Intervista all’attrice Rosanna Banfi.Tornerò con papà a Un medico in famiglia. Ho paura degli incidenti d’auto.

Rosanna Banfi

L’attrice Rosanna Banfi

E’una donna molto bella; due occhi straordinari che illuminano un viso dai lineamenti perfetti. Un sorriso dolce, forse un po’ malinconico ma sereno. Una persona squisita, gentile. E’attrice, moglie, mamma, adorata figlia di Lino Banfi e pure sua compagna nel campo professionale.

Sto parlando di Rosanna Banfi, nata il 10 aprile 1963 a Canosa di Puglia, in quella terra di cui ho spesso parlato con ammirazione nei miei articoli. E’sposata felicemente con il produttore Fabio Leoni; hanno due figli, Virginia (18 anni) e Pietro (13). Ha partecipato alla mia serie preferita, “Un medico in famiglia” (negli anni 1998-2009) con suo padre.
Cominciamo proprio da qua per la prima domanda:

In questa commedia trasmessa da RAI UNO ha recitato insieme a Suo padre ma poi ne siete usciti entrambi. A che cosa si deve il Suo abbandono?
Per quanto mi riguarda ho dovuto allontanarmi dalle scene per via della mia malattia, un tumore al seno.
Non potevo continuare a causa dell’indebolimento generale dovuto alla chemioterapia e per tutto il difficile percorso che ho dovuto affrontare.

C’è speranza di rivedeLa in questa fiction che noi italiani ( anche noi italiani all’estero) abbiamo tanto amato? Magari ancora insieme a Suo padre?Da quando ne siete usciti non la guardo più.
Certo! Le dò una buona notizia: nella prossima serie ci saremo ancora.

Fantastico! Questo vuol dire che sta bene…
Sì grazie, ho superato il periodo più pesante (sono stata operata due anni fa) e ora mi occupo attivamente di un’associazione per il tumore al seno, la Komen.

Quindi in che fase della Sua vita si trova adesso? Di pausa, di riflessione o creativa?
Io sono sempre creativa! In me c’è sempre la speranza di fare nuove cose. Quando hai dei figli guardi soprattutto al futuro. Ho un grande progetto di cui vi parlerò appena sarà pronto ed un altro per il teatro sulla violenza contro le donne.

Domanda scontata: sulla Sua scelta artistica ha influito il fatto di avere un padre famoso?
Risposta scontata e soprattutto sincera: sì, ovviamente. All’inizio mi vergognavo di dire a mio padre che mi sarebbe piaciuto diventare attrice pure io. Poi, quando ho avuto il coraggio di riferirglielo chiedendo anche il suo aiuto è svanito ogni timore! Infatti lui si è mostrato subito contento della mia scelta, perchè trovava che fosse molto bello di avere in comune con sua figlia una cosa tanto importante.

Tutti insieme ad Eurodisney!

Che padre tenero! So che per la vostra famiglia, la famiglia Zagaria (da cui è uscito il nome della serie televisiva Il Commissario Zagaria), è veramente importante essere insieme. Volersi così bene è una fortuna o anche l’armonia familiare si crea con tanta fatica e amore?
Entrambe. Per esempio nel caso del mio matrimonio posso parlare di fortuna ma poi è fondamentale di saper mantenere il rapporto coniugale. Lo stesso vale per quello familiare: con mio fratello Walter ci sentiamo spessissimo, abbiamo un contatto quasi quotidiano.

I Suoi figli, Virginia e Pietro sono felici della sua scelta di calcare le scene? La seguono in televisione, la consigliano o, vista la giovane età, sono concentrati soltanto sui loro interessi ed amici, per cui…non potrebbe importargliene di meno? Della serie: si fanno gli affari loro…?
Appunto: si fanno gli affari loro! Mi guardano a malapena…però alla fine a loro fa piacere di avere una mamma che svolge questo interessante mestiere.

Quale è stata la loro reazione quando hanno saputo che era stata colpita da un tumore?
“Esternamente” abbastanza buona. “Di dentro”, nel profondo del loro cuore, non lo so. Non ho voluto parlarne troppo per non scavare nell’intimità dei loro animi. Con mio marito abbiamo affrontato subito l’argomento, senza aspettare: perchè si sa che un tumore non è una malattia di per sè mortale.

Rosanna Banfi con suo marito Fabio Leoni; viva la vita e l’amore!

Che lavoro fa Suo marito Fabio Leoni? E’attore pure lui?
No, è strano, lo pensano in molti ma non è così: ha una casa di produzione, AlbaTremila, con un amico produttore, Bruno Altissimi, dove ci lavorano anche mio padre e mio fratello.

Tornando a Suo marito Fabio: che cosa significa per Lei la parola amore? Crede che possa essere un valore eterno o è un’utopia?
Il significato è quello che ognuno vuole dargli. Amore è una parola troppo usata, stra- usata, sempre più di moda: tutti i ragazzi (ma anche gli adulti) si chiamano fra di loro… “amore”. Una cosa irritante, per me. Secondo me l’amore è tutto e dappertutto. Anche nella natura, che stiamo sempre più trascurando sino a farla rivoltare contro di noi. E negli animali, che a me piacciono tanto.
L’amore eterno? Ma…penso che l’amore sia eterno sino a che dura. Quello dei miei genitori ci assomiglia; va avanti da una vita. Allora sì, posso dire che il loro amore è eterno. La ricetta perchè lo diventi consiste in una grande capacità di sacrificio e pazienza.

Però quando finisce? Ha sentito le parole piene di rancore che Romina Power ha usato nei confronti dell’ex marito, il cantante Al Bano?
Sì, ma non posso giudicare perchè non li conosco e non ne conosco le motivazioni. Per fortuna non tutti gli amori quando finiscono terminano in una rissa! Nel loro caso ha giocato un ruolo di rilievo la scomparsa della figlia Ylenia: quando accadono simili disgrazie o ci si unisce oppure ci si allontana, chiusi nel proprio dolore; spesso riversandosi addosso mille colpe.

Una donna…combattiva!

Che sensazioni suscitano in Lei queste parole e a che immagini le associa? Cominciamo con la prima: PAURA.
Dolore. E come visualizzazione, mi immagino un incidente d’auto. Ho sempre avuto paura degli incidenti stradali. Ne ho anche avuti, ma non di gravi: eppure li temo, tanto che non mi piace guidare l’automobile.

PASSIONE.
Benessere, gioia. Associo la parola passione a due persone che si baciano.

Soltanto che si baciano…?!
Bè, se Lei ci pensa bene, le prostitute non vogliono essere baciate. Allora il bacio è amore, è passione.

DEPRESSIONE.
Un brutto male. Quando hai il cancro la gente ti capisce, ti ama magari di più.
Se sei depresso no. Nessuno ti consola. Al massimo ti dicono: “dai, tirati su!”
La depressione l’associo all’immagine di un letto e ad una vestaglia. Una persona depressa sta molto a letto. Oppure in vestaglia perchè non ha nemmeno più voglia di vestirsi e uscire.

GOVERNO.
Un tema attuale…Allora le dico: speranza nel futuro. E associo la parola governo con gioventù. Un governo più giovane!

MARE.
Naturalmente penso subito a vacanze, andare a piedi scalzi e libertà.

Infine un’ultima, bellissima parola: SPERANZA.
Speranza è la vita. Ci deve essere sempre. Per questa parola visualizzo i miei figli.

Non poteva offrici una conclusione migliore! Grazie Rosanna!

Maria Cristina Giongo
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