Aldo Sterchele, intervista


“Insegnami a volare”

ALDO STERCHELE, IL GRANDE PITTORE DEL CORPO UMANO DOVE SI CONCENTRANO PASSIONI, ANGOSCE, VIOLENZE, PENTIMENTI, CONTRADDIZIONI: METAFORA DI UN MONDO PERICOLOSAMENTE SOSPESO SU UN BARATRO, DOVE LA SUA ARTE SI INSERISCE ALLA RICERCA DELLA SALVEZZA E DELL’ IMMORTALITA’.

Milanese, classe 1930, alle spalle studi umanistici dapprima al liceo classico, poi alla facoltà di Architettura e all’Accademia di Brera, oggi Aldo Sterchele può vantare una carriera artistica lunga e piena di successi; 50 anni di lavoro fra pittura,  scultura, insegnamento,  conferenze,  seminari ed un progetto artistico-didattico che porta avanti dal 1984 nel suo “Laboratorio dell’Immagine”.

Scrive Giorgio Braga della sua pittura: “Il quadro diventa un urlo ( guardati dentro, uomo !) o una sommessa, disperata confessione : ecco chi siamo.  Sterchele è un ” Goya filtrato attraverso gli occhi di Baudelaire “. La drammaticità della sua arte ha radici biografiche o culturali , esogene o endogene? Quanto pesa l’esperienza umana e personale, quanto le attitudini innate?

La mia pittura è certamente frutto di indagini e di ricerche interiori che si sono arricchite durante il corso degli anni. Stati d’animo espressi attraverso simboli che sono l’espressione di esperienze intimamente e a volte dolorosamente vissute.

Si può dire quindi col Petrarca che “di fuor si legge come io dentro avvampi”.

La sua pittura è chiaramente figurativa ed al tempo stesso carica di significati simbolici, il corpo umano pare per lei un campo di battaglia dove si concentrano tensioni, passioni, angosce, violenze, metafora di un mondo pericolosamente sospeso su un baratro: cosa ci  riserva il futuro, un inferno senza speranza o un paradiso conquistato attraverso l’espiazione?

Il corpo umano è per me il simbolo che meglio esprime l’interiorità dell’individuo con le sue passioni, i suoi pentimenti e soprattutto le sue contraddizioni.

Ecco quindi l’importanza del gesto che esprime un sentimento segreto e l’enfatizzazione delle mani che tradiscono il moto dell’animo più nascosto: mani che graffiano, chiedono, stringono, accarezzano … mani contratte ,abbandonate, tese…

Lo sviscerare queste tematiche credo che possa portare ad una pace interiore, e alla sublimazione dei sentimenti.

Al di là del tema trattato, spesso religioso, lei pare affidare sempre e comunque alla linea (tesa, flessibile, contorta, elastica ) e al colore (vivace, deciso, contrastato)  il compito di esprimere una lotta tra due poli opposti, bene e male, eros e thanatos, anima e corpo: per chi fa il tifo Aldo Sterchele, crede nella possibilità di un riscatto finale? Insomma, Dio c’è?

Per rispondere a questa domanda non bastano certo poche righe. Posso esporre però il mio punto di vista strettamente personale: che Dio ci sia o no non importa.

Credo sia inutile persino porsi il problema. Saperlo a che giova? Perche perdersi in elucubrazioni, supposizioni, e dogmi certamente senza soluzione?

Io penso che l’uomo debba vivere la propria vita nel modo del tutto naturale senza danneggiare o ferire il mondo che lo circonda e rispettando il prossimo e le sue idee. Questo è già sufficiente per comprendere che se Dio c’è è dentro di noi e che se non c’è, alla fine saremo gratificati ugualmente dal nostro comportamento corretto e inserito armonicamente nel contesto della natura: perché ( come diceva Ungaretti che io conobbi) “La morte si sconta vivendo”.

Espressionismo, Nuova Oggettività, Realismo sociale …….. c’è un momento della cultura del ‘900 nel quale si riconosce di più? Quali artisti l’ hanno influenzata e, se ci sono,  perché?

Io penso che il momento più luminoso del 900 è rappresentato dalla reazione alla piacevolezza dell’ “impressione” che inizia con Gauguin e prosegue con Klimt e il Simbolismo abbandonando gli stilemi del “grazioso” per scandagliare i recessi segreti dell’animo umano. Fondamentale per la mia pittura è stata la conoscenza delle teorie freudiane sin dai tempi del Liceo (negli anni ’50). Compresi allora che l’Arte non è solo un’immagine, ma è un messaggio: prima pensavo che l’artista fosse lo strumento adatto per rappresentare la realtà, poi capii che invece doveva essere il contrario: la realtà divenne lo strumento per indagare dentro me stesso.

Il suo linguaggio formale concilia una sofferta tragicità  con un rigoroso controllo compositivo, pur nell’impulsività del dinamismo che le percorre,  le sue figure intrecciate e contorte sembrano uscite dal pennello dell’ultimo grande classico della modernità. Le piace essere definito così (io vedo così anche Bacon), o la offende?

Mi piace questa definizione. La mia cultura classica mi porta a non scartare il passato, ma anzi (come avviene nella vita ) trarre da esso esperienze per assimilarne i lati più salienti, naturalmente collegandoli alle tematiche e ai problemi del mio tempo.

Il suo legame con il figurativismo pare non aver conosciuto mai momenti di crisi: cosa pensa dello stato dell’arte oggi, nell’epoca della multimedialità, del virtuale, degli allestimenti, delle installazioni, di forme d’arte provvisoria legata più al tecnicismo che alla creatività artistica?

Penso che l’arte sia comunicazione e “comunicare” significa trasmettere un messaggio. Ma perché il messaggio giunga è necessario che chi lo riceve ne comprenda chiaramente il linguaggio. Credo sia inutile recitare una splendida poesia in cinese a chi comprende a malapena l’italiano.

Il tecnicismo la multimedialità’ le istallazioni provvisorie esprimono perfettamente la precarietà e l’instabilità del mondo d’oggi…ma purtroppo ad ottantanni io sono un vecchio romantico.

La sua sensibilità eminentemente plastica concilia in modo ottimale l’attività di pittore con quella di scultore. Lei, cosa preferisce fare?

In pittura ho sempre cercato di evidenziare i volumi della figura umana modellandone ed esaltandone le forme: è quindi logico che talvolta mi sia dedicato ad opere di scultura, ma io sono e resto pittore.

Le sue esperienze di docente, il suo “Laboratorio dell’immagine”, confermano la sua grande voglia di comunicare non solo con le sue opere, ma con una vera e propria attività didattica. Qualche saggio ha detto che non bisogna mai perdere la capacità di imparare né quella di insegnare ciò che si ha imparato: qual è l’ultima cosa che ha imparato e l’ultima che ha insegnato ai suoi allievi?

Poter trasmettere le mie esperienze spirituali e le scoperte sulla tecnica del colore è ciò che maggiormente mi completa come artista e come uomo.

L’ultima cosa che ho imparato è la capacità di salire su un (per ora) piccolo gradino simbolico e vedere tutte le cose un po’ dall’alto, per poterne meglio valutare l’entità e l’importanza.

L’ultima cosa che ho insegnato ai miei allievi è questa “Quando il maestro vi indica la luna, non guardate il dito del maestro, ma la luna“.

Globalizzazione, identità, nazionalismo, fondamentalismo, confronto tra culture,  arte sociale, sembrano questi i temi più urgenti della cultura moderna non solo visiva: si può dire che, in qualche misura, il tema del conflitto, seppure in termini simbolici, sia il filo conduttore della sua arte, che i suoi personaggi siano archetipi delle contraddizioni insite nella natura umana e quindi nelle società di tutti i tempi?

Certo. Nella mia indagine interiore e nelle mie ricerche dei valori umani, hanno priorità assoluta gli argomenti legati ai grandi temi che coinvolgono l’umanità moderna. Amore, morte, guerra e pace, società, vizi e virtù sono motivi dominanti della mia pittura.

Un critico scrisse che con la mia arte io creo una nuova umanità e una mitologia nuova con divinità moderne: il condizionamento la violenza, ma anche l’ascesi e il sogno.

Il più grande pittore italiano di tutti i tempi e quello più immeritatamente famoso?

Trovo solo in Michelangelo la massima espressione di una sublime umanità e la forza terribile della vita.

Molti sono gli artisti immeritatamente famosi che per questioni di mercato e di interessi finanziari vengono eccessivamente sopravalutati. Uno fra tutti, Schifano.

Cosa fa Aldo Sterchele quando non dipinge o non insegna?

Quando non dipingo o non insegno, tengo conferenze di Storia dell’arte organizzate da Comuni, Centri Culturali e Università. Tutto questo và preparato, organizzato, sperimentato, e riempie completamente le mie giornate (“vissi d’arte”)

Progetti per il futuro?

Chiedere quali sono i progetti per il suo futuro ad un ottantenne è molto gratificante e di buon augurio. Prevedo ancora ricerche specialmente cromatiche, mostre e incontri che possano arricchirmi e aprirmi nuove porte: il mio animo è disponibile per ogni nuova esperienza.

Un consiglio ad un giovane artista.

Persistere, apprendere, non lasciarsi tentare da facili strade “commerciali”.

Essere se stesso, amare il proprio lavoro e – con amore- dedicare alla pittura tutto il tempo a disposizione.

Ed infine, la bellezza salverà il mondo?

Non la bellezza (che è sempre soggettiva), ma la sua comprensione salverà il mondo.

Chi non impara a vedere la bellezza di un filo d’erba che cresce sulla soglia di casa sua può girare tutto il mondo, conoscere arti e civiltà lontane…,ma non sarà capace di vedere nulla, perché la semplicità, la sintesi e la conoscenza sono punti d’arrivo  e le mete più alte per la conquista dello spirito.

Grazie ad Aldo Sterchele!

Il sito di Aldo Sterchele


“La caduta di Icaro”


“Il pittore entra nel quadro”


“La cacciata”


Vilma Torselli
info@artonweb.it

CHI SONO

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19 Responses to “Aldo Sterchele, intervista”

  1. cristina scrive:

    Bellissima intervista, come vi avevo già annunciato nel mio editoriale di questo mese!

    Complimenti al maestro Sterchele e anche alla nostra Vilma , che, quando le ho chiesto di intervistarlo, dopo aver visto le sue opere, si è subito appassionata alla sua arte e alla sua straordinaria personalità.

    Vi ricordiamo di visionare il suo sito http://www.aldosterchele.it
    e di non dimenticare queste incredibili mani che “graffiano, chiedono, stringono, accarezzano…in un mondo pericolosamente sospeso su un baratro; fra amore e morte.

  2. Aldino scrive:

    un profondo ringraziamento al Maestro, alla semplicita’ dei suoi insegnamenti che mi hanno portato a scoprire in me stesso potenzialita’ e sentimenti che non conoscevo e che ho potuto esprimere al meglio attraverso il disegno.

  3. cristina scrive:

    Grazie, Aldino, il maestro è veramente una persona ed un artista eccezionale.

    Ti auguro di seguire le sue enormi, meravigliose orme!
    Facci sapere! E lotta per quello in cui credi, soprattutto per l’arte, un dono unico.

    Cari saluti,

    Cristina

  4. Marni scrive:

    Ceh forza e che energia e che grande bellezza che hanno queste forme! Molto bella ed intereessante l’intervista..grande personaggio grande spessore ed arte…brava cri per il suggerimetno e brava a vilma per averlo raccolto e realizzato l’intervista…. non ho ancora avuto il tempo di vedere il sito … :-/

  5. cristina scrive:

    Cari allievi di Aldo,

    come forse avrete già letto, nei giorni scorsi siamo stati attaccati da un hacker, deficiente disgraziato.

    Forse voleva colpire il nostro server perchè la stessa firma lasciata quando ha oscurato il nostro sito l’abbiamo trovata in altri 128 siti differenti (turistici, sportivi, di vendita via internet, ecc.). Comunque siamo visti….se ci ha ritracciati così velocemente, nonostante siamo in rete da non molti mesi!

    Purtroppo sono spariti i vostri commenti! E’strano solo i primi 4 sono rimasti! Non riusciamo più a trovarli e a rimetterli. MI SPIACE TANTO! Stiamo cercando di riprestinare tutto il sito; magari salteranno fuori…non so….

    Intanto Vilma si è attivata per proporvi un concorso di pittura. Allora a presto!

    Un abbraccio a tutti e ovviamente anche al nostro “maestro”, Aldo!

    Cristina

  6. Aldino scrive:

    Vi consiglio, per evitare attacchi, di non utilizzare l’inserimento nel sito attraverso il “Lascia un Commento”. Sarebbe meglio farvi inviare un commento via email e poi pubblicarlo voi, e’ piu’ sicuro.

  7. Piero scrive:

    Se un hacker ti prende di mira e soprattutto se è bravo,non c’è niente che lo possa fermare….che poi volendo lo si possa beccare in un 2ndo momento ,questo è vero….
    Cito esempi come attacchi al Pentagono,in seguito sono stati rintracciati e arrestati,,
    In questo caso,il sito è stato preso di mira come tanti altri…l’attacco è stato effettuato all’hosting,dove il sito come tanti altri,si appoggia ( tramite il server per la cronaca )…poi se uno vuole evitare di riempirsi il Pc di virus faccia come me,si compri un bel Mac…ehehehehe
    Ciò non toglie che comunque anche chi possiede un Mac,non possa essere attaccato.

    • Aldino scrive:

      Prova ad inserire dei caratteri particolari nel commento, riesci a ricevere i nomi delle tabelle facilmente. Inoltre tu mi citi esempi di hacker negli Stati Uniti, dove e’ riconosciuto come reato, mentre da noi non lo e’, o per lo meno nello stesso modo.

  8. cristina scrive:

    Grazie, Aldino e grazie Piero.

    Purtroppo abbiamo poco tempo; siamo tutti professionisti che lavorano a tempo pieno e farci inviare i commenti via email e poi riportarli ci porterebbe via ulteriore tempo.

    Speriamo solo che non succeda più. Mi spiace solo che abbiamo perso i bei commenti che si trovavano sotto l’articolo su Aldo Sterchele!

    Cari saluti a tutti e buon fine settimana!

  9. giambi scrive:

    sublime!!!!!!!

  10. cristina scrive:

    Bella parola, Giambi: sublime!

    Ma voi, ragazzi, che cosa fate? Dipingete anche voi? Il 2 aprile partirà il nostro concorso di pittura: seguiteci! E partecipate! Abbiamo bisogno di veri artisti!

    • Aldino scrive:

      io si': http://www.lamiapinacoteca.it . Come funziona il concorso?

      • cristina scrive:

        Grazie, Aldino, ho visto il tuo sito!
        Mi piace “La pioggia”; mi pare proprio di essere davanti a quell’albero … mentre piove sulle mie emozioni; e poi sognare di entrare in quella casa.

        Poi mi piace “Sentiero nel bosco”. Mi richiama certi colori del mio adorato Van Gogh.

        Bravo! Le norme del concorso le troverai il 2 aprile. Allora..prepara un tuo pezzo!

        Ciao,

        Cristina

  11. Cristiano scrive:

    notevole profondita’ e saggezza. E’ interessante per me notare come varia considerevolmente l’apparenza dell’opera prima e dopo aver letto le sue spiegazioni. Infondo.. senza Enrico Fermi, senza voler togliere nulla al suo nome, prima o poi le sue teorie le avrebbero elaborate altri (in tempi diversi si intende) mentre i quadri di Aldo Sterchele non anche dopo mille anni non li dipingera’ mai nessun altro.

    • cristina scrive:

      L’arte, caro Cristiano, se è vera arte è unica!

      Non per essere presuntuosa ma anch’io, che scrivo da 36 anni, ed ho vissuto con amore la mia professione ( il giornalismo), non ho mai composto un articolo uguale ad un altro.

      Li considero tutti “pezzi unici”; perchè quello che scrivi in un certo momento, non lo riscriveresti più il giorno dopo. Proprio perchè le emozioni sono attimi di vita interiore tanto immediati quanto irripetibili.

      Penso che per voi artisti sia lo stesso; per cui hai ragione, i quadri di Aldo Sterchele sono unici ed immortali. Come lui.

      Sarei tanto felice se voi, i suoi allievi, poteste STAMPARE e PORTARGLI i vostri commenti sotto all’articolo ( che spero lui abbia già stampato); prima che qualche altro hacker pensi ad oscurarci ancora…

      Come avrete letto sotto i miei articoli del Cofanetto Magico ( cliccando su CHI SONO ) o nel mio sito….io vivo in Olanda; mi costerebbe troppo tempo arrivare sino a lui per consegnarglieli. POSSO CONTARE SU DI VOI?
      Grazie ed un bacione a tutti

      Maria Cristina Giongo

  12. Aldino scrive:

    Li leggera’ sicuramente. In ogni caso mi assicurero’ personalmente che li legga. Se poi dovesse esserci un altro simpaticone che ha voglia di perdere tempo a disturbare i siti ho gia’ fatto io una copia di riserva della pagina.

  13. cristina scrive:

    Grazie di cuore, Aldino!
    Cristina

    • cristina scrive:

      Aldino,

      ho risposto alla tua email di adesione al gruppo via la tua email privata. Se non l’hai ricevuta fammi sapere.

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