La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. Incontinenza urinaria del cane.

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Gentile Dottoressa, ho una cagnolina, bastardina di piccola taglia, sterilizzata. Ha 8 anni e, a parte la perdita di alcuni denti, levati dal nostro veterinario, da circa un mese, fa la pipì in cucina, davanti alla porta del giardino e qualche volta anche nella sua cuccetta. In realtà è come se la perdesse durante il sonno perché la cuccetta la vedo bagnata prima ancora che lei si alzi. Preciso che mio marito la porta sempre fuori alle 7 e 20. Ma in questo caso lo precede ed è come se stesse facendo un “dispetto”. Non lo ha mai fatto prima e le assicuro che nulla è cambiato nella sua dieta (a base di crocchette) e nel suo stile di vita. Alla sera, come da 8 anni, esce verso le 20 e 30. È sana, mangia con appetito, beve acqua fresca, dorme molto di giorno ed esce comunque 4 volte al giorno. A mezzogiorno per mezz’ora di passeggiata e corse. Devo farla visitare dal veterinario o potrebbe trattarsi di un avvenimento passeggero? Grazie per la risposta e per quanto fa per i nostri amici animali, anche scrivendo per noi padroncini.
CARI SALUTI,
Giulia da Milano

Cara Giulia, il problema secondo me non va sottovalutato e quindi le suggerisco di contattare il suo veterinario per eseguire delle indagini. Innanzitutto però ci tengo a precisare che i nostri animali non “fanno i dispetti” come siamo soliti pensare per i bambini. Quello che viene definito dispetto in realtà è un comportamento del nostro cane (o gatto) che sta ad indicare un malessere o un disagio che sta vivendo (anche con noi). In questi casi va ricercata la causa del malessere ed aiutati interpellando molto spesso lo specialista in comportamento.

Personalmente, se fosse una mia paziente, chiederei come prima indagine in assoluto un semplice esame delle urine. Molto più spesso di quanto possiamo pensare i nostri animali hanno problemi di cistite legati al semplice passaggio di batteri dall’apparato intestinale alla vagina e quindi alla vescica, attraverso il lambimento della zona perianale, quando sono soliti “farsi le pulizie”. La sovracrescita di questi batteri, spesso proprio E. Coli, in vescica è causa di infiammazione e, come succede negli uomini, un continuo bisogno di urinare (a volte anche solo poche gocce). In questi casi va eseguito un esame colturale con antibiogramma per poter somministrare un antibiotico adatto senza incorrere nel rischio di creare resistenza batterica.

Altre volte invece si formano, per modificazioni del ph, dei cristalli o addirittura dei veri e propri calcoli che rendono il quadro più complicato. In questi casi andrebbe eseguita una radiografia ed una ecografia addominale per identificarli e, se possibile, contarli perché, tranne poche eccezioni in cui è possibile disgregarli con terapia farmacologica ed una dieta specifica, bisogna eseguire un intervento chirurgico per poterli rimuovere.

All’esame delle urine, per completare le indagini, va eseguito anche uno screening ematico perché anche alterazioni funzionali di altri organi (come i reni) o alterazioni metaboliche (come diabete, cushing) possono essere causa di poliuria. In questi casi è necessario eseguire un prelievo ematico, specifici test ed ecografia addominale per diagnosticare il problema.

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Come ulteriore ipotesi diagnostica prenderei in considerazione l’incontinenza urinaria che può verificarsi nelle cagnoline post sterilizzazione. Nonostante le continue ricerche in realtà il meccanismo fisiopatogenetico di questo problema non è ancora completamente chiaro. Solitamente compare 2-5 anni post chirurgia, ma in alcuni casi anche dopo 10 anni.

Sembrerebbe che la causa sia da una parte la carenza degli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie, proprio in seguito alla asportazione delle ovaie per l’intervento di sterilizzazione, responsabile dell’accelerazione della senescenza degli organi urogenitali (in particolare uretra e vescica), dall’altra la perdita del tono muscolare e la riduzione delle fibre elastiche che comportano una minzione dolorosa e/o frequente, cistiti ricorrenti. Se la diagnosi è confermata si eseguirà a vita una terapia farmacologica che riesce a gestire il problema urinario.

Ultima ipotesi che prenderei in considerazione è semplicemente l’età che avanza e processi degenerativi di natura neuronale.

Insomma cara Giulia le cause possono essere veramente tante e solo il tuo medico veterinario potrà capire il problema e cercare una soluzione più adatta per evitare ulteriori disagi e preoccupazioni. Ti consiglio quindi una visita approfondita al più presto.

Sperando che sia stata di aiuto per te e per altri lettori, resto sempre a disposizione lasciandovi la mia email: immapaone@gmail.com ed approfitto per lasciarvi i miei più affettuosi auguri di una serena Pasqua.

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