L’angelo di Bucarest. Ancora in volo.

Ancora in volo. A due anni e mezzo dalla sua uscita, il primo romanzo di Valentino Di Persio, “L’Angelo di Bucarest“, edito dal Gruppo Editoriale Tabula Fati di Marco Solfanelli, desta ancora interesse nei lettori. Praticamente, la prima tiratura è andata esaurita e la seconda si accinge ad essere ristampata. Questo romanzo, la cui prefazione è stata curata dalla Direttrice de Il Cofanetto Magico, Maria Cristina Giongo, si onora di lusinghieri apprezzamenti di esimi esponenti della cultura italiana, come quelli della Professoressa Giulia Notarangelo della quale segue una suggestiva recensione.

RECENSIONE:
Suggestive atmosfere di una capitale, Bucarest, la Parigi dell’Est. Il racconto si tinge di mistero, un mistero che solo alla fine si dipana. Una giovane creatura, Dana, scambiata per un angelo, che appare scomparendo e scompare apparendo. C’è ma non c’è, come “la cameriera moretta”, come Dania, “la strega buona”. L’unico personaggio certo (reale) è il protagonista-viaggiatore, Valerio, coadiuvato da Silvia, l’amica di Dana, che fornirà alla fine la chiave per spiegare ciò che sembra in origine inspiegabile.
Suggestivo e affascinante l’incipit che rievoca “La piccola fiammiferaia” e i racconti di streghe legati all’infanzia. Un brulichio di personaggi di vario genere tra sogno e realtà. Tante assenze presenti. Suggestivi gli squarci cittadini che ci offre lo scrittore con la sua grande dimestichezza dei luoghi e di come si viaggia. Sono così vive e reali le sue descrizioni che anche al lettore sembra di esserci.
Musica e sogno (la melodia “che scuote l’anima”, l’Adagio di Albinoni e The Lonely Shepherd di Gheorghe Zamfir, il suonatore di Nai), interni di locali, usi e costumi tipici accompagnano la storia e arricchiscono le atmosfere. Ho ascoltato i brani citati trovandovi una perfetta sintonia con la pagina scritta.
Originale è l’aggancio dei singoli capitoli alle poesie. I versi fanno da intermezzo e da contrappunto ai racconti. Poesie e racconto dedicati ad una figura femminile, ad un’assenza presente, ad un sogno che svanisce: L’angelo di Bucarest.
“Oltre le nuvole” è l’altra storia che completa il libro. Anch’essa è fatta da atmosfere ricche di fascino e si snoda tra terra, cielo e musica, tra aeroporti e grandi città. Reali i personaggi, questa volta. Possibile e reale, un sentimento che potrebbe nascere tra due persone, in apparenza lontane.
Sfumato è il finale che si stempera “per le strade della bellissima Bucarest”.
Un sogno che pare possibile e che si svolge tra terra, cielo e ancora musica: “le note suggestive e ovattate di un famoso brano di Giorgio Moroder”.

Giulia Notarangelo

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L’Angelo di Bucarest è una storia che segna la mente di chi lo legge, perchè al continuo svanire dell’Angelo, segue sempre il suo misterioso riapparire. Buona lettura.

Nella foto ci siamo io, Marica Caramia (autrice della copertina) e l’autore Valentino Di Persio

Marica Caramia
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