Una donna creativa: fra fiori, spose, funerali e manichini magici.

Un vecchio manichino vestito di pezzi di piastrelle del bagno. Foto Bernadette de Vries

L’importante è non annoiarsi. La noia provoca la depressione. Se niente ti interessa o se più niente di quello che ti piaceva prima ti piace ora… sei sulla strada del vuoto esistenziale. La vita va sempre riempita, come un prezioso cofanetto magico (da qui il nome del nostro blog) da colmare di avventure, esperienze, sogni, speranze.

Ho conosciuto una signora olandese che qualsiasi cosa veda, qualsiasi materiale tocchi, ne fa una sua esclusiva creazione; un pezzo di stoffa, un gomitolo di lana, una scheggia di vetro, saponette, la gomma di una bicicletta, piastrelle. Li usa per fare pupazzi, vestiti, soprammobili, tavoli, oggetti per decorare il bagno, il giardino. E’sempre attiva, sempre in movimento; vede, pensa, crea. Si chiama Bernadette de Vries, una bella donna bionda, dagli occhi azzurro mare. Bernadette ha 56 anni ed abita ad Eindhoven, con il marito Henk. L’ho intervistata per voi.

Eindhoven, una bella foto di Bernadette de Vries, il giorno del suo compleanno, il 18 novembre 2014.

Bernadette, quale è la sua passione principale nella vita e nel lavoro?
I fiori. E ne ho fatto un lavoro! Mio padre amava i fiori e le piante; noi figli siamo cresciuti in mezzo a queste meraviglie. Dopo la scuola media ho cominciato a seguire dei corsi di giardinaggio e in seguito a lavorare in negozi specializzati. Mi piaceva stare fuori, all’aperto. Per questo ho scelto un’attività che mi rendesse felice. Ho anche avuto un negozio di fiori tutto mio, per sei anni. Ora ho una piccola ditta dove faccio bouquet per spose e corone per i funerali.

Posso capire che sia piacevole preparare fiori per un matrimonio, ma non è triste farlo per chi è morto?
No, anzi; è proprio l’ultima cosa bella che potresti fare per una persona che ha lasciato questa vita e per la sua famiglia. Prima di preparare una composizione di fiori per un funerale mi reco a trovare le persone care del defunto: a loro chiedo quali erano i suoi colori preferiti, che cosa gli piaceva, ecc. Ogni scelta di fiori e del tema è strettamente legata a chi è lasciato questa vita e deve essere bellissima, per accompagnarlo nel migliore dei modi sulla soglia del suo prossimo cammino. Per esempio ho appena fatto un cuore di rose per una giovane donna morta di cancro. Le sue amiche desideravano un cuore e le rose erano il fiore che lei amava di più.

Che cosa succede dei fiori in caso di cremazione?
Di solito consiglio ai familiari di posarli sulla tomba di altri loro parenti scomparsi, se ne hanno. Altrimenti su un’altro sepolcro spoglio; per fare felice chi non ha nessuno che vi posi un fiore. E’ un vero peccato abbandonarli subito. Il messaggio d’amore che racchiudono non deve durare così poco!

Bernadette, sono rimasta colpita dalla sua creatività ed abilità nell’elaborare qualsiasi materiale le capiti per mano.
E’vero. Tutto mi incuriosisce. Tutto si può trasformare, plasmare, ogni cosa ha la sua utilità. Con pezzi di gomma ho fatto cappelli, vasi, decorazioni per il giardino, animaletti vari, come degli uccellini…Per esempio se hai letto un libro che non vuoi conservare, non buttarlo via: trasformalo! Puoi rinnovarlo in vari modi: farne una copertina speciale incollandoci sopra decorazioni e anche dentro, con pagine su cui puoi postare foto, cartoline, immagini speciali, riproduzioni di animali, ecc. ecc. Ne farai un TUO libro unico.

Vende le sue “creazioni”?
Le faccio per hobby, per me stessa: oppure per regalarle. Forse in futuro…

La sua idea più originale?
Vestire vecchi manichini che si trovano nelle soffitte o nei magazzini dei negozi.
Sa di che cosa è fatto il corpetto di quello che vede nella prima foto?

Sinceramente….no!
Si tratta di piastrelle del bagno avanzate, che vari amici avrebbero comunque buttato via (ma si possono anche prendere dei resti di magazzino). Le ho rotte in tanti pezzi che poi ho incollato sul torso del manichino. Indi le ho riempite con quella speciale pasta che si usa per le fessure delle piastrelle della doccia, ha in mente quale?

Ancora una volta non posso che rispondere di no! Non so di che cosa parli; voi olandesi siete molto più pratici di noi italiani! In casa fate tutto da soli….Io non ho mai appeso un quadro al muro, figuriamoci se potrei mai piastrellare un bagno!
Forse è vero. Ci piace molto lavorare in casa. Tornando al manichino: terminato il lavoro mi sono resa conto che mancava un particolare per completarlo, arricchirlo.
Così le ho preparato un cappellino speciale, con perle dello stesso colore delle piastrelle e dei suoi occhi, una piuma, la goccia di un lampadario di cristallo. Bella, vero?

Bellissima! Ora, come per magia, dovrebbe soffiarle un alito di vita e magari potrebbe cominciare a muoversi!! Come nella favola di Pinocchio. Soltanto che lei sarebbe la principessina del mosaico! Quante ore di lavoro ha impiegato per vestire il suo manichino?
Per il cappellino un’ora, ma per il corpetto tre settimane. Ho dovuto rompere tutte le piastrelle con il martello per ricavarne i pezzettini che vedete: inoltre ci vuole tempo perchè la colla si asciughi.
Per le corone più semplici impiego solo un’ora. Spesso uso fiori o foglie del mio giardino; se invece desiderano dei fiori o foglie speciali li ordino.

Per finire, mi dia lei stessa una definizione di creatività.
La creatività è riuscire a tirare fuori dal niente….qualcosa! Questo lo si può fare in mille maniere diverse.

A questo punto vi chiederete come passa il tempo il marito di Bernadette mentre lei è impegnata a … tirare fuori dal niente qualcosa. Vi rispondo io. Si occupa della sua raccolta di francobolli; album ed album di cui è oramai pieno il suo studio. E anche di una collezione di bicchieri da birra. Insomma, loro due non si annoiano mai!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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4 Responses to “Una donna creativa: fra fiori, spose, funerali e manichini magici.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Bello questo articolo !!! Pieno di colori, si perché, io vedo l’Arte, in tutte le sue espressioni, sempre colorata… Complimenti all’Artista, ha un’immaginazione infinita e buon gusto… Per non parlare dei fiori che anch’io amo moltissimo, sono un dono della natura, del quale non si può farne a meno. Recano gioia, voglia di vivere, armonia; a volte portano lacrime, come le corone per i defunti, ma come spiega Bernadette, se rispecchiano l’animo di chi è volato via, sfugge un sorriso… Grazie Cristina, bellissima intervista !!!

  2. Grazie, cara Claudia! Sono contenta che l’intervista ti sia piaciuta.

    Ognuno di noi ha dentro di sè tanta creatività, spesso senza saperlo. Anch’io amo i fiori, anche se purtroppo muoiono presto: come tutte le cose belle! Ma poi ne crescono altri e la vita continua, come sempre in natura. Buona Pasqua e un abbraccio!

  3. lorella scrive:

    E davvero incantevole questa signora , come è incantevole e speciale quello che riesce a creare !!!!!! non la conosco ma la adoro già perchè mi assomiglia tanto nel fare queste creazioni ! Questo è un dono , non si impara , non si legge non esiste una teoria e una pratica ….è un dono che arriva da dentro e semplicemente si crea …..i miei più sinceri complimenti alla signora Bernadette e grazie Cristina per questi articoli particolari che riesci a scrivere e le persone speciali che intervisti !!!!!!!!!

    • admin scrive:

      Cara Lorella,

      Bernadette ti ringrazia per le bellissime parole e ti augura tanto successo anche per la tua creatività. Non parla italiano allora mi ha detto di scriverlo io pe lei. Tanti cari saluti, Bernadette

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