Olanda. Elezioni politiche. Si è votato nei bar e ristoranti chiusi a causa del Coronavirus. Rutte si conferma leader del Paese. A sorpresa arriva seconda una donna, Sigrid Kaag. Forte, decisa, progressista. Sconfitta della sinistra.

Paesi Bassi, 17 marzo notte. Elezioni politiche. Esultano i leader dei due partiti più votati, il Vvd (liberali conservatori) che fa capo al dimissionario premier Mark Rutte, e Sigrid Kaag (in piedi su un tavolo) del D66, liberale progressista. © Beeldbewerking Tubantia uit twee foto van Learn More

Si può proprio dire che nessuno lo scolla da “quella sedia”, riferendosi al leader del partito dei liberali conservatori (Vvd), Mark Rutte, che già era al suo terzo mandato; e ora raggiungerà il record del quarto. Ha acquisito 1 seggio arrivando a 34. D’altra parte lui stesso era sicuro che gli olandesi lo avrebbero scelto di nuovo, in quanto, soprattutto in questo periodo di epidemia da Covid-19, i cittadini hanno bisogno di continuità, struttura, fermezza. Vivo in Olanda da 40 anni e conosco molto bene la mentalità di questo Paese. A livello politico sono molto semplici, diretti, vogliono basi solide e soprattutto vogliono mantenerle affidando ad altri, per quanto possibile, il compito di gestirle; senza troppi coinvolgimenti personali ed ideologici. A favore di Rutte ha giocato il suo eclatante gesto di dimettersi (con tutto il governo in carica) pochi mesi prima delle elezioni a causa di uno scandalo legato a sussidi dati a genitori per gli asili dei figli ma richiesti poi ingiustamente indietro. Per questo si è scusato più volte, senza difendersi, durante la campagna elettorale (che si è tenuta solo via i media), asserendo “di vergognarsi in qualità di capo di un governo che come priorità deve avere la tutela dei cittadini.”

Paesi Bassi.17 marzo 2021. Ancora una volta ha vinto in assoluto il partito dei liberali conservatori, Vvd, del premier dimissionario Mark Rutte. Le elezioni politiche si riferiscono alla Camera dei rappresentanti (Tweede Kamer), che è eletta a suffragio universale e si tengono ogni 4 anni, in marzo.

La novità di queste elezioni è il salto in avanti del partito D66, che possiamo definire di centro, che ha conquistato 5 seggi, ottenendone 24 in totale e diventando quindi il secondo partito. Esso faceva già parte della coalizione passata di governo con il Vvd, il partito Cristiano Democratico (Cda) che ha perso 4 seggi (ora ne ha 15) e Cristiani Uniti (Cu), stabile sui precedenti 5 seggi. Nelle elezioni del 2017 il secondo partito era quello nazional popolare di destra (Pvv) di Geert Wilders, che ora ha perso 3 seggi. Con 17 seggi rimane comunque il terzo partito. Durante la campagna elettorale Rutte aveva dichiarato che mai avrebbe governato con lui per via delle sue posizioni anti islam.

Sconfitti i partiti di sinistra, che hanno perso molti seggi, tanto che insieme non raggiungono quelli del Vvd. Si tratta del GroenLinks (Partito dei verdi), di quello dei lavoratori (Pvda) e di quello socialista ( Sp). Mentre è entrato in parlamento Volt, un giovane partito per l’Europa.

Un chiaro sintomo di come la popolazione sia stanca del Lockdown sono i 6 seggi conquistati dal partito Fvd, Forum voor Democratie, che ha basato la sua campagna elettorale anche sulle riaperture. Il suo leader, Thierry Baudet, è stato multato perchè si faceva fotografare mentre stringeva le mani dei suoi sostenitori, per giunta senza mascherina. La linea del suo partito sull’immigrazione è quella di seguire il modello australiano. Sta a dire: decidere chi viene nel proprio Paese, chi ci rimane e secondo la compatibilità con la propria cultura.

A proposito di immigrazione, al contrario, la leader del secondo partito, Sigrid Kaag, ha portato avanti la sua campagna politica con un forte accenno sui diritti uguali per tutti, anche per i migranti. La sua frase preferita, durante la campagna elettorale è stata: “Tutti devono avere la stessa possibilità nella vita. ”Infatti si è spesso scontrata con Geert Wilders su questo tema. Da ben 30 anni il secondo partito si è aggiudicato, quasi sempre, il Ministero delle finanze, piuttosto ambito e di notevole importanza. Adesso potrebbe quindi aggiudicarselo proprio il D66.

Sigrid Kaag, 52 anni, del partito liberale progressista D66, arrivato secondo alle elezioni politiche che si sono tenute nei Paesi Bassi il 15, 16 e 17 marzo 2021

Sigrid Kaag, è stata la prima donna ministro degli affari esteri. Dall’ottobre 2013 al settembre 2014 ha guidato la missione di disarmo che ha portato alla distruzione di armi chimiche in Siria. E’ sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah in Svizzera, e ha quattro figli. Parla fluentemente sei lingue (olandese, inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo).

E visto che parliamo di prime donne… nel consiglio comunale di Eindhoven svolge la sua attività la prima donna italiana a ricoprire questa carica politica, Miriam Frosi, del partito Cristiano Democratico, Cda,il cui leader è Wopke Hoekstra. Noi italiani siamo molto fieri di lei, soprattutto per la sua attività a favore della tutela del lavoro con particolare riguardo verso le categorie più indifese e degli stranieri. Tenace, intelligente, colta, instancabile, riesce a svolgere i suoi impegni professionali insieme a quelli di moglie e super mamma.

Una curiosità è che l’ex ministro della salute Hugo De Jonge (del Cda), personaggio di spicco durante la gestione della pandemia, si è presentato al seggio elettorale senza un documento di identità ed è stato…rimandato a casa a prenderlo!Poco dopo è suonato l’allarme installato sul suo telefonino che lo avvertiva di essere entrato in contatto con una persona contagiata dal Coronavirus. Ora si trova a casa, in quarantena, in attesa di fare il tampone sabato.

Per concludere la preoccupazione dei cittadini per queste elezioni era sulle misure che sarebbero state prese per garantirne la sicurezza in un momento in cui l’Olanda è fiaccata dalla terza ondata dell’epidemia da Covid-19, in totale lockdown da ben tre mesi, con l’aggiunta del coprifuoco che va avanti dal 23 gennaio scorso e le vaccinazioni che procedono a rilento. Per questo motivo esse si sono tenute in tre giorni; il 15 e 16 marzo hanno votato le categorie più a rischio. Il 17 marzo il resto della popolazione, con una presenza dell’82,6% di votanti. Dai 70 anni in su lo si poteva fare anche per posta. Oppure dalla propria automobile (con tanto di cabina elettorale portata da due persone davanti alla portiera aperta della vettura). Le maniglie delle porte e le stesse cabine venivano disinfettate ogni 30 minuti. Le matite si potevano portare via. Quelle lasciate, venivano disinfettate.

Overijsselse Marle (Paesi Bassi) il signor Wim Westhoff che ha messo a disposizione il piccolo ripostiglio garage della sua casa per farne un seggio elettorale (stembureau). Foto Talsari

Si è votato nei bar e ristoranti, approfittando della loro chiusura. Il più piccolo seggio elettorale è stato improntato… nel ripostiglio garage di Wim Westhoff, nel paese Overijsselse Marle. Per altre notizie vi segnalo il link ad un mio articolo uscito nel quotidiano nazionale Avvenire, il secondo giorno delle votazioni.

Den Haag (Paesi Bassi) Elezioni politiche 2021. La sede del parlamento olandese.

Ora si deve attendere la formazione di una nuova coalizione, per raggiungere i 76 seggi (sui 150 necessari per governare). Dopo queste elezioni i partiti in parlamento sono diventati 17. Se ne erano presentati 37. Ora la speranza è di avere al più presto un nuovo governo che si concentri finalmente e soprattutto sulle vaccinazioni; inoltre su aiuti economici ai commercianti. Durante il secondo lockdown alcuni di loro li avevano ricevuti ma… avevano poi dovuto restituirli quando avevano ricominciato a lavorare con le riaperture dei negozi.

L’indistruttibile Mark Rutte ha promesso solennemente che lo farà… Ha riacquistato la fiducia dei suoi cittadini, all’inizio della pandemia scossa dal suo averla troppo a lungo sottovalutata: ora deve dimostrare che valeva la pena di rivotarlo, tenendo conto che… dagli errori si impara. O, almeno, si dovrebbe imparare!

Maria Cristina Giongo
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