Le grotte Cango in Sud Africa

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Ricostruzione di insediamento preistorico

Le grotte Cango, si trovano nei monti Swartberg a circa 30 km da Oudtshoorn (città nota soprattutto per gli allevamenti di struzzi) nella Provincia di Western Cape e sono l’attrazione turistica più antica del Sud Africa.
Abitate in epoca preistorica (per almeno 80000 anni), esse furono scoperte da Jacobus Van Zyl alla fine del ‘700 e divennero subito meta di visitatori che erano spesso soliti, però, staccare pezzi di formazioni rocciose o scrivere il proprio nome sulle pareti.

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La Torre di Pisa

Per questo nel 1820 il Governatore della provincia del Capo, Lord Somerset, emise un’ordinanza in cui si proibiva ogni danneggiamento.
Inoltre era obbligatorio entrare accompagnati da una guida la prima delle quali, Johnnie Van Wassenaar, fu anche colui che perlustrò per primo le grotte in maniera sistematica.

Diverse esplorazioni furono compiute in seguito e ogni volta furono scoperti nuovi tratti delle grotte per una lunghezza totale di almeno 5 km ( le zone esplorate nel tempo sono chiamate Cango I, Cango II e Cango III) di cui circa un km visitabile.

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Madonna col bambino

Una accurata e ben scelta illuminazione mette in risalto le varie formazioni rocciose in molte delle quali sono visibili i segni del vandalismo perpetrato in passato.
Alcune hanno nomi ufficiali: la Torre di Pisa, la Madonna col bambino, la sala del trono, l’ago di Cleopatra (una stalagmite alta 9 metri) e così via, ma viene naturale cercare di identificare figure a noi famigliari nelle altre rocce.

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Sala del trono

Avventurarsi nelle grotte è sempre affascinante e lo stupore per le forme delle rocce è costante; i giochi di colore, poi, sono una festa per gli occhi.

E’ ancora, ovviamente, obbligatorio seguire una guida; la visita “standard” dura circa un’ora mentre quella adatta ai più avventurosi, che non disdegnano di strisciare sulla pancia ed infilarsi in cunicoli, è più lunga.

Testo e foto di Mauro Almaviva

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