Tricobezoari: ma cosa sono?

Sembrerebbe una terribile parola che definisce qualche assurda patologia ed invece è il termine tecnico per indicare una “palla” o sarebbe meglio scrivere un “bolo” di peli.

gattino

Chi ha un gatto avrà sicuramente visto il proprio animale contorcersi in modo strano ed eliminare come un “alien” un groviglio, bruttissimo, quasi impressionante, di peli.
Ebbene, è una cosa normalissima, quasi fisiologica direi.

I nostri gatti sono animali con una igiene personale al limite del maniacale.
Passano le ore a pulire, leccandosi, il loro manto, o addirittura quello di altri pet della famiglia, cani o gatti che siano.

Hanno una lingua flessibile e lunga, fornita di papille filiforme e incurvate all’indietro, situate nella parte centrale, particolarmente utili nella pulizia del mantello.
Infatti, proprio come un pettine, porta via tutti i peli morti, ingerendoli.
Accumuli di pelo passano nello stomaco e, nella maggior parte dei casi, attraversano tutto l’apparato digerente, senza provocare alcun danno, fino ad essere espulsi con le feci.
Qualche volta però si possono avere dei piccoli problemi.
Si passa dal semplice episodio di tosse secca, come a voler eliminare qualcosa che è rimasto in gola, al vomito, alla stipsi ed alla più grave occlusione intestinale.

lingua

Il povero gattone si presenterà abbattuto, inappetente, in evidente stato di malessere.

A questo punto urge l’intervento del “bravo” veterinario che dovrà instaurare una terapia con fluidi idratanti e farmaci pro-cinetici per aiutare la progressione del bolo.
Se il gatto non vomita, utilissime sono tutte quelle paste che si trovano in commercio, tra l’altro molto appetibili ed addirittura arricchite di fermenti lattici, che aiutano la disgregazione del bolo e quindi la sua eliminazione.

pulizia

In situazioni veramente estreme, si forma un vero e proprio “tappo” che renderà necessario un intervento chirurgico.
Fortunatamente anche per queste situazioni la prevenzione è la vera arma efficace.
I punti da tenere sempre ben in considerazione sono:

    1. i gatti vanno spazzolati, soprattutto quelli a pelo lungo come i persiani, per allontanare quanto più è possibile, i peli morti;
    2. una volta alla settimana è consigliabile la somministrazione di queste paste che impediscono la formazione o favoriscono la rimozione dei peli;
    3. esistono in commercio delle diete appositamente studiate per ridurre la formazione dei tricobezoari ( in genere portano la dicitura HairBall) che possono essere somministrate senza nessuno problema soprattutto per qui micioni a pelo più lungo o in quelli in cui questo problema è più frequente.

gatto lecca

Imma Paone

CHI SONO

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2 Responses to “Tricobezoari: ma cosa sono?”

  1. lorella scrive:

    CARA IMMA , non ero a conoscenza di queste “paste ” , ora che lo so le prendo sicuramente per i miei 2 mici , tempo fa ne avevo ben 5 ora me ne sono rimasti due , i miei due gatti sono adorabili e avolte mi è capitato di assistere a questi sintomi , era questione di un giorno massimo due e poi stavano bene , ora prenderò loro queste paste !grazie per questa utile informazione ! ciao !

  2. Imma scrive:

    Vedrai che piacerà molto e la prenderanno volentieri.
    Un bacione ai tuoi micioni.
    Imma

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