Buon Natale con la straordinaria storia ed intervista ad una brava, bella cantante di origine italiana, Giada Valenti. Il suo ultimo cd, Silent Night, e la sconfitta di una terribile malattia. Stavo per morire ma ora sono ancora qua.

Giada Valenti con il presidente degli Stati Uniti D’America Joe Biden, all’epoca della foto vicepresidente.

Cari Cofanetti magici, amici virtuali e non,

comincia uno dei più bei mesi invernali. Quello delle feste natalizie; nei Paesi Bassi preceduto da Sinterklaas, che si porta avanti con il lavoro… coprendo di doni e dolcetti i bambini buoni, spianando la strada a Gesù bambino! Le città sono addobbate a festa, con alberi di natale scintillanti, luminarie, presepi. Luci, tante luci. Calore, tanto calore!
Ogni anno vi racconto una storia vera, una favola, oppure vi parlo di libri e dischi da donare. Come feci in passato per il disco del cantautore Roberto Vecchioni, “Io non appartengo più”; ed il libro del giornalista rai, conduttore del Tg 1 Francesco Giorgino, intervistandoli.

Quest’anno eccomi di nuovo con un messaggio doppio; una storia speciale ed una bella canzone. Vi voglio parlare di una brava e bella cantante italiana, partita un giorno per cercare fortuna negli Stati Uniti d’America, dopo “essere passata” anche dall’Olanda (pure lei sposata con un olandese) dove l’ho conosciuta, intervistata su una sua canzone in italiano, “Libera”, che ebbe molto successo: e dove ho cominciato a volerle bene, come ad una sorellin. Il suo nome d’arte è Giada Valenti. Naturalmente l’ho già intervistata per Il cofanetto magico! Troverete il link alla fine di questo nuovo articolo. Ma è trascorso troppo tempo….

Negli Stati Uniti d’America Giada Valenti è molto conosciuta. Dotata di una voce pura, calda, appassionata ed appassionante, di Venezia, ha conquistato molti cuori con il suo speciale musicale ‘From Venice with Love‘ trasmesso dall’emittente pubblica americana PBS. Adesso, con l’uscita della sua versione bilingue di “Silent Night” e del suo prossimo album, spera di riportare la sua musica anche in Europa.

Per la sua attuazione e l’uscita proprio in occasione della celebrazione del Natale, Giada Valenti ha collaborato con il produttore e vincitore di 8 Grammy, Gregg Field, che ha prodotto ed affiancato celebri artisti come Stevie Wonder, Placido Domingo e Seal, tra gli altri.

Questa canzone e l’album che uscirà il prossimo anno sono stati orchestrati dalla famosa British Royal Philharmonic Orchestra. Nel mitico, celebre Studio A della Abbey Road Studios, dove hanno registrato tutti i loro dischi anche i Beatles… La canzone è in due lingue, inglese e spagnolo. Si tratta di un brano tedesco di 200 anni fa, cantato da un nativo italiano e co-arrangiato da un americano: registrato ai leggendari Capitol Studios di Los Angeles e ai famosi Abbey Road Studios di Londra.

Giada Valenti con Andrea Bocelli

Oltre a Gregg Field, Giada Valenti ha lavorato con gli arrangiatori Jorge Calandrelli (Tony Bennett, Celine Dion, Yo-Yo Ma), Shelly Berg (Gloria Estefan, Renee Fleming) e Chris Walden (Adele, Andrea Bocelli, Josh Groban). Fra I musicisti, il bassista Nathan East (Fourplay, Eric Clapton, Phil Collins, Micheal Buble, Celine Dion), i chitarristi Anthony Wilson (Diane Krall), Tariq Acuni (Josh Groban), Ramon Stagnaro (Andrea Bocelli). L’uscita dell’album è prevista per l’autunno del 2022.

Mi fermo qui perchè il resto ve lo faccio raccontare da lei; soprattutto la parte umana del suo vissuto, una terribile malattia, giudicata inguaribile, che l’ha colpita al culmine della sua carriera; contro cui ha combattuto con tutta la sua forza. E ce l’ha fatta! Nella vita niente si può dare per scontato, spesso veniamo travolti da drammi che ci devastano, ma se riesci ancora a sperare sei già a metà del tuo cammino. Giada ha sperato, sostenuta dall’amore di suo marito Jaap Pouwer, dei suoi fantastici genitori, degli amici e colleghi; ed ora è ancora qui, vicino a noi, più splendente e brava di prima!

Sosteniamola il più possibile con l’ascolto di questo disco natalizio, Silent Night, che rappresenta un nuovo inizio di vita.

Giada, oramai ho scritto tutto su di te, nella mia presentazione. Ora ti lascio la parola. Parlaci di come hai vinto la battaglia contro la forma tumorale che ti ha colpita. E di che tumore si trattava.
Non hai mai passato momenti di sconforto, giudicando tutto ciò ingiusto?

Avevo tre tumori al pancreas, chiamati insulinoma. Molto rari e in genere se più di uno, si ha una malattia genetica che si chiama MEN 1. Che apparentemente però non ho. Dopo un anno da incubo con svenimenti continui che credevano causati da ipoglicemia, comune nelle giovani donne, hanno incominciato a pensare che fosse qualcosa di piu’ serio. I miei livelli di zucchero non si stabilizzavano mai, neanche dopo i pranzi. Dovevo mangiare piccoli pasti spesso. La cosa ha incominciato a diventare un problema quando i piccoli pasti erano ogni 3 ore, notte e giorno. E spesso le tre ore non bastavano e mio marito mi trovava svenuta a terra, sul divano e anche nel letto. E si doveva chiamare l’ambulanza perché non riusciva a svegliarmi. Nelgi ultimi 4 mesi prima del mio ricovero non avevo più una vita normale. Non potevo stare da sola e andare da nessuna parte da sola. Ero sempre positiva e cercavo di portare avanti i miei progetti, incosciente sulla serietà della mia malattia.

Ad un certo punto la situazione era diventata davvero insostenibile, con visite constanti dell’ambulanza e ore nel pronto soccorso di Manhattan. Su consiglio del mio medico in Italia, dove dovevo andare dopo qualche settimana per dei controlli, abbiamo deciso di andare spontaneamente al pronto soccorso con il taxi. Nell’ospedale Mount Sinai, dove mio marito aveva fatto delle ricerche , avevano i dottori più bravi e specializzati per malattie pancreatiche.

Questa decisione mi ha salvato la vita. Me lo hanno confermato anche i dottori in Italia, dove sono andata dopo qualche mese la mia operazione per dei controlli.

Dopo un mese di ospedale, mi hanno mandata a casa sana. Un’operazione endoscopica che ha rimosso metà del mio pancreas e con un tumore ancora nel pancreas che però hanno anabolizzato con alcohol. Ero la seconda paziente a sperimentare questa tecnica. Sono passati 6 anni e sto benissimo. Il mio mezzo pancreas funziona perfettamente e non devo prendere nessuna medicina.

Mi chiedi se ho avuto qualche momento di sconforto e se ho mai considerato la mia situazione ingiusta. Non ho mai pensato neanche per un attimo che non ce l’avrei fatta. E come se una voce interna mi desse questa sicurezza. Ma c’è stato un solo episodio, che ricordo molto bene. Dopo mesi di malattia e forse 10 giorni in ospedale dove cercavano di trovare la causa dei miei continui svenimenti, una mattina è successo un fatto che mi ha cambiato la vita. Da sempre tenevo con me un piccolo santino con Padre Pio che mi ha dato una mia zia. Dovunque andassi, era sempre con me. Quella mattina, forse dopo 10 giorni appunto che ero ricoverata, non avevo dormito niente per i rumori dell’ospedale e per il flebo che mi avevano inserito nella vena del collo per darmi continuamente zucchero. Stanca, mi è venuto un attimo di rabbia, e ho pensato che era tutta una bugia, la fede ed essere brave persone.

Cosi ho tolto il santino dalla tasca del pigiama, mettendolo nel cassetto. Neanche due minuti dopo, sono entrati i dottori per il giro dei controlli di routine. L’endocrinologa che mi seguiva, si avvicinò e mi abbracciò; cosa strana per una dottore, inusuale. Subito continuò dicendo che lei doveva solo credere alla scienza, ma mi disse “lassù qualcuno ti vuole bene, perché per la scienza è praticamente impensabile che nei tuoi continui svenimenti tu ti sia spesso risvegliata da sola mentre arrivavano gli aiuti. E soprattutto che non ti sia mai mancato ossigeno al cervello, danneggiandolo.”

Quando è uscita ho ripreso il mio santino di Padre Pio e non ho più dubitato. Era la mia risposta…..Questa malattia mi ha fatto soffrire, e con me forse anche di più mio marito che era sempre con me, e la mia mamma e papà che seguivano con FaceTime tutto dall’Italia, dato che non si sapeva cosa aspettarsi. Ma di certo mi ha reso una persona migliore. Mi ha unita di più alla mia famiglia, a mio marito e ai miei fans, i miei angeli, le ali della mia musica, che mi coprivano di lettere e regali all’ospedale. Poi la musica, i dottori dicevano sempre, “quando uscirai di qui dovrai farci un concerto”, ed erano sempre allegri e gentili con me. Dopo qualche mese dall’uscita dall’ospedale li ho invitati tutti, dottori e infermieri e hanno ricevuto una grande applauso da tutti! Una grande emozione! Ricordo tutto questo con gratitudine. Anche se la malattia è stata dura, di certo non ho da lamentarmi. Ho visto cosi tante persone che stavano ancora peggio di me non avevano nessuno…..Io ero fortunata.

Perchè la scelta di questo nuovo singolo e non una canzone scritta da te, oltre che cantata da te?

Silent Night è da sempre una delle mie canzoni Natalizie preferite. Astro Del Ciel per noi in Italiano; adoro il messaggio che esprime in ogni lingua con l’arrivo di Gesù Bambino e la speranza che il suo arrivo porti pace e amore. Mi è venuta spontanea questa canzone; sempre quella voce interiore che mi parla credo……Poi ai concerti canto anche le mie originali; ma per il primo singolo di questo progetto di Natale, questa mi è venuta per prima alla mente.

Quale è il tuo sogno più grande, adesso che hai ripreso a vivere?

Di certo vivere ogni attimo come fosse l’ultimo. Siamo su questa terra per poco tempo, di passaggio, ed io ho tanti sogni, ogni giorno mi alzo con il sorriso, non perché la mia vita sia una vita facile. Mi manca la mia famiglia, sono tutti in Italia. E come tutti ho tante difficoltà e problemi quotidiani. Essere un’artista indipendente senza una grande casa discografica alle spalle, non è facile ma io e mio marito, che è anche il mio manager, non ci facciamo spaventare dalle difficoltà, cerchiamo sempre di andare avanti. E nel mondo ci sono sempre così tante persone pronte ad aiutare i sognatori. Uno dei miei sogni è di portare la mia musica e il suo messaggio d’amore in giro per il mondo.

Essere famosi è bello, per il fatto che dà voce ai sentimenti ed io vorrei diventare famosissima per parlare di pace e d’amore con la mia musica. Mi arrivano messaggi quotidiani, e ancora di più durante questa pandemia, da persone da tutto il mondo, che mi ringraziano per la mia musica, per i miei live streaming sui social media, per la mia allegria. Senza neanche saperlo ho aiutato tante persone a non sentirsi sole, certi anche ad evitare il suicidio. Ho anche aggiunte alle 5 lingue, il linguaggio dei sordi durante la pandemia, dopo che una mia fans, ora grande amica, mi ha fatto presente di come le “mascherine” impedissero ai sordi di comunicare con noi. Ora ho anche dei fans che mi adorano e adorano la mia musica ma sono sordi: sentono le vibrazioni e mi dicono che ho una voce dolcissima.

Spesso mi chiedo cosa potrei fare se potessi a raggiungere ancora più persone, quanta gioia potrei portare?! E così non mollo mai e non smetto mai di sognare grandi sogni e di lavorare senza sosta. La musica è la mia felicità, e porta felicità a così tante persone! Credo che sono ancora qui in questo mondo sia proprio per questo.

In quale colore ti immedesimi e ti senti bene visualizzandolo ad occhi chiusi?

Il rosso è il mio colore preferito. Ma di certo mi immedesimo con l’arcobaleno. Sono tanti colori tutti in armonia, proprio come vorrei che fosse il mondo: tutti diversi eppure tutti insieme.

Quali sono i tuoi progetti e speranze per il futuro?

Spero di poter continuare a fare musica, portarla in giro per il mondo, riportare la mia musica e la mia storia Olanda, dove è iniziata la mia carriera. E anche in Italia. Sono cosi orgogliosa della mia italianità che promuovo qui negli Stati Uniti con la mia musica e tutte le mie attività……Mi piacerebbe trovare un posto anche nella mia patria di certo…
Ho cantato nei teatri più belli d’America compresa la Carnegie Hall diverse volte con i miei spettacoli, faccio la headliner qui a Las Vegas nel prestigioso Smith Center..…..ma di certo mettere piede a San Remo sarebbe incredibile….farebbe di certo riempire di gioia anche i miei genitori, magari come ospite o presentatrice ……

E poi vorrei vincere qualche Grammys, un Oscar e un Tony Award per Broadway….. prima della mia malattia, ho detto di no più volte al cinema e un grande no anche ad un musical di Broadway importante. Ma adesso si, vorrei recitare e mettermi in gioco con nuove avventure….
Come dico sempre io alla mia mamma che sorride, siamo nelle mani di Dio, ma a decidere dobbiamo essere noi: questa è stata fino ad oggi la mia vita….Ho seguito la mia felicità, senza paura di rischiare. Il mio cuore batte ancora …e finchè batte io sogno grandi sogni. Questo Natale sarò in Italia con la mamma e il papà! La felicità è proprio nelle piccole cose.

Circa i progetti, ne ho tantissimi. La maggior priorità è finire l’album di natale con la Royal Filarmonica di Londra per farlo uscire il prossimo anno, filmare uno speciale televisivo di Natale, inoltre ho anche un progetto molto bello da finire con musica inedita in lingua Spagnola. Insomma, ho ritrovato la mia energia dopo la malattia! Le miei giornate sembrano sempre troppo corte…..

Non possiamo che concludere augurando a Giada ovviamente tanta, tanta salute; poi tutto il successo che si merita ancora, insieme a suo marito, ai genitori, ai suoi fans, amici, a noi che le vogliamo molto bene.

Buon Natale a tutti e che per tutti arrivi anche un nuovo anno 2022 pieno di luce, benessere, felicità, pace e amore.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Link ad una mia intervista a Giada Valenti uscita in passato proprio sul Cofanetto magico.

Indirizzi ultili per contattare Giada Valenti:
www.giadavalenti.com
Info@giadavalenti.com
JJ Pouwer
Manager Giada Valenti
+1-917-478-4217
JJ@perlaentertainment.com

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Altri social media dove trovare Giada:
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Link alle interviste di Roberto Vecchioni, sul suo disco uscito a Natale, “Io non appartengo più”.

Vi segnalo anche: Intervista a Roberto Vecchioni. I colori del buio, l’ultimo suo splendido album.

Ai fans di Roberto Vecchioni segnalo inoltre altre due mie belle interviste: per Ok, la salute, del gruppo Rizzoli, uscita anche sul Corriere della Sera.

E per il quotidano Libero.

Intervista a Francesco Giorgino.

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3 Responses to “Buon Natale con la straordinaria storia ed intervista ad una brava, bella cantante di origine italiana, Giada Valenti. Il suo ultimo cd, Silent Night, e la sconfitta di una terribile malattia. Stavo per morire ma ora sono ancora qua.”

  1. Maristella Grillo scrive:

    Una storia coinvolgente, nonostante grandi battaglie, ricca di positività, pensare positivo, anche quando tutto intorno è grigio è l’unico modo per superare qualsiasi avversità che la vita ci riserva. Bellissima persona, cantante superlativa, ho avuto modo di ascoltare le sue canzoni e sono rimasta affascinata! Tantissimi auguri di cuore e Buon Natale.

    Maristella

  2. PETER TOMAINO scrive:

    Giada, La tua voce di oro e una gioia.

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