Lettera al mio cane Edgardo

Edgardo pronto per affrontare la pioggia

Il mio cane alle prese con l’impermeabile

Queste poche e commosse righe sono una dichiarazione d’affetto per il mio vecchio e stanco bastardone che mi ha accompagnato durante gli ultimi 17 anni della mia vita, attraversando con me un mare talvolta calmo, a volte in tempesta. Abbiamo superato insieme anche la cosidetta  “tempesta perfetta”, dove sembrava ormai che non ci fosse più “scialuppa” che potesse salvarci.

Ora purtroppo Edgardo è arrivato alla fine del suo percorso di vita, dopo essere stato molto malato di recente. Tuttavia ha ancora una tale voglia di vivere che lascia di stucco me ed Imma, la sua dolce veterinaria, la quale è accorsa d’urgenza già 3 volte per farlo addormentare dolcemente, nei momenti in cui sembrava che fosse arrivata l’ora…Ma Lazzaro resuscitava e diceva un fermo NO: allora ho deciso che deve dirmelo lui quando vorrà andarsene.

Attenti, non si tratta di un’ode funebre, ma solo un ripercorrere insieme un percorso di vita che sono sicuro sarà comune a tanti altri padroni affezionati al loro cane come me.

In verità la parola padrone non mi è mai piaciuta, forse potrei usare la definizione di  …padre non biologico: loro non sanno di non essere figli biologici, in special modo il mio cane. Per loro noi siamo veramente i loro genitori.

edgardo versione terrorista

Il suo migliore travestimento….

Le Origini

Entrasti in casa mia sotto forma di fagottino curioso e lanuginoso, chiuso in un’enorme scatola legata da un vistoso fiocco rosso: un folle regalo di Epifania della mia ragazza, nonostante in casa mia nessun cane avesse mai messo zampa prima d’ora… forse a causa di una mamma fissata per la pulizia.

Mi bastò scartarti per permetterti di presentarti nel migliore dei modi: divorasti avidamente una pappa di stelline al formaggio che ti dovevano essere sembrate delle lasagne imperiali, per poi battezzare il pavimento di marmo policromo con pipì e pupù.

Io che non sapevo neanche come fare a prendere un cucciolo per la collottola, ero un po’ spaventato da questo pacioso animaletto che però sapeva farsi capire molto bene. Ma imparai presto, le notti successive, a levarlo dal suo cartone per farlo acquietare.

A nulla era valso il consiglio “adagia vicino a lui una bottiglia di acqua, la scambierà per la mamma”….Macchè, secondo me Edgardo si faceva un sacco di risate a pensare: ”ma sto scemo per chi mi ha preso..”

In poco tempo, come per incanto, scoprii l’importanza di avere un cucciolo che era un misto fra un Pastore Tedesco (ma le orecchie diritte dov’erano ??) e un Bracco (ma i colori dov’erano ??) che spacciavo una volta per uno ed una volta per l’altro. La qual cosa mi aiutava moltissimo nel fare amicizia con delle belle figliole, al grido di “ ma quant’è carino, che meraviglia…..etc. etc.” Anche se la mia atavica timidezza mi impediva di essere pronto con un bloc notes e il lapis per prendere appunti e soprattutto numeri di telefono. Ops, dimenticavo….ero pure fidanzato con la mia attuale moglie !!! (che sbadato…..)

edgardo alle prese con i biscotti

“Una passione senza fine per i suoi biscotti”

A proposito del cucciolo impertinente, ho ancora negli occhi l’incredibile figura che mi fece fare con una mia vecchia ragazza con la quale ho avuto la mia prima storia “importante”.

Casuale incontro con Elena in una piazza frequentata da giovanotti arzilli e sbruffoni al Vomero, il mio quartiere d’origine. Lei sempre molto elegante, vestita di tutto punto e con le scarpe nuove di Maraolo (valore medio delle scarpe in vendita …all’epoca, circa 200 mila lire).

Mi riconosce e mi fa: “ma che carini, tu ed il tuo cane…”. Devo dire che quella sera ero veramente fighetto: jeans, giubbino in finta pelle (ora si direbbe ecopelle), gel sui capelli…insomma un incrocio fra Fonzie ed un metalmeccanico.

Io mi emoziono per l’incontro; le permetto di vezzeggiare il mio cucciolone animato ma lui, pochi secondi dopo, sapete che cosa fa?  Una lunga pipì sulle scarpe lucide della nostra ammiratrice, bagnando anche le calze a rete tono su tono. Avrei dovuto prevederlo e aspettarmelo dalla sua aria interrogativa del tipo: “ma questa non è la mia mamma !!!!! Sciò…….vai via !!!!”

Risultato…da quella sera non l’ho più rivista !!!! Forse è stato meglio così. Infatti segretamente ero ancora innamorato di questa ragazza (la prima cotta non scuoce, si dice….) e magari avrei lasciato la mamma di Edgardo, che amorevolmente lo assiste tutt’ora.

Le tue origini, caro il mio cane, sono davvero umili: vieni da Castello di Cisterna, da un rione estremamente popolare, (ultimo) di una cucciolata già sistemata e destinata. Ultimo maschio (era la mia volontà) disponibile. Ma ben presto ti sei immedesimato nel contesto borghese di persone per bene (forse) del Vomero, quartiere nobile e decaduto di Napoli.

Durante le tue passeggiate agitavi la coda e sculettavi da prima donna….ma guai ad incrociare un altro pari-grado: allora scattava la guerra con spruzzo finale, tipo lama.

Insomma, mio tesoro, tanto normale non lo sei mai stato. D’altra parte con una guida come me, che cosa mai volevi o potevi diventare?! Un essere sconclusionato, intelligente, vispo, un po’ vendicativo….Insomma: un secondo Roberto.

Chi sono

Continua …………………

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16 Responses to “Lettera al mio cane Edgardo”

  1. olimpia scrive:

    Bellissimo,sei riuscito a commuovermi,nn so come facciano tante persone a restare freddi e impassibili davanti agli occhi di un cane,loro,capaci di regalarci così tanto amore,un amore autentico,vero che penetra nel profondo del cuore,e il ricordo corre là a tutti i cani che mi hanno accompagnato nel corso della mia vita e che mi hanno donato,insegnato tanto,il vero senso della vita,dove nn ci sono arrivismi,cattiverie e meschinità.Roberto hai pubblicato un articolo bellissimo,ma si sa, sei sempre stato una persona in gamba.Maia fai ancora parte di me ora,per sempre nel mio cuore.

    • roberto scrive:

      Grazie Oly,
      più passa il tempo e più mi sento legato al mio bastardone….mi ha davvero insegnato tanto….anche un pò di “sana” furbizia…..
      Ma sopratutto lealtà e senso della vita, come dici tu…
      Un bacio

  2. cristina scrive:

    E’vero, Olimpia; i cani non sanno essere meschini, come gli uomini.

    Se avete belle storie dei vostri animali raccontatecele pure.
    Le pubblicheremo volentieri. Mandateci dei pezzi piouttosto corti e con delle foto insieme al vostro animale.

    Ad Edgardo una coccola da parte di tutti noi!

    P.S. Qualcuno ha visto che, cliccando sotto il video, appaiono altri video di joutube; e non solo di animali, come ho potuto constatare pure io.
    Ce ne scusiamo. La cosa non è intenzionale; volevamo che ci fosse solo il video di Edgardo. Provvederemo a rimuoverlo per non avere inconvenienti.

  3. Piero scrive:

    Per chi ama gli animali è difficile rimanere indifferenti..io non ho mai avuto un cane,ma l’anno scorso mi è morto il mio gatto….”chicco ” era il suo nome,dopo ben 23 anni…gli mancava la parola e ancora adesso a distanza di un anno quasi…sento la sua mancanza e ogni volta che vedo un gatto rosso per strada o per TV,mi viene un groppo in golae mi viene da piangere.
    Quindi posso capire cosa significa affezionarsi ad un animale e soffrire quando questi sta per morire..e se come unica soluzione per non vederlo soffrire il veterinario vi consiglia la puntura per farlo morire,potrà sembrarvi crudele,ma almeno smetterà di soffrire sia lui che voi…io ci sono passato e credetemi è stata dura e la cosa mi accompagnerà per il resto della mia vita,ma almeno so che ha smesso di soffrire…
    Non è una bella cosa lo so!! ma almeno gli risparmierete delle sofferenze ulteriori…e potrà morire addormentandosi con dignità…
    Tutta la mia comprensione e solidarietà…
    UN abbraccio…si forte…

    • roberto scrive:

      Grazie Piero per la tua solidarietà, certo che 23 anni per un gatto è quasi da primato mondiale !!!
      L’avrai curato proprio bene…..

      Ciao

  4. cristina scrive:

    Caro Piero,

    grazie per la tua testimonianza. Accidenti, il tuo gatto è stato con te 23 anni! L’hai proprio curato bene! Io pensavo che i gatti vivessero al massimo sino a 17 anni.

    Ne hai preso un altro dopo? Nel mese di aprile vi racconterò una storia incredibile di un animale che tutti considerano insignificante…eppure…

    Circa l’iniezione letale all’animale sofferente hai ragione; è meglio che “si addormenti con dignità”. Ma a volte sono gli stessi animali che non vogliono morire, forse per stare ancora un po’accanto ai loro padroni, come Edgardo….e allora lottano in un modo incredibile e commovente.

    La vita è proprio un mistero affascinante! Sia quella umana che quella animale.

    Ciao, Piero, grande amico fedele di Blogolanda! Meno male che ogni tanto passi anche da noi….

    • roberto scrive:

      E’ proprio come dici tu, Cris !!!!
      Edgardo vuole vivere tutti gli ultimi istanti della sua vita, relativamente breve ma intensa, al mio fianco…quasi con funzione “prottetiva” e per lasciarmi un ricordo indelebile, anche nella malattia e sofferenza.
      Lo adoro anche per questo……

  5. cristina scrive:

    Anche “noi esseri umani siamo così; a volte vorremmo andarcene, farla finita…ma poi subentra l’amore per i nostri cari che ci vogliono ancora fra loro e allora ci riprendiamo.”
    Chi ha perso una persona cara lo sa molto bene.

    Comunque Edgardo è diventato famoso, ormai! Siamo tutti con lui!

    • roberto scrive:

      In fondo forse era quello che volevo……farlo diventare “famoso”…..e poi credo che sia stato un attore mancato…..avrebbe potuto fare il cugino di 4° grado del commissario Rex……
      Io ho sempre affermato che è un cane dotato di ragionamenti profondi….e gli innumerevoli episodi certificano ciò.

  6. Vilma scrive:

    bellissimo racconto, mi ha toccata molto perché ho ed ho sempre avuto cani, ora sono due ma ho provato ad averne anche cinque. Purtroppo la loro vita è più breve della nostra e ci tocca vederli morire, tutte le volte con la stessa sofferenza.
    Li ricordo tutti con commozione, con i loro nomi e le particolarità dei loro caratteri, diversissimi l’uno dall’altro.
    Forza Edgardo!

    • roberto scrive:

      Grazie Wilma,
      Edgardo ti ringrazia per l’incoraggiamento……………ma davvero non ce la fa più, vive con la forza dell’amore che gli diamo.

  7. Claudia scrive:

    Ciao! che bella lettera….! già Eddy è proprio particolare… unico direi…anche se lo conosco poco in realtà!
    un bacione a tutta la family!

  8. cristina scrive:

    Roby, il tuo Eddy ha veramente molti fans!

  9. […] aver perso il mio adorato Edgardo, ormai mascotte di noi tutti Cofanetti, a cui ho dedicato i miei due interventi di Febbraio e […]

  10. umberto scrive:

    ho adottato due gatte di strada,e posso capire il tuo amore x edgardo…
    non trovo le parole.AUGURIIIIIIIIIII
    ce ne fossero di persone come te a questo mondo.

  11. Roberto scrive:

    Grazie Umberto,
    l’ho amato profondamente e lui ha amato me …….
    Mi ha fatto conoscere il significato profondo di cosa vuol dire “affetto incondizionato”, e di questo io ringrazierò Dio per sempre per aver permesso che le nostre vite si incrociassero.

    Ma è sempre con me…….

    Una carezza ai tuoi due trovatelli.

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