L’Analisi delle Dichiarazioni dei redditi 2008 degli Italiani

analisi dichiarazioni redditi 2008 1

Il Ministero dell’Economia ha diffuso le ultime elaborazioni statistiche delle dichiarazioni dei redditi presentate da circa 41 milioni di italiani nel 2008, relative quindi ai redditi 2007.

E, come sempre, emergono dei dati che devono far riflettere per una serie di motivi.

Mi limiterò a far notare quanto è stato comunicato dall’ufficio stampa del Ministero, lasciando ad ognuno dei lettori le considerazioni, che peraltro saranno molto gradite in quanto ritengo fondamentale l’interazione con i lettori e gli utenti di questo bel progetto online.

Innanzitutto risulta chiaro che abbiamo un’immagine di un Paese che è spaccato a metà (questo fatto è sicuramente riscontrabile con la realtà dei fatti) sia dal punto di vista geografico che reddituale.

Metà Italia dichiara al fisco meno di 15.000 euro, ed il limite di questa cifra non viene superato dal 34,8% dei dipendenti, dal 22% degli autonomi e dal 59% dei pensionati.

Il reddito medio degli italiani nel 2007 è stato di circa 18.900 euro, ovvero circa 1.450 euro lordi mensili.

I ricchi che dichiarano un reddito superiore ai 200.000 euro annuali sono solo lo 0,2%, di cui 43.006 lavoratori dipendenti.

Le società di capitali perdono al 50%; dalle statistiche si rileva che 520.000 società sono in utile, mentre 419.000 sono quelle in perdita; non oso immaginare la lettura dei dati dopo la crisi economica iniziata nel 2008…..

La Lombardia si conferma regina dei redditi fra le regioni italiane, con una media di 22.460 euro per le dichiarazioni 2008 (relative al 2007), quasi il doppio dei 13.410 della Calabria.

Al secondo posto abbiamo il Lazio con 21.130 ed al terzo l’Emilia con 20.450.

Nel 2008 l’imposta media pagata in base alle dichiarazioni dei redditi per le persone fisica è salita a 4.675 euro, con un aumento del 4,4% rispetto ai 4.477 euro dell’anno precedente. I contribuenti fino a 15.000 euro hanno pagato poco più del 6% dell’imposta totale, quelli che dichiarano fino a 26.000 Euro il 31,6%. I “Paperoni” sopra i 200.000 euro hanno invece versato oltre l’8% del totale.

Dalla fotografia scattata dal Fisco, si nota che i ristoratori denunciano al fisco fra i 13.500 ed i 14.500 euro lordi all’anno, in pratica quanto percepiscono i pensionati che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese; così come i commercianti anche all’ingrosso che dichiarano quanto i lavoratori dipendenti, ossia sotto i 20.000 euro annuali.

D’accordo che le cifre sopraindicate risentono degli effetti della media, quindi considerando insieme micro-imprese ed aziende di media e grandi dimensione, ma davvero c’è da rimanere sconcertati nel leggere simili dati.

I professionisti alzano un po’ la media con circa 37.000 euro dichiarati, mentre i medici salgono a circa 44.000 euro.

Alla luce di quanto sopra esposto, ritengo sia necessario che venga attuata una profonda riforma del sistema fiscale italiano che dia giustizia, equità e meno burocrazia, iniziando anche dal ricostruire un profondo senso civico dei contribuenti; ma quando poi viene approvato dal Governo nell’ambito della recentissima cd.”Manovra d’Estate” lo “Scudo Fiscale”,( che in pratica è un sistema che permette a chi aveva soldi all’estero, di riportarli in Italia, in forma anonima, quindi trasformandoli in soldi legali, pagando un’inezia sulle tasse evase ) come si possiamo attuare tutti i nostri buoni propositi ?

Roberto Pagano

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