Editoriale di febbraio. Solo l’amore può salvare il mondo.

Cari amici, Cofanetti magici, fedeli lettori e collaboratori,

oggi vorrei parlare di AMORE. Purtroppo viviamo in un mondo sempre più dominato dall’odio, dall’indifferenza, egoismo, aumentano i femminicidi, i maltrattamenti a bambini, anziani, disabili. Nei cuori di chi commetti questi delitti non c’è spazio per l’amore. Molte donne vengono uccise per rabbia, gelosia, per possesso; non certo per amore! Puoi dire di amare tua moglie, tuo figlio o un genitore anziano se lo picchi, lo fai soffrire, lo ammazzi?

I recenti casi di cronaca ci hanno insegnato molto. A cui si aggiungono le violenze contro gli animali, esseri viventi che non possono difendersi; ma provano sentimenti, amore per il proprio padrone, emozioni, dolore come gli esseri umani. Anche in questo caso le torture che hanno portato alla morte del gattino Leone, e di altri animali barbaramente massacrati il mese scorso (fra cui due cani bruciati vivi, un altro gatto, una capretta presa a calci) hanno svelato il lato “feroce” di chi di umano non ha niente. Ed è quindi pericoloso anche socialmente, nei confronti dei suoi simili: non solo nei confronti degli animali.

Foto di Maria Cristina Giongo. Briciola, un’adorabile cagnolina nata da un padre di razza shitzu e dalla sua mamma maltese. Briciola è dolce, affettuosa, mai aggressiva, intelligente, adora i bambini, buona con tutti. Come abbiamo appena accennato pure gli animali, meravigliosi esseri viventi capaci di dare amore incondizionato, vengono torturati da uomini crudeli. Per fortuna ora ci saranno pene più severe per questo tipo di misfatti. Ed il ritiro della patente per chi li abbandona, legandoli a pali, lasciandoli ai bordi dell’autostrada o in zone impervie, in sacchi della spazzatura. Briciola è dolce, affettuosa, mai aggressiva, intelligente, adora i bambini, buona con tutti.

Tornando ai femminicidi ed infanticidi, alcuni psichiatri e psicologi si esprimono a colpi di interviste televisive cercando riferimenti a patologie regresse, pregresse, raptus… come se fossero una “giustificazione”per delinquere. Per esempio i pedofili che giustificazione hanno? Anche nel caso la loro perversità venisse “diagnosticata” come una malattia, allora devono essere curati: invece di permettere che sfoghino la loro patologia su piccole creature innocenti a cui levano il diritto di crescere felici, segnate a vita dalla loro sporcizia morale, mentale.

L’amore invece è un moto dell’animo che rasserena, che fa bene e vuole fare del bene: a non solo a chi ama, ma anche a chi è solo, depresso, a chi ha bisogno di aiuto ed affetto.

Ovviamente non si deve permettere agli altri di abusare della nostra bontà, sfruttarci. Per esempio, se chi vorresti sempre accanto a te non ti ama allo stesso modo e ad un certo punto vuole andarsene via da te? Lasciamolo andare! Non vale la pena di trattenere chi non sa corrispondere (e in questo caso parlo di amore coniugale) il tuo sentimento. Fermo restando che non tutti sanno vivere le emozioni con la stessa nostra intensità, non tutti debbono essere per forza uguali a noi. Continuare in questo tipo di relazioni crea solo infelicità; da entrambe le parti. Qui non si tratta più di opere di solidarietà, sostegno alle persone indifese, beneficenza.

Attenzione poi a non cadere nel pericolo di rapporti malati, tossici, pericolosi, che, appunto, niente hanno a che vedere con l’amore. Non portano a niente, solo all’annientamento di coppia. Bisogna scappare prima che ciò accada.

Infine, come disse Anthony Hopkins: “ devi lasciare andare la persona che non è pronta ad amarti profondamente, seguendoti nei valori in cui credi. Questo non vuol dire che tu, lei o lui dovete essere per forza assomigliarvi, oppure cambiare totalmente per “adeguarsi all’altro”. Significa che non dovete più sprecare energie in una relazione che forse è “ affezione, attaccamento” ma non amore. Il cambiamento deve avvenire in modo spontaneo, voluto. Mai imposto.

Foto di Maria Cristina Giongo

Allora buona vita di amore; amore vero, sano, semplice, amore amicale, amore per gli altri, amore per il tuo partner. Amore che solo i figli e nipoti sanno darti, infondendo nuovamente alla tua esistenza un senso, energia, carezze, attenzioni, coraggio per continuare il percorso verso la meta finale a cui noi cattolici diamo il nome simbolico di Paradiso. Un luogo meraviglioso che ci immaginiamo sempre pieno di luce, di amore, appunto, di felicità: di persone perse e ritrovate.

Non posso dimenticare che il 14 febbraio si festeggia San Valentino. Una festa commerciale ma comunque simpatica; soprattutto se c’è ancora chi ci vizia inviandoci una cartolina, una poesia, offrendoci un mazzo di fiori, un dono, una torta; una scatola colma di deliziosi cioccolatini a forma di cuore. Per farci tornare un po’ adolescenti e… pazienza per la dieta! La ricominceremo il prossimo mese!

Maria Cristina Giongo
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