Intervista a Gaja Cenciarelli ideatrice del progetto Auroralia

GajaCenciarelli

Gaja Cenciarelli abita a Roma, è editor, traduttrice e scrittrice. A maggio ha lanciato sul suo blog un’iniziativa che vedeva protagoniste due tipi d’arte: la fotografia e la scrittura. Ma chiediamo direttamente a lei:

Gaja come è nata l’idea di Auroralia? Prevedi altri appuntamenti simili?

L’idea di Auroralia è nata partendo da una foto di Jerry Uelsmann (“Untitled 1987”) oppure, come ormai ci piace definirla, “La donna volante”. Da tempo riflettevo sul modo di associare le immagini di Uelsmann all’ispirazione letteraria e sulla forma che questo abbinamento avrebbe assunto. Le mie riflessioni mi hanno portato a scegliere una foto e a chiedere a un gruppo di amici editor, scrittori, giornalisti, traduttori letterari o anche “solo” (le virgolette sono d’obbligo) amanti della letteratura e dell’arte, di scrivere un racconto di tremila battute ispirato alla Donna Volante. Ho raccolto adesioni entusiastiche e un totale di cinquanta racconti, il cui livello qualitativo medio (e lo dico con orgoglio ) è assolutamente notevole.

Auroralia è nata come evento su un blog ma è presto approdato nella realtà, fuori dal web con reading ed altre iniziative. Ce ne vuoi parlare?

Io non credo e non ho mai creduto alle iniziative che nascono e in un certo senso “muoiono” sul web. La mia idea, sin dall’inizio, era che Auroralia diventasse un libro. Uso internet da sempre come testa di ponte tra il virtuale e la carta; lo testimonia anche il mio impegno con vibrisselibri (il cui slogan, per l’appunto, è: “La carta non è tutto, ma aiuta”). Fortunatamente il mio auspicio sta per diventare realtà. Auroralia sarà un’antologia pubblicata dalle Edizioni Zona.

Una domanda che esula da Auroralia per farti conoscere un po’ di più dai nostri lettori: come gestisci l’essere editor, scrittrice e traduttrice?

I miei amici più cari, quelli che mi conoscono da anni, sostengono che io sia multitasking. Credo sia una questione di pratica e di esercizio. Anche se, quando mi occupo di libri non miei, o delle mie traduzioni, oppure quando scrivo, tutti i diversi aspetti della mia professione fluiscono l’uno nell’altro: non saprei fare a meno dell’editor o della scrittrice mentre traduco.

Per tutti coloro che scrivono e aspirano a fare di questa passione una professione: che consiglio puoi dare a chi comincia e vuole avvicinarsi alla carta stampata?

Il mio unico consiglio è leggere. E leggere dei buoni libri. L’ Italia è piena di scrittori che non leggono, e che alimentano il circolo vizioso dell’editoria a pagamento.

Ultima curiosità: hai un rituale, delle abitudini che ti accompagnano o ti preparano quando scrivi?

No, nessuno. Mi basta sedermi davanti al Mac e scrivere. È la cosa più importante della mia vita, il mio primo, unico, vero amore.

Grazie della tua disponibilità.

Silvia Ancordi
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Chi sono

(Foto a destra ‘Untitled 1987′ di J. Uelsmann )

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5 Responses to “Intervista a Gaja Cenciarelli ideatrice del progetto Auroralia”

  1. cristina bove scrive:

    ottima intervista, complimenti a entrambe.
    un sorriso e buon ferragosto.

  2. lucy scrive:

    bella intervista, dalle prospettive luminose, positive sul tema della scrittura. l’unico tema, forse, che rasserena pienamente la dolce gaja, che ringrazio per quel “livello qualitativo medio […] assolutamente notevole” dei racconti auroralici. mi chiedo senza il mio brocchetto quale poteva essere il livello!:DDD mi scanso perché gaja me vo’ menà!
    grazie ad entrambe e buon ferragosto!

  3. Hai capito la Ancordi che belle interviste realizza… E a noi, quando? :))))

  4. Silvia scrive:

    Grazie a tutte dei complimenti. Siete troppo gentili. ^_^

  5. I♥Milf scrive:

    strafiga la signora in foto: complimenti!

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