Pesanti insulti e minacce del direttore di Rai 4 contro un giornalista di Libero, il suo giornale, la direttrice della Rai e la Chiesa.

Carlo Freccero

Il direttore di Rai 4 Carlo Freccero

La telefonata del direttore di Rai 4, Carlo Freccero, è un tale atto di volgarità, insolenza e gravità che mi auguro faccia riflettere tutto il Paese sul perchè le cose in Italia vanno così male. E continueranno ad andare male sino a che saremo nelle mani di simili personaggi.

La direttrice della Rai, Lorenza Lei

Carlo Freccero ha pesantemente insultato Francesco Borgonovo, del quotidiano Libero, “reo” di aver osato criticare una serie televisiva di dubbio gusto che va in onda sulla “sua”rete; poi ha minacciato il suo direttore, Maurizio Belpietro, la Chiesa e la dottoressa Lorenza Lei, direttrice della RAI, che ha addirittura definito “amica di tutti i pedofili”.

Il giornalista, a cui il signor Freccero dà del “culattone”, è rimasto ad ascoltare allibito tale sequela di invettive, abbastanza furbo da registrare il colloquio.
Come lo stesso Borgonovo scrive su Libero il suo articolo “si riferiva alla serie televisiva Fisica o chimica, in onda ogni giorno su Rai 4 dalle 9.15 alle 10.40 e dalle 13.45 alle 15.10. Si tratta di un format spagnolo ambientato nel liceo privato Zurbaràn di Madrid. I protagonisti sono gli studenti, per lo più minorenni, i professori e qualche personaggio di contorno. Il filo conduttore è il sesso, mostrato in varie forme.
Gli attori, anche i ragazzini, si vedono spesso senza vestiti e impegnati in scambi di fluidi. Non manca nulla: ci sono coppie etero e omosessuali, ma anche triangoli (sia tra studenti che tra professori), stupri dopo feste alcoliche. Perfino una professoressa che ha un relazione con un alunno: lei ha 27 anni, lui 17 e si trovano di frequente a letto insieme, quando lui non gira per casa nudo e sculettante. Tutto ciò va in onda di mattina e subito dopo l’ora di pranzo, orari adeguati al pubblico cui la serie si rivolge, cioè quello adolescente.”

Caro Valerio Staffelli, di Striscia la notizia, potresti consegnare un bel tapiro d’ oro a Carlo Freccero? Visto il personaggio, rischierai di prendertelo in testa, ma, ti prego, fallo a nome di tutti noi!

Nella sua telefonata il direttore di Rai 4 dice anche che “si vendicherà” per questa sua recensione, e sarà una lotta all’ultimo sangue, precisando (sempre rivolto al giornalista) che… “La serie è pedagogica, cretino”. Alla faccia della serie pedagogica!!! Poi minaccia: “Fascisti, siete un giornale di merda, mi censurate. Ma io vi mando i forconi sotto la redazione”. E, ancora: “fate come la Lei, prendete ordini dai cardinali pedofili”.

Non so che cosa si sia fumato Freccero, non so da quali bassifondi venga (si potrebbe indagare), non so se verrà licenziato sui due piedi e non sapevo neppure che esistesse Rai 4: ma di sicuro questa persona dovrebbe chiedere scusa non solo alla direttrice della Rai, a Borgonovo, alla Chiesa, ma anche a tutti gli italiani. Soprattutto a coloro che credevano che esistesse la libertà di stampa; compresa quella di criticare i programmi che non piacciono, senza beccarsi parolacce, minacce, indegne accuse.

Marco Liorni, conduttore della Vita in diretta (Rai Uno)

In quanto alla Rai, basta con i programmi di cattivo gusto, alle trasmissioni affidate a conduttrici con seno a bella vista, che le trasformano in un salotto personale dove invitano i loro amici, con cui amoreggiano in diretta chiamandoli “amore, tesoro, ecc.”. Finiamola con i soliti, sempre i soliti, opinionisti del nulla.

Unica eccezione il conduttore della Vita in diretta (Rai Uno), Marco Liorni, un giornalista serio, educato, rispettoso (soprattutto del pubblico), di gran classe, che sembra sceso da un altro pianeta.

Attendiamo di sapere che provvedimenti prenderà l’azienda contro Carlo Freccero; nel frattempo vi invitiamo a sentire su Libero la registrazione di questa scandalosa telefonata e a farci sapere che cosa ne pensate.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

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7 Responses to “Pesanti insulti e minacce del direttore di Rai 4 contro un giornalista di Libero, il suo giornale, la direttrice della Rai e la Chiesa.”

  1. Gabriele scrive:

    Che Libero sia un giornale di merda è verissimo. La tanto sbandierata libertà di parola se permette a questo giornaletto di pubblicare le sue menzogne, i suoi scandaletti e la sua propaganda piccoloborghese, perchè non dovrebbe permettere a Freccero (di cui, beninteso, non me ne importa una beneamata fava) di esternare i suoi insulti? Che ognuno parli e dica quello che vuole e se ne assuma le responsabilità del caso, ma non state a difendere Libero, che fa proprio schifo ai vermi morti

  2. Maria Cristina Giongo scrive:

    Gentile Gabriele,

    ognuno è libero di pensare quello che vuole, però io ho sentito da una parte un sacco di insulti volgari e velate minacce e dall’altra un comportamento dignitoso ( in quel frangente!) di chi aveva soltanto criticato un programma televisivo.

    Se adesso non si può nemmeno più criticare, in Italia, vuol dire che si comincia ad entrare in un clima di dittatura. Io vivo in Olanda, e per fortuna qui possiamo esprimere le nostre idee di assenso come di dissenso, senza essere minacciati.

    Non si tratta quindi di difendere uno o l’altro ma di esprimere un giudizio in base a delle prove. Tutto qui. Indipendentemente dal giornale.

  3. a.m. scrive:

    Vabbè signora Cristina, lei è di parte perché lavora per “Libero”… perché non si è scagliata in questo modo quando il giornale sproloquiava a tutta birra con volgarità, insulti etc.?

  4. Maria Cristina Giongo scrive:

    In effetti io ho scritto per certi giornali quando ero libera di esprimere le mie idee, anche contrarie, e collaboravo con redattori e caporedattori in gamba; pochi, per la verità. Per esempio da Il giornale me ne sono andata proprio per una rissa con un caporedattore maleducato.

    Tenga a mente che io scrivo solo su fatti inerenti l’estero ed i Paesi del Nord Europa, considerato che vivo da 30 anni in Olanda, per cui NON sono legata ad alcuna idea politica o costretta a scrivere quello che determinate testate vogliono. Tratto fatti di cronaca ma anche argomenti come la droga, l’eutanasia, le novità che arrivano da queste nazioni. Non scrivo editoriali. Per questo mi sento completamente LIBERA come giornalista; e nessuno mi domanda la mia idea.

    Sono convinta infatti che un vero e bravo giornalista deve INFORMARE, non deve certo esprimere le sue idee, di cui ai lettori non può fregare di meno, perchè non leggono certo i giornali per sapere che cosa penso io: soprattutto se scrivo di cronaca. Per esempio su Libero è uscito un articolo di una giornalista che commentava un grave fatto di cronaca ed io ho protestato con la direzione; perchè UNA PAGINA dedicata alle sue idee era veramente assurda! Secondo me doveva soltanto limitarsi a raccontare i fatti.

    Il mio commento a quanto ha scritto il direttore di RAI 4 invece era un commento personale; considerato che odio gli insulti, le minacce e la PREVARICAZIONE, ho voluto reagire a QUELLA vicenda, dopo aver letto un articolo di quel giornalista che non mi pareva assolutamente offensivo.

    Lui scriveva soltanto che in quella fascia oraria certe soap non dovrebbero andare in onda. E aveva ragione. Non conosco l’autore del pezzo personalmente perchè ho avuto con lui solo un piccolo scontro, ma via email, per un mio articolo che gli mandai su Ammaniti e che si perse per strada… e non lo difendo di certo, se come dice lei, poi ha insultato pure lui: ma QUEL suo articolo lo condividevo. Studenti omosessuali, insegnanti che si fanno le allieve, esplicite scene di sesso andrebbero mandate in onda nei programmi serali.

    E rimango della mia idea.

    Mentre chi prevarica e dice cose gravissime come quelle espresse dal direttore di Rai 4, avvalendosi della sua posizione, dovrebbe come minimo vergognarsi. Non dimentichi la frase rivolta alla direttrice della Rai, e “ai suoi amici pedofili”….andiamoci piano con questi insulti! Io lo avrei denunciato.

  5. a.m. scrive:

    Signora Giongo, proprio Lei parla di informare senza esprimere la propria opinione come dovrebbe fare un buon giornalista.
    A parte che è un concetto troppo teorico (si tratterebbe di una specie di bollettino informativo, nel caso) mi pare che Lei non si faccia troppi problemi nell’esprimere giudizi tranchant e trincianti quando non è d’accordo con qualcuno o qualcosa, tipo le feroci prese in giro a Lamberto Sposini e altri personaggi dello spettacolo quali la Venier, la Lecciso e altri (ho dato un’occhiata all’archivio del blog).
    Così come aveva condannato Michael Jackson dandolo per pedofilo certo per poi tornare indietro quando è andato all’altro mondo, così come è tornata indietro quando il giornalista Sposini si è gravemente ammalato…
    No?
    Saluti.
    PS: Piacciano o meno questi personaggi poco importa, ci siamo capiti.

  6. Maria Cristina Giongo scrive:

    Non sono d’accordo. Io posso giudicare un conduttore televisivo “noioso” ma se si ammala gravemente, ripeto, come in effetti ho già scritto, mi spiace. Come per qualsiasi persona che stia male; noiosa o non noiosa.
    Proprio per questo ho voluto dirlo pubblicamente. Era il minimo che si poteva fare e non significa “tornare indietro”, ma dare un sostegno ad un collega e ad un essere umano malato, che piaccia o non piaccia come conduttore.

    Con Loredana Lecciso ho chiarito tutto, anche di persona, visto che ci siamo incontrate e ne abbiamo parlato; e le assicuro che era abituata a commenti ben più pesanti.

    Non ho mai dato del pedofilo a Michael Jackson ma solo detto che quando scrissero che lo era ci rimasi malissimo, visto che è risaputo che considero i pedofili le persone più abbiette della terra, in quanto fanno del male ai bambini. Per cui, quando la denuncia è stata ritirata, sono stata la prima a gioirne.

    A volte mi scontro con certi personaggi o non condivido certe cose, ma anche attraverso il dissenso si può costruire un dialogo costruttivo, come l’ho costruito con ogni persona di cui non condividevo alcuni atteggiamenti.

    Sono sempre aperta alla discussione e anche a ricredermi quando sbaglio; ma senza fare polemiche. Per il resto se poi qualcuno insulta o offende, visto che io non insulto mai, allora chiudo il discorso perchè non porta a nulla e non costruisce nulla.

    Ricambio i saluti.

  7. a.m. scrive:

    In ogni caso la sua risposta è da persona assai civile e beneducata.
    Cordialità.

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