La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone. Buon Natale

Cara dottoressa,
ho pensato di regalare per Natale al mio bimbo un cucciolo di labrador.
Come classicamente si vede nelle pubblicità, sono tentata di metterlo in uno scatolo grande, tutto colorato, da cui poi dovrà uscire questo cucciolo profumatissimo e con un grosso fiocco rosso.

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Il mio bimbo ha qualche problema di socializzazione ed avevo pensato di fargli questo regalo nella speranza che possa aiutarlo.
Lei cosa ne pensa?

Saluti Francesca da Torino.

Cara Francesca,
l’idea di regalare un cucciolo ad un bimbo con problemi di socializzazione è, a mio parere, ottima.
I cani, come ormai è ampiamente riconosciuto, si prestano benissimo a quello che viene definita pet-therapy.
La pet therapy, letteralmente terapia dell’animale d’affezione, è una terapia “dolce”, basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le terapie tradizionali e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie, con l’obiettivo di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

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La pet therapy non è quindi una terapia a sé stante, ma un supporto alla terapia tradizionale in corso e sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza con l’animale.
La presenza di un animale, infatti, si è visto che permette di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e stabilire tramite questo rapporto sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico, sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.
Nel caso di bambini si è ampiamente studiato che l’ interagire con un animale può permettere di sviluppare processi di apprendimento più rapidi e soprattutto imparare a prendersi cura di qualcuno diverso da sé.
Accarezzare e coccolare un “pet” provoca un gradevole contatto fisico e stimola la creatività e la capacità di osservazione del bimbo.
Detto ciò non posso che essere d’accordo con la sua scelta.
In quanto medico veterinario devo però sottolinearle qualche punto importante.
Innanzitutto il cucciolo ha bisogno di cure e attenzioni continue, quindi, soprattutto nel suo primo periodo di crescita dovrà spesso portarlo da un veterinario per eseguire le prime vaccinazioni e sverminazioni.
Questo comporta un impegno non solo economico per lei ma anche di tempo.
Il cane ovviamente crescerà e la vita in appartamento sarà per lui “scomoda”, sarà quindi necessario portarlo a passeggio dalle 3 alle 4 volte al giorno ( quindi altro tempo necessario da ritagliare dalla sua giornata tipo ).
Il labrador, la razza che lei ha scelto, è decisamente la più buona e dolce che io le posso suggerire, ma ha un delizioso difetto: è un perenne cucciolo, quindi, anche ad 11 anni, vorrà correre e giocare come se per lui il tempo non fosse mai passato.

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Spero di non averla scoraggiata con le mie parole, ma mi dispiacerebbe se alla prima difficoltà di gestione, il cucciolo fosse riportato in allevamento.
Le assicuro però, per esperienza diretta, che i bimbi anche con problemi più impegnativi da affrontare come l’autismo, traggono un notevole beneficio dalla vita insieme al loro “miglior amico”.

Approfitto di questo articolo per ricordare a tutti i mie lettori di evitare di dare ai loro cani in questo periodo natalizio, avanzi o leccornie tipiche di queste feste per non incorrere in spiacevoli gastro-enteriti e, colgo l’occasione per augurarvi:

BUON NATALE e BUON 2018.

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Con affetto.
Dr. Imma Paone
email: immavet1973@libero.it

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