Archive for the ‘Cultura’ Category

Le poesie di febbraio: “Ristoro” e “Il cielo” (di Angela Lombardozzi e Kikai)

lunedì, febbraio 27th, 2023

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Aa. Vv., Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche,
Edizioni Simple, Macerata, 2022

 

Consapevole che infrangere le consuetudini, specie se consolidate, è sempre un atto di coraggio, mi sono ribellato alla moda delle antologie a tema (che finiscono sempre col condizionare eccessivamente sia l’ispirazione che la fantasia dei propri autori) e, a luglio del 2022, ho deciso di curare, per le Edizioni Simple di Macerata, un piccolo volume collettaneo di versi –Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche–, nel quale a ciascun autore è stata lasciata completa libertà di scegliere autonomamente la materia da trattare; ne è nata un’opera corale in cui tutti, svincolati com’erano da forzature di sorta, hanno avuto una preziosa opportunità d’esprimersi al meglio. E ciò è ampiamente dimostrato non solo dai componimenti, ma anche dagli autori (Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani) che il libro raccoglie.
Ecco, in calce a queste righe, due delle quaranta liriche complessive contenute nell’antologia. Buona lettura.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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“Thriller”: curiosità sui 40 anni di un capolavoro

sabato, febbraio 18th, 2023

Ci rendiamo tutti conto del tempo che passa, soprattutto ce ne accorgiamo di più quando dei dischi compiono determinati anni. Il 1982 è stato un anno molto ricco dal punto di vista delle pubblicazioni discografiche ed è stato soprattutto l’anno di “Thriller” di Michael Jackson. Questo disco ha segnato non solo la carriera del Re del Pop ma ad oggi detiene ancora il titolo di disco più venduto della storia della musica e ha segnato più di una generazione.

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Le poesie di gennaio: “Anni luce” e “Bocca del nulla” (di Antonio Dentice)

venerdì, gennaio 27th, 2023

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“L’arabesco arcobaleno è sciolto”

 

Nati all’improvviso, e incontenibili, da una tempesta interiore e per così dire “sottocutanea”: ecco che cosa il giornalista Antonio Dentice (esperto di filosofia economica palombiana, cronista di varie tradizioni mistiche e ideatore della piattaforma culturale «Rubrics», consigliata nonché promossa anche dal «Corriere della Sera») mi racconta in pratica dei suoi componimenti nei quali, come testimoniano i due in calce a queste righe, la visionarietà di Edgar Allan Poe si mescola al tono “sapienziale” di Kahlil Gibran, per dare origine a versi che sembrano quasi il reportage di una breve ma intensa peregrinazione spirituale, deputata a descriverci, da un lato, i tratti più distintivi della poesia e, dall’altro, il metodo migliore per avvicinarla e praticarla, dal momento che essa soltanto è in grado di renderci consapevoli di noi stessi e del nostro essere al mondo.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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In anteprima il nuovo volume dell’Ambasciatore Gaetano Cortese sulla residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi. Di rilevanza storica, artistica, culturale. Luogo di “reliquie domestiche”, dell’accoglienza, dei ricordi, del sentimento.

mercoledì, gennaio 4th, 2023

Rammento una frase di Le Corbusier, il quale, riferendosi alla sua professione, scriveva così: “l’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozioni, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi.” Mi è tornata in mente leggendo in anteprima l’ennesimo, straordinario volume, in fase di pubblicazione, dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, intitolato “La residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi.” In occasione del centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni fra Italia ed Olanda. Esso fa parte della preziosa collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, da lui stesso fondata e curata, dedicata all’ingente patrimonio architettonico ed artistico delle sedi diplomatiche all’estero.

L’Ambasciatore Gaetano Cortese, con la moglie Sidsel Cortese Hover, alla biblioteca Vallicelliana di Roma.

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Il racconto poetico di dicembre: “La mosca” (di Tommaso Meldolesi)

martedì, dicembre 27th, 2022

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“La poesia della vita, ma anche del fallimento, è pur sempre la speranza (che forse è il nome, più edulcorato e meno prosaico, che gli scrittori han voluto dare all’istinto di sopravvivenza)”. Non ricordo chi l’abbia detto, né riesco a capire bene che cosa intendesse. Io so soltanto che nei racconti di Tommaso Meldolesi, il discorso indiretto libero, talvolta denunciando apertamente l’indifferenza e l’incoscienza della società, si libra attraverso i punti di vista e le emozioni dei numerosi personaggi, per esplorare il mistero della speranza: ovvero quell’energia inesplicabile,

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Essere o apparire

giovedì, dicembre 8th, 2022

Bentornati con la consueta rubrica sulla MODA.
Oggi vorrei proporvi una riflessione sull’importanza dell’essere e dell’apparire.
La società è capace di cambiarti, di sacrificare il tuo essere per il tuo apparire. TUTTI dovremmo ignorare i giudizi degli altri… e penso che la società, dovrebbe comunicare un messaggio importante: Essere se stessi!!! Purtroppo oggi, per molti, i social, rappresentano una “second life”, non possiamo negare che Facebook, Instagram, Tic Toc, occupino gran parte della giornata, quindi, affermo che i social hanno un peso rilevante.

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Le poesie di novembre: “Stelle vespertine” e “Lo spauracchio” (di Leonardo Sinisgalli)

domenica, novembre 27th, 2022

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Dal momento che la rassegnazione tranquillizza, a volte, più della serenità, per la mia vecchiaia in procinto d’iniziare, mi son posto un buon obiettivo: ovvero quello di accettare il mio destino gramo; ed emulo in ciò, cari amici de «Il Cofanetto Magico», quanto si prefiggeva forse di fare, nelle due brevissime liriche che pubblico quest’oggi, il poeta lucano Leonardo Sinisgalli, il quale –laureatosi in ingegneria a Roma nel 1932– dedicò la propria esistenza ad esplorare i rapporti fra cultura umanistica e pensiero scientifico, entrando in contatto con gli intellettuali più noti della sua epoca e arrivando a produrre versi che, inizialmente ermetici, si distinsero poi –come nei testi che trovate qui sotto– per una sorta di elegiaco disincanto (paradossale, magari, ma sicuramente in grado di cogliere in toto le contraddizioni e i limiti della nostra vita, della nostra condizione).

Pietro Pancamo
CHI SONO

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I più bei programmi della tv italiana:Il pranzo è servito

venerdì, novembre 18th, 2022

Ci sono dei programmi tv che difficilmente riesci a dimenticare, perchè nel loro piccolo hanno saputo darti qualcosa di grande come il sano e puro divertimento: “Il pranzo è servito” è uno di questi e andava in onda 40 anni fa.

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Briganti d’Abruzzo, una presentazione di successo

martedì, novembre 8th, 2022

In questa foto, Pino Aprile, Valentino Di Persio e Carla Dolazza, nella Biblioteca “Gino Pallotta” di Fregene

Recentemente, presso la Biblioteca Gino Pallotta di Fregene, è stata presentata un’interessante antologia sui briganti. La collettanea, ideata e curata da Valentino Di Persio, s’intitola Briganti d’Abruzzo, e si avvale di una pregevole presentazione di Pino Aprile, noto giornalista, saggista e scrittore, autore di best seller come: Terroni, Tu non sai quanto é ingiusto questo paese, e i successivi lavori, tra cui Giù al Sud, Carnefici e Il Male del Nord. Lavori che hanno reso Pino Aprile uno dei giornalisti d’inchiesta più seguiti d’Italia, tanto da essere proclamato “Uomo dell’Anno” dall’Italian Language Inter-cultural Alliance di New York. La sua partecipazione all’evento è stata particolarmente gradita dai numerosi astanti, e il suo intervento, in linea con la tematica trattata, ha apportato un valore aggiunto alla serata voluta e organizzata da Carla Dolazza, che ha partecipato all’antologia con una sua storia “Brigantessa“. Briganti d’Abruzzo consta di 12 racconti di altrettanti scrittori, sei uomini e sei donne, per par condicio. Gradita presenza quella di Marica Caramia, illustratrice della bella copertina e autrice di uno dei racconti “La ricamatrice“, venuta appositamente da Martina Franca.

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“Non sono poeta” (un altro mese con Cheikh Tidiane Gaye)

giovedì, ottobre 27th, 2022

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Ecco una poesia in cui lo scrittore senegalese Cheikh Tidiane Gaye, servendosi di una snella fluidità espositiva ed esibendosi in un prolifico susseguirsi d’immagini paciose, riassume tutta una serie di semplici abitudini quotidiane (o meglio quoTidiane), per proporle come modello spirituale da seguire: esse infatti, tali e quali ad un ricordo onnipresente, tratteggiano uno stile di vita innocente e perfetto, capace d’ispirarsi –in ogni istante– ad una meravigliosa comunione d’intenti con la natura e, in particolare, col sorriso benevolo di una madre protettiva (se non provvidenziale, addirittura) il cui nome è… Africa.

Pietro Pancamo
CHI SONO

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