Cuccioli che vengono dall’Est

Sembrerebbe il titolo di un bel film western, ma invece si tratta di una triste e cruda realtà che ha amareggiato diversi miei clienti.

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Nel corso della mia carriera diverse volte mi è capitato di visitare cuccioli appena acquistati, in precarie condizioni di salute, provenienti dall’Ungheria o da zone a questa nazione vicine.
In quest’ultimo anno il numero dei cuccioletti “stranieri” che mi sono giunti in ambulatorio è aumentato in maniera esagerata, nonostante le diverse campagne di sensibilizzazione fatte per arrestare questo traffico vergognoso.

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Fortunatamente molti di questi, grazie a cure specifiche ed amorevoli, si salvano, ma per gli altri il destino è più triste e crudele.
I cuccioli “dell’est” sono solitamente importati in tenerissima età,in genere meno di quaranta giorni; ovviamente senza vaccinazioni, trasportati in maniera stressante e senza il rispetto di nessuna norma igienica. Molti non sopravvivono nemmeno al lungo viaggio, mentre altri arrivano in Italia in condizioni di immunodepressione tale da predisporli a diverse malattie infettive ed infestive.

Giunti in Italia, il negoziante senza scrupoli non si preoccupa minimamente di farli prima visitare e di “rimetterli in sesto“, ma li ammassa in qualche gabbia all’interno del proprio negozio ( perchè per legge ora non possono più essere esposti in vetrina ) ed aspetta che qualcuno impietosito da queste povere creature, ne acquisti uno.

cucciolo

In linea di massima si tratta di cuccioli di razza che il negoziante vende ad un prezzo stracciato rispetto allo stesso cane proveniente da un allevamento serio ed italiano….e questo sembra un affare!!
Ma, come un vecchio detto dice: “ il risparmio non è mai guadagno“. A questo punto infatti iniziano i “problemi” e….le spese mediche.

cuccioli in gabbia

Questa che voglio raccontare è la breve storia di un maltesino toy, chiamato, per ironia della sorte, Lucky.
Era marzo e Lucky era appena giunto in Italia e sistemato in una gabbia sporca e bagnata insieme ai suoi due fratellini in un negozio del centro di Napoli.
Laura, il nome della futura ma “mancata” padrona, vedendolo infreddolito e malinconico, aveva pensato di acquistarlo per regalarlo al suo anziano padre per dargli una compagnia; e fargli rompere la noia della vita in solitudine.
Molto previdente, prima di portarlo a casa, si era fermata in un ambulatorio veterinario con annessa toelettatura per una visita ed “una messa in piega”.

maltesino

Il collega che l’aveva visitato non aveva evidenziato nulla di strano, anzi il cagnolino sembrava piuttosto vivace, e perciò fu dimesso con una prescrizione di vitamine ed un’alimentazione più corretta ed equilibrata per la sua tenera età.
Purtroppo questa prima fase di buona salute terminò subito ed il giorno dopo il cagnolino ebbe il primo problemino…gastroenterico!

La “diarrea” è un sintomo comune a diverse condizioni e può esser preoccupante come in caso di una malattia infettiva o meno preoccupante come in corso di una parassitosi intestinale o di un banale cambio alimentare.
Lucky venne subito riportato dal collega che però, purtroppo, sottovalutò la sintomatologia e gli prescrisse un semplice vermifugo.

Ma niente…il cucciolo continuava a peggiorare e a non mangiare.
A questo punto disperata Laura, per caso, arrivò nel mio ambulatorio.
Il cucciolo era disidratato, sporco per i continui episodi di vomito e diarrea, quasi collassato, con una temperatura corporea bassissima.
Fu posto subito in una incubatrice per tentare di migliorare la sua temperatura e, dopo un prelievo di sangue, iniziò una terapia endovenosa reidratante.

Il mio sospetto di malattia virale venne confermato dall’esito degli esami del sangue…si trattava di una gastroenterite virale.
Il “nonno” era disperato e con le lacrime agli occhi, mi chiedeva di salvarlo…
La situazione era purtroppo veramente critica.
Per quattro giorni consecutivi, ci alternammo per dare cure continue a questo piccolo cuccioletto dal peso inferiore ai 500 grammi, mentre i suoi “genitori” lo riempivano di coccole ed attenzioni.
Per poche ore ci illudemmo che la fase critica fosse passata perchè Lucky riprese a muoversi ed interagire con il suo nonnino….ma, aihmè, la situazione precipitò e Lucky, probabilmente per gli squilibri elettrolitici che si erano instaurati, ci abbandonò.

Non si può immaginare la tenerezza che suscita un vecchietto di settanta anni piangere come un bimbo vicino al cadaverino del povero cuccioletto.
Disperato mi lasciò il cucciolo per provvedere alla sua sepoltura e, ringraziandomi per il mio operato, mi promise che non avrebbe mai più comprato nessun altro animale.

cuccioli

La tristezza di questo mio racconto è la consapevolezza che i “mancati” padroni sono così traumatizzati dalla loro brutta esperienza che si “chiudono a riccio” e non riescono più ad adottare nessun altro cucciolo bisognoso di amore.
Sicuramente questo racconto non servirà a bloccare il traffico dei cuccioli dell’est ma vuole essere solo un modo per spronare le persone ad essere più oculate nella scelta dei cagnolini e soprattutto ad indirizzarsi verso allevamenti seri, lasciandosi guidare dall’esperienza di un medico veterinario.

Resto comunque dell’opinione che ci sono tanti meticci meno fortunati, per strada, nei rifugi o, peggio ancora nei canili, che aspettano e sperano con tutto il loro cuore di essere adottati e di trascorrere con i nuovi padroni una vita serena e felice come meritano.

Berny

Imma Paone
CHI SONO

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6 Responses to “Cuccioli che vengono dall’Est”

  1. Kálóczi Veronika scrive:

    Ciao!Mi ratrista tanto questo articolo,sono ungherese e con i miei amici,allevatori e non, cerchiamo di blocare la gente sensa scruppoli,chi producono enorme quantita di cuccioli per vendere in Italia.Ma con poco sucesso.Cosa si dovrebbe fare magari insieme con voi?Se uniamo le forze?Hai qualche bona idea?
    Tanti saluti
    Veronika

  2. imma scrive:

    purtroppo non credo sia così semplice…troppi interessi, troppe persone corrotte…
    io non credo che questi trasportatori non sono mai stati fermati dalla polizia stradale ma chissà come mai tutti arrivano in Italia…un “inghippo” c’è sicuramente!!
    ma di cosa meravigliarsi??
    esiste un traffico di bambini, di donne, di organi, perchè mai non può esistere uno di cuccioli????
    E’ una vergogna!
    Tanti saluti a te Veronika

  3. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie anche da parte mia, cara Veronika, per il tuo intervento.

    Imma ha ragione; esistono ovunque, in tutto il mondo, trafficanti che per fare soldi maltrattano animali …ed esseri umani.

    Comunque è bello che ci siano persone come Imma che denunciano i fatti basandosi su esperienze comprovate e da lei direttamente vissute; e persone come te che si offrono per aiutare affinchè questi traffici siano fermati.

  4. elen scrive:

    bellissimo articolo, anke se molto triste ma veritiero!!!!! un bacione grosso!!!!

  5. Imma scrive:

    Caro MC,
    purtroppo posso assicurarti che molti napoletani (veterinari e non)conoscono benissimo quel negozio e che genere di persone ci lavora.

    In passato qualche passeggiata da parte di carabinieri e polizia c’è stata, ma purtroppo poco è cambiato.

    Il problema non è unicamente di QUEL negozio, ma di tutti quelli che sfruttano questo canale dei paesi dell’est per importarli in grande quantità ed a prezzi stracciati (infatti striscia la notizia ha mandato da pochissimi giorni un filmato di un negozio di Torino con lo stesso problemino).

    Non possono rilasciare documenti perchè in realtà ne sono sprovvisti loro in primis oppure sono falsi.
    Ciò che peggiora le condizioni di questi cuccioli riducendo al minimo le loro possibilità di sopravvivenza, è il trasporto estenuante, in pessime condizioni di igiene, luce e cibo, ammassati in gabbiette piccole.

    Purtroppo è una tristissima realtà e, fortunatamente, c’è gente che li acquista con lo scopo di dare a questi piccoli una chance in più.

    Ti saluto
    Imma P.

  6. maria cristina giongo scrive:

    Devo levare il commento di MC perchè è stato fatto il nome di un negozio facendo capire che sono degli imbroglioni e scorretti, a rischio di querela. Scusi, MC. Lasci invece la risposta del nostro medico veterinario, in quanto non cita il nome e l’ indirizzo.

    Sono sicura che ha ragione ma purtroppo non basta denunciarli via un blog; dovreste continuare a farlo, se avete delle prove precise e documentate, via la polizia.

    Cari saluti

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