La posta del cuore dei nostri amici animali di Imma Paone

Buonasera dottoressa Imma,
ho un serio problema a cui vorrei presto trovare una soluzione.
Ho un gatto di soli due anni, Piero, un bellissimo comune europeo che qualche giorno fa ho dovuto con urgenza portare in una clinica pronto soccorso perchè non riusciva più ad urinare.

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Erano giorni che lo vedevo strano, un pò inappetente, scocciato e continuamente alla ricerca della lettiera, ma ogni volta che andavo a controllare vedevo solo pochissime gocce di pipì e non la solita palla che ero abituata a togliere avendo la lettiera agglomerante.
Le ultime pipì avevano anche tracce di sangue fino a quando 3 giorni fa l’ho trovato steso su di un fianco, con l’addome teso e soprattutto dolente e lui, poverino, che si lamentava in un modo impressionante.
Terrorizzata per ciò che stava succedendo, nonostante fossero le nove di sera, l’ho portato in questa clinica aperta anche di notte.
Subito mi hanno detto cosa stesse succedendo e cosa andava fatto.
Ovviamente ho lasciato fare tutto ciò che reputavano necessario.
Piero è stato subito sedato e cateterizzato per rimuovere il blocco.
Fortunatamente si è subito sbloccato e gli sono stati fatti dei lavaggi vescicali ed è stato messo in terapia antibiotica.
Dopo i primi miglioramenti è stato dimesso.
Il problema è che non gli è stata data una terapia farmacologia e soprattutto da ieri ha ripreso ad urinare a gocce e con sangue.
Cosa sta succedendo?

Grazie anticipatamente per la sua risposta
Donatella

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Gentile Donatella,
quello che lei mi descrive è una cosa purtroppo molto frequente nei nostri gatti.
Si tratta di cistite, che può essere legata a diverse cause e non necessariamente batterica o alla presenza di cristalli o addirittura calcoli.
Esiste una forma di cistite, a volte sottovalutata, detta idiopatica legata semplicemente allo stress.
Il gatto domestico, più di ogni altro nostro animale da compagnia, reagisce molto male alle situazioni di stress spesso banali come un cambio di arredamento o la presenza di un nuovo individuo in casa.
L’infiammazione che ne deriva può essere così imponente da determinare lo spasmo dell’uretra, responsabile del blocco urinario.
Ovviamente prima di arrivare a questa diagnosi, vanno eseguite delle indagini come : analisi del sangue ( soprattutto per escludere una compromissione renale ), analisi delle urine ( per escludere cristalli e batteri ), urinocoltura ( per isolare il batterio e scegliere poi l’antibiotico più giusto ), radiografia ed ecografia ( per accertarsi che non ci siano renella o calcoli che possano avere impegnato l’uretra ).
In base alla diagnosi ovviamente cambia la terapia e la prognosi.
Sicuramente io, dopo aver superato il blocco, suggerisco come terapia un integratore per migliorare lo stato della mucosa vescicale, un prodotto che riduce i livelli di stress ( i tanto discussi feromoni ), ed infine aggiungo un antibiotico ed un antinfiammatorio a seconda del risultato delle analisi ed uno spasmolitico per rilassare l’uretra.
Purtroppo le recidive, se non si migliora anche la gestione della vita quotidiana del gatto, sono molto frequenti e, proprio per dare un aiuto in più, si interviene chirurgicamente con l’uretrostomia.
Questo intervento, che i miei clienti definiscono “femminilizzazione” non fa altro che asportare i genitali esterni e rendere lo sbocco dell’uretra più ampia in modo che, nel caso si formasse della renella, risulta più semplice la sua espulsione.

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Spero di essere stata chiara in questa spiegazione, ma per qualsiasi dubbio può contattarmi anche per e-mail: immavet1973@libero.it

Un abbraccio ed un forte in bocca al lupo per il suo gattone.
Imma Paone

Approfitto per mandare, anche se in ritardo, auguri di Buone Feste fatte a tutti i nostri lettori.

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Io e la collega amica Laura Santaniello

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