Viaggiare con i vostri cani

Il cane può viaggiare?
Consigli pratici per iniziare una bella vacanza insieme ai vostri amici cani.

cane in vacanza

Finalmente le bellissime e tanto sognate giornate di sole iniziano a rallegrare il nostro quotidiano.
Chi è fortunato come me ed abita in una cittadina di mare, riesce a sentire l’odore dei fiori ed il profumo del mare. Si iniziano a sfogliare depliant di villaggi e a programmare mete: magari esotiche…

Scelto il posto in cui andare nasce un piccolo dilemma: “ma il cane può viaggiare?”.
Ovviamente si… bisogna solo stare in regola con la burocrazia che “scoccia” un pò tutti.

La prima cosa che si deve fare nel momento in cui si decide di adottare un cane è munirlo di microchip.

E’ un’ iniezione sottocutanea che si può fare presso il proprio veterinario di fiducia (se autorizzato) o presso le ASL, (in questo caso in modo gratuito), attraverso la quale viene inserito un codice a barre che funge da vera e propria carta d’identità del cane.
Il sistema è stato escogitato un pò di anni fa per tentare in qualche modo di porre un limite all’abbandono, che purtroppo raggiunge punte impressionanti proprio nel periodo estivo.
L’applicazione del microchip è obbligatoria dal 1° gennaio 2005; infatti è prevista una multa da parte del servizio di vigilanza veterinaria se non si è in regola.

Per i viaggi fuori dalla nostra bellissima penisola anche il nostro fedele amico deve esser munito di passaporto.

Il suo rilascio avviene eslusivamente presso le ASL, ma per poterlo ottenere è necessario presentare altre “scartoffie”.

Bisogna:

1) far eseguire un prelievo di sangue da inviare all’istituto zooprofilattico per titolare, solo per i cani residenti in aree endemiche ( ed ahimè anche la Campania lo è ), gli anticorpi anti-leishmania;

2) pagare con bollettino postale una tassa, indicando nella causale “Rilascio passaporto europeo per animali da compagnia”

3) esser in regola con la vaccinazione antirabbica ed esser muniti di certificato della stessa ( ricordandosi una piccola clausola: la vaccinazione deve esser eseguita da almeno 21 giorni ).

Presentati tutti questi documenti viene rilasciato un bellissimo libretto di colore blu come il mare, su cui, chi è un pò più “tecnologico”, può apporre una fotografia del faccino allegro e sorridente del proprio cane.

Ultimo dato da ricordare è: se si decide di andare in Paesi come: l’Inghilterra, l’Irlanda, la Norvegia ed altri che, per non annoiarvi, non vi elenco, bisogna fare ancora un prelievo per titolare gli anticorpi contro la Rabbia (visto che in questi paesi lottano ancora per circoscriverla ) da mandare solo all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Dopo tutto questo sono lieta di augurarvi un piacevole viaggio e tanto divertimento insieme ai nostri stupendi amici.

Imma Paone

Cellulare: 347.4767686
Ambulatorio Veterinario “Imma & Ammi”
Via Brindisi,13 ( NA )
081.19540998

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27 Responses to “Viaggiare con i vostri cani”

  1. Emanuela scrive:

    Cara Imma,
    ricordiamoci un’altra cosa importante… cerchiamo di ricordarci che abbiamo un cane in macchina (per esempio) e ricordiamoci che anche lui ha bisogno di fare pipì e di sgranchirsi le zampe…
    noi viaggiamo comodi nei sedili delle auto che sembrano poltrone, ma loro poveri sono stipati in mezzo ai bagagli (solitamente) in cassette (le chiamo io…) striminzite e sono obbligati a stare fermi senza neppure riuscire a fare un piccolo movimento…
    non basta solo mettersi in regola a livello burocratico (cosa principale da fare naturalmente) ma avere anche un po’ di cuore…
    ne ho visti di bestioline uscire dalle auto in condizioni disumane!

  2. Imma scrive:

    Hai ragione Emanuela…. è verissimo quanto dici…ci si dovrebbe fermare ogni 2 ore, far sgambettare il povero cagnolino ed offrirgli dell’acqua (poca x evitare inconvenienti).
    Per quei poverini che soffrono il mal di auto o di mare, se si va in nave, esiste un nuovo prodotto antiemetico che va dato un’oretta prima della partenza…
    Ricordo il mio primo cagnolone che in auto non faceva altro che vomitare….poverino!!

  3. DMV Dario Basso scrive:

    Ottimo articolo. Solo qualche precisazione:
    1. Il “Microchip” è un transponder che riporta un numero di 15 cifre che rappresenta la “Targa” dell’animale a cui si applica. Il “codice a barre” è solo la rappresentazione grafica di tale numero.
    2. La titolazione degli anticorpi per la Rabbia è necessaria non solo per far “entrare” il nostro cane in paesi esenti da questa malattia, ma anche per farlo “rientrare” in Italia da quei paesi in cui è invece presente (come la Bielorussia, ad esempio).
    3. Anche gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e Toscana (Roma) e dell’Abruzzo e Molise (Teramo) eseguono il test, che è sempre a pagamento.
    4. Se ci si dirige in Gran Bretagna è necessario anche un certificato di avveunto trattamento contro tenia e zecche.

  4. Elen scrive:

    Bene, qualche informazione è sempre utile…. per fortuna il mio cane non ha problemi visto che andiamo in vacanza in collina…. ha uno spazio enorme per correre e divertirsi… povere lucertole, pisolo non fa stare tranquilla nemmeno una…. Buone vacanze a tutti

  5. Imma scrive:

    Darietto….troppo presiso :-)
    bacione

  6. Ottime informazioni Imma.. non avevo proprio dell’esistenza di un passaporto per i ns piccoli amici.. grazie

  7. Letizia scrive:

    Molto interessante Imma…e ricordiamo a tutti i proprietari di cani che abbandonarli per andare in vacanza è da bastardi…se proprio non li possiamo portare con noi li possiamo affidare a qualcuno di fiducia che si prenda cura di loro con tanto amore, senza fargli sentire troppo la mancanza dei loro dolci padroncini 😉

    • imma scrive:

      brava letizia…
      non ci sono commenti da aggiungere xchè hai usato un termine crudo ma vero…
      mi auguro che con tutte quelle campagne di sensibilizzazione che ogni anno si fanno, qualcosa è cambiato..
      un bacione al piccolo Danny

  8. cristina scrive:

    Hai ragione, Letizia! Anche quest’estate in viaggio ho visto degli animali abbandonati, sia cani che gatti; un cagnolino tutto solo si era messo ad attraversare pericolosamente la strada, di sera.

    Oltre tutto diventano un pericolo anche per chi guida l’automobile!

  9. Emanuela scrive:

    quando lavoravo in un hotel di Caorle, c’erano due donne (madre e figlia) entrambe con un cagnolino e ogni anno passavano da noi le vacanze ma senza le amate bestiole, anche se l’hotel accettava cagnolini di piccola e media taglia. li lasciavano in un hotel per cani in provincia di Treviso e mi ricorderò per sempre le loro parole: “noi qui paghiamo meno dei nostri cagnolini lì”….
    per fortuna quelle due signore avevano la disponibilità economica per mandare in vacanza le bestioline, ma chi fatica a trovare i soldi per le proprie di vacanze? secondo me la legge è sbagliata dalla radice… si fa tanto clamore per l’abbandono degli animali soprattutto in estate (purtroppo se ne parla solo in questo periodo…) ma non si riesce a trovare una soluzione. non basta multare le persone che li abbandonano, ma bisogna anche aiutarli…

    • DMV Dario Basso scrive:

      Credo che il problema sia molto più complesso che risolvibile con semplice demagogia. Tutti vorremmo essere aiutati quando c’è bisogno, anch’io vorrei, ma… con quali soldini? Chi accetterebbe un’ altra voce “di prelievo” alle tante già presenti su modello Unico (o 730)? Fate un semplice sondaggio tra la gente comune (quella per intenderci che trovate in fila al Super a comprare 2 etti di cotto, entro il 20 del mese, perché dopo non si può…) ed avrete la risposta. La verità è che possedere un animale, qualunque esso sia, richiede sacrifici e responsabilità e non va mai preso alla leggera. Non è niente vero che tutti possono avere un cane, così un bambino non può adottarlo chiunque. E’ anche vero che chi accetta di dividere un po’ della propria vita con un animale verrà ripagato cento volte in affetto, allegria, fedeltà, tanto da veder riempito ogni “vuoto” della propria esistenza, basta ricordarsi che sono esseri viventi e non “cose” ed anche… che la legge punisce “penalmente” chi abbandona gli animali.

  10. Emanuela scrive:

    Dario chi decide di avere un animale come dici tu, se lo può permettere magari non è ricchissimo ma devolvere l’8xmille invece che alla chiesa ad un canile io sarei la prima a farlo (visti i tempi che corrono) e trasformare quei canili anche in hotel per animali…
    le soluzioni ci sarebbero solo che c’è molta pigrizia nel muoversi verso chi non ha voce…pertanto dovremo essere noi a dare voce a questi poveri animali che subiscono un’infinità di ingiustizie, compreso la tirata di coda dai bambini….
    il sondaggio come dicevi tu… la gente comune che fa fatica ad arrivare a fine mese certo non ha animali perchè non se lo può permettere anche s emagari li vorrebbe, ma parlare e cercare di aiutare non costa nulla, perchè l’unione fa la forza e se tutti, non solo d’estate, ma anche durante il resto dell’anno parlassero di questi animali abbandonati, le coscienze forse di smuoverebbero dall’aridità in cui si trovano….
    e se tu mi paragoni adottare un bambino con avere un cane…. beh sinceramente gli sforzi per crescere un figlio sono diversi da quelli di crescere un animale…scusa è

    • Marta scrive:

      Voglio testimoniare di come sia difficile adottare un cane di canile in Germania, con lunghi questionari da compilare in cui devi dimostrare di poter mantenere anche economicamente il cane, di avere spazio e tempo da dedicargli, fino ad informazioni su pendenze per violenza su persone ed animali. Ci sono anche dei successivi controlli periodici su come lo tieni e lo curi. Credo che Dario abbia ragione, se non è come per i bambini, è molto vicino. Ah, tra l’altro in Germania è difficilissimo trovare cani randagi o abbandonati, sono tutti subito adottati.

  11. cristina scrive:

    Hai ragione, Emanuela!
    Anche sul fatto che crescere un figlio è ben altro che crescere un animale.

    E’ un impegno costante che DURA TUTTA LA VITA con un dispendio di energia, fisica e soprattutto psichica, mille volte superiore. Con un animale domestico sei coinvolto emozionalmente ma a un livello limitato. Un cane non si droga, per esempio; non beve alcool, non ti costa una fortuna in studi, ecc. E ti ubbidisce quasi sempre!!!!!!

    Questo non vuol dire che a volte un cane..non sappia ricompensarti meglio di un figlio per l’amore che gli dai…( ah, ah..scherzo!!!! )

    • DVM Dario Basso scrive:

      Beh, adesso non attribuitemi frasi mai dette. Educare figli e cani richiede evidentemente sforzi e preoccupazioni diverse. Io sostenevo la necessità di affidare un animale solo a chi può garantirgli un’esistenza sana e serena, cosa già ovvia per le adozioni di bambini. Qui inizia e finisce il paragone.

  12. Emanuela scrive:

    esatto Cris…
    proprio ieri mia figlia mi ha detto che non mi vuole più bene perchè l’ho svegliata troppo presto per andare dalla nonna (e io a lavorare!!!) sai che male sono stata??? certo che non ci sarei rimasta male se un cagnolino al mio richiamo non sarebbe venuto da me…
    comunque viva la libertà di pensiero 😉
    poi però abbiamo fatto pace e tante coccole :-) ecco questi sono i nostri figli e come hai detto tu… chi semina bene prima o poi raccoglie i buoni frutti

  13. cristina scrive:

    Non ti preoccupare per certe frasi dei figli, Emanuela! E’un classico che la madre sia la prima vittima dei loro nervosismi!

    E comunque credo che sia importante che anche loro abbiano un amico animale; la natura ed il mondo animale possono coprire anche certi loro momenti di solitudine ( in cui i grandi non riescono ad entrare ma un animale è sempre ben accetto…).

    Ciao, ciao e un bacino alla bimba

  14. Emanuela scrive:

    infatti credo che la responsabilizzazione di un bambino verso un animale è un grande impegno e una grande forma di educazione.
    dato che la nostra famiglia è un po’ troppo girovaga abbiamo deciso di non prendere un cagnolino o un gatto perchè poveri sarebbero sempre sballottati di qua e di là, dai nonni, etc.
    allora ho pensato ad un uccellino, anche se credo però sia triste vedere un animaletto in gabbia… ci devo ancora pensare sul serio, un’idea è questa per fare crescere mia figlia col valore che avere un animale non è un giocattolo ma è un “obbligo” per tutta la vita…
    Dario anch’io concordo, avevo forse frainteso male le tue parole, l’importante è capirci 😉

    • DMV Dario Basso scrive:

      No problem. Io e mia moglie, entrambi veterinari, abbiamo deciso di introdurre animali in casa in modo “soft”, cercando di responsabilizzare i nostri bimbi (7 e 5 anni) gradualmente. All’inizio pesciolini e tartarughine, facili da gestire, trasportare ed “affidare” per brevi periodi ad amici e parenti. Poi, con grande gioia di grandi e piccini, è arrivato “Alin”, un pappagallino inseparabile veramente incredibile: ama volare, giocare a tirare il nastro, infilarsi nelle maniche, mangiare dalla mano (e sulla tavola insieme a noi), fare il bagnetto sul lavabo mentre io mi rado e… altre amenità. Che dire, lo consiglio vivamente, a patto di non essere ornitofobici, di riuscire ad averli molto piccoli e di saper vivere con le finestre chiuse visto che dovrà stare fuori dalla gabbia per gran parte della giornata.

  15. Emanuela scrive:

    giustissimo Dario, bella idea anche quella del pesciolino e tartaruga… grazie della dritta 😉

  16. cristina scrive:

    Che bello, Dario, abbiamo altri due veterinari nella famiglia dei….cofanetti!

    Buona idea, come dice Emanuela, però anche per allevare tartarughe e pesci ci vuole un minimo di pazienza e conoscenza.

    Per esempio io consiglio a tutti i bambini che vogliono un’acquario con pesciolini diversi dai soliti pesci rossi, di informarsi BENE prima di iniziare questa impresa per sapere che cosa significhi e quale impegno implichi anche un “semplice acquario.

    L’ho imparato anch’io a mie spese…..e ora, dopo tante letture ed esperimenti ho un bell’acquario con deliziosi pesciolini color argento con la testina rossa, che sono interessantissimi da seguire nelle loro evoluzioni e giochi.

    Ma quando ho comprato il famoso pesce “testa di leone”, BOBO,( di cui ho parlato in un mio articolo, tempo fa, sui “nuovi mostri” ) alla cui agonia ho assistito con tanta pena, ho capito le sensazioni dell’amico degli animali del programma Striscia la notizia ( mi pare che si chiami Stoppa )quando ha confessato che lui stesso è rimasto stupito di aver pianto dopo aver visto dei pesci morenti in un negozio che li vendeva ma li curava male; e alla fine li aveva lasciati in fin di vita senza nessuna assistenza. Solo chi ha pesci lo capisce.

    Circa le tartarughine ( acquatiche)….ne comprai una a mio figlio 28 anni fa…a cui se ne aggiunse una seconda per il secondo figlio; saranno state lunghe un centimetro….Adesso sono due bestioni enormi che mangiano tantissimo ( e sporcano pure tantissimo) in un acquario che è cresciuto con loro ( ogni volta sempre più grande!!!!!! ).

    I miei figli hanno quindi imparato a curare bene gli animali, tanto che ora il maggiore ha speso 400 euro per far levare un occhio malato al suo coniglio ( e prima l’ utero); e questo coniglio ha…8 anni! Pur di lasciarlo ancora un po’ in vita!

    E non vi dico quando avevamo un coniglio d’angora, che sembrava una pantofola; tutto- peli- lunghi- bianchi -bellissimi, che però ogni mese si doveva portare da una signora che li allevava per farlo tosare; altrimenti si indeboliva….

    Insomma…se si tengono animali si deve sapere che COMUNQUE vanno curati e bene; qualsiasi tipo di animale sia!!!!!

    Allora, caro Dario, noi siamo degli ottimi clienti per i veterinari!
    Cari saluti a tutti,

    Cristina

  17. Emanuela scrive:

    grazie Cris…
    infatti quando sceglierò, anzi insieme a Giulia e al papà, tutti insieme sceglieremo di prendere o pescolino o tartaruga o un canarino boh… la prima cosa è fare una dichiarazione scritta 😀 ognuno con le proprie responsabilità!!! eheheheh
    ultima news di mia figlia che ha 3 anni e mezzo: mamma guarda quel cavallo… che bello!! e suo nonno subito ad informarsi a che età si può iniziare a cavalcare e ogni mattina con la nipotina va a visitare il cavallo bianco e stanno anche delle ore intere!
    questa è la fortuna di vivere in campagna o comunque in piccoli paesetti dove c’è ancora la possibilità di avere il contatto con la natura e gli animali…
    poco più in là di casa nostra, oltre ai cavalli, c’è un signore che ha acquistato una casa per allevare tutti i tipi di uccelli, ma ci ha meso pure dei lama, un paio di asinelli, le caprette… uno zoo e Giulia ne va matta, raccoglie l’erba e gliela porta anzi mi tocca portarla e se non lo faccio, trova sempre il nonno disponibile 😉

  18. cristina scrive:

    Cara Emanuela,

    in effetti non potendoci occupare degli animali in casa possiamo sempre portare i nostri figli a vederli allo zoo, in campagna, acquistare libri e videocassette che parlano di loro.

  19. Emanuela scrive:

    dipende dallo zoo…
    siamo egoisti nel voler vedere una giraffa rinchiusa in pochi metri quadrati dove invece vivono nella savana… idem per leoni gazzelle etc etc… e per non dire del clima diverso dal loro habitat naturale…
    certo anch’io ho portato Giulia allo zoo ma sai che sono uscita triste? e che dire di quei poveri pappagalli?
    non sarebbe meglio un documentario? è vero anche che vederli dal vivo è tut’altra cosa, ma come al solito noi uomini siamo egoisti ed usiamo la nostra forza per sopraffare gli altri: animali in primis…

  20. cristina scrive:

    Anche questo è vero, però ci sono anche zoo bellissimi ( per esempio qui in Olanda ) dove gli animali stanno benone, procreano ed hanno grandi spazi a disposizione…Ciaoooo

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