Un libro double-face che si può leggere sia dall’inizio che dalla fine. Una finestra aperta su un interno di famiglia e sul cortile di un omicidio.

La foto sulla destra è di Carla Aguzzi

Sono un’autrice della Bertoni Editore per caso ma il caso mi ha portato a conoscere il meraviglioso mondo della casa editrice perugina. Quindi potrei definirmi immeritatamente una “collega” di Maria Cristina Giongo, autrice di MAMMA VOGLIO MORIRE, pubblicato alle porte della quarantena, che ci avrebbe fatto incontrare nel gruppo facebook Il Club dei lettori “Bertoni”. Mi sono ritrovata a finire di leggere il libro proprio in concomitanza di una rubrica video settimanale, a cura degli autori della Bertoni Junior, dedicata ai bambini e ai ragazzi ma pensata anche per genitori e nonni.

Foto collage di Katia Merli, collaboratrice del gruppo Il club dei lettori Bertoni.

Così domenica scorsa ho voluto dare il via alla rubrica con un’anteprima, ovvero il mio consiglio di lettura di Mamma voglio morire. Ho scelto il libro in base alle recensioni che ho letto nel gruppo, di cui sono amministratrice. In particolare però mi ha colpito un post di Maria Cristina Giongo, che mi è arrivato come un appello alla lettura, richiamando la mia attenzione sulle sue parole: L’idea era di scrivere un romanzo SEMPLICE […] un libro giallo che tutti potessero leggere, ma con dentro un messaggio importante per i genitori, per chi non ama più la vita.

Poi ho anche immaginato il film che Maria Cristina Giongo desidererebbe vedere realizzato di Mamma voglio morire. Il suo post continua infatti così: ”dentro” ci sono tanti pugliesi e un pezzettino della terra di Puglia. Ma non solo…Da qui l’idea di poterne fare un giorno un film o una fiction per la televisione.

Ora una curiosità: ho iniziato la lettura di questo romanzo dalla prefazione del giornalista scrittore Salvatore Giannella ma poi … ho deciso di leggerlo dalla fine, seguendo un mio vezzo di sapere come va a finire un libro; questa volta l’ho fatto intenzionalmente, perché è così che avrebbe letto il libro il bambino siriano ritrovato morto bocconi sulla spiaggia cinque anni fa e rimasto impresso nella mente di Muriel, la bambina protagonista del libro.

È in questo modo che ho scoperto che Mamma voglio morire è un libro double-face. Può essere letto sia dall’inizio che dalla fine, avendo cura di suddividere il testo in ulteriori gruppi di capitoli per argomenti.
Ecco come ho proceduto alla lettura:

PREFAZIONE
RINGRAZIAMENTI
CAP. 36-37 La lettera
CAP. 32-35 Le sedute
CAP. 29-31 La scuola
CAP. 25-28 In tribunale
CAP. 19-24 Le indagini
CAP. 16-18 La ricostruzione dell’omicidio
CAP. 14-15 Fioretta e Muriel
CAP. 11-13 I genitori
CAP. 6-10 I fatti
CAP. 1-5 La finestra

Vorrei aggiungere che il libro è una dedica accorata a tutti i bambini con disturbi di comportamento e della personalità, ai bambini morti in Siria e ai bambini di tutte le guerre, ai bambini vittime di pedofili e siccome viene chiamata in causa anche la comunicazione televisiva odierna, che nella sua spietatezza entra nelle case anche negli orari a fascia protetta, io desidererei che il libro possa diventare una fiction per la televisione. Vorrei in particolare che la fiction di Mamma voglio morire fosse mandata in onda dalla Rai, in omaggio alla giornalista Rai Alessandra Appiano, alla quale il libro è dedicato.

Infine Maria Cristina Giongo ha girato il progetto del film/fiction al nostro editore Jean Luc Bertoni, mentre io ho già inviato la proposta alla Bertoni Editore di inserire il suo romanzo in una sezione ex novo della BERTONI Junior pensata per genitori e nonni; contenente libri in cui sono protagonisti bambini e adolescenti con un messaggio importante da mandare. Mamma voglio morire si candida quindi come apripista proprio per questa nuova sezione Bertoni Junior, perché nel libro si citano anche i concetti di fiaba e favola, si parla di comunicazione social e televisiva in termini di consapevolezza per gli adulti che si prendono cura di figli e nipoti.

I migliori auguri al libro, che ora è tra i miei preferiti della Bertoni Editore e arrivederci in TV!

Roberta Niccacci

Roberta Niccacci è laureata in lingue e letterature straniere moderne all’Università degli Studi di Perugia. Parla correntemente inglese, francese e tedesco. E’… una pioniera Erasmus e ha condotto gli studi per la sua tesi di laurea alla Sorbonne Nouvelle Paris III. Originaria di Deruta (PG), vive dal 2011 nella Valnestore al confine tra Umbria e Toscana, dove conduce studi a valorizzazione del territorio per nuovi modi di fare impresa, partendo da arte e cultura. A tale scopo ha scritto il saggio Berardo Berardi artista di canto (1878-1918), racconto a più voci tra Gualdo Cattaneo e Tavernelle, pubblicato nel 2018 dalla Bertoni Editore. Il suo grande sogno è di fondare un’azienda che trasformi in realtà la sua esperienza di questi anni.

didascalia

Il romanzo Mamma voglio morire si trova nelle librerie: inoltre si può ordinare nei più conosciuti siti di vendita online, oppure direttamente alla casa editrice:
www.bertonieditore.com (anche in versione online e-Book)
Numero ISBN: 9788855351263

Link ad un video della mitica presentatrice giornalista Mariagiovanna Elmi che è stata la prima a leggerlo e ad apprezzarlo:

Link a un video di presentazione dell’autrice fatto da Maristella Grillo:

Cliccare qui per vederlo:

Link a due video in cui l’autrice ne legge alcuni capitoli:

Nota dell’autrice: Questi due ultimi video sono amatoriali e sono stati girati durante il periodo di isolamento a causa della terribile pandemia da covid-19, proprio per aiutare il lettore a continuare a viaggiare, almeno con la mente, leggendo. Oltre che per sostenere l’editore colpito economicamente dalla chiusura delle librerie e siti di vendita online. Mamma voglio morire è uscito poco prima dell’epidemia da coronavirus; il titolo sembra quindi…ancora più scioccante e preoccupante, ma era stato scelto precedentemente. Tuttavia contiene un messaggio di speranza nella guarigione; infatti la piccola Muriel nella realtà ha superato la fase di rifiuto per la vita e sta bene. Grazie a Roberta Niccacci per la bella, originale recensione e per il suo attivo intervento a favore della Casa editrice Bertoni e di tutti noi autori!

Maria Cristina Giongo

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