I Negozi degli Avvocati “Low Cost”

Un’idea che credo farà molta strada è quella nata pochi anni fa per il tramite di 2 avvocati di Milano, che si sono inventati i negozi “Assistenza Legale x Tutti”, che hanno il fine di offrire la consulenza legale “low cost”.

In media, in Italia ci sono 3,4 avvocati ogni mille abitanti, e le parcelle sono ormai conosciute da ognuno di noi…

Complice la giustizia in Italia, troppo lenta e perennemente ingolfata, è facile dover assistere a continui rinvii di udienze, con inevitabili aumenti sproporzionati dei costi e nelle tariffe professionali degli avvocati vi sono circa 80 voci relative alle spese o “diritti”, anche per le minime attività svolte, come i contatti con il cliente o la formazione dei fascicoli, che contribuiscono poi alla formazione delle parcelle che a volte tolgono il fiato al cliente.

L’idea è semplice e geniale: basta entrare in uno di questi negozi che hanno costi fissi ridottissimi (arredamenti spartani, poche segretarie) e per ottenere la consulenza la procedura è elementare: basta entrare in negozio, come se dovessimo comprare del pane….e chiedere la consulenza desiderata.

Come riportato nel sito www.assistenzalegalepertutti.it, lo spirito che ha animato tale servizio è riassunto in questi 3 punti:

– L’Assistenza è un diritto di tutti.
– La Legge è uguale per tutti.
– Tutti hanno diritto di far valere i propri diritti.

Questa novità permette di ottenere anche dei pareri preventivi, senza necessariamente impegnarsi con il professionista, in quanto la prima consulenza è gratuita e successivamente si applicano le tariffe professionali minime, oltre a poter ottenere il “patto di quota lite”, che consiste nel liquidare le spese vive per poi pagare l’avvocato in percentuale di quello che si ottiene vincendo la causa, oppure ottenere un rateizzo delle spese legali.

Generalmente i professionisti che hanno aderito a questo network sono avvocati con ottime esperienze e che hanno sposato questo progetto.

Chissà se in un futuro vedremo i negozi dei commercialisti, degli architetti, dei geometri; in questo periodo di crisi economica e sociale profonda c’è bisogno di una novità come questa.

Per la mia attività professionale non avrei problemi…chissà se i miei colleghi la pensano nello stesso modo.

Roberto Pagano

Chi Sono

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13 Responses to “I Negozi degli Avvocati “Low Cost””

  1. Emanuela scrive:

    L’ho letto anch’io, questa idea è aprtita dagli Stati Uniti dove per certi versi sono un po’ più avvantaggiati di noi… e solo per certi versi.
    credo che l’idea sia più che ragionevole ed intelligente, anche perchè certe cause banalissime e stupide costano più di una condanna all’ergastolo!!! soldi a palate per cosa??? carte burocrazia e appunto segretarie su segretarie che rispondono sempre: attenda l’avvocato è impegnato, può richiamare? e giù ancora soldi di telefonate…
    una causa da 100 euro, alla fin fine ne costa mille, perchè?
    ed i tempi di attesa, non ne parliamo…
    magari in questo modo si alleggerisce anche il sistema giudiziario…
    speriamo
    anche se spero di non intopparmi mai con la giustizia!!!

  2. Io avrei un’altra idea: si pagano solo a risultati raggiunti..

  3. Emanuela scrive:

    Esatto! bella idea 😉
    e soprattutto responsabilizzare di più non solo gli avvocati, ma anche i commercialisti in caso di errore. perchè dobbiamo pagare noi se l’errore è loro?

  4. marni scrive:

    SArebbe bello pagare solo a risultati raggiunti…ma ci saranno spese vive ..chi le paga? qui in italia le paga chi perde la causa non è così?

  5. marni scrive:

    dimenticavo…bell’articolo roberto..molto interessante…riesci a rendere quest’argomento ostico sempre appassionante e piacevole

  6. Roberto scrive:

    Grazie Marni,
    sopratutto per riuscire a far sembrare “appassionante” la mia materia.

    Bella idea quella di pagare solo a risultati raggiunti, ma non sarà mai realizzabile….sono troppo forti gli interessi di categoria !!

    L’importante è che il professionista sia preparato e che lavori con coscienza e con etica professionale, mettendosi allo stesso livello del cliente e mai un gradino sopra.

  7. cristina scrive:

    Bella l’ultima frase, caro Roberto Pagano! Ma tu sei un vero professionista!

    Infatti hai sintetizzato in poche parole in che cosa consiste la tua professione: preparazione, lavoro coscienzioso, etica professionale!

    Magari ci fossero tanti esperti nel settore come te!

  8. ciccio scrive:

    Sarebbe ancora meglio fare come già succede in altri paesi (civili): non dovere per forza rivolgersi agli avvocati per andare in tribunale, ma farlo solo facoltativamente.
    Ci sono troppi avvocati, che vogliono solo il lavoro garantito per mezzo del loro ordine (fuorilegge secondo la UE, tant’è che ne paghiamo le sanzioni tutti noi).
    Quindi evviva la libertà di stare in giudizio da soli, se ce la si sente ovviamente.
    Non abbiamo necessità di avvocati, che alla fine si conoscono tutti e cercano di trovare sempre la via di mezzo……. anzi più è lungo il processo, meglio è, perchè guadagnano in proporzione.
    Altro che consulenza: spero facciano la fame. Chi ha il lavoro garantito per legge come gli avvocati non è degno di rispetto da parte dei cittadini.

  9. Maria Cristina Giongo scrive:

    Ha ragione, Ciccio, ma prima di rivolgersi ad un avvocato bisognerebbe chiedere la sua parcella, stabilire chiaramente i propri limiti di pagamento e se vale la pena di intentare una causa.

    Difendersi da soli sarebbe l’ideale ma chi può ritenersi in grado di farlo?
    Spesso l’emozione gioca brutti scherzi; i giudici sono molto severi e non mettono mai le persone a loro agio; a quanto dicono gli stessi avvocati.

    Fermo restando che ogni cittadino dovrebbe essere in grado di difendersi dalle ingiustizie e dagli inganni, senza essere spellato vivo economicamente per l’ esercizio di questo diritto!

    Cari saluti,

    Cristina

  10. Adriano scrive:

    Ha ragione Maria Cristina, la cosa importante è poter sapere da prima quanto può costare il servizio nel suo complesso e non ricevere come risposta un generico “non ti preoccupare”, “valutiamo alla fine”, “dipende da come si svolgerà la pratica” o, peggio ancora: “un acconto di €. —–” senza mai sapere quale sarà il prezzo finale.
    Fortunatamente internet stà invertendo questa tendenza e stanno nascendo siti internet più trasparenti. Io mio sono rivolto al Centro Giuridico, la consulenza preliminare mi è costata solo 29 euro e prima di dare l’incarico per il giudizio mi hanno fatto un preventivo complessivo con l’accordo che in caso di vittoria mi verranno rimborsate le somme che il giudice condannerà la controparte a pagare. mi sembra un buon inizio su quanto detto da Marni.

  11. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie per questa informazione, Adriano. Ed in bocca al lupo per la “tua causa”!

    E’sempre brutto andare in causa, ma quando vengono calpestati i tuoi diritti, comincio a pensare che sia la cosa più “giusta”da fare. Altrimenti i prepotenti vincono sempre!

    Cari saluti,

    Cristina

  12. L’importante è che l’avvocato si palesi con nome e cognome, sia iscritto all’albo e chiaro per quanto attiene alle tariffe e rispetti le regole del codice deontologico.

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