Alcuni pipistrelli del Borneo ( l’isola più grande dell’arcipelago indonesiano) usano le foglie di certi tipi di piante carnivore a forma di calice come camera da letto; e pure come gabinetto! Nel frattempo le piante carnivore che si prestano a fare loro da culla ne approfittano per trarre nutrimento dai loro escrementi. La notizia è stata data da BBC News.
E’ bellissimo vedere come la natura è sempre in grado di darsi una mano per la sopravvivenza; spesso più di quanto facciano gli uomini fra di loro. Per esempio una specie di pipistrelli che vive nel Borneo, conosciuta con il nome di Kerivoula hardwickii, ha l’abitudine di addormentarsi in una pianta carnivora chiamata Nepenthes.
Il pipistrello Kerivoula hardwickii
Il motivo è semplice: in questo modo durante il riposo notturno questi intelligenti animaletti si difendono dai vari parassiti che li minacciano.
Non solo: usano la pianta ospitante anche come toilet. Niente di grave; infatti la pianta trae beneficio dai loro escrementi che costituiscono per essa un supplemento di cibo. Insomma; si tratta di uno scambio di favori.
La Nepenthes, tipica pianta carnivora a forma di calice che si presta a fare da culla ai pipistrelli per il loro riposo notturno.
“E’ stata una sorpresa per noi ricercatori”, ha dichiarato il Professor Ulmar Grafe dell’Università di Brunei ad un giornalista della rivista Biology Letters “di trovare dei pipistrelli addormentati proprio fra le braccia di piante carnivore. Così abbiamo scoperto che essi sono gli unici mammiferi che possono sopravvivere ad una pianta carnivora. Non solo. Ma anche usarla come letto e gabinetto. In generale le altre specie di piante carnivore vivono cibandosi di insetti, di cui succhiano l’azoto necessario alla loro sopravvivenza. Mentre la Nepenthes, dalla tipica forma a calice, riesce a catturare meno insetti delle altre. Quindi questa forma di pigrizia potrebbe rivelarsi letale.”
A questo punto possiamo dire che per la pianta Nepenthes ospitare i pipistrelli è una vera…manna dal cielo!
Miracoli della natura, che non finiranno mai di stupirci!
Maria Cristina Giongo
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