Sport. Rio. Olimpiadi estive 2016. Olanda: forte presenza femminile. Prima medagli d’oro.

L’atleta Dafne Schippers mostra orgogliosa la medaglia d’oro conquistata sui 200 m a Pechino nel 2015. Tenace, volitiva, grande favorita alle olimpiadi estive di Rio iniziate il 5 agosto. Chi vuole seguirla potrà vederla in azione il 12 agosto (100 metri), il 15 agosto (200 m) e il 18 agosto (4×100 m)

Sempre più donne si dedicano allo sport. Tennis, palla a volo, fitness, nuoto, ecc. A qualsiasi età. Anche nel campo del calcio la presenza femminile è diventata più considerevole. Finalmente anche le mogli seguono il marito allo stadio e tifano per la squadra preferita …a gran voce! Nonostante ciò i media sono parchi di notizie rivolte al pubblico femminile. Eppure il famoso detto “mens sana in corpore sano” dovrebbe riguardare tutti, senza distinzione di sesso. Per esempio nei Paesi Bassi ai giochi olimpici sino ad ora c’è stato solo un quarto di presenza femminile ma pochi sanno che….quasi la metà delle medaglie d’oro è stata vinta proprio da donne.

La campionessa di nuoto olandese Ranomi Kromowidjojo, 25 anni, anche lei favorita a queste olimpiadi estive. Nel 2012 ha vinto due medaglie d’oro e una d’argento, a Londra.

In poche parole, statisticamente il lato più forte dello sport olandese, a livello di vittorie in generale, non è quello maschile ma femminile. Il 5 agosto sono iniziati a Rio, in Brasile, i giochi olimpici estivi, che dureranno sino al 21 agosto. E’ la trentunesima edizione.
E…proprio per rimanere in tema… prima della partenza i favoriti, anzi, le favorite, erano proprio le donne. Ne citiamo alcune. Prima di tutto Dafne Schippers, 24 anni, (atletica), nel 2015 campionessa del mondo dei 200 metri a Pechino. Poi Ranomi Kromowidjojo, campionessa di nuoto. E, ancora, Anna van der Breggen (ciclismo), Marit Bouwmeester (vela), Sifan Hassan (atletica), Kim Polling (judo, medaglia d’oro alle olimpiadi di Budapest del 2013).

Inoltre la squadra di campionesse di hockey. Un giornalista olandese ha definito così il segreto del loro successo: “gli uomini parlano, parlano, fanno i duri: le donne fanno e basta. E lo fanno con piacere”. Ranomi Kromowidjojo, 25 anni, da tre anni ambasciatrice dell’ Unicef, prima di partire per Rio ha dichiarato (in un’intervista al quotidiano AD):
“in tutto il mondo le atlete come me si allenano facendo il doppio dei chilometri di quelli che compio io, che ne faccio non più di 35-40 alla settimana. Infatti non credo che migliorerei le mie prestazioni allenandomi di più”.

Il mio segreto è una tecnica che usiamo molto in Olanda: una telecamera che ci filma sott’acqua. Ogni volta riguardiamo le immagini e possiamo valutare al momento la nostra velocità e i progressi ottenuti. Considerato che gli allenamenti avvengono sempre il mattino presto, mi riposo nel pomeriggio. Un sonno ristoratore di cui sento il bisogno. Per me è anche importante dormire al buio; per cui porto sempre con me in valigia dei sacchi neri per la spazzatura da appendere alle finestre della camera d’albergo. Infine non sono completamente simmetrica: la mia spalla sinistra è posizionata più avanti della destra: devo tenerne conto per la posizione che assumo a letto, per non svegliarmi dolorante.”

Ma non solo lei ha i suoi piccoli segreti e rituali: anche le sportive africane concorrenti di Dafne Schippers, come Shelly-Ann Fraser-Pryce, 29 anni, (100 m), coloratissima …con le sue treccine verdi e fiori gialli, intonati ai pantaloncini e alla maglietta. Ed Elaine Thompson, 24 anni, pure amante dei fiori fra i lunghi capelli ricci; alle olimpiadi di Pechino dovette accontentarsi (sui 200 m) della medaglia d’argento, perchè quella d’oro andò proprio alla rivale olandese Dafne. Al contrario la velocissima Murielle Ahourè, 28 anni, della Costa d’Avorio, ha sempre portato capelli cortissimi: senza rinuncioare, però, al vezzo di orecchini spesso vistosi.

L’atleta Shelly-Ann Fraser-Pryce, (100 metri), 29 anni, dolce, femminile, prima di una gara va dal parrucchiere a farsi intrecciare i capelli e tingerli di verde. Deliziose le margherite gialle che le incorniciano il volto.

Tra le altre cose, quello che rende le donne olandesi più motivate è il fatto che vengono pagate come gli uomini; diventano loro stesse manager di se stesse e spesso ottengono più sponsor che i compagni. Poi mangiano sano e fanno una vita sana, semplice, sin da piccole. Nel campo sportivo c’è meno concorrenza e rivalità.
“Tuttavia,” ha raccontato Marc Lammers, l’allenatore della squadra femminile di hockey (che nel 2008 ha vinto la medaglia d’oro) al giornalista Hans Klippus, “noi dobbiamo tener conto della differenza psiocologica fra uomini e donne. Se ci sono problemi all’interno di una squadra con gli uomini si chiarisce subito e velocemente. Poi si va a bere una birra insieme e tutto è risolto, dimenticato. Con le donne ci vuole un contatto più individuale, più pazienza; è necessario parlare e ascoltare. Non lasciar correre, anche se si tratta di piccoli problemi interni. Altrimenti diventano grandi.”

“E’ proprio così”, ha confermato uno degli allenatori più in auge, Robin van Galen. “Costa più tempo ed energia allenare una squadra femminile. Gli uomini sono più facili, primitivi. Ma se ti sei conquistato la fiducia delle donne… poi si getterebbero nel fuoco per te.” Inoltre, secondo i due allenatori, loro sono più disciplinate. Se fai un appuntamento lo rispettano, anche senza un controllo continuo. “Puoi anche andare a bere un caffè e loro, nel frattempo, vanno avanti a fare il loro dovere. Sono leali. Forse un po’ pettegole, ma fa parte dell’animo femminile…”

Uno sguardo al passato. La campionessa di tennis Suzanne Lenglen, (1928), francese, indossava durante le partite abiti sotto il ginocchio a pieghe e calzettoni lunghi. Non da meno altre giocatrici della stessa disciplina (in una foto di gruppo con la campionessa).

In questo campo nel corso degli anni anche la moda femminile è cambiata; è molto divertente dare uno sguardo ai vecchi archivi sportivi. Nel 1937 le giocatrici olandesi di hockey erano vestite come suore! Indossavano una camicetta bianca con sopra una specie di grembiule a pieghe lungo sino a sotto il ginocchio! Nel 2015 .. calzoncini arancioni e top scollatissimo. Nel 1928 la campionessa di nuoto Helga Schrader portava un costume intero nero… maxi-coprente!!! Pure nel 1988 le nuotatrici indossavano un costume intero ma… attillato, sgambato e molto sexy. Nel 1928 la tennista Suzanne Lenglen fu immortalata in una foto d’epoca con un elegante abitino plissettato bianco, di media lunghezza; più adatto ad una passeggiata sul lungomare che ad una partita di tennis. Di ben altro genere l’ultima foto di Kiki Bertens, datata 2016, con gonnellina all’inguine, arricchita da vezzosi volants.

Ranomi Kromowidjojo avrebbe dovuto dividere la camera dell’hotel con il suo fidanzato, Ferry Weertman, anche lui in gara per il nuoto, durante queste olimpiadi, ma all’ultimo momento hanno deciso di dormire in stanze separate per potersi concentrare meglio e completamente sulle loro prestazioni sportive. Senza distrazioni…di alcun genere!

L’olandese Ranomi Kromowidjojo, che come ho detto all’inizio, insieme all’atleta Dafne Schippers è una delle favorite a questi giochi olimpici estivi a Rio, l’11 agosto, nuoterà 100 m e il 13 agosto 50 m, stile libero. Ranomi è una donna molto femminile, per niente “ palestrata”, intelligentge, sempre sorridente; nonostante in passato abbia avuto momenti di difficoltà, superati grazie alla costante ed amorevole presenza dei suoi genitori, che la seguono ovunque. Sono stati loro ad insegnarle che lo sport è disciplina, tenacia ma anche condivisione e generosità. Proprio per questo Ranomi è diventata Ambasciatrice dell’Unicef.

Per concludere vi ricordiamo vi ricordiamo che in Brasile sono indietro di 5 ore rispetto all’ora italiana. La Rai utilizza ben 3 canali per le Olimpiadi e ci sono 15 ore di diretta ogni giorno cominciando verso le 14 e terminando alle 5.30 della mattina del giorno successivo.

Qui sotto un elenco delle discipline dei giochi olimpici estivi a Rio de Janeiro:

ATLETICA
BASKET
BEACH VOLLEY
BOXE
CALCIO
CANOTTAGGIO
CICLISMO
EQUITAZIONE
GINNASTICA
GOLF
JUDO
NUOTO
PALLAMANO
PALLANUOTO
PALLAVOLO FEMMINILE
PALLAVOLO MASCHILE
RUGBY
SCHERMA
TENNIS
TIRO CON L’ARCO
TUFFI

In bocca al lupo a tutti gli atleti e le atlete che stanno gareggiando, facendoci godere della bellezza di quel grande valore che si chiama SPORT, in grado di unire i popoli di tutto il mondo. Buona visione, buon divertimento!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Appena scritto questo pezzo è arrivata la prima medaglia d’oro per i Paesi Bassi; per il ciclismo. Vinta da Anna van der Breggen, che dopo aver visto cadere la compagna Annemiek van Vleuten ( una brutta caduta!) ha preso in mano la situazione ed è volata verso il traguardo!
In questo articolo l’avevo segnalata come favorita e….infatti ha vinto!

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One Response to “Sport. Rio. Olimpiadi estive 2016. Olanda: forte presenza femminile. Prima medagli d’oro.”

  1. Elisa scrive:

    Bene bene, vedo con piacere affacciarsi, almeno nello sport, la complicità femminile…

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