“Like a prayer” di Madonna: la famiglia, la fede e la musica negli anni ’80

Negli anni ’80 la musica internazionale ha vissuto uno dei suoi momenti più significativi, sia a livello di testi che di innovazioni di stili e sperimentazioni strumentali, nonché la nascita di artisti mondiali, che ancora oggi sono un punto di riferimento per chi vuole cominciare questo mestiere. Madonna, la mia artista femminile preferita in assoluto, ha cominciato la sua carriera nel 1982 e in quasi 40 anni ha dimostrato più volte di saperci fare, ha anticipato le mode o le ha dettate, ha portato avanti le battaglie contro la discriminazione sessuale e soprattutto ha prodotto dischi di notevole fattura. A mio avviso il suo capolavoro di quel periodo e di tutta la sua carriera resta “Like a prayer”, pubblicato a Marzo del 1989.

A mio avviso il suo capolavoro di quel periodo e di tutta la sua carriera resta “Like a prayer”, pubblicato a Marzo del 1989. Un disco arrivato in un momento particolare della vita della signora Ciccone: il recente divorzio dall’attore Sean Penn, le recensioni negative delle sue prove di attrice, l’aver spento 30 candeline e quindi aver raggiunto l’età in cui è morta sua madre, alla quale questo disco meraviglioso è dedicato.

Il tema principale del disco è la famiglia e i rapporti che intercorrono tra i vari membri che la compongono. Madonna non ha avuto un’infanzia particolarmente felice, la madre morì a soli 30 anni quando lei era molto piccola e i rapporti col padre non sono mai stati idilliaci. Nonostante tutto questo la cantautrice ha sempre tenuto in alta considerazione i suoi legami di sangue, rifugio sicuro dove potersi consolare da quanto di brutto possa capitare nella vita di una persona. Alla madre è dedicato lo struggente brano “Promise to try”, al padre la ballad “Oh father”, alla famiglia il pezzo “Keep it together”.

Altro tema portante del disco è il rapporto abbastanza tormentato di Madonna con la fede e l’educazione cattolica che ha ricevuto fin da piccola. La cantautrice all’epoca ha sempre ribadito la sua fede cristiana e la sua continua mutazione, perchè crescendo si capiscono molte cose e a volte la tua fede viene messa a dura prova, ne so qualcosa pure io ed è anche questo uno dei motivi per cui sento “Like a prayer” molto vicino alla mia anima.

Per produrre il disco Madonna ha voluto staccarsi definitivamente dal mondo dei teenager a cui erano comunque legati i suoi primi dischi, proponendosi anche con un look più maturo tornando mora ed esprimendo la sua carica sensuale di donna e non più di ragazzina. All’album hanno collaborato i suoi storici partner artistici Stephen Bray e Patrick Leonard, ai quali si è aggiunto nientedimeno che Prince, con cui Madonna ha anche duettato nell’ipnotico brano “Love song” e sembra che sia proprio lui a suonare la chitarra nel singolo di lancio “Like a prayer”. A proposito di quest’ultimo, Madonna per far anche parlare molto del disco ha realizzato per il brano di lancio un video molto provocatorio, che all’epoca suscitò le ire del Vaticano e di numerosissime associazioni religiose americane, tanto che la Pepsi, con cui Madonna aveva firmato un ottimo accordo e che avrebbe sponsorizzato il suo prossimo tour, decise di rompere le trattative. Ma questo non fermò né il successo commerciale della canzone né quello dell’intero disco, che conquistò il disco di platino in moltissimi Paesi tra cui il nostro.

Oltre a “Like a prayer” sono stati estratti altri cinque singoli, tra cui la canzone “Express yourself”, che è la canzone che mi ha aiutato tantissimo ad accettarmi e darmi una mano a capire chi io sia e cosa voglio davvero nella vita. Madonna è la mia artista preferita in assoluto, la ascolto da quando ero solo un bimbo e ancora oggi metto su i suoi dischi, in particolar modo proprio “Like a prayer”, che considero il suo capolavoro. Un disco maturo, straordinario, che accompagnava gli anni ’80 verso la loro fine ma che si proiettava in un futuro di ragazzi che stavano crescendo e che stavano diventando grandi, proprio come Madonna.

Cristian Del Vecchio

Nato e cresciuto a Napoli nel 1975, residente in provincia di Roma, di professione ortottista, blogger per passione, amante della musica, del cinema, della tv e della cultura degli anni ’80, divoratore di serie tv, videogiochi e fumetti, insomma un nerd a tutti gli effetti.

Link al blog di Cristian Del Vecchio: Cocoon1975.wordpress.com

No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or any means, without prior permission of the publisher and without indicating the source.
Proibita la riproduzione del testo e delle fotografie senza citare l’autore e la fonte di provenienza. Alcune fotografie sono state scaricate dal web; nel caso fossero coperte da diritti d’autore vi preghiamo di avvertirci che verranno immediatamente levate.

Tags: , , , , ,

Lascia un commento