La posta del cuore dei nostri amici animali, di Imma Paone

Carissima dottoressa Imma Paone,

ho un dubbio che da giorni mi assale e spero che Lei possa aiutarmi a prendere una saggia decisione.

Mi chiamo Lorenzo e vivo a Padova, da due anni ho una bellissima bulldog inglese che vive in appartamento con tutti noi.

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Ha sempre avuto calori regolari ed ora ho deciso di volerla far accoppiare.

Sono alla ricerca di un buon maschio ma in giro sento tante e forse troppe cose in merito all’accoppiamento, gravidanza e parto di questa specie animale e perciò volevo sapere da Lei cosa ne pensa.

Grazie per la disponibilità.

Lorenzo.

 

Gentile Lorenzo, le cose da dire sono veramente tante considerando lo splendido cane che avete.

Devo dire che i bulldog sono tra i miei cani preferiti, sempre molto simpatici e gioiosi ma hanno un bel pò di “problemini”.

Molti colleghi li definiscono pigri perchè è difficilissimo trovare bulldog che si accoppiano in maniera naturale e perciò si ricorre spesso all’inseminazione artificiale.

Occorre quindi monitorare bene il ciclo estrale della femminuccia con  strisci vaginali e dosaggi ormonali e valutare la vitalità degli spermatozoi prima di iniettarli in vagina proprio come si fa per l’inseminazione intrauterina della donna.

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Considerando anche la particolare conformazione del bacino, spesso piuttosto piccolo e stretto, si evita il parto naturale perchè il rischio di distocia è molto alto e si preferisce programmare il parto cesareo.

Anche questa programmazione necessita di controlli regolari mediante ecografie e dosaggi di progesterone per essere sicuri di eseguire il cesareo solo quando il feto è perfettamente autonomo.

L’anestesia in questa razza di cane va seguita con attenzione perchè, avendo una particolare conformazione di narici e palato, potrebbero avere deficit respiratori.

Subito dopo il cesareo i piccoli dovranno essere puliti dagli invogli placentari, rianimati perchè anche loro subiscono l’effetto dell’anestesia e poi riscaldati prima di essere messi vicino la mamma per prendere subito il primo latte, chiamato colostro, ricco di anticorpi utili ai piccoli per proteggerli dalle malattie infettive.

Insomma è impegnativo affrontare questa esperienza ma con tutto il cuore posso dire che non c’è niente di più bello e gratificante vedere questi piccoli esserini così dolci e completamente dipendenti dalla loro mamma.

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Un abbraccio e mi contatti per qualunque altra informazione.

Dr. Imma Paone

indirizzo e-mail: immavet1973@libero.it

Telefono 3474767686

 

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