I mostri intorno a noi. Gli amanti dell’acido. Levate subito il bimbo a Martina Levato!

Un quadro del grande pittore lombardo Aldo Sterchele (1930-2014)

Ma chi sono i “veri mostri”? Quando ci sono casi di cronaca giudiziaria a seguito di delitti efferati, la prima cosa che si sente dire, da parenti e amci: “non ci posso credere! Era un così bravo padre di famiglia, un marito attento e presente, un figlio fantastico”. Mentono? Oppure chi ha un mostro in sè non sa di ospitarlo?

Ancora un dipinto di Aldo Sterchele, grande artista lombardo. Nei suoi quadri è sempre presente la lotta fra il bene e il male, fra l’angelo ed il diavolo, spesso presenti in uno stesso corpo.

In poche parole: i mostri sono ignari di possedere un diavolo in corpo, sino al momento in cui esso si manifesta? Oppure sono i suoi familiari, parenti ed amici che sono ignorano il fatto che il loro “ caro” in realtà è capace di uccidere, stuprare una donna, violare un bambino? Una volta una nostra collaboratrice psichiatra, la dottoressa Donatella Lai, sollecitata da me, scrisse un articolo per il Cofanetto magico su questo tema e sulla cattiveria, da cui si evinceva che non sempre si possono giustificare certi crimini con il “raptus” o la malattia psichica.
Anche perchè, e questo lo dico io, se una persona che vive accanto a noi, è affetta da una grave patologia psichica, secondo me dovremmo accorgercene.

Eppure i parenti, i vicini di casa, tutti spergiurano che anche chi ha sterminato un’intera famiglia non aveva mai dato segni di squilibrio prima! Forse dipende proprio dal fatto che non ci accorgiamo più di chi ci vive accanto, che siamo diventati superficiali, disattenti, solo concentrati sui nostri problemi, ignorando quelli degli altri? Oppure non vogliamo vedere, capire!

E poi ci sono loro: i mostri. Quando parlano in tribunale sembrano le persone più normali del mondo. Parolisi piangeva, spergiurando che amava la moglie Melania Rea: peccato che l’abbia uccisa, secondo l’accusa, con un numero infinito di coltellate, forse in presenza della figlia. E Massimo Bossetti? Non dico che Bossetti sia colpevole, in quanto è ancora sotto processo, ma contro di lui ci sono parecchie prove che fanno pensare che non sia l’uomo che tutti….credevano fosse. Sta a dire…il solito “ bravo padre, bravo marito, figlio, fratello”.

Un bellissimo dipinto di Aldo Sterchele.

Lo scorso maggio hanno trasmesso in Tv, in uno dei tanti programmi pomeridiani dell’orrore, una parte registrata del suo colloquio con il giudice per le indagini preliminari. A parlare era veramente una persona che sembrava mite: “io un assassino????” diceva. “Proprio io che non farei mai male neanche ad un animale!”
Ecco, questo è il punto! Magari queste persone non farebbero veramente alcun male ad un animale….al loro gatto, cane o cavia. Ci credo! Poi però sciolgono nell’acido muriatico la moglie o lasciano morire dissanguata una povera bimba violentata, oppure gettano un bimbo dalla finestra.
Padri, madri, fidanzati, fidanzate…..I casi di cronaca lasciano allibiti.

I vari psichiatri, criminologhi intervistati in televisione spesso non sanno più che cosa dire…A volte paiono persino imbarazzati. Invece di scaldare le sedie degli studi televisivi, dovrebbero invece tenere vere e proprie conferenze per aiutare i familiari e tutti noi a riconoscere certi segnali, certe stranezze, insite nel “il mostro”. Ma anche a farli conoscere a chi li racchiude in sè. Come un parassita che gli soffoca il cuore, il cervello, che cresce in lui sino a portarlo a compiere azioni spregevoli, pensieri ossessivi e compulsivi, che a volte si traducono in violenza mortale.

Infine chi sente e sa di covare in sè comportamenti distruttivi, dovrebbe chiedere subito aiuto; in caso contrario è responsabile, “complice” dei suoi crimini e va condannato al carcere a vita. Perchè non possa più nuocere a nessuno.
Ieri ho assistito ad un dibattito televisivo dove Don Mazzi chiedeva che si ridesse il figlio appena partorito a Martina Levato, che il giudice vorrebbe immediatamente levare alla madre e far adottare. Sapete chi è Martina Levato? E’quella donna che ha sfigurato con l’acido un suo ex compagno di classe, insieme all’amante Alexander Boettcher. E non solo. La loro storia (per chi ancora non la conoscesse) potete leggerla su tutti i giornali e siti internet. Sono stati condannati a 14 anni. Sono due mostri.

Ho sempre avuto stima di Don Mazzi ma questa volta contesto il suo pensiero e le sue parole. Secondo lui se si lasciasse il figlio alla madre lei potrebbe salvarsi. Ma è terribile! Un bambino non è uno strumento terapeutico per malati affetti da turbe psichiche, giudicati ” pericolosi”! Inoltre è giusto farlo crescere in carcere accanto a sua madre? E’ quello l’ambiente adatto per quella povera creatura? Spero tanto che i giudici lo diano subito in adozione perchè, ripeto, un figlio non deve servire per redimere sua mamma, una donna che è stata capace di compiere atti crudeli, con lucida premeditazione. Che almeno a lui si dia la possibilità di una vita serena, lontano da ogni pericolo. Difendiamo questa povera creatura, non la mamma, caro Don Mazzi!

Maria Cristina Giongo
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Link a un’intervista del Cofanetto Magico al grande pittore Aldo Sterchele, che spesso ha dipinto le due facce dell’uomo e dell’umanità; l’angelo ed il demone.

L’annuncio della sua morte.

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