La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. L’incredibile misteriosa storia di una veggente e della sua gatta.

Cari lettori, questa volta vi voglio raccontare una storia alquanto strana capitatami in ambulatorio. Per chi non mi conoscesse io sono nata a Napoli e da oltre venti anni sono un medico veterinario ed ho la direzione sanitaria di un ambulatorio sito nei pressi della stazione centrale di questa città.

Napoli è sempre stata una città affascinante, ricca di cultura e folclore, popolata anche da personaggi bizzarri. Nel cuore della città, centro storico di Napoli, non è difficile incontrare donne sedute a banchetti per strada che ti invitano, per pochi euro, ad accomodarti per leggerti il futuro con le loro carte, i famosi tarocchi.

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Ho sempre guardato con simpatia queste figure così carismatiche ma non ho mai pensato di prestarmi a questa lettura delle carte, forse un pò per non credenza o forse semplicemente perchè non avrei piacere a conoscere, per timore, il mio futuro.

Qualche settimana fa arrivò in ambulatorio una donna di mezza età, mora, capelli lisci e lunghi, rossetto rosso come il fuoco e completamente vestita di nero, con un trasportino rosa al cui interno c’era una gatta nera con occhi color giada.

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La signora, di nome Lina, mi disse che la gattina vomitava da 15 giorni nonostante avesse conservato il suo appetito. La poveretta, poco dopo aver mangiato, vomitava completamente il pasto, senza esser per nulla modificato dai succhi gastrici. Questa cosa mi fece subito pensare all’ingestione di un corpo estraneo, qualcosa di non commestibile rimasto incastrato in qualche tratto dell’apparato gastroenterico. La gattina era visibilmente magra, tanto da riuscir a toccare le vertebre, e piuttosto debilitata, ma nonostante tutto, per nulla collaborativa, tanto da doverla sedare per procedere alla visita ed alle indagini necessarie per una diagnosi. La prima cosa che feci, nel momento in cui la gattina si addormentò, fu guardarle sotto la lingua per ricercare eventuali fili ingeriti che sono soliti incastrarsi a questo livello.

Per la gestione dei gatti esistono ancora molti luoghi comuni come far bere loro il latte, farli giocare con gomitoli di lana o comunque dei fili, entrambe le cose ormai abbondantemente superate perchè, soprattutto per i fili, sono pericolose per la salute di questi animali. I fili ingeriti hanno solitamente un capo che si incastra dietro la base della lingua mentre l’altro prosegue lungo tutto l’intestino comportandosi come una lama tagliente, tanto da accartocciare prima a fisarmonica il tubo intestinale e poi tagliarlo letteralmente in due, con conseguenza letale.

Fu esclusa la presenza del filo e fu fatto un prelievo di sangue per valutare la funzionalità degli organi interni (poichè, per esempio, una condizione di insufficienza renale può causare nausea e vomito); con l’aiuto della collega Laura, fu eseguita una radiografia dell’addome.

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Come spesso accade, la radiografia ci permise di individuare una massa all’interno dello stomaco, ma non di capire la natura della stessa, per cui fummo costrette ad eseguire una ulteriore indagine, l’ecografia, che eliminò ogni dubbio. Si trattava, come avevamo ipotizzato, di un grosso corpo estraneo nello stomaco.

Non c’era molto da pensare, quella “cosa” andava tolta chirurgicamente. Partivo da una situazione clinica svantaggiosa, gatta non più giovanissima, debilitata, molto magra, la cui proprietaria spaventatissima era già in lacrime in sala d’attesa. Cercammo di spiegarle tutti i rischi dell’intervento ed i notevoli vantaggi della chirurgia salvavita ma, visto quanto fosse agitata la signora, ordinammo al bar una camomilla per lei ed un caffè per noi.

Intanto che venivano sterilizzati i ferri chirurgici e si allestiva la sala operatoria, sempre allo scopo di far distrarre la signora, decidemmo di fare una chiacchiera come fossimo delle conoscenti di lunga data. Premetto che quella era la prima volta che vedevo in vita mia Lina ma all’improvviso esordì dicendomi:”Io sono veggente e cartomante, vedo i defunti e sono sensitiva!” come a volersi presentare. Io, piuttosto scettica, le risposi di non credere affatto in queste cose, ed ecco che lei a raffica, assorta nei suoi pensieri, iniziò a dirmi cose che assolutamente non poteva conoscere, inquadrando subito la mia relazione amorosa finita nel più vile dei modi dopo 10 anni e l’esistenza di una giovane donna con un figlio, causa della mia separazione. Restai senza parole pensando come cavolo potesse sapere quella realtà. Continuò dicendomi altre cose che realmente sono già successe ed anticipandomi cose che dovranno succedere, cose che solo io potevo sapere, come il premio di un’assicurazione prossima ad arrivare, l’intenzione di acquistare un auto ed una casa, il nome di una buona persona a me molto vicina e di un’altra invece da allontanare. Mi fece dei nomi che realmente conosco, mi sottolineò un problema di salute del mio ex compagno che in realtà già conoscevo e mi anticipò altre cose sul mio prossimo futuro sentimentale.

Incredula e senza fiatare, andai in sala operatoria mentre la gatta, anestetizzata, era pronta per l’intervento chirurgico. Nonostante i tanti pensieri che mi rimbombavano nella testa riuscii comunque a concentrarmi sull’intervento che dovevo eseguire. Intervento stranamente rapidissimo, in meno di 10 minuti avevo estratto dallo stomaco di questo povero animale una matassa di nastro giallo dei pacchi da regalo, talmente aggrovigliato e compattato che aveva addirittura preso, a stampo, la forma a bisaccia dello stomaco. Non ho mai eseguito un intervento così rapido e senza nessun tipo di problema tecnico. In un’ora la gattina era sveglia e pienamente vigile, l’intervento era riuscito alla perfezione.

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Con lacrime di gioia, Lina mi abbracciò e mi baciò con quella passione tipica del popolo napoletano, felicissima per la buona riuscita dell’intervento, e, continuando a ringraziarmi, mi disse delle cose che sarebbero successe a breve e mi anticipò delle grandi soddisfazioni personali e lavorative.

Sono rimasta per giorni a pensare a questo episodio ed entusiasta l’ho raccontato a tutti gli amici che hanno vissuto con me la fine della mia relazione sentimentale e la mia costante dedizione al lavoro. In rete si leggono pagine e pagine di storie di gatti e di correlazioni tra il gatto e l’esoterismo. Io stessa anni fa ho raccontato proprio in questo giornale web una vicenda assurda capitato ad un mio gatto dove l’unica spiegazione plausibile è proprio l’intervento di un’entità extra naturale. Sono sempre stata affascinata da tutto ciò che non ha una spiegazione logica e soprattutto ho sempre attribuito ai gatti poteri particolari. La storia che vi ho raccontato non ha fatto altro che confermare ciò in cui ho sempre creduto.

Ringrazio la signora veggente, Lina, per le belle parole che ha detto di me ed anche se non fosse vero quello che mi ha predetto sono comunque stata contenta, perchè, a suo modo, ha migliorato il mio stato d’animo e la mia autostima. E come disse il grande filosofo napoletano Benedetto Croce : ” non ci credo,ma non si sa mai!“.
Colgo l’occasione per augurar a tutti i lettori del cofanetto magico un Buon Natale.

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4 Responses to “La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. L’incredibile misteriosa storia di una veggente e della sua gatta.”

  1. Elisabetta Picco scrive:

    Carissima, grazie per questa bellissima storia.
    Anche io sono un’amante appassionata dei gatti.
    Pur amando tutti gli animali ho per loro una passione viscerale al punto di sentirmi talvolta un tutt’uno con il loro essere.
    Per me sono animali magici.
    Anche io non credo ai tarocchi ma l’esperienza che ti è capitata è incredibile!

  2. Elisa Prato scrive:

    Letto quest’estate alla stazione ferroviaria di Napoli: ” essere superstiziosi è da ignoranti, non crederci porta iella…” Un sorriso e un ringraziamento per questo bell’articolo. Confermo, anche dalla mia purtroppo poca esperienza con i gatti, che siano davvero animali a contatto con l’altro mondo. E che, fra tanti ciarlatani, ci siano veramente persone che sanno vedere nel futuro, il problema è scovarle… Buon Natale a tutti voi, vicino ai vostri affetti.

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