Una recensione… per amico. “L’Angelo di Bucarest” di Valentino Di Persio

Vi siete mai chiesti come nasce un libro? A me è capitato più volte di chiedermelo, davanti ad un libro che mi rapiva. Ho provato a calarmi nei panni dell’autore per cercare di esplorarne l’animo, le emozioni all’atto di trascrivere i suoi pensieri, che solo lui, e nessun altro, avrebbe potuto modificare, come ad esempio, Jane Austen, nel momento in cui descrive Elizabet mentre rivela il suo amore all’ammiraglio Darcy. Oppure, quando Paatrick McGrath crea quel folle amore tra Stella, la moglie frustrata del vicedirettore di un manicomio, e il paziente Edgar, un affascinante artista manipolatore, assassino in semilibertà. O ancora Stephen King che fa ritrovare Paul Sheldon, ideatore di Misery, dopo averla fatta morire nel suo ultimo romanzo, tra le grinfie della mitica Annie Wilkes, un’infermiera psicolabile appassionata lettrice dei suoi racconti, la quale lo sottopone a crudeli sevizie per indurlo a far rivivere la sua eroina.
Questi sono solo alcuni degli esempi che mi portano a riflettere su come un autore, diversamente da altri, sia portato ad approfondire una parte più sentimentale, psicologica, drammatica o storica all’interno delle sue storie e su come, l’esperienza e la condotta di vita, incidano notevolmente sulla scrittura e sulle capacità di esposizione, peculiarità che permettono ad un autore di poter sfruttare al massimo la propria fantasia ponendola a confronto o in opposizione con la realtà.

Nella foto ci siamo io, Marica Caramia e l’autore Valentino Di Persio

Sicuramente, la risposta alla mia domanda non è semplice, e meriterebbe un discorso più approfondito, ma, se oggi sono qui a scrivervi è perchè voglio rivelarvi qualcosa: ho avuto la fortuna di veder nascere e crescere un libro. E per un lungo attimo son rimasta incantata nel vedere come la fantasia e la realtà si rincorrevano proprio laddove una mostra le manchevolezze nell’altra e come una senza l’altra difficilmente, nella scrittura, avrebbero modo di esistere.

Si tratta del romanzo “L’Angelo di Bucarest” del mio amico Valentino di Persio, uscito questo mese,
Quando gli ho chiesto cosa lo avesse ispirato nella stesura di questo romanzo, la sua risposta è stata: «La consapevolezza improvvisa che un incontro non è mai per caso. Camminare per la strada più elegante della Parigi dell’est e venire avvicinato da una questuante, che tale non sembra, tra centinaia di passanti, ti viene da chiederti: perché proprio io e non un altro? Ti viene il sospetto che sia una scelta preordinata e non un caso di serendipità. Se poi certe situazioni vengono a ricrearsi ritualmente, allora non ti resta che sederti e cominciare il tuo racconto, senza interruzioni, seguendo il tuo viaggio onirico sul filo dell’inverosimile.»

Ora capite la mia gioia quando la sua risposta andava a confermare quanto avevo premesso all’inizio.

Il romanzo edito da Edizione Tabula Fati di Marco Solfanelli, riporta in principio, la presentazione del Prof. Domenico Iannetti che lo definisce un “romanzo breve con le movenze di un ‘noir’ senza esserlo affatto” e la prefazione, della nostra cara direttrice Maria Cristina Giongo de Il Cofanetto Magico che lo definisce come “un filo di lana preziosa che spunta da una matassa ingarbugliata, che si dipana, si stende e si riavvolge”.

Il racconto, racchiude, al suo interno, il cuore di un uomo, ancor prima che di uno scrittore, che riesce ancora a meravigliarsi davanti alle singolari realtà di un mondo che tende invece a farci sognare poco.
Un prosimetro che, tra la prosa e la poesia, mantiene vivo un filo rosso, fatto di realtà e suspense tra il protagonista Valerio, le streghe e gli angeli. Per certi aspetti potrebbe sembrare un racconto odeporico della mente, un toccasana per chi ‘soffre’ e si emoziona ancora per un po’ di pura drammaticità e sano romanticismo.
Un uomo, Valentino Di Persio, che ha saputo fare della sua esperienza una tavolozza bianca dal quale dar sfogo, con maestria, alle sue doti di scrittore, poeta e scrutatore di anime.
Ed io, dal mio piccolo, mi sento onorata di aver contribuito disegnando la copertina di questo libro.

Valentino inserisce nel libro anche un breve racconto, ambientato sempre a Bucarest, intitolato “Oltre le nuvole“, dove l’incontro casuale rimane il fulcro che mantiene viva la fiamma dello scrittore e l’inaspettato feeling tra i due protagonisti, apparentemente incompatibili, rende viva e romantica l’atmosfera…

Buona lettura.

Link per chi volesse acquistarlo:
http://www.edizionitabulafati.it/langelodibucarest.htm

Marica Caramia
CHI SONO

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5 Responses to “Una recensione… per amico. “L’Angelo di Bucarest” di Valentino Di Persio”

  1. Ora potete acquistarlo e leggerlo tutto d’un fiato!

    • Valentino scrive:

      Grazie Direttrice.

      • admin scrive:

        Prego redattore!!!! Fammi sapere quanto costa, spedizione in Olanda compresa, perchè ovviamente desidero acquistarlo! Se prima di tutto non acquista la direttrice i libri dei suoi collaboratori, dei suoi pupilli… Buona fortuna!

        • Valentino scrive:

          Gentilissima Direttrice, non mi parli del vil denaro, La prego. M’invii piuttosto il Suo indirizzo olandese, in privato ovviamente, cosicché io possa omaggiarLa del mio umile libello. Grazie. Il suo devoto redattore (che sviolinata ! Vero?)

          • admin scrive:

            Ah ah….grazie per la sviolinata…..ma ragazzi, se donate i libri non guadagnerete mai nulla. Lo so, si tratta di vile denaro ma serve sempre!!!!! Allora mando indirizzo solo a…spedizione e pagamento avvenuto, ah ah…..

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