Olanda, liberi tutti! Una botta di vita! Via le mascherine. Il bricconcello re Willem Alexander infrange le regole prima della partita Olanda – Austria ed il premier Rutte lo riprende!

Giugno 2021. Den Haag (l’Aja). Il quartiere “arancione” dei fans della squadra nazionale olandese. Foto nos.nl

Ieri sera il premier olandese Rutte, o meglio ex premier perchè i Paesi Bassi sono senza governo dal 17 marzo, data delle elezioni politiche, alla ricerca disperata di una formazione che voglia riconfermarlo… ha tenuto una conferenza stampa annunciando la fine della maggior parte delle norme restrittive o almeno un sensibile rallentamento (in olandese si chiama versoepeling).
Accanto a lui l’ex ministro della salute Hugo De Jonge, fiero degli 8 milioni di vaccinati (su una popolazione di 17 milioni di abitanti) e dei contagi in rapida discesa. Ieri erano 918 (all’inizio della pandemia erano stati 1.677.956), i ricoverati 315 (due mesi fa erano circa 2000), in terapia intensiva 218 (800 due mesi fa). Insomma, una botta di vita per gli olandesi, dopo la fine di ben 6 mesi di rigido lockdown, che li aveva visti depressi, scoraggiati, persino arrabbiati.

Giugno 2021 Ad.nl. Amsterdam.Re Willem Alexander e la Regina Maxima appaludono alla squadra di calcio olandese degli “Arancioni” contro l’Ucraina. © Pim Ras Fotografie

Una botta di vita di cui però se ne è approfittato con largo anticipo quel bricconcello (in olandese si traduce “ boefje”) di re Willem Alexander, il quale questa settimana, prima della partita Olanda-Austria se ne è andato a passeggio per le strade dell’Aja, stringendo mani a destra e a manca, senza mascherina e soprattutto senza distanziamento sociale; nella famosa strada cittadina chiamata “Oranje” in quanto abitata da veri fans della squadra olandese, completamente addobbata di tutto…e di più!
Bandierine arancioni, case arancioni, magliette arancioni, vestiti arancioni!

Tutto questo mentre la moglie di Willem Alexander, (in italiano meglio conosciuto come Guglielmo Alessandro), la dolce, bella e amata regina Maxima, argentina, ha fatto il possibile per far dimenticare il famoso viaggio per recarsi in vacanza nella loro villa in Grecia intrapreso proprio mentre il premier Rutte aveva chiesto a tutti i cittadini di non uscire dal Paese a causa della pandemia: subito scoperti e rientrati in patria con le orecchie abbassate e tante scuse ai cittadini.

Su questa vicenda potete leggere il mio articolo pubblicato dal quotidiano Avvenire, con cui collaboro da tempo.
Cliccare su questo link.

Nel frattempo, la ben più saggia e molto intelligente figlia Amalia, erede al trono d’Olanda, scriveva al premier Rutte una lettera in cui diceva di non accettare i 1,6 milioni di euro a lei destinati (ogni anno) al compimento dei 18 anni di età (il 7 dicembre prossimo), in quanto “non ne vedeva il motivo, a maggior ragione in un momento in cui tanti giovani come lei e tante famiglie erano oppressi da problemi economici.” A onor del vero prima di lei proprio un’altra principessa, Elisabetta del Belgio, (2 anni più di lei) aveva compiuto la stessa buona azione, rifiutando 4000 euro al mese.

Foto nu.nl. La principessa Amalia d’Olanda. “No, agli introiti reali, non ho fatto nulla per meritarmeli”, ha detto, rifiutando un milione e mezzo di euro all’anno. Il suo gesto è stato molto apprezzato dai cittadini olandesi e fra i giovani della sua generazione.

Moglie e figlia stanno dando quindi un buon esempio al loro Paese. Vedremo se la tirata d’orecchie a re Willem Alexander sarà servita. Secondo il premier va bene esultare dal palco dello stadio ma poi festeggiare senza tener conto che il Coronavirus è tuttora in agguato, pronto a mutare, a colpire di nuovo, esso ovviamente fregandosene dei campionati europei di calcio…. è un po ’troppo!

A proposito delle partite di campionato, l’Olanda non ha certamente eccelso, questa volta; per non parlare del Belgio; nonostante entrambe le squadre abbiano vinto. Ma qui subentra il mio spirito nazionalistico, esaltato dall’ultima vittoria dei nostri “Azzurri”, che hanno superato se stessi, giocando contro la Svizzera ( idem gli svizzeri!) in modo equilibrato, professionale, sportivo; senza tanti pestoni, morsi (purtroppo si è visto anche questo), gomitate, spintoni; e con tanto entusiasmo! “Questo è il bel calcio che vorremmo sempre vedere”, hanno commentato gli olandesi, tifando per l’Italia!

Per concludere, dal 26 giugno in Olanda, liberi tutti; ma rispettando il solito metro e mezzo di distanza, anche all’interno dei ristoranti, musei, cinema, supermercati. A casa si potranno ricevere tutti gli ospiti e familiari che si vogliono (sino ad ora erano 6 persone al massimo). L’alcol potrà essere di nuovo venduto anche a tarda sera (purtroppo).

A luglio saranno vaccinati i ragazzi dai 12 anni in su con problemi di salute e tutti i cittadini che lo vorranno i quali non hanno ancora ricevuto la prima e seconda dose; nella speranza di raggiungere l’immunità di gruppo o gregge, come la si preferisce definire. Sono stati programmati 243 eventi con la previsione di più di 3 milioni di persone. Si potrà tornare al lavoro, in condizioni di sicurezza, ma solo per metà tempo. Per l’altra metà rimane il consiglio di svolgerlo da casa.

E le mascherine? Le famose mascherine tanto aborrite da Rutte, sin dall’inizio della pandemia da Covid 19? Dal 26 giugno niente più obbligo di indossarle; solo sui mezzi pubblici, nelle scuole medie, negli aeroporti e sull’aereo.

Che dire? Che cosa possiamo dire noi emigrati, noi italiani come me da 40 anni in Olanda? Noi integrati, sia pur a volte con qualche remora e nostalgia per il nostro Paese d’origine? Che Dio ce la mandi buona! A noi e a tutto il mondo che sta sempre più riprendendo a vivere. Con un consiglio: di non abbassare comunque la guardia! I virus sono “parassiti” terribili, sempre dietro l’angolo, pronti ad approfittarsene di noi e dei più deboli fra di noi. Per questo la vaccinazione è l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per combatterlo ad armi pari (o quasi pari!)

Una notizia importante per chi cerca lavoro all’ester
o: i ristoratori olandesi cercano personale; infatti alcuni non possono riaprire in quanto ne sono privi. La maggior parte durante l’epidemia aveva trovato lavoro nei supermercati, rimasti sempre aperti (che offrivano anche uno stipendio maggiore), altri purtroppo hanno perso la vita, altri ancora risentono delle conseguenze del Covid superato ma non del tutto: per cui sono ancora troppo debilitati per poter riprendere il lavoro.

Buona vacanza a chi potrà andarci! Buona ripresa nel vostro Paese se non potrete concedervi un piccolo viaggio. I motivi di svago si possono trovare ovunque, basta volerlo, basta cercare di vivere il più possibile all’aperto, in mezzo alla natura, in pace, serenità.

Maria Cristina Giongo
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