Editoriale di settembre. I miracoli li facciamo noi. Abbattere il muro della disperazione, innalzare quello della speranza.

Cari amici, Cofanetti magici, lettori online,

terminate (o quasi) le vacanze estive eccoci di nuovo qui con nuovi articoli e spunti di riflessione. Il primo riguarda il servizio che troverete il 3 settembre, con un’intervista ad un uomo speciale, veramente speciale: Fra Fiorenzo Priuli, da una vita colonna portante dell’ ospedale Saint Jean de Dieu a Tanguieta, in Africa, nel nord del Benin.

Fra Fiorenzo ci ha raccontato la sua storia di vita, spesso segnata dal dolore e dall’assistenza a malati gravissimi, il tutto supportato da una grande Fede, per andare avanti; per non soccombere davanti a tanta sofferenza ma piuttosto trovare tutte le strade e gli aiuti necessari per alleviarla. Spesso è una lotta contro la resistenza di popolazioni segnate da secoli di tradizioni culturali tanto diverse dalle nostre. Un’ avventura ed un percorso di vita che lascia senza fiato, tanto ha del miracoloso.

Dopo avergli parlato, nelle nostre conversazioni notturne (le uniche ore libere, per lui, dopo giornate intere trascorse ad operare…), ho capito una cosa: che i miracoli li facciamo noi. Noi che siamo il miracolo di Dio. Quando Lui ha creato la natura e l’essere umano, all’ inizio gli ha infuso l’innocenza, la purezza delle origini. Poi la sua evoluzione nel bene o nel male è diventata compito nostro. Quando incontri persone che donano la loro vita a chi sta male, ricche di bontà e compassione, ti rendi conto che ognuno di noi potrebbe, volendolo, compiere gli stessi miracoli.
Leggendo la storia di Fra Fiorenzo, conoscendo la sua lotta “in posti disperati”, adesso persino a rischio Ebola (un virus micidiale di cui si teme la possibilità di epidemia), capirete, come me, che tutti noi possiamo fare qualcosa per salvare tante povere creature umane: cominciando ad aiutare Fra Fiorenzo nella sua missione per la vita.

Il giorno 8 settembre ritroverete come sempre il nostro Valentino di Persio, che questa volta ci parlerà di una coppia famosa: Al Bano e Romina Power. Un tempo uniti anche nella vita, ora di nuovo coppia canora. Perchè i loro fans li vogliono rivedere ancora insieme, almeno sul podio? Sentiremo il parere di Valentino che li conosce bene…

La foto curiosa del mese è stata scattata lungo la strada per Santa Maria di Leuca (Puglia, agosto 2014). Foto Hans Linsen (CHI SONO)

Il 15 settembre Elisa Prato, intelligente autrice di storie di donne, affronterà il tema delle donne sole: beate o no? Fortunate o no? Da non perdere!

A questo proposito faccio un salto….alla fine del mese, che concludiamo sempre con la poesia di Pietro Pancamo, molto seguito dai nostri lettori. Anche lui, ma senza essersi prima messo d’accordo con Elisa (quindi per puro caso…) aveva deciso di trattare il tema della solitudine che a volte può rivelarsi un privilegio, un impeto di creatività; non solo un peso da sopportare a fatica. E persino trasformarsi in poesia, in fonte di ispirazione. Infatti il titolo della sua lirica di settembre è proprio: L’ispirazione.

Ovviamente ritroverete anche il nostro medico veterinario, Imma Paone, con le sue storie vere sugli animali, sempre raccontate in modo narrativo coinvolgente e spesso esilarante. Come quella che leggerete questo mese in cui descriverà il suo primo giorno di lavoro in una clinica di pronto soccorso, aperta anche di notte, fra ansie e timori davanti al caso di un cane che…” si stava gonfiando” (per torsione gastrica).
La bella esperienza fatta da Imma con i suoi articoli per il Cofanetto magico l’ha portata addirittura a scrivere e pubblicare un libro, di cui vi parlerà lei stessa il prossimo mese.

Il 19 settembre troverete un’altra mia intervista, ad Aylin Nederlof, giovane campionessa olandese di pattinaggio artistico sul ghiaccio e a rotelle, che ci parlerà della forza di volontà di chi ha un sogno nella vita e vuole realizzarlo a costo di ogni sacrificio.

Infine, ma non ultimo in quanto ad interesse, il 23 settembre potrete leggere un avvincente racconto di Mauro Almaviva, che ogni mese ci regala interessanti articoli sull’Africa, su quella parte dell’ Africa che ancora non conosciamo, dove lui ha vissuto e svolto a lungo la sua professione di medico specialista. Curiosità, bellezze naturali, avventure, cultura. Questa volta Mauro ci parlerà dei cavalli selvaggi di Garub, in Namibia, “che sono fonte di continua ricerca scientifica, in quanto caso unico al mondo”. Il perchè… lo scoprirete leggendo il suo bell’articolo.

Considerato che ancora una volta ho nominato l’Africa, chiudo tornando al mio discorso iniziale su chi ci sta lavorando indefessamente, giorno e notte, per alleviare la sofferenza di chi patisce malattie e disgrazie inimmaginabili. Inimmaginabili soprattutto per noi che abbiamo avuto la fortuna di nascere in un Paese che non conosce fame, guerre, carestie, povertà assoluta, dolore continuo. Una fortuna che dovrebbe farci riflettere sull’importanza di aiutare chi opera in posti dove hanno bisogno di tutto, come Fra Fiorenzo, a Tanguieta. Per compiere anche noi dei miracoli, noi che un miracolo siamo, abbattendo il muro della disperazione; per innalzare quello della speranza.

Buona lettura e un abbraccio dalla vostra, come sempre vostra,

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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Hanno collaborato a questo numero:

Elisa Prato
Imma Paone
Marica Caramia
Pietro Pancamo
Valentino Di Persio
Mauro Almaviva
Alessandro Perrone
Cristina Giongo
Hans Linsen (foto)

Direzione:
Cristina Giongo

Assistenza tecnica:
Marica Caramia
Hans Linsen

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2 Responses to “Editoriale di settembre. I miracoli li facciamo noi. Abbattere il muro della disperazione, innalzare quello della speranza.”

  1. Claudia Tagliabue scrive:

    Che meraviglia Cristina, avremo da leggere, imparare, sognare, sorridere….Attendo con ansia i suddetti articoli. Per quanto riguarda la tua intervista a FRA FIORENZO e in riferimento a tutto ciò di cui necessita, spero che i nostri cofanetti, io compresa, si lasceranno sensibilizzare e di conseguenza aiutare, per quello che ognuno potrà….. Un caro abbraccio…

  2. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie, cara Claudia, so che tu sei sempre ( e subito) in prima fila!

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