La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone

Gentile Dottoressa Paone

abito in Sicilia dove spesso si raggiungono temperature molto alte; ho letto in un sito di facebook di un veterinario che avverte di stare attenti quando si portano fuori i cani che non sia troppo caldo , anche nelle grandi città, infatti l’asfalto bollente può provocare delle bruciature alle zampe ( ha postato una foto in cui si vedono le zampine di un cagnolino spellate e bruciate ).

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Può veramente succedere?

Allora bisognerebbe evitare le ore pomeridiane, anche per farlo correre?

Grazie di cuore per la sua risposta e complimenti per la sua rubrica, tanto utile ed…umana nei confronti dei nostri amici animali.

Concetta da Messina.

 

Cara Concetta,

il collega che ha scritto su facebook ha pienamente ragione perchè le temperature troppo calde possono essere causa di spiacevoli inconvenienti per i nostri animali.

La cute dei cuscinetti plantari, per quanto possa sembrare spessa e resistente, è molto sensibile alle importanti variazioni di temperatura.

Sia il freddo molto intenso ( come per esempio sulla neve ) che l’eccessivo caldo ( come un asfalto rovente ) possono essere responsabili di lesioni cutanee.

In genere io suggerisco l’utilizzo di pomate molto dense ( come winter pad ) che creano una sorta di pellicola protettiva oppure addirittura delle scarpette studiate per queste situazioni se proprio non è possibile evitare le ore troppo calde della giornata.

Colgo però l’occasione per ricordare a tutti gli amici lettori che anche per i nostri amici animali bisogna stare sempre attenti al colpo di sole ed al colpo di calore.

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Spesso utilizzati come sinonimi, in realtà sono due situazioni patologiche diverse legate a particolari condizioni climatiche : elevata temperatura esterna ( a partire da 30-35 °C ), ridotta ventilazione ed elevata umidità ( maggiore a 60-70% ).

Il colpo di sole ( o insolazione ) si verifica quando per esempio il cane è esposto per troppo tempo ai raggi del sole ( ad esempio per strada nelle ore più calde senza nessun riparo ). L’effetto dei raggi solari direttamente sul capo, in aggiunta all’aumento della temperatura corporea per il caldo, sarà responsabile di spossatezza, nausea, vertigini, febbre, fino a perdita di coscienza e addirittura convulsioni.

Il colpo di calore, invece, è dovuto ad un aumento della temperatura corporea a causa del clima caldo e molto umido ( come può purtroppo succedere lasciando il cane in auto senza finestrini aperti e nelle ore più calde della giornata ). L’organismo assorbe più calore di quanto riesce ad eliminare, aggravato dal fatto che i nostri cani hanno pochissime ghiandole sudoripare e che la maggior parte del calore viene disperso attraverso il respiro ( ed ecco perchè quando hanno molto caldo respirano più velocemente e con la lingua pendula ) determinando un aumento notevole della temperatura corporea.

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Il cane presenterà debolezza, abbassamento della pressione arteriosa, nausea, vomito, vertigini, disorientamento e nei casi più gravi convulsione e morte.

In entrambi i casi bisogna spostare il povero cane in un luogo più fresco, ventilato e tentare di abbassare la sua temperatura corporea.

L’ideale è bagnare il corpo con acqua fresca od immergerlo in una vasca contenente acqua fresca ma non ghiacciata ( perchè altrimenti si avrebbe vasocostrizione periferica e non sarebbe più possibile disperdere il calore dalla superficie corporea ).

Usare un ventilatore per aiutare la dispersione del calore e magari applicare degli impacchi freddi nella zona inguinale o sotto i cuscinetti plantare per abbassare ancora prima la temperatura corporea.

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Spesso si utilizza alcool etilico frizionato soprattutto sotto le ascelle del cane, inguine o fianchi per accelerare l’evaporazione del calore.

Andrebbe misurata la temperatura corporea ogni 15 minuti,  perché solitamente in questi episodi essa supera i 40°C e bisognerebbe continuare questo lavoro di favorire la dispersione del calore fino a quando la stessa non è scesa a 39°C.

Il rischio più probabile quando la temperatura resta alta o supera i 40°C è l’instaurarsi di convulsioni, ma in quel caso il proprietario deve obbligatoriamente correre dal veterinario più vicino.

Superata la fase acuta è comunque necessario un controllo da parte di un medico veterinario.

Spero di esser stata chiara nella spiegazione e soprattutto di esserti stata di aiuto.
Colgo l’occasione per augurare a te ed a tutti i lettori del cofanetto magico una splendida e fresca vacanza insieme al vostro cagnolone.

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Per qualunque dubbio o altra informazione puoi sempre scrivermi all’indirizzo di posta elettronica : immavet1973@libero.it

Un abbraccio

Dr. Imma Paone

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