Intervista ad Umberto Brindani.

Intervista ad Umberto Brindani: direttore del settimanale OGGI: positivo, sportivo, deciso, realizzato e pure innamo-
rato.

Umberto Brindani

Umberto Brindani

Dopo il successo della nostra intervista alla direttrice di Novella 2000, Candida Morvillo, ora è la volta di un direttore: Umberto Brindani, che dirige OGGI (gruppo Rizzoli RCS-periodici), una delle più diffuse riviste settimanali, molto amata dalle famiglie italiane, fondata nel lontano 1939.

Ne è uscito un bel ritratto inedito, attraverso le sue parole e quelle di chi lo conosce. Un bravo giornalista non si ferma ad un solo elemento. Raccoglie più indizi per confrontarli. Vuole LE PROVE. Eccole!

Foto del colophon del numero del 30 dicembre 1939 di OGGI

Dicono di lui:

Roberto Allegri, classe 1969, nato a Monza. Ha studiato scienze biologiche, realizzando poi il suo desiderio di scrivere articoli sugli animali domestici. E anche libri: infatti ne ha pubblicati 30, fra cui “Amore di cane” e “Vita da gatti”, entrambi dell’Editore Armenia. Oltre a “Teresa, la madre di Calcutta” e alla biografia del cantante Al Bano. L’ultimo libro, appena uscito, si chiama “Cani supereroi”. Collabora con il settimanale CHI, del gruppo Mondadori. La persona più adatta a cui rivolgermi, visto che lavora per la concorrenza….Ne parlerà bene o male?

Penso positivo.

Conosce Umberto Brindani, direttore del settimanale OGGI?
Certo. E’stato condirettore di questa testata sino a poco tempo fa ed ora la dirige lui.
Allora ce lo descriva, ma in una sola parola:
Un signore! Sì, posso proprio dire che è un vero signore.
E il suo giornale?
Da quando c’è lui è diventato ancora più di classe; insomma….una rivista signorile!
A parte la signorilità, che mi pare l’abbia colpita molto, che altro potrebbe dirmi?
Per esempio che è sempre alla ricerca di storie umane, profonde e non solo inerenti l’attualità. Lui si basa piuttosto sui contenuti, in un mondo che cerca solo la sensazione. E’un uomo di valore che ha trasmesso certi valori anche al suo giornale. Mi ha dato sempre una buona impressione.
Un ultimo aggettivo per definirlo?
E’un uomo positivo che richiama positività.

A questo punto sono andata alla ricerca di un suo collaboratore fisso, per testare se anche lui, che ogni giorno è a diretto contatto con il suo direttore…. la pensa allo stesso modo.

Edoardo Rosati, nato a Pescara 50 anni fa. Laureato in medicina; giornalista e scrittore, specializzato in articoli e libri (che vi consigliamo di leggere) di divulgazione medico scientifica. Cultore del benessere (psicofisico). Ha collaborato con importanti testate giornalistiche; da parecchi anni cura la parte scientifica di OGGI. Fra le opere pubblicate segnaliamo “Kuru – il morbo del nuovo millennio”, di Sperling & Kupfer e “La zona facile” (sul sistema alimentare del biochimico americano Barry Sears).

Capitano di una nave goletta.

Tre aggettivi per definire il tuo direttore, Umberto Brindani.
Misurato, deciso, operativo.
Bella definizione! Quanti direttori hai cambiato nel corso della tua carriera e quale ti ha lasciato il miglior ricordo?
Otto: con Umberto Brindani nove. Tre mi hanno lasciato un ottimo ricordo (con “alti e bassi” fisiologici….). Due mi hanno davvero insegnato molto. Chi sono? Lo dirò quando sarò diventato direttore e m’intervisterai…
Però, 5 su 9 non è molto! Cambiamo argomento: improvvisamente entri nel suo studio perchè hai bisogno di un’immediata risposta per un servizio. Ti manda al diavolo?
Macchè! Se lo vedo risucchiato dal cellulare, mi ritiro spontaneamente in buon ordine. Se a risucchiarlo è un’ email o la scrittura di un editoriale mi chiede cortesemente di ripassare.
Hai mai bevuto un caffè insieme a lui?
Certamente. Molti. Soprattutto la mattina, sul prestino…Mi butta lì qualche sana idea per le mie pagine ma anche la personale impressione sull’ultimo film visto.
Se chiudi gli occhi lo vedi seduto su un trono? In posizione yoga, meditabondo?In mezzo a scartoffie e problemi?
Capitano di una nave goletta, col “timone” (del giornale) saldamente fra le mani!

E’ giunto il momento di intervistarlo, questo direttore tanto speciale…Vediamo se nel mio Paese d’origine è cambiato qualcosa e i direttori di giornali stanno acquistando sembianze umane, un po’ più vicini a noi giornalisti comuni mortali.

Vita e carriera: sono alto 1 metro e 94 e giocavo a palla a volo

Umberto Brindani, nato a?
A Busseto, in provincia di Parma, 52 anni fa. Busseto, il paese di Giuseppe Verdi, tanto per intenderci.
Sposato? Figli?
Separato: con due figli, di 15 anni e di 11 mesi.
11 mesi?! Ma scusi, ha avuto un bimbo e poi si è separato?
Ma no, l’ultimo nato è figlio della mia compagna attuale.
Infanzia felice o da rimuovere?
Felice, in una famiglia normale, che mi ha trasmesso valori molto solidi. La mamma era casalinga, mio padre (che purtroppo non c’è più), allevava maiali. Il fatto di aver passato i primi anni in un paese nobile, ricco di cultura, ha arricchito pure me, lasciandomi ricordi sereni.
Studi e carriera.
Dopo il liceo scientifico ho frequentato la facoltà di filosofia; mi sono laureato, ho fatto il servizio civile. Ho scritto i primi pezzi per la Gazzetta di Parma, ho collaborato con Il Mulino di Bologna. Poi ho iniziato a realizzare il sogno di diventare giornalista iscrivendomi alla scuola di giornalismo di Milano. Rammento i primi mesi in questa grande città, io che venivo da Busseto….Con tre “disgraziati” come me, con cui dividevo un piccolo appartamento. E giocavo a pallavolo (sono alto 1 metro e 94)… Purtroppo in seguito non ho più avuto tempo di praticare questo sport, che facevo anche a livello agonistico. Infatti mi sono buttato anima e corpo nel giornalismo. Nel 1984 ho ottenuto la prima assunzione: a Espansione, un mensile di economia. Indi a Italia oggi, una testata indipendente, fondata da Marco Borsa per fare concorrenza al Sole 24 ore; eravamo un pugno di giovani giornalisti.

I colpi bassi inaspettati e le raccomandazioni.

Dopo di che la sua carriera fu in rapida ascesa, se non sbaglio.
Esatto. Andai a Panorama, dove rimasi sino al 2004. Dopo assunsi la direzione del settimanale Gente, e poi di Chi, della Mondadori. Nel 2008 diventai direttore di TV Sorrisi e canzoni. Il settimanale Chi, sotto la mia direzione, toccò il tetto delle 540.000 copie, il record mai più raggiunto. E anche Tv Sorrisi e canzoni, che quando arrivai io era in discesa, sotto la mia direzione, si riprese bene. Poi… poi mi licenziarono dalla Mondadori.
Ma come? Salvò la sorte delle sue testate e la licenziarono? Mi sfugge qualcosa…Che cosa combinò?
Niente. Glielo assicuro. Mi piacerebbe dirle che feci qualcosa di sbagliato ma non è così. Ancora adesso non ne capisco il motivo. Forse non ero abbastanza “berlusconiano”… Non so… Fu un grande colpo per me.
Comunque la sua storia dimostra che si può far carriera anche senza raccomandazioni o essere figli di papà. Suo padre era un allevatore di maiali e quello della direttrice di Novella 2000 un cameriere. Voi ce l’avete fatta da soli, a costo di sacrifici e solo con le vostre forze. La vostra famiglia vi ha dato amore ma non molto denaro e privilegi.
Infatti. Nella vita si può lavorare con onestà anche a certi livelli. Inoltre quando hai a che fare con aziende private, se dimostri di avere talento, vai avanti da solo, anche senza santi in paradiso.

Foto: copertina di OGGI

Non sono un dittatore: credo nel lavoro di squadra, come nello sport.

I blog ed i giornali online (come il nostro Cofanetto Magico!) stanno calpestando i giornali cartacei. Oramai è più facile, diretto ed economico leggere in rete. E’ finita l’era del cartaceo?
Per i quotidiani è un rischio vero. Molti infatti stanno cercando di far pagare un abbonamento per la lettura online. Per i periodici è una partita ancora tutta da giocare. Ma ovviamente non possiamo rimanere indietro, per cui anche noi ci stiamo adeguando. Vi annuncio quindi che è nato OGGI.it. Andate a vederlo e poi fatemi sapere che cosa ne pensate.
Se si guarda allo specchio o dentro l’animo che cosa vede? Un uomo giovane ed arrivato? Un uomo stanco e deluso? Un uomo energico che vuole conservare e magari raddoppiare le sue energie, alla faccia degli invidiosi?
La terza che ha detto. E non mi chieda se sono un direttore come quelli che lei detesta…“intoccabili, inavvicinabili, intrattabili, che non rispondono alle email….”. Non mi sento un dittatore e non mi vedo, caratterialmente, in questa descrizione. Sono un direttore che crede nel lavoro di squadra. Mi sento vicino ai problemi dei miei colleghi. Perchè sono come loro.
Appunto! Stavo giusto per chiederglielo!! Ma almeno mi dica se ogni tanto beve un caffè con i suoi collaboratori…
Non uno, centinaia!

(Guarda caso…ho posto la stessa domanda al suo redattore, Edoardo Rosati, ma lui ancora non lo sa. Le risposte di entrambi collimano. Per lui sarà una sorpresa quando leggerà l’articolo.)

Giovani, puntate sul web! Il cartaceo è in declino.

Che cosa consiglierebbe adesso ad un giovane intenzionato ad intraprendere la carriera di giornalista? Per carità, non farlo! Oppure: se lo vuoi veramente prova, ma a tuo rischio e pericolo.
Gli direi di puntare sui nuovi media, proprio perchè il cartaceo è in fase di declino a causa dell’assalto di internet. I posti di lavoro nei giornali sono sempre meno, c’è una grande selezione. Poi aggiungerei che oltre a una grande pazienza spesso ci vogliono le spalle coperte dai genitori. Attualmente è veramente difficile avvicinarsi a questa professione.

La più grande umiliazione della mia vita.

E’ mai stato umiliato da qualcuno?
La più grande umiliazione è stato il licenziamento dalla Mondadori, di cui ho appena parlato. Anche per i modi. L’ho vissuto come uno sgarbo, un tradimento.Tuttavia sono un tipo positivo: e cerco di prendermi le mie rivincite lavorando sodo.

(Guarda caso… il mio secondo “informatore”, il giornalista Roberto Allegri, l’ha proprio definito un uomo positivo! Ma lui…ancora non lo sa.)

Sono innamorato

Se dovesse cambiare lavoro, che cosa vorrebbe fare?
Non riesco a immaginare di svolgere un altro tipo di lavoro. Mi piace troppo il mio. Però amo anche la barca a vela. Allora, alla peggio vorrei fare un bel giro del mondo in barca.

(Incredibile! Edoardo Rosati, quando gli ho chiesto come vede il suo direttore, mi ha proprio risposto: “capitano di una nave goletta, col timone saldamente fra le mani”.)

Per concludere: come si sente adesso?
“INNAMORATO!”
Non poteva esserci chiusa migliore! Viva l’amore! Auguriamo quindi ad Umberto Brindani di rimanere sempre positivo, sportivo mentalmente e soprattutto così innamorato.

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Link: www.oggi.it

Foto di due vecchie copertine di OGGI, del 1940, titolate
“Moda italiana: abito in grigio e bianco da passeggio” e “La sosta in un cantiere”.

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12 Responses to “Intervista ad Umberto Brindani.”

  1. Emanuela scrive:

    Beh, cara Cris, complimenti per la tua intervista. hai fatto il bis!
    Il settimanale OGGI è un bel giornale, che spazia non solo su gossip ma anche informa la gente su tanti altri temi dalla salute alla politica, alla banca, etc.
    il direttore mi sembra un tipo solare, non bugiardo ma corretto e lo dimostrano anche gli articoli che pubblica. anche le foto non sono “rubate” come fanno altri colleghi, le interviste che fa ai vip sono interivste sensate, non invadenti.
    si può sempre migliorare e ho visto che OGGI è uno di questi…
    e a proposito di OGGI.it interessante e fatto bene ma a dire la verità quando acquisto i settimanali li preferisco leggere il giornale distesa sul divano o fuori in giardino e sfogliarli nei momenti di relax. sennò uno sta sempre attaccato al computer e si rincretinisce! :-)

  2. Maria Cristina Giongo scrive:

    Grazie per la tua testimonianza sempre attenta, Emanuela.

    Infatti sono contenta che Umberto Brindani sia diventato direttore di OGGI, perchè ne ho sempre sentito parlare bene. Io ho scritto quando erano direttori Paolo occhipinti e Pino Belleri ( per cui ho collaborato anche quando era direttore di Visto). E con loro mi sono trovata molto bene.

    Ma il primo articolo per Oggi lo scrissi quando ci fu il primo caso di eutanasia in Olanda ( direttore…Willy Molco, pensa come sono vecchia…).

    Intervistai una signora di 76 anni, molto gentile… che aveva aiutato ben sette sue amiche a morire, molto malate, mettendo delle pastiglie “speciali” nel budino…..Non ti dico come mi sentii male quando mi chiese se volevo mangiare o bere qualcosa.
    Mi disse che era fiera di averle aiutate a lasciare questa vita in modo dignitoso e “umano”. Comunque aggiunsi che io…mi sentivo benissimo….!!!!

    Bei tempi! Allora i direttori erano interessati alla gente, alle storie, ai sentimenti. Ma non tutti ora sono così. Io cerco i migliori…….

  3. Emanuela scrive:

    E fai bene, c’è troppa spazzatura in giro… ma è causata da troppi curiosono che un po’ tutti noi siamo diventati. basti vedere quanto successo ha fatto il “grande fratello”.
    non so se sia giusto ma credo che per tutti sia più facile guardare gli altri piuttosto che interrogarsi sui propri di problemi, pensieri e stati d’animo.
    però alla lunga fare lo struzzo andrà a discapito di chi non riuscirà più a capire chi è!

  4. cristina scrive:

    E allora viva gli articoli intelligenti. Ma anche quelli di gossip ( se sono intelligenti…)

  5. Che onore per il cofanetto magico poter intervistare un direttore di un giornale cosi’ importante.. Cristina riesce ad essere sempre cos’ frizzante ma al tempo stesso professionale.. il protagonista dell’articolo ha davvero una personalità spiccata.. se a lui piace fare questo mestiere di sicuro OGGI rifletterà questo entusiasmo.. che belle vedere quelle foto storiche e il primo articolo .. ma da dove le avete pescate ? Complimenti a tutti e 2

  6. marni scrive:

    Bel pezzo , interessante piacevole e vario…. grazie per averci fatto conoscere questa “persona” che è il direttore Birndani…ciò che emrge è infatti proprio questo aspetto umano di grande positività umanità e professionalità…

  7. Willem scrive:

    Caro Diretore, sono uno olandese che studia l’italiano e mi è piaciuto molto questo articolo.

    Sono tutti così i diretori italiani; democratici e gentili? In Olanda non danno spazio ai giovani e sono antipatici.

    Noi legiamo anche il suo giornale fra wuelli che la nostra insegnante Christina ci dice di comprare per imparare la vostra bela lingua.

    Grazie e ciao dai Paesi Bassi

    Willem Libreck

  8. cristina scrive:

    Grazie a tutti per i complimenti! Olandesi e ..non olandesi!

    Caro Francesco, Guidaolanda,

    proprio tu, che hai uno dei siti sull’Olanda più belli del web, BLOGOLANDA.IT…chiedi dove abbiamo trovato le foto d’epoca? E tu dove trovi le bellissime immagini che pubblichi OGNI GIORNO su Blogolanda????
    Comunque grazie, detto da uno come te, mi sento onorata….

    A proposito, a chi mi ha chiesto come è andata la cena nel bel palazzo dell’Ambasciatore all’Aja…potrete reggere il resoconto e vedere le foto, (anche la mia con l’Ambasciatore) proprio su Blogolanda.

    Di nuovo grazie, anche per i complimenti al direttore di OGGI; avete ragione…il suo entusiasmo si riflette anche sul giornale che dirige.

    Infatti io ho smesso di collaborare con Oggi quando arrivò… un direttore che non mi piaceva, in sostituzione di uno bravo…Lui non lo avrei MAI intervistato…E tutti i miei amici, anche italiani, che lavoravano in parlamento…smisero di comprarlo!

    Le delusioni di cui parla il Dottor Brindani le abbiamo anche noi giornalisti!!!!!! Come lo capisco….Tuttavia, se ami la tua professione, poi ti riprendi subito; o, almeno, QUASI subito.

  9. Quanti complimenti Cri.. mi fai arrossire.. a volte penso quanto sia fortunato nel conoscerti.. visto che tu stessa conosci davvero tante persone di grande prestigio e professionalità.. un augurio di cuore a questo cofanetto che di magico ha davvero tanto da regalare ai suoi lettori..

  10. Luisa Maria Carretta scrive:

    Le delusioni accadono… ma poi passano e lasciano spazio a nuove emozioni..
    La conoscenza, quando accade in maniera così semplice e spontanea, così come ora, anche grazie alle tue domande gentile Cristina, è sempre una grande opportunità e in questo caso, conoscere così da vicino il Direttore Brindani, è anche una piacevole sorpresa..
    A Oggi e da Oggi .. mi abbono :)

  11. cristina scrive:

    Bella idea….

    In effetti continuo a ricevere email di colleghi che mi dicono che hanno scoperto due direttori di giornale che …non conoscevano in questo modo (positivo! ) e che è stata una buona idea di renderli più “umani ” e vicini a noi.

    Io credo che i direttori di giornale siano sempre stressati per le centinaia di email che ricevono ogni giorno; inoltre dirigere un giornale è veramente una faticaccia!

    Poi ci sono i gentili e i meno gentili; io ne conoscevo uno che faceva attendere la gente ore ed ore….E dopo magari non li riceveva.

    Un altro che non rispondeva MAI alle email; mio padre, grande medico ma anche un grande uomo …diceva sempre che NON rispondere alle lettere ed email è come negare una persona: il massimo della maleducazione.

    A volte bastano due righe…

  12. Roberto scrive:

    Complimenti Cris,
    bella intervista; il nostro “Cofanetto” sta diventando sempre più magico….come dice Francesco.
    E grazie per averci fatto conoscere una persona interessante come il Dott.Brindani, una persona davvero positiva.
    Brava ancora !!!!

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