La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. La cataratta.

Cara dottoressa Imma,
ho bisogno di qualche delucidazione.
Ho una cagnolina di 9 anni a cui le è stato disagnosticato un diabete mellito un anno fa mediante esami del sangue e delle urine.

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Il sospetto è subentrato nel momento in cui l’ho vista mangiare, bere e quindi urinare tantissimo. In pochissime ore beveva una intera ciotola di acqua e sembrava sempre alla ricerca di altra acqua.
Ora è in cura con l’insulina ( quella specifica veterinaria ) ma la sintomatologia è regredita veramente poco ed in più sono evidenti le cataratte.
Cosa posso fare?
Grazie per la sua disponibilità.
Daniela da Siracusa.

Cara Daniela,
devo ammettere che il diabete è una di quelle patologie che fa impazzire non solo i proprietari ma anche noi veterinari, perchè riuscire a trovare la giusta dose di insulina che regoli al meglio il livello della glicemia non è semplice.
Ciò che mi ha scritto mi fa pensare che purtroppo il suo diabete non si è ancora “stabilizzato” ed ecco perchè continua a bere e urinare molto e sono comparse anche le cataratte.
Prima di essere sicuri che la terapia della sua cagnolina sia solo ed esclusivamente basata sul cibo specifico e sulla somministrazione di insulina, vanno fatte altre indagini che io suggerisco, quali: esame urine, ecografia addominale ed altri test per escludere altre patologie endocrine che spesso vanno “a braccetto” con il diabete e rendono ancora più difficile la gestione della patologia.
Dopo questo passaggio va iniziata la terapia con la dose che si pensa essere la migliore e, ogni 15 giorni, va fatta una curva glicemica allo scopo di modulare il dosaggio di insulina e renderlo più adatto alla sua cagnolina, per controllare al meglio la sintomatologia.
Ovviamente non è per nulla semplice e soprattutto non si ottiene questo risultato in tempi rapidi.
Una comune complicanza del diabete è proprio la cataratta cioè l’opacizzazione del cristallino dell’occhio.

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L’iperglicemia, cioè l’eccessivo tasso di glucosio nel sangue, modifica la struttura del cristallino, rendendolo gonfio e opaco. Purtroppo la conseguenza ultima è la cecità.
Con una visita specialistica ed opportune indagini, tra cui l’ecografia dell’occhio e l’elettroretinografia per valutare l’integrità e la funzionalità della retina, si può intervenire chirurgicamente per asportare il cristallino modificato ed inserire un cristallino artificiale.

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E’ un intervento specialistico eseguito da colleghi che si occupano di oftalmologia e che utilizzano un costoso apparecchio che si chiama facoemulsificatore.

Il facoemulsificatore utilizza degli ultrasuoni che frammentano il cristallino danneggiato che sarà poi aspirato attraverso una piccola incisione di pochi millimetri eseguita sulla cornea.
Se ci sono tutte le condizioni per eseguire l’intervento la sua cagnolina avrà la possibilità di vedere nuovamente, immediatamente dopo il suo risveglio.
Bisogna eseguire scrupolosamente tutta la terapia post operatoria basata sull’utilizzo di diversi colliri,  utilizzare assolutamente il collare di elisabetta giorno e notte ed essere puntuali alle visite di controllo per poter ridurre al minimo le possibili complicanze post-operatorie.

Spero di esserle stata di aiuto.

Un bacione ed un in bocca al lupo alla sua cagnolina.

Dr. Imma Paone
email: immavet1973@libero.it

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