La prosa poetica di maggio: “Gioielli di oggi”

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La genesi della prosa poetica che leggerete fra poco è presto spiegata: i valori saldi d’una volta stanno scomparendo progressivamente, a favore di modelli (com’è noto televisivi) completamente sbagliati (o ridicoli se non assurdi, bene che vada). Nel vedermeli propinati, questi ultimi, ad ogni ora del giorno, o quasi, io vengo assalito dallo sconforto (tanto che in certi casi, cari amici del «Cofanetto Magico», mi prende una voglia di piangere pressoché incontrollabile).


 

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GIOIELLI DI OGGI

Alla tv la madre dei Cracchi presenta orgogliosa i suoi figlioli (eh sì, ambedue ristoratori di successo). Tu intanto scopri che gli occhi sono il varco istintivo che un pianto carsico, da sempre di passaggio all’interno del tuo corpo, si è scavato poco a poco nel tuo viso… per avere sfogo.

Pietro Pancamo
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4 Responses to “La prosa poetica di maggio: “Gioielli di oggi””

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Caro Pietro, ho smesso da anni di perdete del tempo prezioso guardando una TV spazzatura. Purtroppo programmi decenti non ve ne sono più.
    Tristezza infinita.
    Brutture.
    Maleducazione.
    Violenza.
    Perfino i cartoni animati sono discutibili…

    Il tuo scritto bello ed incisivo, come sempre.

    • Pietro Pancamo scrive:

      Cara Claudia, ti sono davvero grato per il tuo intervento!
      Hai proprio ragione: spesso la tv è spazzatura o, come diceva John Mason Brown, chewing-gum per gli occhi.

    • Elisa scrive:

      Brava Claudia, proprio così: i programmi decenti bisogna cercarli con la lanterna.
      Pollice verso per urlatori, grandifratelli, uominiedonne, lacrime finte; si salvano in pochi, in genere documentari e programmi artistici.

      • Pietro Pancamo scrive:

        Cara Elisa, grazie anche a te per il tuo commento.
        Fra i documentari, io consiglio quelli a carattere scientifico.

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