Musica e pittura a confronto

mano al pianoforte

Un bambino che scopre la bellezza di tracciare una riga su un foglio di carta con una matita si sente felice; lo stesso succede quando prova per la prima volta a premere i tasti di un organetto elettrico e ascolta il suono che emette.

L’arte comprende varie forme di espressione umana, fra le quali si trovano la musica e la pittura. L’uomo è dotato di sensi e fra questi rivestono notevole importanza la vista e l’udito. Gli occhi sono il mezzo attraverso cui è possibile convogliare le immagini dentro noi stessi e la matita o il pennello sono quelli che consentono di crearla. L’apparato uditivo ci permette di percepire il suono proveniente, ad esempio, dalle corde di una chitarra che, pizzicate in sequenza, creano un effetto. Lo scopo creativo dell’uomo quindi è sempre rivolto a se medesimo. Perché, allora, l’uomo suona o dipinge se poi l’esito delle sue opere gli ritorna? La risposta non è difficile ma nemmeno banale: non siamo tutti uguali per cui i mezzi espressivi ci consentono di conoscerci fra noi, amalgamandoci, per vivere meglio.

Vorrei focalizzare l’attenzione sulla pittura e sulla musica. E’ possibile elaborare innumerevoli riflessioni a riguardo : cercherò a questo punto di illuminare quelle che mi sono venute alla mente per prime:

musica e pittura come emozione

Quando ascolto l’esecuzione della toccata e fuga in re minore per organo di J.S.Bach, suonata senza troppe interpretazioni o abbellimenti introdotti arbitrariamente dall’esecutore, all’interno di una cattedrale, oppure in cuffia allo stereo, vengo colto da emozione, che si manifesta con un aumento dell’intensità dei battiti cardiaci, con la così detta “pelle d’oca”; e a volte gli occhi si bagnano di lacrime. Perché mi succede questo? E’ il brano che mi provoca l’emozione in quanto ce l’ho dentro, lo conosco e so che da li a poco, mentre ascolto il susseguirsi delle note iniziali, sta per arrivare la parte che mi colpisce maggiormente; è come quando aspetti una persona cara alla stazione e sai che quando il treno si ferma scenderà, a momenti. E se è una scena che si è già ripetuta altre volte, con la stessa persona, la conosci già ; e riesci a prevedere con esattezza il momento in cui si verificherà, allora ti coglie l’emozione più forte.

La Cappella Sistina a Roma, dove si trova il dipinto più “grande” di Michelangelo, il “Giudizio universale”, se lo si osserva nella sua interezza, d’impatto, se è la prima volta che lo si vede, suscita inizialmente un grande interesse, poi si viene presi man mano dai dettagli e ci si perde dentro, cercando tutto quello che riesce a trasmetterci.

Rivisitandolo una seconda volta, l’emozione sarà sicuramente più forte e più profonda della prima se durante la prima visita lo si è osservato con attenzione.

luogo di osservazione e luogo di ascolto

Ricordo l’auditorium del teatro Fumagalli di Cantù, in provincia di Como, dove ho potuto ascoltare un concerto di musica di cui non ricordo esattamente l’autore né il titolo dei brani perché sono trascorsi vari anni ma ho in mente molto bene la sonorità ed il fatto che mi aveva attirato molto, in quanto le note arrivavano alle mie orecchie con una stupefacente uniformità e non potevo distrarmi facilmente.

Ho provato a correre lungo i navigli milanesi con gli auricolari conficcati nei padiglioni ma non riuscivo a concentrarmi.. tre situazioni troppo diverse: il naviglio con i suoi paesaggi, la corsa e il fiato da mantenere, la musica..

Durante una visita alla pinacoteca di Brera, guidata da uno dei miei più grandi maestri, Aldo Sterchele, nel 2006, ricordo molte opere (Caravaggio, Mantegna, Hayez e molti altri) ; ora mi sentirei in grado di fare io da guida ad altri, tanto sono stato catturato dalla semplicità e dall’incisività delle spiegazioni del Maestro.

Mi è capitato molte volte di visitare opere nei mercatini, anche nel paese in cui abito, durante l’annuale fiera o in altre occasioni, circondato da bambini che piangono, padri che bestemmiano, gelati che cadono sull’asfalto e odori di frittelle rifritte.

punti di vista

Un piccolo concerto per sola chitarra è diverso da uno per archi e orchestra? Certamente sì perché il primo viene eseguito da un solo musicista mentre il secondo coinvolge molti artisti; eppure entrambi possono essere ascoltati da una sola persona. Non è necessario che una sala sia gremita di ascoltatori perché un brano sia apprezzato. Ricordo quando suonavo il pianoforte alle scuole medie, durante il saggio di fine anno.. ero bravino eppure chi si trovava in fondo alla sala veniva disturbato dal chiacchiericcio dei soliti maleducati, fra cui… meglio che non citi nomi, diciamo che rimarranno antipatici in eterno solo nei miei pensieri.. Fanno parte di quelli che purtroppo camperanno con un’età anagrafica “onorevole” ma con una effettiva adolescenziale, un po’ come quando “compri” un impianto stereofonico con una potenza “nominale” di 50Watt e dici “caspita! questo ruzza”; invece ti accorgi troppo tardi che la potenza effettiva sono solamente 25Watt..

Per la pittura, inutile dirlo, vale la stessa cosa: ad una mostra di quadri contemporanei <> .. <>.

opere commerciali e opere d’autore

non è possibile parlare di musica e di pittura senza distinguere l’opera commerciale da quella d’autore. La differenza sta chiaramente nell’intenzione con cui l’autore realizza il brano musicale, il disegno oppure la tela. E’ inutile negare l’evidenza di un’opera riconosciutissima come “commerciale” (cioè con un semplice valore di “merce”) quando ci si trova di fronte ad una serie di quadri realizzati con la medesima tecnica, gli stessi colori identici, gli stessi tratti, le luci, le forme, i soggetti, senza anima, senza l’impronta dell’autore insomma (a meno che chi le ha realizzate non veda il mondo e la vita in quel modo. Ma in questo modo non sarebbe un artista..).

Per la musica? E’ talmente nota a tutti la classificazione in questo ambito che non è proprio il caso di rimetterla in discussione.

il colore

oggi si parla di tanto di colore, pochi comprano un’auto senza sceglierne con gusto scrupoloso il colore, oppure arredano la casa senza aver prima meditato a lungo sugli abbinamenti dei colori.

L’arte grafica è basata anche sul colore, perfino quella monocromatica (la scelta dell’intensità di nero e del colore della superficie è importante). La musica è colorata, in modo diverso rispetto alla pittura, certo, ma con tinte che arrivano al nostro gusto “estetico sonoro” nello stesso modo con cui arriva un quadro a quello “estetico visivo”.

Cos’é un “rumore bianco” o “suono bianco” ad esempio? E’ un rumore di fondo, così come una tela bianca costituisce lo sfondo di un quadro ad olio.

suono e luce

Non vorrei arrivare a parlare della teoria della relatività e dei suoi fondamenti ma l’accenno soltanto, dicendo che stabilisce un rapporto fra spazio e tempo. Se ascolto il suono di un violino proveniente da dieci metri di distanza e osservo un disegno dalla medesima distanza, l’immagine del disegno arriva ai miei occhi molto più rapidamente rispetto al suono del violino, perché la luce viaggia ad una velocità molto superiore di quella del suono.

Il brano musicale giunge alle mie orecchie in maniera sequenziale (distribuita cioè nel tempo) mentre l’immagine di un disegno arriva tutta insieme ai miei occhi, in un istante.

A chi ama l’arte, però, poco importa delle leggi della fisica perché l’emozione captata da un’opera ascoltata o osservata viene elaborata all’interno di noi stessi, senza leggi o regolamenti ma in maniera totalmente libera da schemi e preconcetti.

il pittore e il musicista

Spessissimo, se andiamo ad ascoltare un concerto di musica, ci ritroviamo ad ascoltare brani non nuovi, mentre se visitiamo una mostra di quadri troveremo sicuramente tutte opere uniche.

Una volta mi è capitato di sentire questa frase “.. senza Alessandro Volta prima o poi qualcuno avrebbe inventato la pila mentre senza Leonardo da Vinci nessuno avrebbe mai dipinto la Gioconda ..”. Penso che questa affermazione sia molto vicina alla verità ma non abbastanza da dimostrare che senza un inventore può esistere comunque un artista (il pennello chi l’ha inventato? Un artista?).

Qual è la differenza maggiore fra un pittore ed un musicista? Penso che non esista e che tutto sia riconducibile alla creatività. Solo chi imita bene può non essere ritenuto un artista, a meno che non riesca a fare anche qualcos’altro.

il movimento

Osservando un’opera si potrebbe rimanere immobili per ore, mentre se si ascolta l’esecuzione di un valzer non è assolutamente possibile stare fermi a lungo.

Lascio al lettore la meditazione e l’elaborazione di nuovi spunti.

Aldo Castoldi

potete visitare il mio sito all’indirizzo www.lamiapinacoteca.it

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14 Responses to “Musica e pittura a confronto”

  1. Roby scrive:

    Articolo intenso! l’ho letto con attenzione, è pienissimo di spunti di riflessione, per ogni concetto si potrebbe realizzare un tema lunghissimo. Complimenti all’autore, ha pubblicato altro? Roby

  2. Emanuela scrive:

    penso che ognuno di noi sia un artista, a volte incompreso, a volte non se ne rende conto di esserlo, e a volte si riesce a spiccare il volo…
    Arte è una parola così complessa e così piena di svariati significati che è quasi impossibile dire cosa non è arte. bansi pensare a quando in un contratto di richiede il lavoro a regola d’arte.
    ma arte è anche un lavoro a ricamo, arte è anche un giardino fiorito…
    amo la pittura e la musica che sono parti integranti della mia vita e mi sto accorgendo che ho passato questo “istinto” anche a mia figlia che quando sente musica, che sia un brano di musica classica o le veline che ballano, si ferma, blocca tutto quello che sta facendo e inizia a ballare e cantare.
    ora ha un piccolo pianoforte e si cimenta con le note.
    ognuno di noi a volte non scopre di essere un “artista” solo perchè non ha avuto gli stimoli giusti per “esplodere” e riuscire ad esprimere ciò che ha dentro di sè.
    ultima cosa, tantissime volte davanti ad un quadro sono stata ferma un’infinità di tempo perchè quell’immagine mi faceva “volare” in altre dimensioni, mi faceva riaffiorare ricordi, per non parlare di alcuni brani di musica classica… prendi il volo senza accorgertene…

  3. cristina scrive:

    Cara Emanuela,

    anche per me è lo stesso. Se un quadro mi piace mi ci perdo dentro e mi sento felice. Non potrei vivere senza arte e credo che ognuno di noi dovrebbe avere un quadro appeso alle pareti di casa sua. Non deve essere per forza caro; l’importante è che piaccia, che susciti emozioni.

    Una casa senza quadri è come un cuore senz’anima.

    Complimenti all’artista Aldo per il bell’articolo e le sue opere.

    Cristina

  4. Emanuela scrive:

    Caro Aldo, siamo tutti un po’ artisti, quando ci si mette passione nel realizzare ciò che più si desidera, o si ha l’hobby per qualcosa, credo che ognuno di noi sia un “mini” artista.
    per carità non voglio offendere i “veri” artisti, quelli che sono dei professionisti come pittori o scultori…
    io amo ricamare (non ridetemi addosso…e non ho l’età della nonna… :-) )
    oppure lavorare le perline, insomma devo essere impegnata nel manuale, visto che ho un lavoro di testa. devo compensare lo stress con lo sforzo fisico. naturalmente non è sforzo ricamare, ma amo anche il giardinaggio, correre in bici… ho qualche hobbies che ultimamente ho un po’ trascurato perchè ho una bimba piccola.
    ma mi riprometto di tornare nuovamente in campo :-;
    Caro Cristina, sai quante volte le mie amiche o il mio compagno mi hanno dato una spintonata perchè ero lì immobile come una mummia??? pertanto ho deciso che quando c’è una mostra interessante ci vado da sola, così nessuno mi batte la spalla e mi dice che è tardi, etc etc…
    quadri e piante sono l’anima della casa. ora mi piacciono anche i murales, sto predisponendo la casa all’imbincatura e per ogni stanza una parete sarà dedicata ad un disegno astratto che riprenderà l’anima di chi ci vive…
    speriamo bene :-)

  5. cristina scrive:

    Brava Emanuela! Sei una donna piena di iniziative! Altro che immobile come una mummia!!!!

    Carina l’idea di una casa con i murales! Sei forte!

    Io ho dipinto le pareti di giallo, così mi pare che in questa grigia Olanda ci entri ogni tanto un po’di sole….Poi ho messo delle strisce di carta ai bordi superiori con il disegno di limoni, che mi ricordano il mio Paese.

    E i vetri a piombo, che adoro, e che lasciano filtrare la luce in mille colori.

    Buona giornata!

    Cristina

  6. Emanuela scrive:

    Sì in effetti diciamo che ho preso spunto dalla casa di una mia amica e ho riadattato l’idea personalizzando la stanze.
    ho una casa con tante finestre, gioie e dolori, gioia perchè appunto entra il sole da tutte le parti in ogni momento della giornata ma quando si tratta di pulirle….. non finisco più!
    la mia casa si basa sui colori del rosso, arancione e verde. mi piacerebbe sapere il significato dei colori, so che il blu calma l’anima il rosso la eccita, ma mi piacerebbe proprio approfondire questo tema…

  7. cristina scrive:

    Allora, cara Emanuela, scriverò un articolo per te sulla casa dei colori; una parte era già uscito su Ok, la salute.

    L’altra, tratta da un giornale di psicologia ( olandese ) la metterò in un mio prossimo articolo.

    Sul rosso scoprirai tante belle cose….

    A presto e compliment, perchè osare il colore vuol dire osare di vivere!

    Cristina

  8. Emanuela scrive:

    Grazie Cristina,
    è vero che in alcuni momenti felici della mia vita ho cercato di inserire il rosso, in casa, nei vestiti che compravo. amo le tonalità del rosso anche perchè mi ricordano il tramonto, che per me è la parte più bella della giornata.
    è quasi finito un altro giorno, e ringrazio per come si è svolto, anche se a volte non è dei migliori, ma è l’attesa di un altro di giorno magari più bello e ricco di nuovi spunti. è l’attesa di un’altra evoluzione… perchè ci dobbiamo ritenere fortunati che la vita va avnti tra alti e bassi ma ogni giorno è un inno alla vita…
    e poi credo anche che chi si spazia in diversi colori e non si appiattisce magari in uno solo, ha una carica in più, appunto come dici tu, OSA…

  9. Aldo scrive:

    Il sito è cambiato… http://ritrattoinarte.blogspot.com

    un saluto a tutti.

  10. Sono stato più di tre ore in rete, ma non avevo ancora trovato un articolo così interessante.
    Se tutti i blog avessero articoli fatti così bene, il web sarebbe decisamente più interessante da leggere.
    Un sincero saluto.

    • Aldo scrive:

      Carissimo lettore,

      scusami la risposta un po’ tardiva ma era da qualche anno che nessuno commentava più questo articolo.
      Ti ringrazio davvero molto.
      A breve cercherò di pubblicare un aggiornamento.
      Contraccambio il saluto.

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