Domani 2 giugno riapre il Van Abbemuseum di Eindhoven in Olanda chiuso a causa del covid-19!

Paesi Bassi. La facciata del Van Abbemuseum nel centro di Eindhoven.

Soprattutto per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea vale la pena, durante una vacanza in Olanda, di visitare il Van Abbemuseum, nella provincia Noord-Brabant, che fu aperto nel 1936. Da allora si è arricchito di tante opere di interesse, soprattutto moderne, che erano le preferite del suo fondatore, Henri van Abbe. Alcuni mesi fa purtroppo, a causa della pandemia di coronavirus è stato chiuso Quando scrissi codesto articolo non era ancora scoppiata. Ma voglio lasciarlo intatto, nella speranza che questo drammatico periodo finisca presto e che ci ritroveremo in estate tutti… in Olanda!
Anche i miei amici olandesi ed ovviamente italiani residenti nei Paesi Bassi potranno visitarlo già da domani, 2 giugno, dalle ore 11.00.

Eindhoven, Van Abbemuseum. I saloni sono moderni, spaziosi, le mostre sempre curate con gusto, in ogni minimo dettaglio. C’è anche un caffè, il Museum Caffè Karel 1, dove fermarsi per una pausa culinaria. Oltre che una biblioteca ed un bel negozio dove acquistare oggetti di ogni genere .

Attualmente il museo Van Abbe ha una collezione di ben 3000 opere d’arte, fra cui quelle di Joseph Beuys, Marc Chagall, René Daniëls, Marlene Dumas, Sheela Gowda, Patricia Kaersenhout, Gülsün Karamustafa, Iris Kensmil, Oskar Kokoschka, John Körmeling, El Lissitzky, Paul McCarthy, Pablo Picasso, Martha Rosler en Lidwien van de Ven.

Nel campo sperimentale e contemporaneo si punta soprattutto sull’unione di arte e vita sociale comunitaria, dove ognuno dona il suo apporto culturale ed etnico per una collaborazione che rafforzi le radici di fratellanza e scambio di valori.

Un’altra sala del Museo Van Abbe di Eindhoven. Foto Peter Cox

Van Abbemuseum (Eindhoven) Foto Hans Linsen

Fra le tante belle opere esposte, vorrei citare Femme en Vert di Pablo Picasso (nella foto qui sotto), che mi è piaciuta molto per l’uso del colore che contorna ed arrichisce la figura della donna dal volto triangolare, dipinta ispirandosi alla sua compagna, Fernande Olivier. Partendo dal grigio al marrone per lo sfondo, Picasso l’ha poi messa in rilievo creando un unico capolavoro di forme e tinte bellissime, più forti, sappientemente tratteggiate con linee orizzontali e verticali divise in sfaccettature. E’ il primo passo verso l’arte astratta, il cubismo, che durerà sino al 1912.

Femme en Vert, di Pablo Picasso, quadro ad olio su tela dipinto nel 1909. Si può ammirare nella collezione del Van Abbemuseum che si trova nella via Bilderdijklaan n. 10 ad Eindhoven (Paesi Bassi)

Una sala particolare è quella chiamata Civilian Defense, creata nel 2007 da Dan Peterman. Si tratta di un circolo formato da circa 2800 cuscini riempiti di sabbia rappresentanti l’importanza di una società comunitaria, come ho accennato all’inizio. Un luogo dove ritrovarsi per parlare, mangiare, rilassarsi; è ispirata ai beduini arabi per cui la sabbia ha parecchie funzioni, compresa quella di servire da base per farne mobili e, appunto, cuscini. Ma anche usata per costruire bunkers o rifugi contro le tempeste. I visitatori possono entrare nel circolo, come potete vedere nell’immagine sotto (foto di Hans Linsen, con Maria Cristina Giongo) e godersi una sosta di relax, leggendo un libro, meditando.

L’artista Peterman, autore di questo “Civilian defense” ha voluto rilevare l’importanza del connubio fra economia, ecologia e sistema culturale. Il rivestimento dei sacchi è ispirtato ai colori delle stoffe dell’emirato Sharjah.

Fra le tante esposizioni che ogni anno arricchiscono questo museo, vorrei citare quella che è durata sino al 28 gennaio, con due quadri del celebre pittore fiammingo Frans Hals. Essa dimostra come l’antico ed il moderno possano coabitare, anzi, avvalorare la bellezza e ricchezza dell’arte passata nel suo percorso verso quella moderna, quella presente, quella futura. Per capire l’importanza di costruirsi un bagaglio culturale immenso e affascinante. Completo, anche se sempre in moto. Io ho visitato proprio questa esposizione, per cui, come ho precedentemente scritto, anche se in seguito a causa del coronavirus il museo ha dovuto chiudere i battenti, desidero comunque parlarne.

Eindhoven (Paesi Bassi). Van Abbemuseum. La dama con i guanti (Lady With Gloves) del 1645. Collezione privata. Foto M.C. Giongo

Frans Hals nacque ad Anversa nel 1582 e morì in Olanda, ad Haarlem, dove visse a lungo e lavorò. E dove sono esposte, nel Museo cittadino, le sue opere più belle, come questa. Era un ritrattista, conosciuto per il suo stile “esuberante”, che lascia trasparire un intenso piacere di vivere. Lui stesso pare che non disdegnasse qualche bicchiere di vino…Spesso le sue figure, sia di uomini che di donne, hanno uno sguardo particolare, decisamente “malizioso”. Nel 1615 ebbe un tracollo finanziario e cadde in povertà. Sposato due volte, ebbe 15 figli. A sei di loro insegnò a dipingere.

Un particolare del volto della “ Dama con i guanti”, di Frans Hals. Foto di M. C. Giongo

Due primi piani della “Dama con i guanti,” di Frans Hals. Foto M.C.Giongo. La si è potuta ammirare in una mostra al Van Abbemuseum di Eindhoven. La sua…”dimora stabile” è il Museo di Frans Hals di Haarlem.

Frans Hals aveva una tecnica speciale per far risaltare la persona ritratta come se… fosse in vita: dipingeva allontanandosi dalla tela, quasi “indietreggiando”, con sapienti pennellate in movimento. Un virtuosismo che molti gli ammiravano e cercavano di imitare ma senza riuscirci, o almeno, senza ottenere gli stessi risultati. Osservate ora lo sguardo della dama, la dolcezza del timido sorriso, appena accennato, la sua serenità, gli orecchini di perle ed il grande colletto bianco con il pizzo, ripreso nelle maniche. Da cui esce una mano guantata trattenuta dall’altra mano che regge il secondo guanto, con gesto regale.

Al Museum Van Abbe troverete dunque tanta arte, tante bellezze di ogni epoca e soprattutto significato, anima, storia, presente e passato. Questo è il valore dei musei, vero patrimonio eterno della nostra umanità. Che nessun coronavirus riuscirà mai a distruggere.
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Quindi, ripeto, domani,2 giugno, dalle ore 11.00,
potremo riammirarle, tali bellezze; sperando che questo articolo sia un portafortuna!
Un messaggio augurale di sostegno!
Un sostegno tanto importante per l’arte, la cultura, la letteratura, e anche il mondo dello spettacolo, della musica, colpiti duramente a livello economico durante questi mesi di chiusure forzate.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Link al sito del Van Abbemuseum di Eindhoven

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