“Rabbia. Maneggiare con cura”, un’antologia di poesie e racconti, pubblicata da un collettivo artistico di Milano

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A Milano, il regista Gregory Fusaro e lo scrittore Maurizio Mozzoni hanno fondato “Underground? – distribuzioni alternative”, ovvero un collettivo che, deciso a combattere e debellare l’estrema ottusità dell’arte nostrana, si sta attualmente ramificando in tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, per allestire eventi e spettacoli d’ogni sorta, espressamente concepiti per dare finalmente visibilità anche agli artisti indipendenti: scrittori, musicisti, attori, fotografi, pittori e chi più ne ha, più ne metta.


 

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Aa. Vv., Rabbia. Maneggiare con cura, Underground? – distribuzioni alternative, Milano, 2017

 

E fra le tante iniziative sinora organizzate e poste in essere, spiccano senz’altro i concerti, i reading, le mostre e persino due libri freschi di stampa: mi riferisco alla raccolta di racconti Unghie, firmata dagli stessi Fusaro e Mozzoni, nonché all’antologia Rabbia. Maneggiare con cura.
E proprio di quest’ultima (che, per la cronaca, può essere ordinata all’indirizzo undergroundmilano@gmail.com) intendo oggi parlarvi, cari amici de «Il Cofanetto Magico»: infatti la rabbia che la attraversa, oltre a configurarsi come una vibrante protesta contro la superficialità del mondo moderno e contro la cecità sia politica sia morale che affligge la nostra società, vuole anche essere una seria riflessione su tutte le varie forme di ribellione cui, chiunque creda sinceramente in valori come ad esempio la giustizia, la lealtà, l’amore e l’onestà, non può fare a meno di abbandonarsi, dinanzi alla brutalità con cui tali virtù vengono ahimè sfigurate e deturpate dagli stolidi vizi e vezzi del cosiddetto vivere civile. Vizi e vezzi che –nel volume in questione (forte fra l’altro di ben sedici autori, fra cui la brava attrice Clara Campi, che dal 2012 al 2015 ha lavorato per Italia Uno)–, vengono puntualmente denunciati a suon di poesie, ma anche, e in primo luogo, di racconti; numerose sono infatti le novelle che arricchiscono il libro, e bisogna ammettere che sanno agilmente ed elegantemente misurarsi con tutti i generi possibili ed immaginabili: il noir, il rosa, la fantascienza, il realismo più malinconico e toccante, come pure la prosa cabarettistica e teatrale. Siamo dunque in presenza di un’opera che, a mio parere, riuscirà non soltanto a veicolare messaggi importanti, ma persino a soddisfare i più diversi gusti letterari. Insomma, nessuno potrà lamentarsi di averla comprata. Anzi!

Pietro Pancamo
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