Viaggi. Barcellona, Segunda Capital

“È una vera sfortuna scoprire una seconda città oltre la propria che diventi una vera città natale. Una quarantina di anni fa ho avuto un colpo di fortuna: ho incontrato Barcellona.”
(Robert Hughes)

Se poni la domanda ad un viaggiatore incallito qual è la citta dei giovani egli risponderà senza pausa nè esitazione: Barcellona. Barcellona non ha bisogno di presentazioni.. perchè Barcellona è Barcellona. Frizzante, viva ed allegra, piena di colori e suoni a cui si aggiunge il fascino di molte opere architettoniche che portano il nome di Anton Gaudì, visionario architetto catalano.


Mi sono sempre chiesta a che ora iniziasse la giornata a Barcellona. Alle 8 del mattino passeggi per il labirinto di carrers, vicoli polverosi ed angusti del Barri Gotic, nel silenzio più ovattato. Sembra tutto irreale eppure in questo quartiere si scopre la vera anima culturale della città catalana, il suo cuore pulsante :le vecchie botteghe artigianali, le bodegas, i palazzi storici, i monumenti, le antiche librerie,le   fontanelle zampillanti di acqua in deliziose e inaspettate placas.

Il tempo sembra essersi fermato e ci porta indietro nella sua memoria, un patrimonio enorme di arte romana e gotica.Basta alzare gli occhi per trovarsi in un museo a cielo aperto..bisogna andare a caso seguendo l’istinto,lasciandosi trasportare dall’atmosefra magica che si respira. Mentre cerchi di catturare una immagine che è precedentemente sfuggita, un gatto attira l’attenzione con le sue fusa. I gatti di strada, numerosi, si ritrovavano qui, e non sono di nessuno. Fanno parte del tempo. Esattamente come il gatto di Botero grosso, enorme, gonfio a stramisura con la coda sinuosa che appare in tutta la sua bellezza nella piazzetta della Rambla Raval.

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Ohh Barcellona quanti luoghi affascinanti ci mostri!
Pian piano la città si sveglia, voci e tacchettii di scarpe di ragazze vestite all’ultima moda, buena dias ti dice chi ti incontra anche senza conoscerti e ti avvolge il profumo di cafè amb llet e l’odore di fritto dei churros dalle pittoresche caffetterie. Barcellona la festaiola, una città che cambia in continuazione per stare a passo con i tempi, Barcellona metropoli cosmopolita. Milioni di turisti la visitano per la grande varietà di attrattive: clima, cultura, cibo. E sono i suoi contrasti a renderla diversa ed unica, il visitatore verrà sempre premiato da qualsiasi angolo la si scruti.

A Barcellona c’è sempre qualcosa da fare mostre itineranti, spettacoli all’aperto, corsi di pittura, fotografie, sport all’aria aperta. Puoi recarti a un concerto,magari nella splendida cornice del Palau della Musica o a teatro nell’affascinante Teatreneu di Carrer de Terol, dove vengono rappresentati monologi o commedie inusuali. La noia non è un termine che le si addice.
A Barcellona non ti senti mai un turista, perche’ gli spagnoli ci assomigliano molto sorridenti, disponibili, caciaroni passano la loro giornata proiettata verso la sera, quando le luci si accedono e la movida dal ritmo serrato e frenetico coinvolge tutti sino all’alba.
Se c’è qualcosa di Barcellona che più mi affascina sono le linee curve di Gaudi. Una semplice foto non rende merito perché un’immagine si può catturare un’emozione no.. Amo l’arte in ogni sua forma e alcune creazioni mi toccano profondamente. Gaudi e il suo mondo di forme ne fanno parte! Era visionario, emblematico ? Si mille e mille volte si. Un uomo la cui ricerca si trasforma in forma espressiva che crea cristalli, ceramiche multicolori, comignoli, scale in continuo dinamismo. Non ci sono eguali al mondo.Il suo stile unico, inconfondibile, irripetibile: Casa Batlo,la Pedrera, la Sagrada Familia per rendersi conto anche per un non addetto ai lavori che nulla è lasciato al caso dal colore alla struttura ondosa, ritorta, immaginazione e surrealità allo stato puro. E ne doveva avere si tanta da creare una danza di forme che lo hanno reso immortale e leggendario.

E se nel vostro itinere non avete ancora scoperto Barcellona spero che questo scritto abbia suscitato in voi la curiosità di un luogo che amerete già dalle nuvole quando prima di atterrare sulla pista spunterà surreale la torre Agbar che si profila come un geyser verso il cielo.

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