Imma Paone. Buone Feste con i nostri amici animali, con tanti consigli utili!

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Ci siamo quasi al tanto atteso periodo delle feste natalizie, anche se quest’anno 2020 è un anno probabilmente da dimenticare per la pandemia che ha coinvolto e sconvolto tutto il pianeta. Il COVID ci ha cambiato radicalmente ed ha condizionato le nostre relazioni affettive, mettendo in dubbio anche l’amore incondizionato che ci lega ai nostri animali con tutte le informazioni, senza riscontro scientifico, che sono state date. Ma sappiamo che il Natale è un periodo magico, capace di farci sentire più buoni, più propositivi, più amorevoli e soprattutto capace di darci quell’energia incredibile che ci permette di stravolgere l’aspetto della casa con mille luci e decorazioni.

Come ogni anno rispolveriamo l’albero, il presepe, gli addobbi e le luci, oltre a stilare menù per il luculliano cenone.
Anche questa volta vorrei darvi alcuni suggerimenti per ridurre tutti i potenziali pericoli a cui i nostri piccoli animali sono esposti, cercando così di vivere insieme un sereno e felice Natale.
Qualsiasi oggetto adoperato per gli addobbi diventa un potenziale pericolo se rosicchiato o ingerito dai nostri animali : palline natalizie, nastri dei regali, cavi elettrici, gancetti per appendere all’albero le palline, neve artificiale ed anche i piccoli pastori dei presepi.

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La scelta dell’albero di natale è il primo punto da considerare.
Per esperienza indiretta vi posso dire che è meglio desistere dall’acquisto dell’abete vero, sia perché lo considero una vera offesa alla natura considerando tutti quelli che poi ho sempre visto buttati nella spazzatura qualche giorno dopo le feste, completamente rinsecchiti perché ovviamente non hanno mai ricevuto una goccia di acqua nel lungo periodo in casa, sia perché anche la corteccia rosicchiata o gli aghini di pino possono provocare disturbi gastroenterici.
Sarebbe bene posizionare l’albero (possibilmente di plastica ) in un punto della stanza non facilmente accessibile ai nostri animali perché vi assicuro che, soprattutto i gatti, adorano arrampicarsi nel suo interno facendo cadere tutti gli addobbi.

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Io da qualche anno utilizzo un alberello che si appende alla parete, in questo modo, sollevato da terra, non è soggetto agli attacchi dei miei pestiferi gatti, ma un altro tipo di albero che trovo molto conveniente per chi ha animali è quello “inverso” che si appende al soffitto. Certo, è veramente insolito vedere un albero a testa in giù, ma è a suo modo molto creativo.
Una particolare attenzione meritano anche le decorazioni.
Inutile sperare che le palline di vetro, ceramica o terracotta, così belle ma molto delicate, possano sopravvivere alla curiosità dei nostri animali. Ricordo ancora il mio Brooklyn (un labrador di 35 Kg.) che riusciva a rubarle dall’albero per giocarci come fossero palline da riporto. Sicuramente meno belle ma decisamente più pratiche sono quelle in plastica, facendo comunque sempre attenzione che non siano prese facilmente, mordicchiate ed ingerite perché i pezzetti di plastica sono “un pò indigesti”. Potrebbe essere utile fissarle bene all’albero ( magari senza usare i gancetti in plastica ) e non addobbare i rami più bassi e più facili da raggiungere.

Altra nota dolente sono le bellissime e coloratissime lucette che illuminano ed impreziosiscono il nostro albero.
L’ultima volta che ho provato a fare l’albero tradizionale a casa mia avevo 2 grandi sabotatori: Treppy che si arrampicava come una scimmia fino alla punta dell’albero facendomelo cadere in continuazione dal suo tavolinetto e Peter che adorava le lucette. Mi decisi a smontarlo prima dei tempi previsti perché una sera, proprio come in un cartone animato, vedevo le guance di Peter che si illuminavano ad intermittenza, perché aveva preso in bocca una lucetta, fortunatamente senza romperla e senza prendere una scossa elettrica.

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Considerando che vedere un albero in casa potrebbe essere il sogno di molti cani maschietti, pronti a marcare con la loro pipì il nuovo oggetto, si potrebbero adoperare degli spray repellenti che teoricamente, avendo un odore intenso e per loro poco piacevole, dovrebbero far desistere il nostro amico.

Evitiamo anche le candele accese senza protezione in tutta la casa, ma, se proprio, come me, adorate quella luce soffusa, calda e quel bellissimo profumo che emanano, è meglio riporle in quelle piccole casette trasparenti di cui sono pieni i negozi di oggettistica per la casa.
Io sono napoletana e per me non è Natale senza il presepe.
Sono abituata fin da piccola a inventarmelo con la carta finta roccia, il sughero, il muschio, le piccole pietre, la fontana con l’acqua che sgorga ed il cielo stellato. Ma i pastori sono un vero dramma. Non posso più utilizzare quelli bellissimi in terracotta ed in ogni caso non posso utilizzare personaggi troppo piccoli, perché potrebbero essere ingeriti. Oggi, simbolicamente, utilizzo un presepe costruito all’interno di una campana, così evito di operare per corpo estraneo qualcuno dei miei gatti.

La bellezza del Natale è anche aspettare la mezza notte per scartare i regali.
Ancora oggi io ho lo stesso entusiasmo di quando ero bambina.
Attenzione però alla carta di imballaggio ma soprattutto ai nastri e ai fiocchetti, che sono cosi appetitosi soprattutto per i gatti perché facilmente confusi con code di lucertole o di topi.
Da veterinario vi chiedo però una cosa: non regalate animali a Natale.
Certo, la scena del cucciolo infiocchettato con un bellissimo nastro rosso che esce da una scatola natalizia, farebbe commuovere chiunque, non solo un bambino, ma ormai è statisticamente provato che gli animali regalati a natale sono vittime di abbandono qualche mese dopo. Donare un cane, magari salvato da un rifugio o dalla strada, è un gesto bellissimo, ma bisogna essere più che certi che la persona che lo riceve sia intenzionato a curarlo per tutta la vita. Ricordiamoci che abbandonare un cane non è solo un atto crudele ed incivile, ma è anche perseguibile dalla legge.

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Un ultimo appunto lo dedico agli interminabili cenoni di queste feste.
La tavola è, nella maggior parte delle famiglie, stracolma di cibo. Nella tradizione napoletana ci si siede alle ore 20 e, rotolando, ci si alza dalla tavola solo a mezzanotte per dare il benvenuto al Bambin Gesù (per chi è cattolico) e per scartare i regali. Sulla tavola si trova di tutto: dalla minestra maritata al baccalà fritto, dalle zeppole di alghe ai calamari, non manca la famosa e napoletanissima insalata di rinforzo, gli spaghetti con le vongole, ed ancora frutta fresca ( meglio se esotica ), frutta secca, dolci tipici regionali e pandori.
Ovviamente tutto questo cibo, tutti questi odori, fanno gola anche ai nostri animali, probabilmente più ai cani che gatti. Vi esorto a non lasciarvi commuovere dai loro occhietti languidi perché anche il più innocuo di questo cibo può essere pericoloso per loro e finire con il passare i successivi giorni in qualche struttura veterinaria per gastroenteriti o ancora peggio pancreatiti. Può sembrarvi crudele, ma se proprio non riuscite a rimanere rigidi sulle vostre idee perché il cagnolino furbetto inizierà a chiamarvi prima con il musetto, poi con la zampa ed infine con dei dolcissimi abbai, allora è meglio per tutti chiuderli nella loro stanza.

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Spero di non avervi fatto cambiare idea sull’entusiasmo del Natale e del festeggiarlo insieme ai nostri amici animali ed approfitto di questo piccolo articolo per augurarvi con tutto il cuore un Buon Natale e buon anno 2021! Felicissime e serene feste!
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