La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. Gli antiparassitari e la loro importanza.

Gentile dottoressa, si vedono in televisione tante pubblicità su collarini contro le pulci per cani e fialette da mettere sul collo di gatti, o pastiglie contro i vermi intestinali. Ma sono affidabili? Conviene acquistare questi prodotti via internet o è meglio affidarsi ad un negozio specializzato, al veterinario? Servono veramente? Il mio cane non è quasi mai a contatto con altri cani, sta spesso a casa, ha già 11 anni. Devo lo stesso dargli prodotti contro i parassiti intestinali? Grazie se vorrà rispondermi, cari saluti  dalla Sicilia.

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Cara signora, ha proprio ragione, in commercio ormai contro i parassiti esistono tantissimi prodotti e sceglierne uno diventa una impresa.
Io sono dell’avviso che è importante il controllo dei parassiti, siano essi ecto o endo parassiti.
Posso dirle, in maniera più semplice possibile, che purtroppo i parassiti sono causa di numerosi problemi di salute per i nostri animali.
Consideriamo per esempio le pulci, queste sono responsabili, perché vettori, di una malattia chiamata emobartonella che nei gatti se non diagnosticata e curata è responsabile di una grave anemia, possono trasmettere la tenia (parassita intestinale a sua volta responsabile di problemi enterici, prurito anale e dimagrimento), dermatite allergica (DAP) causa di prurito, lesioni dermatologiche, ma soprattutto, se molto infestati i nostri animali potrebbero avere gravi segni di anemia.
Le zecche a loro volta possono esser responsabili della trasmissione di Erlichiosi, anche questa malattia mortale per i nostri pet.
I moderni antiparassitari hanno anche una azione repellente nei confronti del flebotomo (una sorta di zanzara) responsabile della trasmissione della tanto temuta Leishmaniosi,mortale anche questa se non diagnosticata.
Insomma la lotta contro questi parassiti è più che giustificata.
Essere infestati da questi parassiti è veramente semplice.
Basta una passeggiata in un parco per essere le loro vittime. L’ambiente svolge infatti un ruolo importante nel ciclo vitale della pulce, visto che le forme immature (uova, larve e pupe) possono rimanere nell’ambiente, protette all’interno del bozzolo, fino ad un anno, mentre la forma adulta vive esclusivamente sul cane e sul gatto.
Un serio problema è che il cane infestato, riportato a casa, a sua volta renderà possibile l’infestazione del suo ambiente domestico visto che la forma adulta resta sul corpo dell’animale solo per nutrirsi (infatti ho sempre immaginato il cane come un bel ristorante per la pulce), dopo di che scende dall’animale e depone le uova.
Immaginate che una femmina adulta depone circa 2000 uova in tutta la sua vita e fino a 30-50 uova in un solo giorno.
Tutto questo per dirle che non proteggendo il cane o il gatto diventa automatica una infestazione anche della casa e delle persone che ci vivono.

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Le zecche sono aracnidi ematofagi,  animaletti simili ai ragni che si nutrono del sangue dell’animale al quale si attaccano. Possono passare indifferentemente da una specie animale all’altra e possono attaccarsi anche all’uomo, con il rischio di trasmettere diverse malattie di cui sono vettori. Le punture di questi parassiti possono quindi rappresentare un serio problema di salute pubblica. Sono particolarmente attive nel periodo tardo-primaverile ed estivo anche se, in alcuni casi, all’aperto possono sopravvivere fino a temperature di 7-8°C. Sono proprio le zecche “tardive”, quelle che resistono alle temperature più rigide le più pericolose per la trasmissione di malattie, perché hanno compiuto in stagione diversi pasti di sangue. Possono ibernarsi in inverno e sopravvivere per lunghi periodi lontano da un animale a cui succhiare sangue. Invece in casa possono essere attive tutto l’anno.

Le zecche non saltano e non volano, ma quando un cane passa o sosta in un ambiente infestato, gli bastano pochi secondi per agganciarsi al pelo per poi camminare raggiungendo il luogo più adatto per attaccarsi e nutrirsi: sono dotate di un particolare apparato boccale – il rostro – che permette loro di pungere e agganciarsi profondamente nella pelle del cane, per succhiare il sangue.

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Nell’atto della puntura viene secreta una sostanza lievemente anestetizzante ed appiccicosa che favorisce la presa ma che è anche carica di microrganismi pericolosi: è così che le zecche trasmettono le malattie al cane. A volte anche più di una contemporaneamente! Solitamente questi agenti patogeni sono stati assunti dal parassita mordendo precedentemente un animale infetto. Anche l’uomo può essere infettato.

Nello specifico, la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus) è vettore delle seguenti malattie:

  • Ehrlichiosi canina;
  • Rickettsiosi;
  • Piroplasmosi o Babesiosi;
  • Hepatozoonosi canina;
  • Trombocitopenia ciclica infettiva.

Un piccolo accenno al flebotomo o pappataceo  (Phlebotomus perniciosus), noto anche come “mosca della sabbia”. Di fatto però assomiglia più ad una piccola zanzara, sia per l’aspetto affusolato che per il fatto che punge succhiando sangue. Attraverso la puntura trasmette un microorganismo, la Leishmania infantum, responsabile della Leishmaniosi. La leishmaniosi è una malattia grave, spesso mortale per il cane, e che può colpire anche l’uomo ( perciò si parla di zoonosi e proprio per questo è importantissimo il suo controllo ). E’ la terza malattia trasmessa da vettori più importante al mondo, sia per diffusione che per gravità ed è ormai presente in tutta Italia. Proprio perchè molto grave e se non diagnosticata in tempo è anche mortale , la tattica migliore è il monitoraggio ematico continuo con un test che sono solita far eseguire subito dopo l’estate, così da intraprendere subito una terapia farmacologica per tenere sotto controllo i sintomi e l’evolvere dell’infezione.

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Gli antiparassitari si possono facilmente trovare in farmacia o nei negozi specializzati. Si tratta di pipette, collarini, compresse ed altro, in grado di repellere o uccidere il parassita. Esistono vari principi attivi utilizzati per questo scopo, ognuno di loro con una azione più spiccata verso un tipo od un altro parassita, ed è ovviamente necessario rispettare le modalità di somministrazione come indicato sulla confezione per evitare intossicazioni dell’animale. La loro modalità di applicazione dipende dal tipo di antiparassitario che decidiamo di utilizzare, le pipette, ad esempio, devono essere applicate tra le scapole del cane e del gatto, spostando accuratamente il pelo e permettendo il contatto diretto con la pelle. Non si tratta di un’applicazione invasiva ed impedisce all’animale di leccare la zona e così da intossicarsi. Ho avuto modo di vedere, soprattutto gatti, che con il loro essere dei contorsionisti, erano riusciti a leccarlo provocandosi una notevole scialorrea. Da quel punto di applicazioni ( oppure più punti, a seconda dello spot-on usato) il principio attivo si espanderà e garantirà uno protezione dall’attacco dei parassiti. Il collare è un metodo molto pratico: basta metterlo al collo del proprio pet ed ha una durata di molti mesi. In genere lo suggerisco a quei clienti che non hanno l’abitudine di rispettare la scadenza mensile. Le compresse invece le consiglio a quei proprietari che non hanno piacere di utilizzare il collare per un fatto estetico e nemmeno lo spot-on perchè per qualche giorno i peli di quella zona sono un pò unti, oppure per quei pochi animali in cui lo spot-on crea una alopecia locale.

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Sarebbe ideale offrire protezione continua per tutto l’anno, in modo particolare per gli animali che vivono in appartamento, dove anche d’inverno le temperature interne delle case possono portare alla sopravvivenza delle larve. Bisogna  rispettare sempre il dosaggio del farmaco, la modalità ed i tempi di somministrazione cosi come l’età dell’animale, tutto indicato sulla confezione, facendo attenzione che alcuni prodotti non possono essere adatte a gatte o cagne incinte o cuccioli.
Cara signora, mi rendo conto che le informazioni fornitevi sono veramente tante, ma ancora una volta sottolineo l’importanza del trattamento antiparassitario ai fini della prevenzione di numerosi e pericolose malattie infettive dei nostri piccoli animali.
Per qualsiasi altro dubbio non esiti a contattarmi a questo indirizzo email: immavet1973@libero.it.
Cordiali saluti
Dr. Imma Paone

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