rossetto, una buona buonissima notte.

  11. cristina scrive:

    In effetti il nostro Cofanetto è proprio magico….sta andando avanti da solo…con qualche spintarella di Marni….

    E intanto abbiamo sempre più lettori. Viva il giornalismo “libero” e vero!
    Fatto di sentimento e non solo di gossip. E, se il gossip è proprio necessario, che ci sia almeno un po’di sentimento anche in quello!

    Bianca, Francesco credo che sia in giro per il mondo ma ha promesso di tornare in patria il 15 e di riprendere le redini tecniche del Cofanetto….speriamo!

  12. cristina scrive:

    Caro Diego,

    è bello ritrovarsi dopo tanti anni! Tu sei diventato ancor più famoso, io sono fuggita in Olanda dove ho fatto la mamma ( il lavoro più bello del mondo! ) e la scrittrice ( ho pubblicato anche un libro in olandese sulla depressione).

    Ma alla fine ci si ritrova…dopo incredibili giri per il mondo…ed è bellissimo! Allora, grazie anche a Marni per questo incontro!

    Ricambio l’abbraccio e buon Natale!

    Cristina

  13. cristina scrive:

    Caro Diego,

    mi sono dimenticata che volevo porti una domanda, inerente la tua intervista. Hai ammesso che “sinceramente preferisci, per il sesso, non per l’interiorità, quello maschile”.

    Intendi dire che l’uomo ha poca interiorità? Che con un uomo tutto si riduce soltanto al sesso fine a se stesso?
    Io credevo che anche gli uomini potessero instaurare fra di loro un rapporto simile a quello fra donna e uomo; fatto di complicità, sostegno, amore, di cui il sesso ne è il completamento.

    Non credi che sia riduttivo dire che fra due omosessuali il tutto si riduce soltanto ad un fattore legato al sesso?

    Ciao, ciao,

    Cristina

  14. Vilma scrive:

    Anch’io sono decisamente favorevole ad ogni cosa che esalti la bellezza femminile, purché con mezzi incruenti (bisturi, aghi e quant’altro)! Ho però un dubbio: quando si deve smettere? Voglio dire, c’è una specie di termine entro il quale si devono accettare i capelli bianchi, mettere da parte fard e eyeliner e smetterla di guardarsi nello specchio, pena il ridicolo? Il timore è di non accorgersene e che se ne accorgano gli altri …….

  15. cristina scrive:

    Cara Vilma,

    MAI, MAI MAI! Io mi tingerò i capelli SEMPRE; i capelli bianchi per una donna sono simbolo di vecchiaia e sbiadiscono il viso.

    Conosco donne di 70 anni che, potendoseli permettere, indossano i jeans.

    Ovviamente non devi diventare ridicola indossando per esempio la mini; ma questo vale anche se hai 18 anni, le gambe grosse o le coscie straripanti.

    Anzi, secondo me, più si invecchia più si dovrebbero usare colori allegri.

    E sono proprio i giovani ad apprezzare le donne di una certa età che rimangono piacevoli, che si curano, ben pettinate, truccate in modo fine e che seguono la moda; perchè è segno di vitalità, di gioia di vivere, di piacere di stare in mezzo alla gente e rispetto per il proprio corpo.

    La nonna di un mio amico è scappata con un uomo più giovane; faceva sport, era allegra, molto curata, simpatica, andava dall’estetista ogni mese.
    E vi assicuro che non era affatto ridicola. Questa è la rivincita delle donne!

    Grazie anche a stilisti della bellezza come Diego dalla Palma, che hanno fatto capire alle donne l’importanza psicologica di sapersi curare; una sferzata di gioventò che giova a tutti. Giovani e vecchi.

  16. cristina scrive:

    Scusa, Diego, se ho scritto il tuo nome con il “dalla”minuscolo.

    Fa parte della lingua olandese; oramai vivo in Olanda da 27 anni!
    E, qui da noi, si scrive per esempio Van Gogh con il “van” maiuscolo se non si mette il nome. Ma…Vincent van Gogh si scrive con “van” minuscolo se precede il cognome dopo il nome.

    Bè, mica male il paragone con Vincent van Gogh, eh?

    Ciao,

    Cristina

  17. Concetta scrive:

    Un Caro saluto.Grazie per la foto .Un Augurio per un anno ricco di serenita’interiore”.Concetta vono.

  18. Concetta scrive:

    Scusatemi…IL mio saluto e’ diretto a Diego.Ma non potevo non inserirmi .IN questo cofanetto magico.Un caro saluto a tutti voi autori del cofanetto.Cony.

  19. cristina scrive:

    Grazie, Cony per il caro saluto che ricambiamo.

    Mi inserisco anch’io per dire a Diego che non sono riuscita a trovare il suo libro durante il mio recente viaggio a Milano….E’ doveroso ristamparlo, almeno per noi Cofanetti…

    Un abbraccio,

    Cristina

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