L’incredibile e misteriosa storia del mio gatto

 

L’incredibile e misteriosa storia  del mio gatto e e quella altrettanto misteriosa ed affascinante dei  gatti nel corso dei secoli: da divinità venerate a oggetto di superstizioni e crudeli riti satanici.

Rubens-gatta tricolore

Questa volta vi racconto una storia capitatami quest’estate che reputo misteriosa e che mi ha indotto a fare una piccola ricerca per conoscere un po’meglio il gatto, animale altrettanto misterioso.

Da poco meno di un anno vivo in un appartamento con un grande balcone che mi ha dato la possibilità di adottare altri gatti e di dedicarmi alla cura delle mie piante.
Oggi ho 2 cani e 5 gatti di cui l’ultima, un bellissimo incrocio di razza persiana tricolore, è lo spunto del mio racconto.
Rubens, il nome della gattina, dato in onore di un mio grande amico, è nata a maggio presso una famiglia altrettanto amante degli animali.

La sua prima padrona, una mia cliente, era entusiasta della bellezza della gattina ma era altrettanto preoccupata perché la sorella maggiore della piccola non riusciva ad adattarsi alla sua presenza e non faceva altro che attaccarla.
Esausta per i continui agguati con le lacrime agli occhi decise di portarmela. Ero contentissima.
In questi anni di attività medica, in qualità di dottore… a me restavano sempre gli animaletti più “bruttini”, quelli che magari nessuno avrebbe scelto. Non avevo mai avuto una gatta tanto bella.
Venne quindi accolta in casa da me, e dalla mia intera famiglia, come una vera principessa (alla tenera età di 2 mesi).

La piccola Rubens riuscì subito ad adattarsi alla nuova casa e a crearsi un habitat tutto suo tra la pianta di limone e quella di ciclamino.
Proprio perché piccolissima con il suo carattere gioioso tentava di spronare al gioco le altre mie gatte più grandi, senza però grande successo.
Ero comunque felice perché le gatte adulte stranamente avevano accettato questa cucciolina..

Ricordo che in una serata particolarmente bella io ed il mio compagno stavamo cenando a lume di candela in terrazza, impreziosita di citronelle.
Seguivamo con lo sguardo i movimenti di Rubens per la paura che lei potesse farsi male con la fiamma della citronella o che potesse arrampicarsi sulla ringhiera e sporgersi troppo.
Alessandro con la sua macchina fotografica scattava continuamente foto “alla piccina”.
Intanto Rubens incuriosita si avvicinava pericolosamente alla fiamma…

rubens-citronella

A questo punto successe una cosa strana: la fiamma divennne misteriosamente più alta e…assunse la forma di un viso di gatta

rubens-fiamma

rubens-fiamma gatto

Mentre Rubens si avvicinava vedemmo che avvolgeva il viso della gattina.

rubens in fiamme

Mentre Alessandro continuava a scattare fotografie, io cercavo di spegnere immediatamente con un panno il fuoco per evitarle gravi ustioni.

Ma sapete quale è il vero mistero di questa storia? Che la gattina non aveva nemmeno un baffo bruciato!
Guardai Alessandro interdetta, continuando a ripetergli che non era possibile: avevo chiaramente visto il viso di Rubens prendere fuoco.
Nulla…non c’era assolutamente nulla!
Tutto sommato era meglio così. Ma…qualcosa da quel giorno è cambiato.
Sono passati 4 mesi da quella sera e Rubens non è più ben accetta dalle gatte grandi di casa..
Non c’è giorno che non assisto inerme a qualche agguato fatto contro la mia piccolina e me ne dispiaccio.
Ma cosa è successo?
Che significato ha avuto il cambiamento di forma della fiamma?
Perché non si è bruciato il viso di Rubens?
Ormai è da luglio che mi pongo queste domande, alle quali non so dare una spiegazione logica. Posso solo pensare che forse gli antichi egizi non si erano sbagliati a dare un potere divino al nostro piccolo felino.
A questo punto per pura curiosità ho iniziato, attraverso internet, a cercare qualcosa che mi aiutasse a capire, scoprendo una storia misteriosa, esoterica, divina e leggendaria che riguarda i gatti.

Ho scoperto che la prima comparizione nella storia del gatto risale a quando l’uomo, dedicandosi all’agricoltura, avvertì la necessità di ammassare il raccolto in rudimentali magazzini dove il gatto fungeva da cacciatore di topi ed altri animali pericolosi per i cereali.
In Egitto veniva adorata una divinità femminile chiamata Bastet, con il corpo di donna e la testa di gatto, simbolo della vita, della fecondità e della maturità.
Sempre in Egitto il gatto era ritenuto un animale sacro e divino ed infatti quando questi piccoli animali morivano venivano imbalsamati e sepolti con onore.

dea bastet

la divinità Bastet

Anche in India troviamo una divinità felina, la dea Sasti, simbolo di fertilità e maternità.
In Grecia invece compare soprattutto nelle navi da trasporto delle derrate alimentari per la sua utile caccia ai topi, sostituendo le fameliche donnole che oltre ai topi cacciavano anche animali domestici.
Continua la storia e ritroviamo negli scavi dell’antica Pompei un mosaico in cui è raffigurato un gatto che afferra un volatile, ma stranamente tra i resti dei vari animali non si trova nemmeno un gatto, probabilmente perché riuscirono a fuggire già alle prime avvisaglie della storica eruzione del Vesuvio.

Ma, aihmè, accanto a queste nozioni storiche si associano aneddoti di crudeltà umana…
Dal VIII secolo fino al 1300 d.c. il gatto diventa l’animale più perseguitato: viene annegato, bruciato, inchiodato vivo sui portali dei castelli e delle case come buon auspicio.
A Parigi, per la notte di San Giovanni venivano arsi vivi in Place de Grève ( stessa piazza in cui si eseguivano le condanne a morte), dozzine di gatti chiusi in cesti di paglia, le cui ceneri erano raccolte dal popolo che le conservava come portafortuna.
Non bisogna dimenticare il lunghissimo periodo in cui le donne, che per la stupidità di religiosi erano considerate streghe, venivano arse vive in compagnia dei loro gatti.

In Belgio invece i gatti non erano bruciati ma lanciati dalle torri…
Potrei continuare ancora ed ancora…
Addirittura ho letto un’assurda e terribile ricetta per ottenere l’invisibilità:
procurarsi una pentola nuova, una pietra d’agata, un gatto nero e dell’acqua presa da una fontana. A mezzanotte in punto mettere la pentola con l’acqua dentro sul fuoco, aggiungerci pietra e gatto, mantenere chiuso il coperchio con la mano sinistra e lasciare bollire per 24 ore. A cottura ultimata posare la carne in un piatto nuovo e gettarsela dietro le spalle. A questo punto guardarsi allo specchio e….non vi vedrete più…
Mi domando: può un uomo essere così idiota?

Ricapitolando quindi fra tutti gli animali domestici il gatto è sicuramente quello che ha avuto una storia più combattuta: adorato nell’antico Egitto, quasi ignorato nel periodo greco e romano, riprende un ruolo misterioso, satanico, nel medioevo. Per fortuna oggi è solo un fedele ed amorevole compagno di molte persone che lo rispettano come si merita di essere rispettato. Ed amato .

Imma Paone
CHI SONO

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8 Responses to “L’incredibile e misteriosa storia del mio gatto”

  1. emanuela scrive:

    Cara Imma, gli egiziani erano molto intelligenti, la storia ce lo ha dimostrato ed i vari siti archeologici sono a tutt’oggi una continua conferma. Pertanto se adoravano il gatto un motivo di sicuro c’era alla base e non solo perchè bello o simpatico… qualche potere in più rispetto ad altri animali li possedeva.
    io non sono una intenditrice di gatti, mi piacciono e basta, credo siano molto furbi ed astuti con quel visetto da simpaticoni… i persiani sono una razza che ha doti ancora più accentuate (sempre una mia considerazione).
    pertanto ci sarebbe proprio da non stupirci per quello che è accaduto al tuo gattino.
    invece per quanto riguarda i riti satanici, la storia del gatto nero, la strega ed il gatto, etc etc… sono solo la base di una ignoranza radicata ed inculcata da altri in alcune persone.
    pensa che una sera, in pieno inverno e con una nebbia che non ti dico…., stava guidando una mia amica e un gatto le ha attravresato la strada. è un gatto nero!!! mi dice, “ora cambio strada!”, ma non sai se era nero, le rispondo, è buio come hai fatto a vederlo e poi con sta nebbia, lascia stare, vai avanti per la tua strada per carità….!!! niente da fare!!! abbiamo cambiato strada e vuoi per la nebbia, vuoi per l’agitazione che aveva, ci abbiamo impiegato un’ora in più per arrivare a casa!!!
    mannaggia a te! le ho detto e alla tua stupidità!!! povero gatto che male ha fatto???
    sono passati anni e quando ci vediamo spesso ritorna questo episodio e a distanza di anni comunque questa mia amica ha ancora questa sciocca idea del gatto nero! è laureata e lavora presso il tribunale di una grande città friulana, pertanto non dovrebbe essere poi così tanto “ignurant” da perdersi in queste idee strampalate…eppure è così purtroppo…

  2. Imma scrive:

    Purtroppo hai terribilmente ragione…per alcune cose l’ignoranza è regina!!!
    Fortunatamente iniziano a diminuire queste “sciocche” persone e ad aumentare le richieste di adozione dei gattini neri ( fino a qualche anno fa improponibile ) che secondo me sono molto belli..
    Un abbraccio
    Imma

  3. maria cristina giongo scrive:

    Io adoro i gatti! Hanno un carattere indipendente ( e non sono servili!); ma sanno anche esserti non dico fedele ma almeno amico; da pari a pari….

    Una volta un mio gatto sentì (dieci minuti prima che stava per arrivare un terremoto… Cominciò a correre come un pazzo) per la casa e a miagolare come un pazzo cinque minuti prima.

    Un’altra volta mi ammalai e non si mosse dal mio letto sino a che guarii.
    Non mangiava più; si alzava solo per fare i suoi bisognini. Stava sempre accanto a me a fare le fusa.

    Io credo che siano animali molto sensibili e speciali.

    Comunque la storia della fiamma che assume la forma del musetto del gatto è proprio misteriosa.

    Bell’articolo, Imma!

  4. Imma scrive:

    stanotte a me è successo un’altra cosa…
    ho chiamato “col pensiero” una delle mie gatte…e lei è venuta….sempre col pensiero le ho chiesto di accucciolarsi vicino a me xchè avevo freddo….e lei l’ha fatto….le ho chiesto di rimanere…e lei è rimasta fino al mio risveglio….
    che dire…un mistero anche questo!!!
    Buon anno a tutti!!!

    • Marni scrive:

      Gli animali sono incredibili e questi fenomeni che hai riportato penso siano osservati anche da altri che possiedono gatti o cani…Queste cose succedono anche con i bambini piccoli…almeno a me sono capitate con i miei figli …
      Buon anno a te.. e a tutti!! Marni

  5. CARMEN scrive:

    io mi sono presa 2 gatti 1 femmina e 1 maschio

  6. Lorella scrive:

    Santo cielo che storia….è affascinate da un lato e triste se si pensa a quanto assurde e ignobili sono ancora oggi tali comportamenti a sfavore dei gatti ! Ma le foto sono inequivocabili , non ho parole!! Ad alcune cose ci credo , quello che vi posso dire è che un gatto nella mia famiglia si era affezionato a papà e stava continuamente sopra il suo stomaco , disteso fino al collo con le zampette , sempre , ogni volta che papà si sdraiava sul divano , papà non è mai stato amante dei gatti ma con lui si ! Qualche tempo dopo non lo abbiamo più visto , lo abbiamo cercato ovunque , sparito….e proprio in quei giorni papà ha saputo di avere un cancro….allo stomaco ed esofago . papà adesso è guarito , quello che mi domando è , loro, i gatti , sentono davvero il male? Il male inteso come avvenimento , qualcosa di brutto , un presagio ?

  7. Imma scrive:

    Beh. …onestamente non so risponderti ma mi piace pensare che loro lo sappiano e provvedono.
    Anni fa ho sentito di un gatto che gironzolava libero tra le camere di un ospedale e saliva sul letto solo dei poveri pazienti da li a poco avrebbero lasciato questo mondo.
    Non credo che sia una semplice coincidenza.
    Questo rende ancora più affascinante questo felino :)

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