La leishmaniosi, terribile e preoccupante malattia.

La leishmaniosi e’ una malattia protozoaria purtroppo tanto pericolosa quanto poco conosciuta, temuta dai proprietari dei cani e da noi veterinari.

Luna

Luna


Prima di spiegarla nella maniera quanto più semplice possibile voglio raccontare la storia di Luna, una meticcia di circa due anni che per miracolo è sopravvissuta a questa terribile malattia.
Una sera di questa estate sono stata contattata da un uomo piuttosto preoccupato per la sua cagnolona, che da giorni aveva problemi gastroenterici e piccole perdite di sangue.

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Ormai ho imparato che i proprietari tendono a sdrammatizzare, quindi, come poi è successo, sapevo di dover aspettare un caso ben più grave.
Nonostante fosse un mio giorno di ferie ho voluto con urgenza visitare Luna fissando comunque per il giorno dopo un appuntamento.

Salvatore, il nome del proprietario, è stato puntualissimo, ma, come immaginavo, trascinava al guinzaglio una cagnolona ridotta ad uno scheletro perché da giorni non mangiava.
Messa sul tavolo da visita le ho guardato subito le mucose degli occhi e della bocca.
Erano bianche come una porcellana!

Dopo aver prelevato il sangue per le analisi di routine, ma non avendo il tempo di aspettare il risultato per la conferma dell’anemia che avevo ipotizzato, ho chiamato subito un amico cliente, il cui cane, di oltre 40 kg ,Buddy, sarebbe stato un ottimo donatore.

Buddy, anche se un po’ contro voglia, mi permise di raccogliere un’intera sacca di sangue che subito dopo, a goccia lenta, trasfusi alla piccola Luna..
Il giovamento fu immediato, quel fluido vitale diede a Luna l’energia necessaria per intraprendere una terapia di supporto in attesa del risultato delle analisi che non tardarono ad arrivare.

Il proprietario del laboratorio di analisi, Rosario, un mio grande amico, valutando la gravità dei risultati, me li anticipò telefonicamente, permettendomi di iniziare ancora prima una terapia specifica.
Luna era anemica e con un titolo anticorpale contro la leishmaniosi altissimo!

Iniziammo a combattere questa mostruosa malattia cercando anche di migliorare l’appetito di questa povera creatura che continuava a non mangiare.
Poi, con controlli e prelievi ripetuti cercammo di tenere sotto controllo la stato della malattia e l’evoluzione della guarigione. Alla fine riuscimmo ad ottenere per Luna uno stato fisico eccellente.

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Oggi Luna ha un titolo anti leishmania bassissimo, è sotto controllo ed ha ripreso ad avere una vita normale, gioca ancora con i suoi padroncini e ha reso sia me che il suo proprietario contentissimi dei risultati ottenuti!

La leishmaniosi è una malattia molto diffusa trasmessa da un insetto vettore ( il flebotomo ), nota già da un centinaio di anni e piuttosto preoccupante perchè è una zoonosi ( cioè trasmissibile all’uomo).

leishmanie al microscopio

Leishmanie al microscopio (foto DI.LAB. diagnostica per immagine )

Ospiti di questo protozoo sono, oltre all’uomo, diversi animali selvatici e domestici, tra cui il cane; vittime di questo insetto ematofago, la cui femmina punge eslusivamente nelle ore notturne trasmettendo così il parassita.

Per non creare falsi allarmi è molto importante sapere che la malattia non viene trasmessa direttamente dal cane al cane o all’uomo, ma deve prima compiere una parte del suo ciclo biologico nella zanzara.

Dopo che la zanzara, attraverso un pasto di sangue, ha preso il parassita e lo ha iniettato all’ospite, il periodo di incubazione della malattia può variare da pochi mesi ad anni e la sintomatologia può essere grave o quasi inapparente.

I segni clinici più frequenti sono: dimagrimento, anoressia, dermatite con forfora, perdita di pelo attorno agli occhi, sulle zampe, lesioni alle orecchie, perdita di sangue dal naso e crescita esagerata delle unghie.

Si associano spesso lesioni a carico degli organi interni e soprattutto renali, causa di disfunzioni pericolose.

macrofago con leish

Macrofago con Leishmanie (foto DI.LAB. diagnostica per immagine)

La diagnosi si basa esclusivamente su esami di laboratorio con prelievi di sangue,citologici di linfonodi, midollo osseo e milza.

Il più semplice da eseguire è la ricerca degli anticorpi che ci indicano il contatto col parassita ( immunofluerescenza )o del parassita stesso ( PCR ).

leishmanie in immunofluorescenza

leishmanie in immunofluorescenza (foto DI.LAB. diagnostica per immagine)

Utile è anche l’esame del siero per valutare la funzionalità degli organi interni, soprattutto reni e fegato, purtroppo affaticati dal decorso della malattia.

Non esiste una terapia ideale.

Ancora oggi i protocolli terapeutici sono oggetto di continui studi.

La scelta dei farmaci è in relazione alla gravità della malattia ed allo stato di salute del cane.

I cani che reagiscono bene alla cura possono continuare a vivere, anche se sono sempre possibili le recidive e per questo è bene eseguire controlli continui mediante esami di laboratorio.

Non essendo stato ancora prodotto un vaccino, anche se ci sono studi a riguardo, la sola profilassi che può essere eseguita per il cane è l’uso di repellenti sotto forma di collari, farmaci spot-on da applicare sulla cute e prodotti naturali come aglio ( che sembra avere un buon potere antifeeding sul flebotomo ) e citronella.

Infine, poichè il pappatacio vive tra l’erba e soprattutto colpisce nelle ore notturne, è meglio far dormire in casa il cane e non in giardino o in terrazza, almeno nelle zone più colpite dalla malattia e nella stagione più calda.

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Imma Paone
CHI SONO

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3 Responses to “La leishmaniosi, terribile e preoccupante malattia.”

  1. Alessandro scrive:

    …spiegazione tecnica perfetta, chi non conosce le reali e distruttive conseguenze di questa malattia, solo perchè ha il proprio cane (modello peluche), in questa relazione trova tutte le informazioni necessarie per iniziare a prevenire, portando il pet dal suo veterinario di fiducia affinchè possa fare una visita preventiva. Brava la dott.ssa Imma…!

  2. DI.LAB DIAGNOSTICA VETERINARIA scrive:

    LA DI.LAB. Diagnostica Veterinaria , e’ orgogliosa di aver offerto alla D.ssa Imma Paone tutti quei supporti diagnostici, chimica clinica e immonofluorescenza per una tempestiva e mirata terepia del caso. Non possiamo che congratularci con Lei Dott.ssa PAONE per aver messo in atto gli anni d’esperienza aquisita e la Sua professionalita’per il felice esito del caso. La esortiamo a continuare ,e ne siamo certi che lo fara’,ad operare sul territorio con tanta passione . Non possiamo che augurarLe buon lavoro.

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